Misteri

Le Earth Lights di Dreamland

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01 Settembre 2011

Lo Stone circle di Dreamland. Le attività culturali della Factory sono nate intorno a quest’opera che vuole avvicinare il pubblico al cielo notturno e alla Natura

Dreamland è la Factory delle idee e delle esperienze creata per promuovere la cultura dei popoli nativi. Ma è divenuta anche teatro di misteriosi fenomeni: dai globi luminosi agli orbs, dai crop circles fino agli inquietanti sconosciuti visitatori


A nord di Torino, in prossimità del Parco Regionale della Mandria, ha preso il via da qualche tempo l’iniziativa culturale di “Dreamland”, oggi sotto l’egida morale della Ecospirituality Foundation. Dreamland è sostanzialmente una Factory del pensiero e della ricerca, un vero e proprio cantiere culturale che ha dato vita a numerose iniziative e che lavora su temi musicali e argomenti di arte e ricerca in vari campi di interesse che portano ad interagire con la Natura e con le tematiche dell'interiore.
Dreamland è innanzitutto conosciuto per il suo grande cerchio di pietre, che ricorda Stonehenge, edificato secondo le caratteristiche strutturali degli antichi “cromlech” dei Celti. E’ stato edificato per dare visibilità agli antichi miti e alla cultura, ancora attuale, dei Nativi europei e per costituire un osservatorio archeoastronomico in grado di avvicinare il pubblico ai fenomeni del cielo e della Natura.

Intorno allo Stone circle di Dreamland hanno preso vita varie iniziative. A Dreamland c’è la sala prove del LabGraal, dove il gruppo si trova per le sue composizioni musicali e per sviluppare esplorazioni sonore a tutto campo, dalla “Keltic music” alle altre espressioni di musica tribale di tutto il pianeta.

In questo luogo si tengono incontri e stages culturali a tutto campo, concerti musicali, stages di meditazione, letture di poesie e proiezioni di film d’essai relativi ai temi dell’ecospiritualità, la filosofia naturale che sancisce il rapporto armonico tra l’individuo e l’ambiente, vissuta dai Popoli naturali del pianeta, che ha contraddistinto la cultura dei Nativi europei.

Qui è nata, con la partecipazione di rappresentanti di comunità native del pianeta, la Ecospirituality Foundation con lo scopo di tutelare le tradizioni e i luoghi sacri dei popoli nativi del pianeta e di dare visibilità a tutti i temi che sono resi invisibili, con particolare attenzione alla cultura dei Nativi europei. Organizzazione oggi riconosciuta come Onlus e operante in veste di ONG in Stato consultativo con le Nazioni Unite.

Qui è la nata anche la “Scuola di Kemò-vad Sole Nero”, che ha per scopo l’insegnamento della pratica della meditazione in sintonia di intenti con l’antico sciamanesimo druidico che oggi si manifesta nella Foresta di Brocéliande in Bretagna. La Kemò-vad è una forma di meditazione basata sulla postura in movimento e sulla gestualità consapevole che porta all’esperienza spirituale e che è preambolo essenziale alla pratica delle arti marziali dell’antica cultura celtica.

Dreamland è anche il luogo dove si conducono esperienze di ricerca sugli stati percettivi dell’intelligenza attraverso il laboratorio interiore rappresentato dalla meditazione e nel rapporto con le altre specie viventi. Ed è il luogo dove si sperimenta anche una via spirituale, attraverso l’esperienza mistica del Silenzio interiore, nel contatto con la tradizione antica dei Popoli naturali, nella quiete assoluta del luogo e attraverso il rapporto con l’ambiente e le creature che l'abitano.

A Dreamland è particolarmente attiva l’osservazione astronomica del cielo. Dopo la realizzazione dell’osservatorio archeoastronomico c’è l’intenzione di dotare il sito anche di un osservatorio astronomico attrezzato con un buon strumento ottico e di una stazione metereologica per una maggiore conoscenza del cielo e dei suoi fenomeni.

E’ successo tuttavia che al di là di ogni aspettativa, nell'intraprendere l’attività di questa Factory della ricerca e della cultura si sono verificati eventi imprevisti non convenzionali che hanno suscitato la curiosità degli operatori e sono divenuti inevitabilmente oggetto di un ulteriore campo di ricerca da inscrivere nell’iniziativa di Dreamland.


La Earth Light si era posata nel sottovaso nascondendosi all’avvicinarsi del testimone

Fenomeni che costituiscono una particolare curiosità che ora porta a caratterizzare il luogo, e che fanno interrogare sul motivo per cui debbano convergere tanto numerosi proprio su Dreamland.

 

Il fenomeno delle Earth Lights

Le cronache di tutto il pianeta riportano le osservazioni di piccoli globi luminosi, battezzati con il nome di "Earth Lights", che appaiono occasionalmente nelle più svariate situazioni e condizioni ambientali.
Si possono citare i racconti di contadini del Piemonte che narrano di queste sferette luminose che li accompagnavano al lavoro per i campi, narrazioni a cui si affiancano le testimonianze fotografiche degli astronauti degli Shuttle e delle navicelle lunari che hanno incontrato le misteriose sferette di luce durante le missioni nello spazio.

Si ha precisa testimonianza della loro manifestazione più numerosa dai casi di Hessdalen, in Norvegia, dove da diversi anni sorvolano zigzagando i tetti della cittadina e sono oggetto di studio da parte degli enti scientifici europei.

Manifestazioni analoghe si verificano anche a Sassalbo in Italia e a Marfa in Texas. Rimane emblematica l'acrobazia, filmata, della Earth Lights che vola intorno al Concorde al suo primo volo di prova nel cielo dell'Africa.
Oggetti identificati come Earth Lights sono stati spesso visti sorvolare i campi di grano dove in seguito hanno fatto la loro comparsa i "crop circles", i grandi disegni che compaiono all’improvviso piegando inspiegabilmente le spighe di grano. Esistono addirittura testimonianze che riportano di aver visto le misteriose sfere luminose mentre, posizionate nel cielo, tracciavano i disegni degli agroglifi.
Le Earth Lights hanno fatto la loro comparsa anche a Caronìa, in Sicilia, cittadina divenuta famosa per i roghi misteriosi, dove gli inspiegabili fenomeni di natura elettromagnetica hanno portato il Comitato interdisciplinare del Governo italiano ad affermare che i fenomeni erano attribuibili ad una manifestazione di intelligenze aliene. Recentemente si è avuta notizia che stanno apparendo, già da molti anni, nel cielo della Sardegna.
Da tempo si cerca di dare una spiegazione al fenomeno delle Earth Lights senza essere giunti tuttavia ad alcuna conclusione. La loro origine è stata attribuita ai fulmini globulari, ai "fuochi fatui" o di "Sant'Elmo" oppure, secondo gli enti universitari che studiano il fenomeno a Hessdalen, vengono spiegati come "monopoli magnetici" prodotti dalle attività sismiche della Terra.
L’apparizione delle Earth Lights ha coinvolto anche il sito di Dreamland ed ha sollecitato non poche ricerche a riguardo. Soprattutto per la loro manifestazione particolare che ha suggerito che possano essere enti intelligenti.

Del resto, dagli anni settanta era una consuetudine consolidata per molti ricercatori dell’insolito giungere da Torino per osservare le misteriose luci che puntualmente ogni mercoledì notte zigzagavano numerose nel cielo della zona nord del Parco della Mandria.


Le Earth Lights di Dreamland

A Dreamland, tutto ha avuto inizio nell’estate del 1997 quando i primi operatori giunsero sul luogo ed ebbero l’occasione di essere testimoni di fenomeni notturni assolutamente inspiegabili.

Stavano frequentando il sito da qualche settimana, quando incominciarono a vedere, durante le notti dedicate all'osservazione del cielo, dei piccoli globi di colore verde intenso, grandi circa quanto una pallina da golf, muoversi lentamente lungo le pareti delle costruzioni, oggi utilizzate per gli stages di danza e di Kemò-vad e per i concerti del LabGraal.
Gli attoniti testimoni poterono vedere le palline luminose scivolare lentamente rincorrendosi, quindi fermarsi per poi riprendere la loro corsa fino a sparire nel terreno. Il fenomeno durò con intensità per circa un anno per poi proseguire occasionalmente negli anni seguenti.


L’oggetto luminoso avvistato immobile nel cielo di Dreamland. Si sdoppiava come tante altre Earth Lights osservate a Hessdalen in Norvegia e a Sassalbo in Italia

Molto più tardi, nel 2007, accadde ancora qualcosa di inspiegabile. Quattro operatori erano in piedi a discutere su alcuni lavori da fare. Era appena passata la mezzanotte e inavvertitamente uno di loro appoggiandosi al muro spense la luce. Prima di aver tempo di girarsi per riaccenderla, in mezzo a loro all'altezza del torace, prese corpo all'improvviso una sorta di quadrato luminoso. L'oggetto, secondo i testimoni, sembrava avere dimensioni di circa 5 x 5 cm, la sua luce era intensa, di colore bianco e lattescente. Sembrava non avere altra forma se non quella del riquadro della sua luminosità. Con un movimento repentino, difficile da seguire, sembrò zigzagare sui loro fianchi per raggiungere e fermarsi nuovamente al centro tra di loro e qui spegnersi e sparire. Una operatrice fece in tempo a vedere che la luce illuminava, con l'intensità di una torcia con una lampada alogena, il volto di uno degli operatori.
Secondo un altro testimone il quadrante luminoso diede l’idea che fosse scaturito dalla finestra vicino a loro, ma ad un immediato esame le finestre risultarono essere ermeticamente chiuse.

Sempre nei primi anni dell’inizio delle attività di Dreamland, accadde un ulteriore fatto strano che potrebbe non avere relazione con le Earth Lights, ma che val la pena comunque di citare.

Era accaduto che un visitatore avesse perso le chiavi dell’auto nel prato interno di Dreamland e alla sera si era messo a cercarle nell’erba aiutato da alcune persone munite di torce. Mentre stavano illuminando il punto della caduta delle chiavi, che non trovarono mai nonostante l’erba bassa, videro arrivare all’improvviso da pochi metri di distanza una sorta di grossa anguilla nera, dall'aspetto forse di una piccola murena, lunga circa un metro.
I presenti ebbero modo di vedere distintamente che la “cosa” si muoveva scivolando silenziosamente, tenendosi sollevata a circa 30 cm da terra. Le torce elettriche permisero di vedere distintamente la sua ombra che si proiettava al suolo.
La creatura guizzò rapida tra le loro gambe per poi porsi al centro dei testimoni, i quali la videro arrotolarsi rapidamente su se stessa e scomparire inghiottita dal nulla, nonostante fosse tenuta visibile sotto la luce delle torce elettriche.


L'incontro con la Earth Light “intelligente”

Ma l’incontro più spettacolare e emblematico con il fenomeno delle Earth Lights di Dreamland è avvenuto nell’agosto del 1999 quando, nel prato della piazzetta di Dreamland, viene osservata e fotografata una minuscola sfera luminosa che gioca a rimpiattino con il testimone che la stava osservando.

L'oggetto viene rilevato casualmente per via di una gatta che, puntando incuriosita l’oggetto, attira l'attenzione del testimone. Questi non si accorge subito della presenza della sfera luminosa.

Sulle prime, vedendo la gatta immobile a fissare un vaso da fiori, posato sul fianco di una porta di ingresso, pensa che abbia scorto un topolino di campagna rifugiato nel vaso.


Un grande Orb fotografato sulle pietre dello Stone circle di Dreamland

Il testimone, che si trova in quel momento a circa venti metri dal vaso, si avvicina e scorge con sua sorpresa un piccolo globo di luce all'interno del sottovaso. La sua dimensione sembra essere di cinque o sei millimetri e emana una intensissima luce di colore bianco.
Il testimone si avvicina ulteriormente, ma giunto a circa due metri dal vaso la luce sembra scomparire. Il testimone ritorna pertanto sui suoi passi, ma girandosi a guardare il vaso vede che la luce è riapparsa. Allora si avvicina nuovamente, ma l'intensa luce scompare ancora una volta. Il testimone ritenta altre volte di avvicinarsi, ma sempre ottenendo lo stesso risultato.

A questo punto prende una fotocamera digitale e riesce, impiegando lo zoom, a riprendere il piccolo globo luminoso nella sua intera intensità alla distanza di una decina di metri. Quindi si avvicina ulteriormente al vaso e anche se il piccolo oggetto luminoso scompare continua a scattare fotografie.
Analizzando a posteriori il fenomeno si evince che l'oggetto non poteva essere l'effetto di un riflesso del sole sul sottopiatto del vaso poiché si trovava sul suo lato d'ombra. Il sole stava tramontando ad ovest e l'oggetto si trovava verso est nel piattino, interamente coperto dal vaso. Ad est inoltre non c'era nessun altro oggetto luminoso che potesse determinare un qualsiasi riflesso del sole. Il testimone ebbe poi modo di constatare come all’interno del sottovaso non ci fosse acqua o ragnatela che potessero fungere da area riflettente di qualunque fonte luminosa possibile. La conclusione logica fu che ci fosse effettivamente un oggetto concreto e rilucente di luce propria all'interno del sottovaso.

Guardando le fotografie in sequenza, si poté osservare con sorpresa che la luce, quando era parsa sparire, in realtà non si spegneva affatto, ma accadeva che mentre ci si avvicinava al vaso l'oggetto luminoso si spostava dietro allo stesso, nascondendosi e lasciando visibile solamente una minuta porzione luminosa.

Da questo comportamento si può dedurre che l’oggetto possedesse una propria capacità motoria e ovviamente anche una propria forma di intelligenza che lo guidava. Dalle reazioni dell’oggetto si potrebbe pensare che era interessato a guardare l’ambiente ma che comunque tendeva a non farsi avvicinare. Un comportamento non certamente dettato dalla paura dell'uomo, ma forse solo per nascondere la propria presenza.

Dal canto suo, la gatta non aveva mostrato di essere spaventata. Dopo aver guardato per un certo tempo da qualche metro di distanza l’oggetto dentro al sottovaso, si era allontanata per i fatti suoi come se l’oggetto non la incuriosisse più di tanto. Cosa inconsueta per un gatto sempre pronto a giocare con qualunque cosa attirasse la sua attenzione, e dava l’idea che avesse visto già altre volte oggetti del genere e che sapesse bene di che cosa si trattava.


Altri casi di Earth Lights a Dreamland

Nella notte d’estate del 2005, alcuni ospiti, seduti nella "Terrazza sotto le Stelle" intenti ad esplorare il cielo notturno, videro apparire ad ovest dell’area di Dreamland, in alto nel cielo, una finestrella di forma quadrata con una intelaiatura a croce.
I testimoni dissero che era come se si fosse accesa per un istante una luce all'interno di uno stanzino. L'apparizione si mostrò per pochi istanti, quanto bastò per vederla nitidamente, e poi scomparve nel cielo come se in effetti qualcuno, nello stanzino, avesse spento la luce.

L'oggetto era comparso nella zona di cielo in cui erano stati osservati altri oggetti luminosi non identificati e non riconducibili a stelle o ad aerei.

Nel marzo 2001 un oggetto luminoso era apparso nel tardo pomeriggio in quel quadrante di cielo, pochi minuti dopo il tramonto. Rimase immobile per qualche minuto e lo si vide sdoppiarsi per riunirsi nuovamente in un corpo unico, alla stessa maniera del caso delle Earth Lights di Sassalbo e di Hessdalen. Quindi si allontanò.
Questa volta, a differenza di altre, l’oggetto viene fotografato.


Il fenomeno degli Orbs

Altro fenomeno che può essere associato a quello delle Earth Lights è il caso degli Orbs, oggetti globulari che vengono solitamente rilevati dalle fotocamere, sia digitali che a pellicola tradizionale, a mezzo della sollecitazione del flash fotografico.

Manifestano di possedere una complessa struttura interna e, dalle rilevazioni fatte dai vari ricercatori, sembra che possano raggiungere velocità elevatissime di spostamento.

Appaiono numerosi sulle immagine quando sono presenti gruppi di persone. In certi casi si può intuire la loro presenza dimostrata a posteriori con le riprese fotografiche.

L’origine degli Orbs è decisamente sconosciuta. Alcuni ritengono che possano essere forme di vita aliena, altri li ritengono sonde temporali che giungono dal futuro e altri ancora li interpretano come le anime vaganti dei defunti.


Le Earth Lights dentro al Cerchio di Pietre


Due piccole sfere luminose fotografate mentre si rincorrevano tra le pietre dello Stone circle di Dreamland

Il fenomeno delle Earth Lights non si limita solamente alle zone dove si svolgono le maggiori attività, ma si manifesta anche nel sito del Cerchio di pietre che ha dato origine a Dreamland.

Anche qui, in mezzo alle pietre del Cromlech, sono stati osservati in più occasioni dei piccoli globi luminosi mentre si muovevano o sostavano a mezz’aria. Fortunosamente ad un ospite di Dreamland è stato possibile fotografarli mentre eseguivano le loro evoluzioni, rincorrendosi curiosamente attorno al cerchio di pietre.

Citiamo un altro caso ancora, che riguarda la misteriosa apparizione di questi globi di luce. Nel gennaio 2010, dopo una nevicata notturna, un visitatore di Dreamland si reca al Cerchio con l'intenzione di scattare qualche foto alle pietre innevate. Si avvicina al cerchio e inizia l'opera, scattando più foto da una posizione fissa a circa dieci-dodici metri dalle pietre delle quattro direzioni.
China la testa per regolare i settaggi della macchina, con le spalle leggermente girate per coprire la fotocamera dalla neve che sta ricominciando a scendere. Alza il capo e mentre volge lo sguardo al cielo scorge delle luci che puntano verso la sua direzione. Le luci, dal colore caldo tendente al giallo e variabile di intensità, si muovono senza lasciare alcuna scia e senza proiettare nessun raggio o bagliore sulla neve o sulle superfici, come capita con una qualsiasi fonte luminosa. Poi il testimone si accorge anche di due globi di luce che si muovono all'interno del cerchio. Il testimone li può vedere distintamente mentre sembrano giocare tra loro alzandosi e abbassandosi alternativamente. Il testimone ha l'impressione che le luci stiano giocando con lui, quasi in modo da richiamare la sua attenzione, ballando a mezz'aria, a un'altezza da terra di 1 o 2 metri.

Poi, improvvisamente, le due sfere spariscono, come se non ci fossero mai state. Il testimone avverte al momento dei rumori nella neve, tanto da pensare che qualche altro ospite di Dreamland lo avesse raggiunto. Tuttavia il rumore era diverso da quello prodotto da un passo che si posava sulla neve acquosa del manto innevato. Era come se la neve venisse schiacciata in più punti e con più forza di un passo umano. Con sua sorpresa, il testimone scorge nuovamente le luci nel cerchio riapparse ancora una volta, rimangono visibili per pochi secondi e poi svaniscono.


L'effetto del tappeto fluttuante dentro al cerchio

Un altro fenomeno inspiegabile, osservato da quanti si pongono in meditazione o semplicemente si siedono sulle pietre del cerchio interno del Cromlech, è quello battezzato con il nome di "nube di plasma" per via della sua singolare manifestazione.

Il fenomeno si evidenzia nell'area circoscritta dal cerchio interno come una sorta di tappeto semitrasparente e fluttuante costituito apparentemente da una lieve turbolenza dell'aria. Come se l'aria, a livello del prato, diventasse ribollente. Apparentemente, lo si potrebbe paragonare allo stesso fenomeno che si può osservare nelle giornate d'estate quando l'aria surriscaldata si alza ondeggiando dall'asfalto distorcendo il paesaggio circostante.


Uno dei Crop circles apparsi nell’erba accanto allo Stone circle di Dreamland

Il fenomeno si manifesta indifferentemente in ogni stagione, anche d’inverno, quando l’effetto del calore del suolo non avrebbe motivo di verificarsi, preferibilmente al primo calar della notte e solamente all'interno del cerchio interno.

Un altro fenomeno straordinario, ancora riferibile al cerchio di pietre, avvenne nel marzo del 2000, circa tre mesi dopo il completamento del cerchio interno. In pieno pomeriggio, di fronte ad alcuni visitatori di Dreamland, accadde che una grande nube di vapore opalescente si sprigionò all'improvviso dal centro dello Stone circle formando il profilo di una grande coppa sospesa nell’aria. La nube rimase ferma per qualche minuto, poi, sempre repentinamente, iniziò a scomparire nel terreno come se venisse riassorbita dal centro del cerchio.


Gli effetti "terapeutici" delle pietre

Possiamo aggiungere che lo Stone circle ha mostrato di possedere una sua inaspettata caratteristica di natura terapeutica. Per un fortuito caso, alcuni visitatori si erano accorti che appoggiandosi ad una delle pietre erette del cerchio esterno era stata rilevata l'immediata scomparsa della sensazione di stanchezza per lasciare posto a una marcata tonificazione di tutto il corpo. L'esperimento è stato poi ripetuto con le altre pietre dello Stone circle e si è così constatata una apparente specificità terapeutica per ciascuna di esse.

Alcune sembravano far svanire l'ansia, altre, sempre al loro contatto, facevano scomparire piccoli disturbi, come il mal di testa e il mal di schiena.
Per quanto questo fenomeno possa sembrare curioso, in effetti non va dimenticato che da millenni i Bretoni, si vedano le tradizioni relative agli “Alignements” di Carnac, hanno la consuetudine di curare una vasta gamma di patologie andando ad appoggiare i palmi delle mani, oppure direttamente le zone doloranti del corpo, sulla superficie dei menhir.

Evidentemente la posa in verticale delle pietre dello Stone circle di Dreamland deve essere giunta ad attivare fenomeni sconosciuti di origine magnetica tra le forze telluriche della Terra e l’atmosfera, che possono influire beneficamente su una certa categoria di patologie.


Il mistero dei “Crop circles”

Spesso, nei pressi di molti monumenti megalitici, e nel caso dell’osservazione delle Earth Lights, si verifica che compaiano i “Crop circles”.

Questi sono disegni, dalle più disparate rappresentazioni, prodotti con una tecnologia completamente sconosciuta alla scienza attuale, che agisce, con forti emissioni di microonde, sui noduli alla base degli steli delle spighe di grano e di altre graminacee, facendoli scoppiare come fossero pop corn e facendoli coricare a terra nel senso voluto, sino ad ottenere i disegni risultanti.

Ne sono un esempio i Crop circles apparsi accanto ai monumenti megalitici inglesi, come quello di Stonehenge. Oppure quelli apparsi dopo l’osservazione nel cielo di piccoli globi di luci che volavano sulla stessa zona, come nel caso dei Crop circles del Canavese del 2003, in Piemonte, o quello di Agrigento del 2008.

Non poteva quindi mancare a Dreamland la manifestazione di questi misteriosi agroglifi, visto che anche qui esistono i due elementi concomitanti alla produzione del fenomeno, ovvero quello delle Earth Lights e del Cromlech megalitico.

Nel maggio 2004, in una zona a nord del complesso di Dreamland, venne rinvenuta una formazione di tre Crop circles realizzati in arborescenze della famiglia delle graminacee, e quindi fornite di noduli. Il più grande aveva un diametro di almeno 15 metri.
Furono raccolti campioni dell'erba adagiata e intrecciata innaturalmente al suolo. Alcune testimoni dichiararono di aver avuto sul posto diverse sensazioni soggettive quali sonnolenza, senso di capogiro e grande stanchezza. Tutti invece sentivano ondate di aria molto calda, insolita per l'ora della sera, proveniente dal basso.


Uno dei quadrati apparsi nel campo di grano nell’area di Dreamland

Nel maggio 2004, a circa 500-800 metri a sud del luogo dove era stato trovato il primo dei Crop circles di Dreamland, in un vicino campo di grano pronto per la mietitura vennero rinvenute due inspiegabili formazioni a pianta quadrata. I due disegni, ciascuno di circa 2 metri per lato, si evidenziavano per l’assenza completa degli steli di grano all'interno del perimetro del disegno, come se un rasoio invisibile avesse tagliato via il grano di netto procedendo dal suolo.
Il fenomeno non era nuovo in quanto una serie di formazioni quadrate nel grano erano già state osservate in altri casi di apparizioni di Crop circles, come accadde nel 2003 nel Canavese, a fianco del grande agroglifo conosciuto come il "Bilanciere". Nel 2004, altre formazioni simili vennero osservate e filmate dall'aereo, durante le prospezioni del territorio piemontese eseguite dalla Commissione per l'Indagine sui Fenomeni Fortiani della Ecospirituality Foundation, nei campi delle zone di Montalto, Pavone e Perosa, sempre in Piemonte.

Nell’area di Dreamland comparvero successivamente altri Crop circle. Una mattina del maggio 2006 vennero rilevati tre Crop circles circolari, di cui due collegati tra loro da una zona d’erba anch’essa piegata ed una terza di poco più grande. In seguito si scoprì che nei pressi vi erano altre tre formazioni, più piccole.
L’erba piegata all’interno delle formazioni era distesa in modo anomalo e non presentava segni di compressione forzata. Le formazioni non erano attribuibili a nessun agente atmosferico noto, poiché durante il giorno e la notte precedenti all'apparizione dei Crop circles non vi erano stati né vento né pioggia. Venne osservato anche, come nei precedenti casi, che i noduli all’interno delle formazioni erano piegati e gonfi, contrariamente a quelli esterni, caratteristica tipica dei Crop circles di origine non convenzionale.

Alcuni testimoni riportarono che nel prelevare campioni e operare le misurazioni erano spesso soggetti ad una notevole e inspiegabile stanchezza, dal momento che non era richiesto alcuno sforzo fisico. Gli stessi testimoni riportarono che nei loro sopralluoghi notturni avevano avuto l’impressione di trovarsi in un luogo molto rilassante e positivo. I campioni raccolti, come poi avvenne per tutti gli altri casi dei Crop circles manifestatisi nell’area di Dreamland, mostravano al microscopio le piccole sferule biancastre di silicio prodotte dal forte calore che aveva provocato l’effetto “pop corn” sui noduli degli steli.
Nei giorni successivi si susseguirono numerosi acquazzoni primaverili e forti folate di vento, ma l’erba all’interno degli agroglifi non si sollevò né cambiò forma. La notte successiva alla comparsa dei Crop circles alcuni operatori andarono scattare alcune foto. Dalle fotografie risultarono numerosi Orbs, le note piccole sfere pallide. Tuttavia questi erano presenti solo nei fotogrammi che riguardavano l’interno del cerchio più piccolo dello Stone circle.

Dopo oltre venti giorni dalla comparsa dei Crop circles venne osservato come, nonostante le piogge e la naturale crescita dell'altra erba, fosse rimasta una sorta d’impronta sul terreno dei cerchi originari lasciando intravvedere ancora la loro forma. Alla fine del novembre 2006 si notavano ancora distintamente le forme dei cerchi nell'erba, la quale manteneva una sua vivacità di colore rispetto alla vegetazione intorno.

Nell'aprile 2007 vennero rilevati nuovamente altri tre Crop circles nell'erba, nello stesso luogo dove erano comparsi precedentemente quelli del 2004 e del 2006. Le piante interessate al fenomeno erano sempre della famiglia delle graminacee, costituite da lunghi steli intervallati da noduli.
Questa volta vennero rilevate tre formazioni: due circolari (rispettivamente di 11 e 7 metri di diametro) ed una simile a una spirale a quattro braccia (dal diametro di 13 metri).
La Commissione per l'Indagine sui Fenomeni Fortiani della Ecospirituality Foundation realizzò, nell'aprile del 2007, rilevamenti diretti sul posto e prospezioni aeree, sia fotografiche che video.
Vennero prelevati campioni di erba all'esterno dei cerchi e campioni all'interno delle tre formazioni. Dall'agroglifo a quattro braccia venne prelevato anche uno stelo rimasto in piedi al centro del vortice. Un ospite di Dreamland visitando le formazioni si accorse anche che al loro interno c'erano degli sciami di farfalle colorate che sostavano inspiegabilmente, rimanendo dentro al perimetro di ciascuno dei Crop circles.


Uno stelo dei crop circles di Dreamland con il nodulo piegato dall’effetto termico con cui vengono realizzati

Il disegno particolare costituito dall'agroglifo dalle quattro braccia ha suggerito ai ricercatori che hanno visitato il sito alcune possibili interpretazioni del suo significato: alcuni intravvidero la lettera "Aleph" dell'antico alfabeto ebraico; altri lo interpretarono come l'antico simbolo della cultura vedica che rappresenta il sole. Secondo altri ancora rappresentava l'antico simbolo nordico della runa conosciuta con il nome di "Geofu", simboleggiante la "dimora".

Il fenomeno dei Crop circles nell'erba si ripeté nell’area di Dreamland, a fianco dello Stone circle, per la quarta volta nell'agosto del 2009 e sempre nello stesso luogo e nello stesso periodo degli anni precedenti. Le piante interessate al fenomeno erano come di consueto della famiglia delle graminacee.

In questa occasione venne rilevata nell'erba una formazione di quattro Crop circles: tre erano di forma irregolare e non identificabile ed una invece con un suo proprio disegno, simile a un drago stilizzato e fiammeggiante.

Il fenomeno dei Crop circles in prossimità del cerchio di pietre di Dreamland si è manifestato successivamente anche nel maggio 2010. Le piante interessate al fenomeno risultavano ancora una volta essere parte della famiglia delle graminacee, ovvero costituite da lunghi steli intervallati da vari noduli. Questa volta le formazioni erano costituite da tre agroglifi, erano dislocate a nord del cerchio di pietre e presentavano diversi disegni. Uno di forma circolare del diametro di cinque metri circa, un altro ancora a forma di saetta di fulmine della lunghezza di circa dieci metri e infine un altro in forma di semicerchio accanto a una sorta di triangolo che si incorporava nello stesso disegno.


Viaggiatori del tempo?

Tra le tante stranezze che accadono a Dreamland si possono aggiungere ancora dei fatti che potrebbero essere messi in relazione alle Earth Lights se queste, come asseriscono molti ricercatori del campo, fossero delle sonde temporali che giungono dal futuro.

Nel novembre 2007 l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) lanciò la sonda “Keo”, una vera e propria capsula del tempo messa in orbita intorno alla Terra con la previsione di tornare sulla Terra dopo 50mila anni.
Il progetto, supportato tra gli altri sponsor anche dall'Unesco, prevedeva la raccolta di diverso materiale da tramandare ai posteri: da ritratti dei diversi gruppi etnici a una sequenza del DNA umano, a campioni di acqua, aria, terra e sangue e molto altro. Ma Keo aveva soprattutto il compito di trasportare i messaggi che gli uomini e le donne del 21esimo secolo avevano voluto lasciare a chi sarebbe venuto dopo di loro, senza censure e nella propria lingua.
Quindi a bordo c’era anche un messaggio di saluto rilasciato dai responsabili di Dreamland che era stato inserito nel database digitale a bordo della capsula. Nel messaggio si dava anche un appuntamento a Dreamland ai futuri abitanti della Terra che avessero realizzato una possibile macchina del tempo, rilasciando le coordinate geografiche del centro del cerchio di pietre e della data in cui si trovava la Terra in quel momento. Da quel momento iniziarono a verificarsi a Dreamland inspiegabili presenze che potrebbero essere messe in relazione al messaggio lasciato ai posteri del nostro pianeta.


Una foglia presa all’interno di uno dei Crop circles di Dreamland. Si scorgono le microsferule di silicio prodotte dall’elevato calore impiegato

Ai primi di novembre 2006 una operatrice di Dreamland scorge dalla sua auto una figura maschile dall'aspetto inconsueto che si muove all'interno delle pietre erette dello Stone circle. La figura risultava vestita di una tuta blu scura con un giubbotto dello stesso colore e un cappuccio sul capo. L'operatrice, incuriosita poiché il parco di Dreamland è solitamente aperto ai visitatori solo su prenotazione, rallentò l'auto e si sporse a guardare, ma l'uomo le svanì letteralmente sotto gli occhi.
Sempre a novembre dello stesso anno, poco prima delle nove di mattina, tre altri operatori, mentre si avvicinavano alle loro auto nel parcheggio di Dreamland, ebbero modo di vedere nettamente una figura alta e snella vestita di abiti colore beige-marrone. Si fronteggiarono, reciprocamente sorpresi per l'incontro, poi pochi istanti dopo, in un attimo fuggente, la figura svanì, anche questa letteralmente nel nulla, davanti a loro.
Nel giugno 2007 vengono visti nel pomeriggio, da alcuni inservienti del parco della Mandria, due uomini che si aggirano curiosando intorno all'area di Dreamland. Vengono visti fermarsi davanti allo Stone circle e rimanere a guardare il sito megalitico. Viene segnalata subito la loro presenza alla sorveglianza, ma quando questa giunge, dopo pochi minuti, i due sconosciuti svaniscono come gli altri visitatori, all'improvviso, proprio mentre erano davanti al cerchio di pietre.

Un altro caso inspiegabile è quello avvenuto ripetutamente durante le estati del 2007 e del 2008. Alcuni ospiti di Dreamland riportano di aver visto in più occasioni, nel prato prospiciente l’area di Dreamland, comparire all'improvviso una serie di figure umane.

Le figure apparivano semitrasparenti lasciando tuttavia intravedere vari particolari. Alle volte comparivano isolate, altre volte invece in gruppi numerosi. In questo caso, per via del movimento delle labbra e del gesticolare, davano l'impressione di essere impegnate in accalorate discussioni tra loro.
Gli abiti e le acconciature apparivano inusuali. Le descrizioni sono diverse, c'è chi dice che fossero vestiti con abiti medievali, altri con tute di colore marrone mai viste prima.
Il fenomeno sembrava essere rapportabile a quello di un miraggio, del resto l'erba bassa del prato poteva sostituire l'asfalto o la sabbia del deserto su cui si producono le riflessioni ottiche.
Tuttavia, a differenza dei miraggi che compaiono sull'orizzonte e a grande distanza, le figure erano visibili a poche decine di metri ed erano osservabili da più angolazioni. Praticamente erano osservabili da tutti i quattro punti cardinali e mostravano di occupare una precisa porzione al centro del prato.


La ricerca della “Dreamland Research”

Oggi i promotori di Dreamland, in collaborazione con la Commissione per l’Indagine sui Fenomeni Fortiani promossa dalla Ecospirituality Foundation, stanno cercando di studiare i fenomeni non convenzionali che continuano a manifestarsi a Dreamland, nel tentativo di dare loro una spiegazione. A loro disposizione hanno una copiosa memoria costituita da campioni di materiale e da documentazioni fotografiche. E’ sicuramente un lavoro impegnativo che viene continuamente aggiornato con i casi che seguitano a verificarsi.

Attualmente lo studio dei ricercatori di Dreamland si incentra essenzialmente sulle Earth Lights, intese come la manifestazione dei globi luminosi che comprende anche quella degli Orbs.

Non da meno è la ricerca che viene condotta anche sul materiale proveniente dai Crop circles: l’indagine sui numerosi campioni e gli esperimenti eseguiti sugli stessi aprono a interessanti prospettive di ricerca.


Chi volesse saperne di più o aggiornarsi sulle attività in corso a Dreamland, anche in altri campi di esperienza, può visitare il sito:
www.shancommunity.org