Musica

Musica a 360° e non solo

Stampa
22 Novembre 2017
Musica a 360° e non solo

Wall Records: tra lirica, spettacoli ed arte per dare opportunità ai giovani


Scrivere della Wall Records vuol dire necessariamente parlare di Dante Muro che, per scommessa, partecipa nel 1989 a un’audizione privata e, come un virus o meglio un colpo di fulmine, si innamora del settore lirico.

Nel 1991 all’età di 22 anni, si avvicina al campo lirico a livello professionale nel coro del Teatro Regio di Torino, dopo aver studiato canto privatamente con vari Maestri, tra cui il principale: Nicola Zagaria. Si perfeziona con vari artisti di fama mondiale, vincendo diversi concorsi lirici internazionali e ruoli d’opera in diverse produzioni.

Da allora la sua attività artistica lo ha portato a calcare le scene dei teatri di tutto il mondo, dal Bukakaikan di Tokyo al Teatro Greco di Taormina.

Nel frattempo la sua passione per la formazione gli fa scaturire il desiderio di aprire un’associazione nel 2010, l’Associazione Culturale Musicale “Clan dei Destini”, che principalmente si occupa di musical. Nello stesso anno, in ambito discografico incontra il M° Benny Fiorito e incide l’album “L’altra voce” ed. Oranova.

Musica a 360° e non solo

Tanto è il fuoco appassionato per la musica e i giovani neofiti, che condivide con questo grandissimo trombettista (si ricordi la collaborazione con Frank Sinatra), che lo stesso gli suggerisce di aprire un’etichetta discografica.

Nasce la Wall Records di Torino, che si occupa di musica a 360° e di editoria libraria. La stessa azienda si sviluppa per via della volontà di Dante Muro, che diventa casa di produzione di spettacoli.

Il 30 novembre 2017 ha inaugurato la nuova stagione di spettacoli presso il Palazzo delle Feste di Bardonecchia… e “in pentola sta bollendo” un altro progetto ancora più grande, che darà ancora più visibilità ed opportunità di lavoro a tanti giovani artisti.

I giovani e la musica, tanti ragazzi che fanno musica cercano ‘casa’, un percorso sempre più difficile.
”In 25 anni di carriera ho sviluppato un senso di “fame” artistica, nel senso di bisogno di imparare e trasmettere ai giovani, dall’insegnamento del canto, alla guida nei progetti musicali, alla regia degli spettacoli, alla direzione artistica delle stagioni artistiche. È fantastico ascoltare le esigenze del pubblico e cercare di dare alcuni fari, piccoli nel mio caso, e senza nulla pretendere, e ancor più ascoltando le esigenze dei più giovani e capire se insieme ci possano essere delle possibilità di sviluppo, ed impiego, in questo settore difficile, ma fantastico!”

Sono state molte le tue esperienze su vari palchi italiani ed esteri come cantante lirico, però hai avuto anche esperienze in campo cinematografico se non erro e oggi come ti senti dopo anni di professione?
“Mi sento nel pieno delle forze e la mia personale carriera artistica-lirica si sta sviluppando sempre più. Questo per me è linfa vitale ed energia, che immediatamente reinvesto per i progetti che gestisco, e trasferisco anche insegnando. Non voglio dimenticare, tra le varie esperienze, la mia partecipazione a varie fiction anche come attore, da “Elisa di Rivombrosa” a “Cuori Rubati” a “Centovetrine”, e come doppiatore in film ad esempio in “Tutta colpa della musica” di R.Tognazzi.”

Musica a 360° e non solo

Qual è l’orizzonte attuale di Dante Muro?
“Mah spero di poter continuare con lo stesso ritmo, purtroppo non posso dire anche di più perché le ore sono “solo” 24 al giorno e le settimane di 7 giorni…e sono già tutte occupate! Non voglio anche trascurare il mio studio personale perché in questo ambito lirico, a parte l’allenamento vocale, bisogna studiare studiare e studiare! Non credo comunque che mi fermerò ai progetti citati perché mi piacciono le sfide e sicuramente “chi muove le cose” ottiene movimento… un po’ come il detto: “chi semina raccoglie!”

Tra le produzioni discografiche che hai creduto di più?

“Sai, penso che ogni artista da me prodotto sia un figlio e non ho figli e figliastri. Diciamo che attualmente sto seguendo molto una band da me prodotta che fa dell’ottimo Epic Rock, i Legio Invicta. Sono giovani ma molto bravi e soprattutto molto originali visto che le loro canzoni si ispirano alla storia antica di Roma con la ‘chicca’ che i loro testi sono per metà in inglese e metà in Latino. Ecco quando trovo originalità apro le mie porte ai giovani e così è stato per questi ragazzi tant’è che ho prodotto il loro album intitolato “Eve of Rome”. Non posso però non ricordare il maestro Luca Pozzi conla produzione dell’album “Decameron Dramatique” dove per la prima volta è stato inciso un disco di Offenbach per solo pianoforte. Ricordo che Offenbach ha scritto quasi sempre per violoncello, che era il suo strumento preferito, ma scrisse anche parecchie danze per pianoforte eppure nessuno lo ha mai trattato in questo senso”.