Animalismo

Distruzione della fauna selvatica in Benin

Stampa E-mail
29 Novembre 2022
Avorio di elefante sequestrato nel Nord del Benin
Avorio di elefante sequestrato nel Nord del Benin

Una campagna di repressione per scoraggiare i trafficanti


Negli ultimi anni, in alcune parti del Benin, diversi trafficanti, colti in flagrante, con in loro possesso trofei di specie totalmente o parzialmente protette, sono stati messi dietro le sbarre.

In collaborazione con il Programma di sostegno all'applicazione delle leggi su fauna e flora in Benin (Aalf-Benin), che ha amplificato la campagna antibracconaggio e contro la vendita illecita di trofei di specie protette, sono stati operati arresti in diversi comuni del Benin, soprattutto nella parte settentrionale. Le operazioni delle strutture, che combattono contro la criminalità contro la fauna selvatica, hanno permesso di smantellare diverse reti, fonte di distruzione di animali selvatici protetti dalla legge n° 2002-16 del 18 ottobre 2004, sul regime della fauna selvatica nella Repubblica di Benin il suo decreto attuativo.


La forza deve rimanere alla legge nella lotta contro il saccheggio della fauna selvatica

I trafficanti di fauna selvatica arrestati durante il suddetto periodo sono la prova che nonostante la sensibilizzazione, le leggi a livello nazionale e le convenzioni che il Benin ha ratificato, si continua a lavorare per salvare dall'estinzione le specie in via di estinzione.

Il rigore nelle forze dell'ordine può aiutare a scoraggiare i trafficanti e salvare la vita del resto delle specie minacciate di estinzione nelle loro ultime trincee. Dai prodotti sequestrati negli ultimi cinque anni si deduce che zanne di elefante e scaglie di pangolino sono state requisite in grandi quantità. Tuttavia, queste due specie sono classificate nella categoria A, secondo i termini della legge sulla fauna del Benin.


Trofei di diverse specie protette in Benin sequestrati dalle mani dei bracconieri
Trofei di diverse specie protette in Benin sequestrati dalle mani dei bracconieri

Consapevolezza delle autorità sulle sfide da affrontare

Va notato che l'elefante e il pangolino occupano un posto di rilievo nella lista rossa dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Questa è l'occasione per sottolineare che le ultime valutazioni di questa struttura mostrano una significativa diminuzione del numero di elefanti africani in tutto il continente. Il numero di elefanti delle foreste africane è diminuito di oltre l'86% in un periodo di 31 anni, mentre la popolazione di elefanti della savana africana è diminuita di almeno il 60% negli ultimi 50 anni.

Se, nonostante le vigenti disposizioni di legge sulla fauna, il Benin ha optato per il voto della Legge n. 2021-04, relativa al commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, non occorre dimostrare che le autorità pubbliche sono consapevoli degli obiettivi da raggiungere per la protezione della fauna selvatica e le consentono di svolgere il proprio ruolo nella biodiversità.

Oltre alle azioni del programma Aalf-Benin di Eagle Network, che sostiene il governo nella sua lotta contro i crimini contro la fauna selvatica, possiamo citare anche la partecipazione attiva di altre strutture statali che lavorano nello stesso spirito.


Ange Yvon Hounkonnou è testimonial dell’Ecospiritualità per l’Africa, Presidente della  Ecospirituality Foundation Benin e  Corrispondente di Shan Newspaper per l’Africa

 

Seguici su:

Seguici su Facebook Seguici su YouTube