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Programmatori ridanno vita al primo web browser durante un hackaton durato una settimana

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25 Febbraio 2019
Il team che lavora per resuscitare il primo browser Web (Immagine: Jean-François Groff)
Il team che lavora per resuscitare il primo browser Web (Immagine: Jean-François Groff)

Come parte dei festeggiamenti del CERN per i 30 anni del Web, un team internazionale è al CERN per ricreare il browser WorldWideWeb


Un vecchio computer NeXT dei primi anni '90, preso in prestito da un gruppo di appassionati di computer a Losanna, giace in un angolino, lo schermo mostra in bianco e nero un prompt di comandi del vecchio sistema operativo NeXTstep.

Programmatori e sviluppatori da tutto il mondo si riuniscono intorno a un tavolo oblungo con i loro computer, conversando animatamente sui “font anti-alias” e “browser binaries”. Dietro la porta a fianco, una stanza gigantesca ospita i server del Centro Dati del CERN, dove vengono eseguite tutte le computazioni del Laboratorio, e dove vengono immagazzinati i dati degli esperimenti del Large Hadron Collider.
La stessa stanza ospitò anche la prima connessione internet del CERN nel 1989, mente oggi ospita l'internet eXchange Point del CERN (CIXP). Gli sviluppatori sono qui per ricreare il primo browser Web, che venne sviluppato al CERN da Sir Tim Berners-Lee per navigare le pagine sulla Rete, anch’essa una sua invenzione.


Presumibilmente stai leggendo questo articolo in un browser, che mostra contenuti in Linguaggio HyperTestuale Markup o HTML, su un sistema operativo mobile o fisso. Il browser originario di Sir Tim, inizialmente chiamato WorldWideWeb e successivamente ribattezzato “Nexus”, poteva girare solo sul Computer NeXT su cui aveva scritto il suo codice. Ma questa squadra di programmatori ora puntano a far funzionare il browser WorldWideWeb sui sistemi operativi di oggi, costruendo sulle capacità del Web stesso! Lo stanno facendo emulando il browser originale all'interno di un browser moderno usando il popolare linguaggio di programmazione Javascript, permettendo di immergersi nell'esperienza del proto-Web senza il bisogno di mettere le mani sull'arcaico Computer NeXT.


La squadra fu creata nel 2013 per ricreare il “line-mode browser”, originariamente scritto da Nicola Pellow nel 1991. Ora alle prese con il loro secondo lavoro qui, con meno di un mese a disposizione prima del 30esimo anniversario del Web, si trovano di fronte a nuove sfide. “Abbiamo recuperato il codice del browser WorldWideWeb” ha spiegato lo sviluppatore Remy Sharp lunedì, il primo giorno dello sprint di cinque giorni. “Ma non siamo stati in grado di portarlo sulla macchina Next per ora.” Infatti, non è affatto facile interfacciarsi con hardware vecchio di decine di anni.

Uno screenshot del browser WorldWideWeb emulato, eseguito all'interno di un browser Web moderno
Uno screenshot del browser WorldWideWeb emulato, eseguito all'interno di un browser Web moderno

Il team aveva di bisogno di far girare il software sulla macchina per cui era stato creato, così da poter replicare lo stesso look e le stesse sensazioni in un sistema moderno.

Questo comprende, ad esempio, ricreare i caratteri “cubettosi” del sistema operativo NeXTstep, nel browser WorldWideWeb emulato, invece dei caratteri più morbidi che vediamo su schermo al giorno d'oggi.

Finalmente, la programmatrice Kimberly Blessing è riuscita a caricare il browser WorldWideWeb sul computer preso in prestito.


I partecipanti allo sprint hanno fatto pranzo con il pioniere del Web Robert Cailliau il martedì, quando hanno discusso le meccaniche dei primi browser Web, incluso il fatto che il browser WorldWideWeb non offriva soltanto la possibilità di visualizzare una pagina Web, ma anche di modificarla in tempo reale.


Con qualche ora rimasta nel loro sprint, supportato dalla Missione USA a Ginevra attraverso la CERN & Society Foundation, gli sviluppatori sono impegnati per assicurarsi che il loro lavoro possa essere distribuito al pubblico.

Gli appunti del loro progetto e il browser WorldWideWeb resuscitato si trovano al sito cern.ch/worldwideweb.

Per maggiori informazioni sul progetto per preservare alcuni dei patrimoni associati con la nascita del Web, visitate cern.ch/first-website.


www.cern.ch