Leggende e Tradizioni

I Re Magi stanno arrivando...

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15 Gennaio 2015


Se c'è un momento nella vita di ogni bambino spagnolo che non dimentica mai, è quello in cui scopre che i Re Magi sono i genitori. E', probabilmente, un giorno che dimenticherebbe senza esitazione, il primo bagno di realtà nella vita di chiunque. Se tutti quanti decidessero di scrivere la storia di quel giorno fatidico, il protagonista sarebbe, quasi certamente, un compagno di classe che vuole farsi notare, o un cugino, o il fratello maggiore di un amico... o una conversazione ascoltata di sfuggita che ci ha fatto intuire tutto.  Comunque, siamo riluttanti a smettere di credere e anno dopo anno, la notte del 5 Gennaio, aspettiamo che le nostre scarpe si riempiano di regali.

“Ragazzo, sei stato buono quest'anno? Vediamo se i Re Magi ti portano il carbone!”

Quante volte avremo sentito questa frase! “Credo di essere stato buono... che non mi portino il carbone per favore..” pensiamo mentre scriviamo le nostre lettere ai Re Magi.

“Vostre Maestà, i Re Magi.

Cari Melchiorre, Gaspare e Baldassarre,

Quest'anno mi sono comportato molto bene, ho studiato molto e non ho creato problemi ai miei genitori. Vorrei che mi portaste una bicicletta...”

E come da tradizione, infiliamo le nostre letterine nella casella postale così che il postino possa consegnare, il più presto possibile, il nostro messaggio alle Loro Maestà.

Nonostante gli sforzi fatti dalle grandi aziende per venderci l'idea di “Babbo Natale” che scende dal camino la notte del 24 Dicembre, in Spagna continuiamo a lottare per mantenere una delle tradizioni più radicate, magiche e belle che abbiamo. Una tradizione che riempie di speranza gli sguardi dei bambini e di noi che non lo siamo più tanto. Secondo quanto dice la “nostra” leggenda, tre astrologi (da qui il nome di “Magi”, e non perché facciano una qualche magia che gli permette di passare per le case di tutti i bambini nella stessa notte), venuti da diversi paesi dell'Oriente, si unirono nell'incredibile missione di seguire una stella, la stella più brillante e bella che si possa immaginare. Attraversarono il deserto in groppa ai loro cammelli, seguendo il percorso della stella nel cielo, giorno dopo giorno, facendo di essa la loro guida, fino a giungere alla città di Betlemme dove la stella si ferma a indicare un posto molto preciso. Secondo la fede cristiana la “stella di Betlemme” segnala ai Re Magi il luogo in cui nasce Gesù. I Magi decidono di fare le loro offerte al neonato che ha dato vita alla stella: Melchiorre, il più anziano e con la barba e i capelli bianchi, porta l'oro; Gaspare, con lunghi capelli e barba rossicci, offre l'incenso; Baldassarre, il più giovane e dalla pelle nera, porta la mirra.


Man mano che si avvicina il 5 Gennaio, i bambini cominciano a innervosirsi, perché è necessario soddisfare determinate condizione per far sì che i Magi non si perdano lungo la strada:

1 - scrivere la letterina ai Re Magi (va bene anche se non sapete scrivere, capiscono anche disegni e scarabocchi) e non dimenticare di applicare il francobollo e di imbucarla nella cassetta della posta un paio di giorni prima della notte dei Re Magi per darle il tempo di arrivare al lontano Oriente;

2 - andare alla “Cavalcata”. In tutte le città e i paesi della Spagna si celebra la Cavalcata dei Re Magi la sera del 5 Gennaio. E' l'unica occasione dell'anno in cui si possono vedere i Re in carne e ossa, in chiusura di una sfilata di carri più o meno spettacolari a seconda del luogo, mentre lanciano caramelle ai bambini che urlano con gli occhi pieni di meraviglia;

3 - preparare tutto il necessario in casa prima di andare a dormire: lasciare un piatto con latte e biscotti perché i cammelli possano rimettersi in forze mentre i Re lasciano i nostri regali nel salone, mettere tre bicchieri di acqua (in certi casi si lascia vino o rum) per i Re Magi, in caso avessero sete e, infine, collocare le scarpe pulite e brillanti vicino alla finestra in modo che i Re sappiano chi vive in quella casa.


Per quanto si possa cercare di rimanere svegli aspettando i Re, i nostri genitori ci ricordano sempre che non verranno finché non staremo sognando. Nonostante l'eccitazione cadremo arresi dopo una sera piena di emozioni, fino alla mattina seguente in cui, correndo come pazzi, arriveremo in salone per scoprire quali siano stati i regali che ci hanno portato. Se tutto è andato bene, il piatto di latte con i biscotti e i bicchieri d'acqua saranno vuoti, segno inequivocabile della visita dei Re Magi alla nostra casa.

Per accompagnare una mattina magica, bisogna fare colazione con un pezzo di “Roscón”. Un dolce tipico in cui si nascondono un piccolo regalo e un fagiolo. Colui che troverà il regalo sarà “il re” in casa per quel giorno,  mentre quello che trova il fagiolo dovrà pagare il “roscón” l'anno successivo. Il 6 Gennaio è un giorno di festa in Spagna, così abbiamo tutto il giorno per goderci i nostri regali!

Come sempre, anche questa volta i Re Magi sono stati molto generosi con me. Non gli ho chiesto biciclette ma mi conoscono bene e sanno di cosa ho bisogno. In ogni modo, quest'anno proverò a comportarmi molto bene affinché il prossimo 5 Gennaio del 2016 non mi portino una busta di carbone.


Laura W. Valenzuela è Corrispondente dalla Spagna per Shan Newspaper


 

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