Esobiologia

UFO in Liguria - 2

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01 Agosto 2012

Segni nel cielo e incontri particolari. Continua la straordinaria raccolta di testimonianze di avvistamenti UFO, incontri ravvicinati, abduction e altri fenomeni inspiegabili avvenuti in Liguria nel secolo scorso


Provincia che vai, dischi volanti che trovi… Anche a Imperia sono passati, e tuttora sembra percorrano i suoi cieli.

Consultando l’archivio storico del CUN, Centro Ufologico Nazionale, riscontriamo addirittura alcuni fatti risalenti al 1900, il secolo UFO per eccellenza.

L’anno che ha siglato la nascita ufficiale del fenomeno, a livello informativo e di studio, è il 1947: l’avvistamento di quell’estate sullo stato di Washington infatti fu il primo del quale si interessarono i media.

Tuttavia, anche se poco pubblicizzati, molti e assai più antichi sono i casi insoliti che potrebbero essere annoverati tra gli avvistamenti di oggetti non identificati.

Già nel 1609 presso Capo Mele, era segnalato un luogo preciso, teatro di fenomeni insoluti e poco chiari: il ”banco delle vedove”, sul quale parecchie navi diventarono relitti. Il racconto essenzialmente riporta le repentine apparizioni in loco di fortunali così violenti e disastrosi, da non lasciare alcuno scampo alle imbarcazioni capitate malauguratamente nel posto sbagliato, al momento sbagliato.

Il primo vero avvistamento di luci notturne inspiegabili fu segnalato a Imperia il 22 luglio 1866, alle ore 23,10: vennero osservati in cielo due oggetti concentrici luminosi, nell’atto di separarsi dal corpo unico e prendere direzioni opposte. Circa un’ora dopo un terzo oggetto venne visto dirigersi verso nord–est.

Vi è ancora un altro caso in provincia, antecedente al convenzionale inizio dell’era “ufologica”: nel febbraio del 1923, a Pieve di Teco, venne descritta la visione di un oggetto silenzioso, dalla forma di un grosso pesce color rame che rifletteva i raggi del Sole. Aveva due oblò ovali e una cupola trasparente. Venne visto discendere in picchiata, fermarsi di colpo a bassa quota, a una distanza tale da rendere possibile l’osservazione della parte posteriore ove una sorta di elica color rame girava vorticosamente. Dopo poco tempo si sentì una specie di schiocco, quindi si vide il bolide ripartire a velocità vertiginosa verso il cielo.


La cronologia dell’archivio ci porta con un salto di tempo agli anni ’50.

Il 21 marzo 1950 a Sanremo, intorno alle ore 5,50, un commerciante vede in cielo per pochi attimi una massa luminosa con una lunga coda simile a un fuoco d’artificio, in veloce movimento verso ovest.

Nel ’51, in un pomeriggio sanremese non precisato, una donna avvista nel cielo un disco liscio e rotondo, come il coperchio di una pentola, che non emette alcun rumore. Rimane sospeso in aria per un po’, poi prendendo quota si allontana.

Il 19 agosto 1957 viene avvistato, praticamente su tutta la costa imperiese, un globo luminoso velocissimo e molto grande con una scia bianca e luminescente che si dirige da sud verso nord.

Gli anni ’60 registrano nell’imperiese 4 avvistamenti archiviati.

Il 10 ottobre 1966 alle ore 17 presso Sanremo, migliaia di persone notano in cielo sulla linea del mezzogiorno solare (zenit), un oggetto triangolare che emette fasci di luce arancione con sfumature bluastre.

Il 18 luglio 1967 alle ore 2 a Imperia, 5 oggetti luminosi vengono visti procedere dai monti verso il mare.

Il 24 ottobre 1967 a Sanremo viene notato un UFO che si dirige da ovest verso est.

Nel mese di giugno del 1969 alle ore 20,15 due testimoni vedono sfrecciare verso Diano San Pietro tre strisce luminose parallele, con la parte superiore molto luminosa e di color arancio e rosa intenso.

Gli anni ’70 sono decisamente i più ricchi di avvistamenti e testimonianze raccolti negli archivi. Se ne contano più di trenta, da Ventimiglia ad Albenga. Si tratta perlopiù di luci notturne, oggetti volanti e scie di fuoco.

Alcuni esempi significativi del 1974.

A Sanremo, in una notte non precisata di agosto, viene avvistato un oggetto volante ovoidale luminoso che sorvola il porto. Vira verso terra, si ferma e riparte fulmineamente scomparendo verso Capo Verde. Al suo passaggio si verificano disturbi radio e in alcune zone manca la luce per alcuni minuti. La Capitaneria di Porto e l'aeroporto di Villanova di Albenga non sono in grado di fornire una spiegazione logica del fatto.


Il 16 agosto alle ore 22.30, l’osservatorio meteorologico di Imperia rileva in cielo il transito di 2 oggetti bianchi tondeggianti e di luminosità comparabile a quella del pianeta Venere, ben visibile in quel momento. Gli oggetti provenivano dalla Francia e sembravano diretti verso nord-est, in perfetta linea orizzontale.

Il giorno seguente alle ore 21,47 sempre dall’osservatorio meteorologico di Imperia, viene visto un oggetto simile a quelli del 16 agosto.

In entrambi i casi il direttore esclude che si tratti di oggetti di costruzione umana o meteore.

L’anno con maggiore intensità di avvistamenti è il 1977, che acquista in contenuti informativi che diversificano gli oggetti avvistati, sia per forma che per modalità di conduzione e utilizzo. Compaiono in questo anno anche i cosiddetti USO (gli “UFO acquatici” che emergono dalle acque e vi si reimmergono). Alcuni esempi.

Il 26 luglio del 1977 alle ore 21,50 da Imperia giunge la segnalazione di un oggetto arancione brillante che per circa 20 minuti si sposta lentamente sul mare; quindi prende a pulsare divenendo argenteo, e infine si immerge rapidamente nelle acque. Dopo alcuni minuti riemerge e scompare in cielo.

Il 28 novembre 1978 alcuni pescatori di Sanremo vedono dapprima uscire dal mare una scia fumosa, poi formarsi un gorgo dal quale compare un oggetto luminoso che si catapulta in cielo a fortissima velocità.

Negli anni ’80 vennero archiviati per l’imperiese ben 12 casi. In questo decennio le testimoninanze contengono forti collegamenti tra l’avvistamento di oggetti volanti e la comparsa nella zona di fenomeni sismici. Un caso per tutti.

È il 5 dicembre 1984: alle ore 11,35, in tutta la Liguria, in Piemonte e nella parte francese sud-orientale, viene visto un oggetto luminoso con moto molto rapido, seguito da una persistente scia bianca e fumosa. Nell’imperiese molti testimoni asseriscono di aver udito un boato subito dopo il suo passaggio, e il boato è registrato dal sismografo dell’osservatorio di Imperia.


Il direttore dell’osservatorio, anch’egli testimone del fenomeno, esclude che si tratti di un oggetto meteorico, dato il tipo di traiettoria effettuata dal bolide.

Anni ’90. Aumentano i cosiddetti casi di incontri ravvicinati del terzo tipo e iniziano quelli riferiti ai rapimenti alieni (“Abduction” in inglese). Sul totale dei 15 casi dell’imperiese, in ben sei vengono descritti degli esseri ritenuti non umani. Riportiamo alcuni dei più singolari.

Il 1° febbraio 1994 presso Badalucco, un testimone sostiene di aver visto un corpo allungato il cui passaggio provoca lo spegnimento di un'automobile.

Per parecchie sere non precisate d’agosto, a Diano Marina molte persone vedono alcune luci in cielo e qualcuno ha la felice idea di riprenderle con la cinepresa. All’interno di una di queste “luci”, qualcuno sostiene di aver visto una sagoma umana con le gambe divaricate.

Altro aneddoto: il cane di un testimone, colpito da un fascio di luce azzurra emesso da uno di questi strani oggetti, impazzisce al punto da dover essere abbattuto.

Poco prima della mezzanotte, una sera del dicembre 1996, a Grimaldi, nei pressi di Ventimiglia, un produttore musicale svizzero e un musicista affermano di essersi imbattuti in una strana creatura, simile a un incrocio tra un uomo primitivo e un gorilla.

Nel settembre del 1997, lo stesso produttore rende un’ulteriore testimonianza: asserisce di aver incontrato altre 3 strane creature, di una ricorda i grandi occhi e la pelle molto raggrinzita e rugosa.

Sempre nel 1997, il 7 maggio presso la frazione Grimaldi di Ventimiglia, uno studente afferma di aver visto un essere alto due metri con il corpo da gorilla e la testa da uomo.


2 - continua


Danilo Tacchino è scrittore e poeta ed è stato docente di sociologia all'Università Popolare di Torino. Ha pubblicato numerosi volumi sul fenomeno UFO e su storia e folclore piemontese e ligure. È stato responsabile regionale del Centro Ufologico Nazionale (CUN) dal 1989 al 2000


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