Misteri

I ricercatori del paranormale canadesi

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08 Dicembre 2012

Il gruppo canadese di investigazioni sul paranormale Halton Paranormal Group

Intervista al Halton Paranormal Group dell’Ontario


Oggi parliamo con il gruppo Halton Paranormal Group, noto in Canada, anche conosciuto come HPG, i cui membri hanno preso una piccola pausa dai loro impegni come ricercatori del paranormale per rispondere ad alcune domande per i lettori di Shan Newspaper.

I componenti del gruppo sono: le due co-fondatrici, Kimberley Valstar, sensitiva e ricercatrice, e Kim Hadfield-Varheul, leader e ricercatrice. Collaborano con loro Leah Hurst-Lywood, ricercatrice addetta alla storia dei siti investigati, Jeff Sharpe, addetto all'equipaggiamento sicurezza e anch’egli ricercatore, e Chris addetto alla sicurezza.


Iniziamo con Kim Hadfield-Varheul.

Kim, come ti è venuta l'idea di formare un gruppo di ricerca sul paranormale?

Ho sempre avuto la passione della fotografia, e specialmente le costruzioni abbandonate mi hanno sempre affascinato, finché un giorno, guardando certe foto, mi sono accorta che c'erano ombre, luci e strane formazioni di nebbia che non c'erano quando scattai le foto. Iniziai a metterle su Facebook per mostrarle agli amici e da lì la formazione del gruppo nel marzo 2011. Kimberley ed io siamo amiche d'infanzia, e spesso insieme andavamo in posti abbandonati sperando di vedere fantasmi. Le chiesi se era interessata a formare un gruppo di ricerca sul paranormale, sapendo che Kimberley aveva doti di sensitiva, e lei accettò. In seguito si unirono al gruppo Jeff, Leah e Chris.


Cosa pensa la tua famiglia del fatto che sei diventata una investigatrice del paranormale?

Fortunatamente ho una famiglia molto comprensiva che mi supporta in questa mia missione.


Ti sei mai spaventata in una investigazione?

No, non c'è mai stata una occasione dove uno spirito mi abbia spaventata, però una volta ci siamo trovati faccia a faccia con un branco di coyotes ed erano alquanto affamati!


Cos'e che vi dà più gioia quando siete coinvolti in una investigazione?

Ciò che mi conforta di più quando siamo coinvolti in una investigazione è aiutare famiglie che hanno problemi per via di fenomeni paranormali, specialmente se ci sono bambini coinvolti. Sono felice quando possiamo dare loro un po’ di pace e tranquillità.



I fondatori del HPG

Un aneddoto per i nostri lettori?

Be’, ci fu un episodio un po’ di tempo fa. Stavamo investigando un sito, ma per tutta la serata non successe niente. Allora decisi di provare il gioco del knock-knock, che consiste nel bussare a una parete o sul pavimento, chiedendo agli spiriti di bussare allo stesso modo. Immaginate la mia sorpresa quando, convinta che non ci sarebbe stata risposta, sentii bussare sulla parete dietro di me. Non convinta, bussai di nuovo, e ricevetti la risposta. Alla fine scoprii che non erano spiriti ma Kimberley che aveva deciso di divertirsi un po' alle mie spalle!


Le vostre investigazioni sono aperte al pubblico?

Apriamo le nostre porte al pubblico tre volte all'anno. Per partecipare ad un'inchiesta sul paranormale chiediamo solo un modesto contributo, che verrà poi usato per comprare attrezzi del mestiere. Li portiamo ad investigare, con l'approvazione del proprietario, in una fattoria che è al centro di diversi fenomeni paranormali.


Che tipo di costruzioni investigate?

Investighiamo molto spesso in costruzioni abbandonate, perché sappiamo che le entità residenti in quei posti si sentono isolate e abbandonate. Sono i posti che preferiamo perché sappiamo che le entità risponderanno molto meglio alle nostre domande e hanno più voglia di manifestarsi. Abbiamo investigato Musei, vari siti di Fort Erie (Ontario), alcuni palazzi municipali, e presto investigheremo in un hotel che ci hanno assicurato essere teatro di diversi fenomeni paranormali. Il mio sogno è investigare in prigioni abbandonate e non, ospedali e cliniche psichiatriche.



C'è mai stata una persona scettica che alla fine dell'investigazione abbia cambiato idea?

Veramente io ho creato questo gruppo per me stessa, ognuno può credere ciò che vuole in fatto di paranormale. Tutti sono benvenuti nelle nostre investigazioni, qualsiasi sia il motivo per cui decidono di partecipare. Io credo ciò che faccio, e tutti hanno il diritto di credere a ciò che vogliono.




Un’intervista di una televisione canadese a una delle fondatrici del gruppo

C'è mai stato un caso in cui avete dovuto abbandonare un'investigazione?

Innanzitutto, prima di iniziare un'investigazione ci assicuriamo che il posto non sia pericoloso per noi, e per ciò che riguarda le entità, più provano a spaventarci e meglio è. Personalmente non ho mai abbandonato un'investigazione.


La nostra prossima ospite è Kimberley Valstar.

Kimberley, potresti dire ai nostri lettori quando hai iniziato a far parte di HPG e quale è stata l'investigazione che ti ha colpito di più?

Ho iniziato a fare parte di HPG nel giugno 2011 e l'investigazione che mi ha colpito di più è senz'altro Featherstone Home (un caso noto in Canada per gli impressionanti fenomeni paranormali che si manifestano – N.d.R.)


Tu sei la sensitiva del gruppo. Come hai scoperto di avere questo dono?

Ho scoperto che avevo questa dote quando ero piccola. Vedevo ombre e sentivo cose che altri non sentivano. Per esempio, se mi recavo in un cimitero, sentivo sussurrare, o sentivo e vedevo il dolore di chi era morto, o il momento della sua morte. Naturalmente, essendo piccola, ciò mi spaventava al punto che dovevo dormire con la radio accesa per non sentire questi sussurri. Quando qualche parente moriva, lo vedevo ai piedi del mio letto, prima ancora che dell'annuncio della sua morte.

Crescendo ho imparato a convivere con questo dono anche se mi spaventava. Diventata adolescente, anziché dormire con la radio accesa, accendevo 3 ventilatori, cosi se un'entità mi visitava durante la notte, il rumore dei ventilatori bloccava il rumore dei passi nella mia stanza o il bussare sulle porte, cosa oramai diventata abituale quando un’entità cercava di attirare la mia attenzione. Alcune persone mi hanno detto che spesso, quando dormo, parlo e chiedo a entità di lasciarmi in pace e andarsene perché io la mattina mi devo alzare presto per andare al lavoro. I rumori però sono solo io a sentirli.


Le tue abilità di sensitiva, ora come ora, sono identiche a quelle che avevi da bambina o sono cambiate?

Più mi apro al mondo spirituale e più le mie abilità cambiano. A volte le entità mi mostrano immagini di quando erano vivi, la loro quotidianità, mi parlano. A volte si mostrano chiare come se fossero solide, e a volte invece si mostrano come ombre scure. Se sono morte prematuramente in un modo tragico, lo vedo. Se vado a casa di qualcuno e sono presenti una o più entità, me ne accorgo. Inoltre capisco, quando mi viene presentato qualcuno, se ha abilità da sensitivo. Qualche volta un'entità mi può seguire fino a casa, ma basta che le chieda di andarsene, e lei ubbidisce.


C'e stato un caso dove hai incontrato un'entità e ti è rimasto un bel ricordo?

Si, c'è stato. Mia nonna qualche tempo fa ci ha lasciato, e mi si è presentata davanti a dirmi che non dovevo piangere più, che lei ora stava bene, non sentiva più dolore, e di ricordarla sempre. È bellissimo avere un'esperienza del genere, perché ci fa capire che dopo la morte c'è un'altra forma di vita, e che chi ci lascia, in realtà è sempre con noi.




Un momento delle ricerche sui dati raccolti

Il caso che ti ha terrorizzata di più?

Fu quando stavamo investigando Feathersome House. Per la prima volte ebbi il dispiacere di sentirmi attaccare mentalmente da un'entità. Stavo filmando una stanza da un determinato angolo, quando improvvisamente sentii chiaramente qualcuno che stava strisciando sul soffitto della stanza e sentii qualcosa o qualcuno ringhiare. In quel preciso istante sentii l'impulso di uscire da quella stanza, perché stavo per essere attaccata da qualcosa di invisibile.


So che tuo figlio Chris fa anche lui parte di HPG, come si è trovato coinvolto nel gruppo?

Mio figlio fa body building, e così in una occasione si è aggiunto a noi come agente alla sicurezza e bodyguard, ma ha anche ereditato da me alcune facoltà da sensitivo. Di solito ci accompagna quando andiamo ad investigare posti un po’ pericolanti, oppure se il posto non è pericolante, ma abitato, si occupa di spiegare ai proprietari che per qualche ora sarebbe meglio se adulti, bambini e animali si allontanassero dal luogo. Sono felicissima che faccia parte del gruppo, con lui nei paraggi ci sentiamo tutti più al sicuro.


Cosa pensa il resto della tua famiglia di ciò che fai?

Quella che si preoccupa di più è la mia mamma... ha paura che senza accorgermene mi porti a casa qualcuno o qualcosa che potrebbe farmi del male. Ma in ogni caso è perfettamente d'accordo e mi sostiene in qualsiasi decisione io prenda.


Parliamo ora con Leah Hurst Lywood.

Leah, quando hai iniziato a fare parte di HPG?

Faccio parte di HPG da un anno. Conobbi Kimberley mentre investigava un edificio a Georgetown, la città dove vivo. Scambiammo due chiacchiere e le dissi quanto mi affascinava scoprire la storia dei luoghi che mi interessano. Buttandola lì le dissi che se mai un giorno avesse avuto bisogno di un esperto in ricerca e storia, di farmi un fischio. Mai avrei immaginato che da lì a poco mi avrebbe preso alla lettera!


Quale è stata la tua prima esperienza paranormale?

La mia prima esperienza paranormale con HPG accadde dopo poche settimane che feci una ricerca su un edificio che dovevamo investigare. C'e una casa abbandonata che visitiamo spesso, e quella sera mi recai in cantina, quando improvvisamente fui colta da mal di testa ed una forte nausea, dandomi l'impressione di avere il mal di mare. Improvvisamente, sia io che altri nel gruppo sentimmo canticchiare in quella che una volta era la cucina. Era una voce femminile, e dette a tutti noi l'impressione che qualcuno stesse preparando la cena per la famiglia. A parte la nausea, fu una bellissima esperienza per me.


Sei mai scappata da un luogo per la paura?

Abbiamo avuto esperienze da rizzare i capelli, ma non abbiamo mai abbandonato un'investigazione perché terrorizzati.


Una esperienza che definiresti terrificante?

Mi ricordo in particolare una volta, stavamo investigando una casa abbandonata molto attiva. Non mi sentivo a mio agio, ero nervosa. Courtney, un membro del gruppo, era spaventata. Kimberley ci disse che stava ricevendo immagini orribili e non si sentiva a suo agio nemmeno lei. Ero così preoccupata per noi tutte che diedi a ciascuna di loro un rosario e glielo feci indossare a mo' di collana. Quella fu l'unica volta in cui eravamo proprio terrorizzate. Una bruttissima esperienza che però non rimpiango, anche perché ci ha aiutato a capire un po’ di più il mondo del paranormale.



Orbs al Municipio di Acton (Ontario)

Che esperienza ricordi con più piacere?

Ho avuto diverse esperienze piacevoli, ma ce n'è una in particolare. Stavamo investigando il Museo delle Ferrovie, e nemmeno avevo finito di sistemare tutta l'attrezzatura che il mio K-2, un rilevatore di frequenze magnetiche, mi è saltato al massimo. Mentre cercavo di prendere la mia macchina fotografica, mi sono girata e lì, riflesso nel vetro, c'era un viso che descriverei senz'altro di origini aborigene.


Quanto è difficile conciliare lavoro, investigare il paranormale ed essere mamma?

Ah, non ho nessun problema... il mio lavoro, mio figlio ed investigare il paranormale sono tre cose che adoro fare. Posso sinceramente dire che HPG è per me una seconda famiglia. Una cosa è un po’ dura: stare alzati fino alle due o alle tre di mattina a controllare nastri e registratori per scoprire evidenze, specialmente sapendo che avrò una giornata fitta di impegni e lavoro, andare a casa, preparare cena ed essere presente come madre e moglie e ritornare sul computer ad analizzare le tracce, sperando di aver catturato prove che dimostrino che il mondo del paranormale è una cosa reale. Il sogno di un investigatore del paranormale è sperare che un giorno ci si possa guadagnar da vivere investigando come ricercatori a tempo pieno.


Hai mai incontrato uno scettico, e a fine investigazione scoprire che non lo è più?

Sì, è capitato. Ricordo in particolare questo signore di una certa età, scettico, che fu soggetto ad un'esperienza paranormale. Provò a dare quante più spiegazioni possibili a ciò che gli capitava, ma alla fine dovette ammettere che spiegazioni non ce n'erano.



L'esperienza più strana?

Di esperienze strane ne capitano a bizzeffe. Ci sentiamo toccare, chiamare, ci vengono attacchi di nausea, sentiamo freddo inspiegabilmente, sentiamo parlare, sussurrare, veniamo spinti, le nostre telecamere e i videoregistratori si spengono da soli, i walkie-talkie si accendono e spengono senza che nessuno di noi li tocchi, insomma una varietà di eventi inspiegabili. A volte ci troviamo in presenza di entità burlone. Per esempio, una volta ho sentito qualcuno darmi un calcio dietro il ginocchio e mi si sono piegate le gambe da sole. C'e stato un caso, stavamo visitando un cimitero e i nostri due agenti della sicurezza ci seguivano. Apparentemente un'entità mi ha continuato a seguire durante l'intera visita al cimitero, e mi osservava con interesse mentre montavo e smontavo le varie apparecchiature elettroniche, ma me lo hanno detto solo dopo che abbiamo lasciato il cimitero. Noi accettiamo con gioia qualsiasi segno che le entità ci mandano, non importa se positive o negative.


Passiamo a Jeff Sharpe, l'ultimo investigatore.

Come sei finito a far parte di HPG?

Devi ringraziare Kim: mi contattò tramite Facebook chiedendomi se ero disponibile a darle una mano in una delle loro investigazioni. Kim aveva bisogno di un paio di uomini vicino in caso avesse avuto bisogno di aiuto, persone di cui si potesse fidare ciecamente. La mia risposta fu: dimmi solo quando e dove.


Quale è il tuo ruolo in HPG?

Ho iniziato come agente alla sicurezza, ed ora dopo aver comprato un po’ di attrezzi per il lavoro ho iniziato ad essere un agente investigativo. Non puoi immaginare quante coste ho visto investigando con Kimberley e Kim. Loro due sono quelle che hanno più esperienze, ma anche io ho catturato immagini e suoni inspiegabili.


Cosa ti ha spinto a far parte di HPG?


Un investigatore in erba

Kim ed io siamo vecchie conoscenze, ci conosciamo da più di 20 anni, e quando mi ha chiesto se volevo farne parte ho detto subito di sì. Sai, certi posti che investighiamo sono pericolanti, oppure condannati, e spesso ci troviamo animali selvatici, ma a volte anche persone, che dormono lì perché non sanno dove andare. Allora io provvedo a spiegare alle persone chi siamo, e se per cortesia quella notte possono star lontani dal luogo. Con me c'e anche Chris, che è il figlio di Kim, e tutti e due ci assicuriamo che niente di male possa accadere a Kim, Leah e Kimberley.


Un'esperienza da rissarti i capelli in testa?

Sì, la ricordo perfettamente. Ero molto più giovane, all'epoca avevo una fidanzatina e insieme ci recammo ad una festa. Mia nonna era appena morta, e solo io e un'altra persona lo sapevamo. Ad un certo punto una delle ragazze tirò fuori una tavola Ouija, e mia nonna si presentò rispondendo a tutte le mie domande. Era proprio lei, rivelò cose che sapevo solo io. Da allora credo fermamente che dopo la morte c’è qualcosa.


Un ricordo divertente?

Eravamo in piena investigazione, e Kimberley stava provando a comunicare con un'entità. Iniziammo tutti a sentire respirare, e questo respiro si stava avvicinando sempre di più, quando improvvisamente un gatto è saltato su Kimberley, spaventandola da morire. Ne ridiamo ancora oggi.


La tua famiglia che ne pensa del tuo ruolo di investigatore del paranormale?

Ne sono contenti. Mia madre è sicura che papà sia ancora in casa con noi, mia nonna morì nella stessa casa, e non ne ha paura, anzi, il pensiero che le sono vicini la conforta. I miei amici pensano che è una figata e mi continuano a fare domande.


Un posto o un paese nel mondo che vorresti andare ad investigare?

Mi hanno detto che la Scozia è molto attiva nel paranormale, e mi piacerebbe andarci. Il mio capo è scozzese, e se un domani vorrò andare a visitare la Scozia, ha già pronta una lista di luoghi da investigare.


E con Jeff chiudiamo questa intervista all’Halton Paranormal Group. A nome di Shan Newspaper vi ringrazio tutti e... alla prossima!