Leggende e Tradizioni |
2012, il ritorno alla Conoscenza perduta |
08 Novembre 2011 | ||||||||
La parola all’ultimo Maestro Maya
E’ inutile che lo neghiamo. Siamo tutti in trepida attesa dell’arrivo del fatidico 2012. L’umanità si divide fra catastrofisti e ottimisti. Ma chi ha ragione? E soprattutto, da cosa provengono tutte queste dicerie sull’anno più discusso del secolo? Tutto ebbe inizio migliaia di anni fa, quando un popolo, i Maya, diede vita a un calendario. Anzi, tre calendari, di cui uno, il più importante, racchiudeva i cicli degli altri due. Questo veniva chiamato il lungo computo. Niente di così “strano”… almeno all’apparenza! La popolazione Maya era, allora, progredita a livello matematico e astronomico più di quanto lo siano gli scienziati ai giorni nostri. Pensate che hanno previsto eclissi che sono avvenute puntualmente, sbagliando di soli di tre secondi! Questo popolo non era più avanzato di altri, come verrebbe da pensare, ma aveva ereditato una conoscenza superiore a quella odierna poiché, secondo una affascinante teoria, derivava da una razza di civilizzatori provenienti da un altro pianeta (vedi articolo “Noi, figli degli dèi”). Kukulcan (Quetzalcoatl), il loro civilizzatore, dovette andare via a causa di un esilio ma promise di tornare. I Maya rimasero così in trepida attesa del suo ritorno, tanto che molti anni dopo, quando arrivarono i conquistadores spagnoli, non furono assaliti come avrebbe dovuto accadere. La ragione era che il capo Maya credeva fossero finalmente tornati gli “dèi”.
Ovviamente non erano i loro dèi, ma solo dei conquistatori, che distrussero tutti i documenti in loro possesso. Rimase poco e niente dei documenti appartenenti a quella splendida civiltà, tra cui anche il famoso calendario Maya. Secondo tale calendario, il 2012 era un anno importantissimo: in primo luogo per l’allineamento Venere, Terra, Sole che avverrà il 6 giugno 2012. Allineamento riproposto anche dagli autori dei crop circles, in Inghilterra a luglio del 2011, attraverso la raffigurazione di un serpente con la lingua che richiama il tridente di Shiva. Il 21 dicembre 2012, però, avverrà un fatto ancora più importante: il Sole sarà al centro della nostra galassia. Un evento importantissimo fin dai tempi antichi, perché l’astro in quella posizione avrebbe aiutato l’evoluzione umana. La frequenza sarebbe aumentata e l’evoluzione fisica e spirituale sarebbe tornata. Si, avete capito bene: “tornata”, non arrivata. Questo perché, secondo i Maya, il tempo non è lineare come lo intendiamo noi, ma è ciclico. Il tempo, per loro, è un cerchio senza inizio né fine, formato da cicli che si ripetono continuamente. Non a caso i Maya sono riusciti a concepire molte profezie, tutte rigorosamente rivelatesi esatte. Nel 2012, dicono, sarà l’era della collaborazione. L’umanità sopravvivrà solo se gli esseri umani saranno in grado di collaborare l’un con l’altro. Ma è tutto qui? Solo un Sole al centro della galassia? Ovviamente no o, per meglio dire… è bene tener presente tutti gli eventi relativi al cambio del nostro Sole.
Secondo i Maya, il 21 dicembre 2012 il Sole sarà al massimo della sua attività e con molta probabilità tempeste solari fortissime colpiranno il nostro pianeta. Questo farà sì che ci sarà un cambiamento di frequenza di entità considerevoli e nessuno sa, esattamente, come potrebbe cambiare il mondo dopo un simile evento. Se è pur vero che le tempeste solari hanno colpito ripetutamente Gaia, il nostro pianeta, è anche vero che tempeste così forti, noi non le abbiamo mai viste. Quindi basta con le teorie catastrofiste, perché se le catastrofi devono accadere, queste avverranno nel tempo di transizione, quindi con molta probabilità tra il 2011 e il 21 dicembre 2012. Non dopo. E infatti, in questo periodo sta accadendo davvero di tutto tra terremoti, tsunami e le prime tempeste solari. Anche l’ultimo maestro Maya, Quetza-Sha, finalmente, ha deciso di rivelare all’umanità ciò che accadrà nella fatidica data. Niente catastrofi, ribadisce, ma un mondo come non l’abbiamo mai visto prima. Ecco ciò che ha dichiarato a una giornalista del quotidiano Libero.it:
«Gli antichi Maya hanno lasciato messaggi scritti nelle piramidi e nel loro celebre calendario. Quel che hanno registrato è il cambio di frequenza che si verifica costantemente nel pianeta, attraverso fenomeni naturali (equinozi, solstizi, ecc.) Si tratta di uno scambio di energie nella Terra ma anche dentro l’uomo. Il calendario maya non è una divinazione, è un’informazione che segna una trasformazione dell’umanità. La data del 21 dicembre segna la fine di un ciclo “vibratorio” che l’umanità ha vissuto e si genera un nuovo movimento. Non un momento di distruzione, ma il mondo si avvierà verso un’evoluzione di tipo spirituale. Che non coincide con la fine fisica dell’universo, ma con una coscienza nuova di come vivere, in sintonia con la Terra e con le forze della natura. Un tempo più sereno e, speriamo, felice. Questa data, poi, è considerata centrale praticamente in tutte le culture antiche e anche per molte profezie di diverse religioni, che le attribuiscono il significato di svolta dell’umanità» . Insomma, buone notizie per il 2012. Che sia finalmente l’inizio di una nuova umanità, non attaccata al materialismo ma, finalmente, più spirituale? 2012 e il ritorno di Kukulcan Molti ritengono che il 2012 coincida anche con il ritorno di Kukulcan. Ovviamente bisognerebbe chiedere a Quetza-Sha se anche lui la pensa così. Tuttavia, è bene dire che a giudicare dalla quantità di crop circles che stanno formando e dai richiami al popolo Maya raffigurati nei cerchi nel grano, è possibile che questi anni siano un inizio di contatto che abbia lo scopo di preparare l’umanità al suo ritorno, così come al ritorno di tutti i grandi maestri. Noi, ovviamente, ce lo auguriamo, ma, nel frattempo, vogliamo farvi vedere, nel video che trovate sotto, un’insolita situazione che si è verificata proprio nella piramide di Kukulcan poco tempo fa. La foto, secondo uno dei giornalisti spagnoli più accreditati in questo campo, è autentica. E dunque, è proprio un segno del suo ritorno? (Magari!!) |