Indigenous Peoples |
Il regno di Nikki in Benin |
13 Febbraio 2017 | ||||||||||
Origine, mutazioni ed evoluzione
Il vasto regno di Nikki, fondato tra il XV ed il XVI secolo, ha per centro Ouénou, una piccola località localizzata a 7 km della città di Nikki. Ma il territorio comprende tutto il Borgou, una parte dell'Atacora ed una parte del Nigéria. Le città che compongono il regno di Nikki sono numerose: Nikki, N’Dalì, Kalalé, Bembérèkê, Parakou, Banikoara, Kandi, Sinende, Gorgounou, Wassa-Pehunco, Kérou, Kouande, Tchaourou, Ségbana. Il resto del Nord del Benin è diviso tra i Dendi, Karimama e Malanville, ed i Somba. Il regno di Nikki ha sempre affascinato i ricercatori a causa dei differenti popoli che lo compongono come i Wassangari ed i Bariba, ma soprattutto a causa della storia del suo trono. Questo documento è dedicato alle origini del regno di Nikki, alle differenti mutazioni che ha conosciuto e alla sua organizzazione politica. Origine del Regno di Nikki Il regno di Nikki è stato fondato con l'arrivo di un gruppo etnico: i Wassangari. Ma prima della loro venuta, come era organizzato Nikki? Il periodo pre-wassangari e l'organizzazione di Nikki a questa epoca Prima di lasciare Busa, paese Boko della Nigéria per venire ad installarsi definitivamente ad Ouénou, i wassangari venivano dalla Persia antica. Il loro antenato Kisra, Kissira o Kissia (così chiamato a seconda dei casi) fu un idolatra, imperatore di Persia, attuale Iran, che l'avvento dell'islam ha fatto fuggire del suo paese coi suoi adepti. Nella sua fuga, tre delle sue ragazze sono state fatte prigioniere dai musulmani. La prima diventa la sposa di Mohamed, figlio di Aboubakar da cui ebbe un bambino dal nome di Elkassim, la seconda sposò El-Housseynou Abou Ali al quale diede un figlio. La terza si sposò con Abdoullah Ibn Oumar Ibn El Kattab e gli diede un figlio. Del periplo della Persia. A Busa al Baarou Tem, nome bariba del borgou, si sono succedersi numerose generazioni. È questa migrazione del gruppo wassangari dell'est verso l'ovest che spiega a buon diritto la presenza dei Boko e altre etnie delle frontiere tra Benin e Nigeria. Così, prima dell'arrivo dei wassangari di Busa ad Ouenou, il paese bariba era occupato dalle popolazioni di lingua voltaica: Natimba, Yoabu, Pila-Pila, Tienga, Gourmantché, e poi dai cacciatori Yorouba, i" Mokollé" installati alla fine del XV secolo, ed anche i Baatombou. I baatombou, come altri popoli di questa epoca, avevano un'organizzazione sociale strutturata in regno al vertice del quale regnava un Re. Ma erano organizzati piuttosto in capi di clan, di culti, di cacciatori, di pescatori…. Vivendo dell'agricoltura e di altre attività connesse. Questo popolo non conosceva né guerra, né razzie. Tra questi capigruppo, prevaleva un ambiente di coesistenza pacifica. Mai è esistito un capo superiore o un Re regnante su ogni baatombou prima della penetrazione del gruppo wassangari al Baarou tem. Così Nikki non poteva essere definito un regno.
L'arrivo del gruppo wassangari ad Ouénou Verso 1480, i wassangari arrivano ad Ouénou dopo avere soggiornato molto tempo a Busa, in Nigeria. Questi nuovi arrivati avevano per capo Mansa alias Mansa Doro. Sarebbe uno dei fedeli compagni dell'antenato Kissira alias Kissira Baroudanga Kissira, ossia "eccellente cavaliere". È a Busa che Kissira avrebbe acquistato un cavallo al suo fedele compagno, Mansa Doro e gli avrebbe dato il suo ragazzo, Séro, come palafreniere. Séro che egli allevava come il suo proprio figlio. C'era anche Gawé Yérima, il cugino di Séro e Bio Niki Sira il fratello di Mansa. Per provvedere al loro bisogno alimentare, si dedicavano alla caccia. Soggiornavano qualche tempo nella regione di Gbaoki, un villaggio localizzato introduce Busa e Nikki. Arrivarono all'attuale sito di Nikki-Ouénou a causa della regione riempita di selvaggine. Dopo un tempo di soggiorno ad Ouénou, Mansa Doro, non avendo più notizie di Kissira, prese allora la decisione di partire alla sua ricerca. Prima di lasciare i luoghi, chiese al capo di terra Baatonou, l'Ouénou-Sounon di vegliare sui membri della sua comunità. Ma il capo declinò questa responsabilità dichiarando che non conosceva i loro costumi e che di conseguenza non poteva dirigerli. Allora Mansa Doro sceglie come capo al suo posto, l'uomo di cui aveva più fiducia, Séro, il suo palafreniere che era diventato il più rispettabile ed il più rispettato più tra gli altri membri. Dopo la sua investitura, Séro sposò ad Ouénou tre donne baatombou che gli diedero dei bambini tra cui Simé. Simé, cadetto di cinque bambini di Séro, è il padre fondatore del principato wassangari di Nikki, futura capitale del regno. Difatti è durante una parte di caccia che Simé identificò un sito propizio per vivere. Il sito però era umido. Ed egli avrebbe detto di questo sito: "yaniké-nikérousan" che significa in bariba "questo è umido." Da qui l’origine del nome del Regno: il sostantivo Nikki è derivato dell'aggettivo "nikénikérou", “umido”. Dopo avere pianificato i luoghi per installare le abitazioni, Simé con il suo seguito tornò ad Ouénou per convincere suo padre Séro a venire a risiedere nel nuovo villaggio. Ma Séro e le sue due sorelle Gnon Doué e Bona Doué, hanno preferito restare ad Ouénou per il resto della loro vita. È a questo primo spostamento per il trasferimento di suo padre Séro allo scopo di risiedere a Nikki che è dedicato, oggigiorno, il pellegrinaggio ad Ouénou di ogni Sina Boko anteriore alla incoronazione sul trono wassangari di Nikki. Le mutazioni intervenute nel regno di Nikki della sua nascita ai nostri giorni Le mutazioni che sono intervenute nel regno di Nikki sono dovute essenzialmente alla mescolanza che ha avuto luogo tra i wassangari ed i baatombou. Le mutazioni intervenute a Nikki con l'arrivo dei wassangari Sono cominciate con l'offerta che aveva fatto Mansa Doro al capo di terra Baatonou di vegliare sui membri della sua comunità. Questo, avendo rifiutato, ha scelto Séro che era diventato "Sounon Séro" o capo Séro. Simé, fondatore di Nikki, era consenziente. Non avendo autorità che sul gruppo Boko, c'era una specie di stato nello Stato. Così impose ai suoi soggetti Boko un certo numero di tasse. Ed ogni tassa era controllata sistematicamente da lui che poteva valutare l’entità e, secondo il caso, esigere la sua revisione al rialzo declamando: "Dodialô" che significa in boko "aggiungine uno".
Da qui il suo nome di Simé Dodia, ossia “Simé aggiungine ancora uno”. Col passare del tempo, grazie ad una buona coabitazione e a una buona mescolanza, l’etnia baatonou senza costrizioni si è unita ai wassangari per mettersi al loro servizio. È a partire da qui che il nome Sounon Boko (capo Boko) ha preso la forma di Sina Boko (capo superiore). In tutta la loro esistenza, non si è mai verificato un qualche scontro tra i due gruppi, gli stranieri wassangari e gli autoctoni Baatombou. Da sempre, esiste tra essi una parentela quasi scherzosa. Così, i bambini generati di Sounon Séro che sono boo e le sue donne baatombou possono stuzzicare i bambini dei loro zii materni chiamandoli " bambino di ragazzo e bambino di donna". Possono darsi qualsiasi appellativo: schiavo, mascalzone… ma sotto la rigorosa forma dello scherzo. Al barou tem, sono esistite queste due istituzioni distinte fino ai nostri giorni. Ma si è osservato che oggi prevale sempre di una propensione a rimettere in causa di questo ordine sociale da parte dei baatonou che, negando così la propria identità originaria, tendono a farsi chiamare" wassangari." C'è il capo baatonou (capo di terra) ed il monarca wassangari, discendenza di Kissira che non è baatonou. Certi documenti come il libro di Bernard Passot, presso gli archivi del museo etnografico di Ouando a Puerto-Novo, tentano di portare alla luce la cultura bariba. I bariba al baatombou, singolare baatonou, o ancora baa cadde, gli uomini, come si definiscono, sono organizzati in classi sociali che riflettono le loro diverse origini. La pacifica vita condotta coi bariba non ha impedito al regno di Nikki e soprattutto ai popoli bariba di Nikki di condurre alcune guerre per ingrandire il loro regno. Fino all'arrivo degli europei nel 1895, la tradizione afferma che 28 sovrani si sono succeduti sul trono di Nikki. Ma fino a prima della metà del XIX secolo, la loro storia è sconosciuta. È segnata dalle lotte intestine tra i rami principeschi ed i capi. Tuttavia, per ingrandire o difendere il Regno, i Re bariba di Nikki ebbero a lottare particolarmente contro: - i Dendi venuti dal Niger e che invasero il Nord del Borgou fino a Bembérékê sotto il Re Bagiri, verso 1553. - I Gourmantché di Gourma. Le differenti componenti della popolazione del Regno di Nikki Esistono quattro componenti del regno di Nikki. - I wassangari sono la prima componente della popolazione. È l'aristocrazia dei cavalieri originari di Busa. I Boko, di lingua Mandé. Portano un tipo di melone senza bordo, compongono la monarchia di Nikki perché è uno dei loro, Simé, che ha fondato il regno di Nikki. Dopo i wassangari, vengono i bariba che costituiscono il popolo puro. Essi sono tanto coltivatori che artigiani, discendono dalle popolazioni preesistenti. Hanno sempre per rappresentanti dei "capi di terra" i cui più notevoli sono il Sina Gorigui ed il Sina Danwirou, occupano delle alte funzioni. Sono membri del consiglio dei ministri ed il secondo è chiamato alla reggenza all'epoca della morte del Re. Secondo un costume bariba, un bambino che nasce in modo anormale o che esce per la spalla, o per i piedi o altro, o ancora un bambino che spinge i denti per l'altezza è un bambino che porta disgrazia. Se resta nella famiglia, questa dovrà sopportare molta sofferenza. Al posto di uccidere questo bambino, sarà affidato ai nomadi che saranno incaricati di allevarlo finché sarà cresciuto. In nessun caso tornerà nella sua famiglia, che sia figlio di principi o figlio di contadini. E sono tutti questi bambini che formano il terzo componente della popolazione: i Gando. I Gando sono riuniti in un quartiere fuori dalla città e non devono sposare dei bariba. I matrimoni si fanno tra Gando salvo circostanze particolare che andiamo a spiegare più tardi. I Gando sono incaricati di approvvigionare la corte reale di grano. Le donne Gando sono chiamate Kirikou e portano una pettinatura speciale: rasata sul lato destro della testa con la capigliatura spostata sul lato sinistro. Ciò permette di distinguere un donna Gando delle altre donne. Infine, ci sono gli stranieri che sono generalmente musulmani. I nomadi guardano i greggi dei bovini per il conto dei wassangari e si occupano dei bambini Gando. Originari del Nord Nigeria, i Haoussa sono commercianti.
L'organizzazione politica del regno di Nikki Il regno di Nikki, così come certi regni africani, è diretto da un sovrano che dispone di un potere non assoluto. A questo proposito, si fa aiutare nel suo compito da altre personalità ed istituzioni. La corte reale o l'organizzazione del regno La monarchia è divisa in quattro grandi dinastie: - il dinastia daffierou - il dinastia makararou - il dinastia korarou - il dinastia gbassi Il Re attuale di Nikki, Séro Kora, è della dinastia dei Korarou. Alla sua morte il Re scelto sarà della dinastia dei daffierou. Prima di Séro Kora, il suo predecessore era SéroTansu della dinastia dei makararou. Ogni dinastia ha i suoi tratti particolari. Così, si dice della dinastia dei Korarouque che sono paurosi, di quella dei daffierou si dice che sono coraggiosi. I makararou ed i gbassi si suppone che siano furbi, astuti. Come si fa l'elezione del Re? Un collegio elettorale apposito definisce i criteri: - Il primo criterio considerato è l'appartenenza alla dinastia che deve regnare; - Avere una barba che è segno di saggezza; - Non avere di scarificazioni; - Essere stato figlio o nipote di un Re; - Essere stato raso al Gaani ed avere ricevuto un nome di principe; - Essere possessore delle staffe di rame ed avere un statuto familiare elevato; - Infine, essere orfano di madre, un decesso che è indispensabile affinché si sia considerato come adulto. Generalmente, il Re scelto ha più di 70 anni. Il Re di Nikki è stato incoronato sulle tombe di Séro e delle sue due sorelle i suoi due sœurs Gnon Doué e Bona Doué a Ouénou. Il rituale di incoronazione si fa sempre in Boko. Esistono due palazzi reali. Quello di Danri, benché sia trasformato in museo storico, serve come casa al Re della dinastia daffierou. C'è il palazzo reale di Guru dove si trova l'attuale Re. Quando il Re muore, lo si seppellisce all'interno del palazzo reale. Il Re ha parecchie mogli. Oltre alle mogli che il Re ha prima della sua incoronazione, gliene si donano altre. Ad ogni Gaani, il Re ha un nuovo moglie Gando. Si considerano come legittimi i bambini del Re che sono nati prima del regno perché avendo troppe mogli e non potendo soddisfarle tutte, c'è il personale della corte reale come i palafrenieri, i servitori, i soldati che possono arrogarsi il diritto del Re. Ed essendo moglie del Re, non si potrà attribuire questo bambino che al Re, anche se illegittimo. Il primo bambino del regno del Re si chiama GonaYérima. Gona che vuole dire "pelle", la pelle sulla quale il Re si siede quando vuole sedersi. Le prime mogli del Re hanno la precedenza nella corte reale. Il Re non potendo regnare solo, è aiutato nel suo compito dai ministri che sono: - Il primo ministro: SinaDounwirou che significa "la testa del cavallo". Durante il Gaani è sempre davanti al Re. Quando muore è seppellito nel loro cimitero ad Ouénou. - Il ministro dell'agricoltura: SinaGbèrè. Si occupa dell'approvvigionamento della corte reale. Ogni volta che si uccide un bue, il Re ha la sua parte perché non deve acquistare della carne. Il capo macellaio è YarariSounon. - Il ministro della difesa: SounonTooto. - Il capo della tradizione orale Bara Sounon è contemporaneamente anche il ministro della comunicazione. Tutti questi ministri vivono nelle loro rispettive case all'infuori della corte reale. Sempre nell'organizzazione della corte reale, ci sono i cantanti, Guessèrè, quelli affittati dal Re. Li si trova a Wairè a due chilometri di Nikki dietro lo sbarramento di Nikki. Gli strumenti suonati nel regno di Nikki sono: - I tam-tam sacri: un grande e due piccoli. Il suonatore del grande tam-tam è chiamato Toufaroukpè. - Le trombe: ci sono delle famiglie incaricate di suonare questi strumenti. Si estraggono i tam-tam alla festa del Gaani o al decesso del Re. Si suonano le trombe al decesso dei principi. Le città dove si trovano le trombe sono: Nikki, Kouande, Kandi, Kita (tchaourou), YassiKirou, Busa, la città del grande fratello del Re.
La festa del Gaani La festa del Re: il Gaani Il Gaani è tipicamente una festa wassangari alla quale partecipano i baatombou e tutte le altre etnie. Il rituale è essenzialmente wassangari perché il baatonou non ha nessuna tradizione rituale, nessuna cerimonia a nessun luogo sacro. Il Gaani è celebrato ogni anno secondo un calendario lunare. È organizzato su due giorni: - Il primo giorno è chiamato gaani; - Il secondo giorno Kayessi. All'epoca del Kayessi, si pettinano i principi e le principesse per dar loro un nome. La cerimonia di rasatura è un tipo di battesimo. È il principessa Botta Kogui, sorella del Re che patrocina la seduta di rasatura. Ha il suo palazzo e per questo è lei che detiene il coltello che serve a radere. I Rasatori sono chiamati Wanzan. È secondo il colore della pelle ed il carattere del bambino che si dà il nome. Questi nomi sono riservati solamente ai wassangari. Per i ragazzi, sono: Simé, Yarou, Dafia, Gounou, Mora, Kora, Séro, Saka… Per le ragazze, Kpagnéro, Gnanki, Manou, Gaunigui (donna chiara), Gariya, Niré… La cerimonia di rasatura può avere luogo all'epoca delle cerimonie ambulanti di rasatura. All'epoca del Gaani propriamente detto, il capo dei cantastorie Bara Sounon annuncia l'uscita del Re. Quando il Re esce dal palazzo sul suo cavallo, va dall'Imam che fa la preghiera. Poi, va al sito di “to gnankaroubakarou", il “grande mucchio di immondizie" dove si svolgono dei sacrifici. Prima di andare alla guerra, il Re svolge lì dei sacrifici. Poi si reca a Dakitou dove si trovano le tombe di SiméDodia e della sua sorella BakéSika, che sarebbe sparita miracolosamente dopo l'annuncio della disfatta di una battaglia. Va poi al palazzo reale di Danri per salutare i suoi fratelli. Dopo questi saluti, va a salutare i tamburi consacrati prima di entrare nel palazzo. Si lava e dopo si siede nella capanna rotonda (sako) per vedere la sfilata dei principi e dei dignitari che si presentano davanti ai tamburi consacrati a cui fanno delle offerte. Il primo a presentarsi è il Re di Nikki della sua sorella, Botta Kogui. Segue il Re di Boué del comune di Bembèrèkê. Infine, tocca al Re di Kika nel comune di Tchaourou. All'epoca del Gaani, se il Re di Nikki è indisposto, è il Re di Boué che lo sostituisce. Se anche questo è indisposto, il Re di Kika Sounon prende il suo posto. Il giorno del Kayessi, i differenti Re ed i dignitari vengono a salutare il Re di Nikki. Ci sono parecchi modi di salutare il Re: - c'è chi si inchina tre volte prima di coricarsi completamente; - altri si accovacciano - altri ancora gli danno la schiena - per salutarlo, il capo dei nomadi resta in piedi. - Il ministro della difesa, Sounon Tooto, lo saluta puntando una freccia nella direzione del Re. Una persona si interpone tra essi offrendo il suo corpo per difendere quello del Re. Dopo la cerimonia di saluti, è festa in tutta la città.
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