Il blog di Danilo Tacchino |
I primi gruppi etnici |
06 Agosto 2014 |
È nel periodo delle palafitte che cominciano a formarsi dei gruppi etnici in Piemonte, accomunati da particolari caratteristiche. In pratica nella cultura di Viverone c'è chi vede la formazione del popolo dei Liguri, che in quel periodo occupa ben più che il solo Piemonte, o per lo meno la parte più settentrionale di questo popolo, che occupa quella che ora è l'attuale Francia meridionale e parte della penisola iberica, e si estende fino al Trentino. A proposito dei Liguri è possibile trovare in letteratura valutazioni differenti sulla loro origine. C'è chi parla di popolazione pre-indoeuropea forse di provenienza iberica, e chi invece assegna con certezza origine indoeuropea ai Liguri. Nella nostra breve storia questa non è questione per noi, che ci limitiamo a notare come nel Piemontese, anche attuale, per quanto possano essere labili e latenti nel tempo, esistano parole e toponimi assegnabili ad origine pre-indoeuropea. Sicuramente la loro lingua poteva assomigliare a quella dei popoli d'oltralpe ma sicuramente non era uguale, e neppure di facile comprensione tra le due etnie, tenendo in considerazione l’intervento etrusco per definirne lineamenti consoni alla scrittura, identificata comunque in tempi più recenti. Si tratta di piccole tribù, che sicuramente hanno differenze linguistiche anche fra di loro. Nella toponomastica piemontese sono di solito di derivazione ligure i nomi di luogo terminanti in "...inco", "...ello" e "...asch, ...asco, ...asca" come Frinco (At) Revello, Arguello (CN), Grugliasco, Beinasco, Revigliasco (TO), Cherasco (CN) Bergamasco (AL), Pettenasco (NO), Rimasco, Civiasco, Salasco (VC), Cambiasca (VB), Airasca, Lombriasco, val Germanasca (TO), etc.... Questa civiltà evolve verso caratteristiche proprie, nell'area piemontese, fin verso il 700 a. C. A partire da questo periodo diventa sempre più evidente una più massiccia influenza delle civiltà transalpine in Piemonte, in particolare a nord del Po, dove si formano due gruppi etnici. A nord est, nella zona dei laghi e del Ticino compare una cultura celtica, che interessa anche parte della Lombardia occidentale. Mentre a nord ovest, nelle aree che saranno occupate da Salassi e Taurini, si sentono sempre più importanti influssi di civiltà dalla Gallia transalpina, differente però da quella ad est. Fino al periodo romano queste differenze saranno avvertibili. Nel Piemonte nord orientale si stabilisce dunque una etnìa che come base è celtica. La cultura che si sviluppa è alquanto indipendente, e molte sono le influenze che arrivano dall'Italia peninsulare, in particolare ad opera degli Etruschi, dai quali sembra venga anche acquisito l'uso dell'alfabeto. Gli scambi con popoli tanto a nord quanto a sud, seguendo la via d'acqua del Ticino, sembrano molto fiorenti. Queste tribù formano insieme quel popolo definito Insubre. A queste tribù si aggiungono i Leponzi, anch'essi giunti d'oltralpe, che si stanziano nelle alte vallate dell'Ossola. Questa cultura, identificata dagli elementi archeologici comuni riscontrati, viene di solito definita come civiltà di Golasecca. Nel Piemonte nord occidentale invece, si registra una progressiva immigrazione di Celti d'oltralpe, con carattere decisamente indipendente dalla civiltà di Golasecca a oriente, e più aderente alle usanze transalpine. Qui Celti e Liguri si fondono in quella etnia definita poi dagli stessi Romani come "Celto-Ligure" nella quale non son più distinguibili le due componenti. Questa fusione avviene in modo sostanzialmente pacifico. Quindi Celto-liguri, possono essere definite le tribù stanziate nel Nord-ovest del Piemonte, mentre quelle del Nord –Est della civiltà golasecchiana, hanno una loro peculiarità, qual si voglia chiamarla. Nell'area non vi è traccia dei commerci etruschi e non è nota la scrittura. Qualche differenza ancora è riscontrabile tra Taurini e Salassi, le due tribù o gruppi che quì si formano, facendo pensare che per i Salassi vi sia stata anche una certa mescolanza con tribù provenienti dall'Europa centrale. Sicuramente i Salassi hanno scambi con la regione dell'attuale Svizzera, attraverso il passo del Gran San Bernardo, mentre i Taurini ( che sembra siano di radice slava, staccatisi dai Taurisci ,tribù itinerante di origine nel Bacino della Drava tra Austria e Slovenia), sono in contatto con la Gallia attraverso il passo del Monginevro e del piccolo Moncenisio. Una delle caratteristiche che distingue questa civiltà da quella di Golasecca è il modo decisamente differente di seppellire i morti, che invece si avvicina molto alle usanze dei Celti transalpini. Nel Piemonte meridionale permangono i Liguri, suddivisi in varie tribù, fra cui Statielli e Bagienni, Epanteri, Eburiati. ecc. e che hanno elementi, nella loro civiltà, che sono anche rintracciabili nella Francia meridionale, nell'area compresa fra le Alpi ed il Rodano, zona peraltro anch'essa abitata da popolazioni di origine Ligure. Nei loro manufatti in ceramica si dimostrano alquanto diversi dai Celto-Liguri a nord del Po e dagli Insubri. Lo sviluppo demografico di quest'area appare più lento, la zona più povera e scarsamente abitata, e non si formano centri abitati con dimensioni al di là del piccolo villaggio. Gli Etruschi, comunque, attraversano questo territorio per i loro commerci (in particolare la valle del Tanaro) e questo contribuisce ad un certo scambio di culture, sebbene sembra che le tribù liguri restino piuttosto ai margini di queste attività, dediti ad una povera agricoltura e alla pastorizia, essenzialmente di ovini. |