Indigenous Peoples

Mauna Kea, la montagna sacra delle Hawaii profanata

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02 Ottobre 2019
Il Mauna Kea, la montagna sacra dei Nativi Hawaiiani, con i telescopi contestati
Il Mauna Kea, la montagna sacra dei Nativi Hawaiiani, con i telescopi contestati

I Nativi Hawai'iani protestano per il loro luogo sacro “Mauna a wa'kea” profanato da un osservatorio astronomico. Il racconto di una Nativa delle Hawaii


L'arcipelago Hawai'iano e composto da otto isole grandi, numerosi atolli e numerosi piccoli isolotti, nonché montagne sottomarine nel nord dell'oceano Pacifico.

La connessione e l'amore del popolo delle Hawai'i ha fatto sì che la loro terra fosse amata, come ogni cosa che li circonda ed ogni cosa è considerata sacra e quindi da proteggere senza dover sfruttare o sperperare incoscientemente. Un loro detto è “Aloha Āina!!” (amo la mia terra, la Madre Terra!!)

Le otto isole maggiori che compongono l'arcipelago sono l’Isola di Hawaii (nota anche come isola grande, Big Island), Maui (dall'omonimo nome del semi-dio), O'ahu, Ka'uai, Molo'kai, Lana'i, Niihau, Kahoolawe.

Di queste tanto decantate isole, meta da sogno di molti vacanzieri, otto perle forgiate dalle forze titaniche della natura, oggi vorrei parlarvi della più grande che dà anche il nome all'arcipelago, Hawai'i. Stiamo parlando di quella che in inglese viene chiamata Big Island.

Come gran parte dell'arcipelago Hawai'iano anche Hawai'i è di origine vulcanica. Secondo la mitologia Hawai'iana, nel vulcano Kilawea ancora attivo, risiede una delle più grandi Dee del pantheon Hawai'i ano, la Dea Pele.

La Dea Pele è chiamata la genitrice, ma anche la distruttrice, perché rinasce con il suo manto lussureggiante e verdeggiante dalle ceneri del vulcano.

La tradizionale spiritualità Hawai'iana può sembrare agli occidentali sconosciuta, ma la sua origine è paragonabile a quella di altre religioni ancestrali antiche. Creare un contatto con gli Dei e mantenerlo costante, è sempre stata un’esigenza primordiale, risalente a tutte le antiche civiltà.

La spiritualità e la saggezza di vita degli antichi Hawaiani sono radicate ovviamente in tutta la cultura polinesiana e caratterizzate dalla venerazione della terra, dell'oceano, del cielo e tutto ciò che è stato creato e collegato da una fitta rete interconnessa.

Dal rispetto e per il rispetto della loro terra hanno adottato la pesca ecologica e dei metodi di coltura della terra in modo da non danneggiare la terra stessa e le risorse idriche.

Dalla resistenza delle famiglie native estese nel territorio si è instaurato un'ottima tolleranza tra le varie religioni, mantenendo un concetto di una penetrante forza spirituale in ogni cosa, che ci circonda.

Un’ interconnessione, una fitta rete invisibile che collega tutto e tutti indissolubilmente e dalla quale nessuno può sottrarsi (non fare male a qualsiasi cosa o persona ti stia vicino o il tuo gesto ti si ripercuoterà contro).

Lo stemma reale sulla bandiera Hawai'iana con la scritta “Ua Mau ke Ea o ka ʻĀina i ka Pono”: la vita della terra è perpetuata nella giustizia
Lo stemma reale sulla bandiera Hawai'iana con la scritta “Ua Mau ke Ea o ka ʻĀina i ka Pono”: la vita della terra è perpetuata nella giustizia

Una leggenda narra che sulla montagna più alta, il Mauna Kea, risiede la sorella più piccola di Pele: il suo nome è Poli'hau, la contrapposizione della Dea Pele .

Se Pele è la Dea del fuoco e dei vulcani, Poli'hau è la Dea del freddo e dei ghiacci, per questo risiede sul monte più alto il Mauna wa kea (Mauna Kea). Poli'hau è la Dea vestita di bianco.

Tanto era ed è venerata la montagna sacra, che solo i sacerdoti, i kahuna (i protettori del segreto) e altre poche antiche personalità, potevano accedere fino alla cima più alta.

Anche se "Il Regno delle Hawai'i" cosi come tutto il popolo Hawai'iano sono legati spiritualmente e indissolubilmente alla loro terra, alle loro tradizioni e religione ancestrali, questo non impedì loro di essere colonizzati dai Cristiani intorno al 1770.

Per affermare con forza la connessione del popolo Hawai'iano con la propria terra sullo stemma reale e sulla bandiera Hawai'iana, il re Kamehameha il grande, appose questa scritta.

Ua Mau ke Ea o ka ʻĀina i ka Pono: La vita della terra è perpetuata nella giustizia.

Il popolo delle Hawai'i ha impresso nel suo DNA e nella sua tradizione culturale e religiosa questa credenza tanto che è possibile vedere anche oggi, guerrieri Hawai'iani moderni portare avanti un progetto pacifico per la salvaguardia del territorio e della loro ancestrale spiritualità e cultura.

Dopo varie controversie e tanti anni di lotta (perché non è un progetto nato ieri: ricordo che in Europa la notizia è arrivata da qualche anno ma risale a prima del 2010) i nativi Hawai'iani stanno tuttora protestando e facendo la loro guerra pacifica (cantando e ballando la Hula), presidiando la strada di accesso alla cima della montagna sacra, cercando di impedire la costruzione di un altro telescopio, Thirty Meter Telescope (TMT - Telescopio da trenta metri). Un telescopio in corso di progettazione che avrà un'apertura dello specchio principale di 30 metri. Sarà costruito sul monte Mauna Kea, nelle isole Hawaii, ad un'altitudine di 4.050 metri. Se il TMT verrà costruito sarà gestito dalla TMT Observatory Corporation, una partnership tra il California Institute of Technology, la University of California e la Association of Canadian Universities for Research in Astronomy (ACURA).

Attualmente sulla cima della montagna sacra esistono 13 telescopi quindi a che serve costruirne un altro?

I sostenitori del Progetto Mauna Kea si oppongono perché la montagna sacra è già stata deturpata abbastanza, tenendo conto che il monte fa parte del patrimonio religioso e culturale delle antiche religioni Hawaiiane e come tale va preservato come bene culturale dell'umanità.


 

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