Il blog di Rosalba Nattero

Laudato si’? Enciclica e Vivisezione

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14 Giugno 2016


L’ultima enciclica di Papa Francesco, intitolata “Sulla cura della casa comune”, è stata definita ecologica, green, perfino animalista.

Laudato si’? Enciclica e Vivisezione

Io però non riesco proprio a condividere questa opinione, visto che l’enciclica giustifica la vivisezione. Nel paragrafo 130 si legge: “benché l’essere umano possa intervenire nel mondo vegetale e animale e servirsene quando è necessario alla sua vita, il Catechismo insegna che le sperimentazioni sugli animali sono legittime solo se si mantengono in limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o a salvare vite umane”. E più avanti: “Qualsiasi uso e sperimentazione esige un religioso rispetto dell’integrità della creazione”.

Per me non ci sono “sperimentazioni animali legittime”. In nessun caso si può giustificare una pratica che non solo è inutile e dannosa per l’uomo poiché è dimostrato che dà informazioni errate, ma soprattutto è inaccettabile che le altre specie vengano torturate e fatte soffrire a beneficio della specie dominante, l’uomo.

Questa enciclica è stata definita un inno alla vita, ma quale vita? Solo quella umana? La casa comune, definizione adottata per il titolo dell’enciclica, sembra differire molto dalla concezione di san Francesco d’Assisi, il quale per “casa comune” intendeva la nostra Madre Terra, madre di tutti i suoi abitanti, animali umani e non umani. La “casa comune” di Papa Francesco evidentemente è la casa dell’essere umano, il quale può a suo piacimento usare le altre specie, ma “in limiti ragionevoli”, mi raccomando.

Nonostante l’enciclica usi un linguaggio moderno ed ecologico, sensibile a temi come ambiente, OGM, inquinamento, la sostanza alla fine non cambia: l’uomo ha il predominio su tutte le altre forme di vita, e questo è il messaggio che la Chiesa sembra aver sempre lanciato.

E purtroppo non sarà certo il nome di un papa a cambiare la situazione.