Il blog di Giancarlo Barbadoro

Gli animali e il mondo di Caino

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15 Gennaio 2014


Che lo si voglia o no, l'umanità coabita da sempre sin dai primordi della sua storia con altre forme di vita totalmente diverse dalla sua. Forme di vita definite genericamente come "animali" che l'affiancano, da tempi immemorabili, sia come animali domestici che come esseri selvaggi che vivono liberi nei loro habitat.

Tutti compagni di viaggio sullo stesso pianeta in orbita intorno alla stella chiamata “Sole” e con lui inevitabilmente lanciato alla deriva nello spazio profondo senza sapere che cosa può riservare il futuro. Tutti ospiti di un’astronave che sta precipitando nel buio dello spazio siderale senza poterla manovrare e senza poter conoscere da dove si è partiti e quale sarà la sua destinazione.

Anticamente la specie umana e quella animale, pur fronteggiandosi all'occorrenza, convivevano assieme con reciproco rispetto e mutua assistenza. Il termine “animale” fu coniato solo con l'avvento delle grandi religioni storiche del Patriarcato (l'era di Caino per intenderci) che voleva dare a queste creature, mammiferi e insetti compresi, il significato di automi che agivano per istinto e senza consapevolezza. Cosa che aprì la strada ad ogni nefandezza e atrocità perpetrata nei loro confronti, dal giogo dell'aratro alla vivisezione praticata dagli skeptics, seguaci del principio parascientifico del "rasoio di Occam", peraltro inventato da un monaco del medioevo inglese...

Da parte mia, come penso anche da parte di molti altri umani, sono della ferma idea che gli animali non siano affatto dissimili dalla specie umana in quanto a sentimenti, a consapevolezza e a percezione mistica del Mistero in cui tutti ci troviamo a vivere nell'universo.

Noi ci impegniamo nel fare meditazione per trovare armonia e conoscenza nel Vuoto mistico da cui è uscito l'universo. Loro vivono questa condizione senza alcuno sforzo!

Gli animali SONO persone! Persone che si manifestano come creature dotate di purezza interiore poiché danno riferimento alla Natura e non sono ipotecati dalle sovrastrutture mentali imposte dalle religioni agli individui della società maggioritaria. Religioni che ipotecano la libera creatività degli individui e li hanno spinti a imparare l'uso della menzogna per poter mostrare di essere osservanti dei precetti imposti e quindi di poter rimanere nel gruppo sociale in cui si trovano a vivere!

Gli animali sono persone che vivono uno stato di essere che ciascuno di noi potrebbe interpretare per vivere meglio e in armonia. Basta volerlo e imitare la lezione di vita data dagli animali.

È per questo che tutte le religione relegano gli animali al rango di automi e li macellano nei loro riti sacrificali per insegnare ai loro fedeli la precisa lezione della loro superiorità sul creato.

Animali, persone, spiriti saggi e maestri di vita nati nella Natura. Una categoria di vita che agli occhi delle religioni, in nome delle loro molteplici verità, deve essere annientata al fine che non possa mai risvegliare in ogni uomo il senso di libertà e di ricerca di Dio che c'è nella sua inviolata intimità.

 

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