Animalismo

Gli animali e la questione morale

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20 Agosto 2020
Gli animali e la questione morale

Le responsabilità del patriarcato e i danni del pensiero antropocentrico. L’ecospiritualità per migliorare il mondo


Questo pianeta ha generato nel tempo ogni possibile forma di vita, dai giganteschi dinosauri del mesozoico sino alla specie umana della nostra era.

Oggi su questo pianeta convivono con l’umanità una miriade di forme di vita che rappresentano la testimonianza del principio di evoluzione che sembra animare l’universo e che lo trasformano in uno scenario fantastico, Immaginiamo che cosa potrebbe essere accaduto su altri pianeti che orbitano attorno a lontane stelle nello spazio…

Verrebbe da dire che l’universo si presenta come una gemma preziosa che può stimolare la ricerca e l’immaginazione verso confini sconfinati e impensati.

Ma purtroppo, ritornando alle vicende di questo pianeta, le cose non sono propriamente così. La specie umana ha finito per arrogarsi il diritto di proclamarsi come l’unica specie che possiede proprietà senzienti per specifica designazione divina. Proprietà che risulterebbe inimitabile per le altre specie che non sarebbero vera vita. Per alcuni cattedratici, questa proprietà senziente non ci sarebbe neppure nello spazio cosmico.

Tutto questo non è avvenuto per caso. Dopo le grandi glaciazioni che avevano serrato in una morsa di gelo tutta la Terra, bande di sanguinari predoni, che rappresentavano gli unici che erano riusciti a organizzarsi con la forza sugli altri, hanno imposto sull’intera umanità sopravvissuta valori che nulla avevano a che fare con la Natura e il senso di libera esperienza goduta dall’umanità dei primordi.

Un evento tragico, ben ricordato dalle tradizioni dei nativi europei, così come e dai nativi americani e australiani, che ha trasformato il pianeta in una sorta di inferno a cielo aperto.

Valori improntati alla sopraffazione e alla sofferenza che si sono radicati attraverso religioni e varie ideologie che hanno priorizzato l’uomo, e precisamente il maschio, sulle altre forme di vita del pianeta e addirittura all’interno dell’umanità stessa sottomettendo a favore del sesso maschile quello femminile, gli anziani e i bimbi. E aprendo la strada ad una continua e interessata conflittualità tra i popoli. Determinando un pensiero assoluto, quello dell’antropocentrismo.

Gli animali e la questione morale

Oggi questi antichi predoni, con altre vesti che li mimetizzano, continuano ad imporre una ben precisa filosofia riconoscibile come “Patriarcato”. Un Patriarcato globale che con modalità diverse per ciascun continente, continua a celebrare il valore del sangue e del sacrificio delle sue vittime, impedendo una reale emancipazione dell’umanità.

Sangue innocente che viene versato abbondantemente nei confronti delle altre creature che vivono su questo pianeta. Che essendo considerate solo degli automi incapaci di provare sofferenza lasciano loro ogni possibile giustificazione al misfatto planetario del Patriarcato.

Questa sembra una storia da vero film di fanta-horror. La Terra, una astronave naturale lanciata a folle corsa nelle nere profondità dello spazio, nei cui comparti di bordo avvengono orrendi assassinii e stupri ad opera di passeggeri divenuti barbari guerrieri che non hanno alcuna pietà per le loro vittime e che nella loro ignoranza invocano le divinità del caso, a giustificare i loro turpi massacri.

Ma non c’è solamente l’intervento di varie divinità, bensì anche il principio del profitto. Per colpa della volontà di accumulo del denaro, questo oggetto paragonabile a ticket di “buoni pasto” rilasciati dalla pletora delle tavole calde, muoiono ogni giorno, nelle condizioni più terribili e umilianti, miliardi di creature senzienti che provano emozioni e paura per divenire bistecche sulle tavole di umani di ogni continente.

E questi faccendieri della vita altrui… anche loro si sostengono per mezzo delle varie ideologie che indicano l’altra vita del pianeta come inferiore e incapace di essere consapevole di quello a cui è sottoposta.

Non si può rimanere indifferenti davanti al mattatoio in cui oggi è stato trasformato questo pianeta distruggendo le radici antiche dell’umanità.

A nulla sono valse le prescrizioni dei testi sacri e delle sollecitazioni delle antiche tradizioni. Nella Bibbia Dio dice ad Adamo ed Eva: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il solo vostro cibo”. Baiame, il dio creatore degli aborigeni, aveva detto la stessa cosa. Dopo aver creato i progenitori dell’umanità disse loro: “Dovrete cibarvi solamente di piante che vi ho indicato da utilizzare, e vi vieto in modo assoluto di uccidere e di cibarvi degli animali che dimorano sulla Terra”. Nel Corano il Profeta raccomanda di essere buoni con gli animali e di rispettarli. E in un altro versetto aggiunge di come ogni credente sarà ricompensato per la cura data agli animali e potrà entrare in Paradiso per il trattamento gentile che riserva a un singolo animale.

Oggi queste esortazioni sono state stravolte e dimenticate. Sulla stessa Bibbia esistono versetti a posteriori che correggono le parole iniziali di Dio dicendo che l’uomo può fare ogni cosa degli animali. Sembrerebbe che il Patriarcato sia intervenuto a dovere per cambiare la storia e sancire il proprio potere. È inutile girare il capo o immergersi nei propri compiti per non vedere e dimenticare. Il pianeta ora sembra essere solo un grande scannatoio a cielo aperto, dove vengono compiute nefandezze di ogni genere, dimenticando che si stanno violentando gente della propria specie e di altre specie. Non importa se si è tutti figli di Madre Terra.

Il libro postumo di Giancarlo Barbadoro “Meditazione e Ecospiritualità”, pubblicato dalle Edizioni Triskel, da cui è stato tratto questo articolo. Il libro è disponibile anche online e in e-book presso www.triskeledition.com
Il libro postumo di Giancarlo Barbadoro “Meditazione e Ecospiritualità”, pubblicato dalle Edizioni Triskel, da cui è stato tratto questo articolo. Il libro è disponibile anche online e in e-book presso www.triskeledition.com

Ma il paradosso non è poi così inamovibile. Non tutta l’umanità approva questa tragedia e questo bagno di sangue planetario.

Viene da osservare che in sostanza esistano due differenti caratteristiche umane. Una è dedita al valore che viene dato al sangue e allo sfruttamento del prossimo. Come i cacciatori che si divertono e considerano uno sport salutare andare per i boschi a uccidere animali innocenti, e qualche volta anche qualche malcapitato passante. O come quelli che sono dediti all’alta finanza che pur di far quattrini sono disposti senza alcuna remora a portare alla miseria individui e interi popoli con la calcolatrice alla mano. O come quegli altri individui che senza rimorso alcuno picchiano e violentano donne, anche loro spose, e bambini in nome di una loro superiorità.

Ma c’è un’altra parte di umanità che non accetta questo modo di essere e vive armoniosamente rispettandosi e rispettando l’altra vita di cui sono compagni sulla stessa astronave Terra.

Si potrebbe distinguere l’umanità tra figli di Caino, i primi, e persone normali, i secondi. I primi indubbiamente capaci di uccidere, come fece Caino, a sangue freddo per calcolo per farsi largo nella società umana.

Viene da chiedersi addirittura se questi non possiedano un corredo genetico diverso dalle persone normali che li spinge con spontaneità ad uccidere per divertimento e a sopraffare gli altri solo per collezionare l’equivalente di ticket di “buoni pasto”.

E purtroppo, anche se i figli di Caino sono pochi rispetto alle persone normali, essi sono in grado di annusarsi a vicenda e, come bestie innominate, sono in grado di riunirsi in branco e dominare l’umanità dividendosi gerarchicamente le loro competenze di potere sull’umanità.

L’ecospiritualità, una proposta che può migliorare il mondo

Al termine delle grandi glaciazioni, quando l’antica civiltà edenica si trovava ad emergere sbandata e con poca chiarezza sull’identità del suo passato, le bande armate dell’attuale patriarcato presero il potere sulle genti e si spartirono il pianeta secondo interesse.

Oggi di quell’antico e concreto Eden non esiste più nulla, cancellato dalla memoria del pianeta a seguito della Discovery Doctrine, la bolla papale del 1400 che giustificò le colonizzazioni su tutti i continenti e distrusse le tracce delle antiche radici.

Rimasero a contrastare la carneficina a cielo aperto solamente i cosiddetti Popoli naturali, tra cui la cultura dei Nativi europei che faceva riferimento all’antica conoscenza dello sciamanesimo druidico.

Ed è proprio grazie a loro se si è instaurato il laicismo che ha spento in Europa i roghi dell’Inquisizione e che continua a proporre l’esperienza dell’ecospiritualità come mezzo per ritornare alla dimensione individuale e sociale dell’Antico Eden.

Reagire alla violenza e alle imposizioni del patriarcato è facile. Basta vivere l’esperienza dell’ecospiritualità e suggerire al prossimo di sperimentarla. L’esperienza si allargherà a macchia d’olio, in uno schema frattale di natura esponenziale, vincendo le tenebre di ogni genere.

Del resto, chi mai potrebbe rifiutarsi di migliorare se stesso e trovare armonia interiore con cui rapportarsi all’esterno con gli altri e con l’ambiente? Significherebbe proporsi armonicamente e non conflittualmente con il proprio partner, con i propri amici, con i colleghi di lavoro, con le persone del vicinato. E gli altri non potrebbero non notare come, vivendo l’armonia interiore, si possa vivere meglio tutti assieme, ognuno facendo le proprie cose ma giungendo alla solidarietà comune e scoprendo di conseguenza anche il senso della reciproca fratellanza, e non solo tra gli esseri umani ma anche verso tutte le altre creature di Madre Terra.

Gli animali e la questione morale

Di fronte a questa possibilità migliore di vita ecco che anche gli altri del proprio circondario, come minimo per non sentirsi stupidi di non approfittare di questa opzione di esistenza migliore si metterebbero in gioco a migliorare se stessi.

Certamente chi troverebbe piacere a vessare il prossimo obbligandolo con la propria violenza, anche verbale, a sottostare ai propri desideri non lo farebbe mai. Ma questi non sarebbero altro che “figli di Caino” da evitare.

E non è un’esperienza che richiede chissà quale conoscenza. C’è da precisare che questa maturazione interiore non avviene con il rifiuto del mondo in cui si vive. E neppure attraverso l’adesione a qualche edulcorata e raffinata dottrina filosofica. Questa esperienza di maturità interiore si ottiene spontaneamente attraverso la meditazione, un processo di crescita evolutiva interiore che riflette un archetipo evolutivo già presente in Natura e che non è stato certamente inventato da alcun uomo. Ma solo indicato dalla Natura come salvagente in questo mare di cacca per rimanere a galla e depurare lo stesso mare trasformandolo in un mondo di acque chiare.

Guardare questo pianeta dall’esterno, gemma che emerge con i suoi colori nel buio spesso dello spazio, verrebbe da pensare che esso ospiti un mondo meraviglioso e non un luogo di sofferenza come è stato forgiato dall’aberrazione del patriarcato.

Ma attraverso l’esperienza ecospirituale si può cambiare in meglio questo stato di cose. L’ecospiritualità è una “equazione naturale di vita” semplice, anche banale, ma che se applicata può portare ad una rivoluzione epocale.

Sono tanti coloro che sognano un mondo migliore, un mondo di armonia e di reciproca fratellanza, e non solo tra gli esseri umani ma anche verso tutte le altre creature di Madre Terra.

Smettiamola di dire che non si può migliorare il mondo o che è difficile farlo.

Se si vuol farlo, si può. È sufficiente volerlo per davvero.


www.giancarlobarbadoro.net