Recensioni |
Speciale Salone Internazionale del Libro Torino 2012 |
16 Maggio 2012 | ||||||||||||||||||||||||||
Shan Newspaper ha partecipato al Salone Internazionale del Libro di Torino con numerose proposte e iniziative
La presentazione del libro “I Tarocchi e il segreto della Ruota d’Oro” Nella prestigiosa sala Spazio Autori A giovedì 12 maggio alle 20.30 Giancarlo Barbadoro ha presentato il suo ultimo libro “I Tarocchi e il segreto della Ruota d’Oro” edito da Keltia Editrice. Presenziavo alla conferenza dell’autore insieme all’editore Silvio Canavese in veste di commentatrice ed ho avuto modo di notare quanto il tema susciti interesse tra persone di ogni età. Il libro tratta i Tarocchi secondo la visione druidica, che concepiva i 22 Arcani Maggiori come le pagine di un libro, il Libro della Natura, in cui ciascuna pagina manifestava un archetipo di conoscenza. L’antico druidismo faceva risalire l’origine dei Tarocchi al mito di Fetonte, a sua volta legato al mito del Graal, riguardante un evento straordinario accaduto all'alba dei tempi che avrebbe rivoluzionato la storia del pianeta.
I 22 archetipi della ruota d’oro di Fetonte sono stati simboleggiati dalle gemme, dalle lamine simboliche e dall’alfabeto sacro. Ancora oggi possiamo ritrovare gli archetipi della struttura dell'Hatmar, da cui hanno preso corpo i Tarocchi moderni, nelle 22 Rune del mito nordico di Odino, nell’alfabeto sacro dell'ebraismo su cui si fonda la Qabbalah, così anche nel Libro dell'Apocalisse di S. Giovanni, costituito da 22 capitoli rispondenti a ciascuna lamina dei Tarocchi. Il libro parla anche dei Tarocchi visti come strumento di divinazione. L’evento ha richiamato un folto pubblico che ha assistito con interesse alla conferenza. Il pubblico si è poi trasferito allo stand di Keltia Editrice dove ha potuto acquistare le copie del libro autografate dall’autore. La presentazione del libro “Le Feste dei Celti” Tra gli eventi presentati da Shan Newspaper al Salone del Libro in collaborazione con Keltia Editrice, particolare attenzione ha suscitato la presentazione del libro “Le Feste dei Celti – La via della Morte e della Rinascita nella spiritualità celtica”, un’opera scritta a quattro mani, risultato di una appassionante ricerca che ho sviluppato con Giancarlo Barbadoro. Il libro porta la prefazione di Anna Maria Bonavoglia ed è edito anch'esso da Keltia Editrice. La presentazione ha avuto luogo sabato 14 maggio alle 20.30 presso lo stand di Keltia.
Introdotti da Anna Maria Bonavoglia e da Silvio Canavese abbiamo illustrato il ciclo celebrativo annuale dei Celti che si snoda in un percorso in cui il mondo terreno e il mondo degli dèi si sovrappongono. Le stagioni scandiscono i ritmi della vita e della morte; la morte non è la fine ma un nuovo inizio. Nei cicli della natura si trova l’elemento divino, che permea l’intera vita dei Celti. Il libro presenta le feste celtiche come i momenti in cui si aprono le porte sull’Autre-monde. In alcune ricorrenze, come Samain, secondo i Druidi, sacerdoti dei Celti, gli spiriti dei defunti e gli abitanti del mondo invisibile possono comunicare con i viventi. Ma soprattutto, il calendario cosmico delle feste celtiche rivela una via spirituale che rispecchia il ciclo della morte e della rinascita, tipico della filosofia dei Druidi. Il pubblico, numeroso, si è accalcato allo stand dove ha avuto modo di acquistare copie autografate e di partecipare al rinfresco offerto dalla Keltia. L’incontro si è così trasformato in una festa, facilitando il confronto tra gli intervenuti e gli autori del testo. La Kemò-vad al Salone del Libro Al Salone del Libro non è difficile imbattersi in happening spontanei e performance improvvisate. Ma lo spettacolo offerto dalla Scuola di Kemò-vad Sole Nero ha stupito per la sua originalità ed ha monopolizzato l’interesse di tutti coloro che si trovavano a passare in quel momento.
In un bailamme come al Salone del Libro, in cui sembra impossibile estraniarsi anche solo per un attimo dal frastuono che ti segue senza tregua dentro e fuori dai padiglioni, la dimostrazione degli allievi della palestra Sole Nero ha compiuto il miracolo. Una ventina di Kaui (i praticanti di Kemò-vad) si sono esibiti in una esperienza di meditazione dinamica che ha fermato il tempo ed è riuscita a creare attimi di silenzio assoluto. La concentrazione dei Kaui ha fatto sì che si creasse come una campana di vetro attorno a loro, entro la quale i dimostranti vivevano in un mondo a parte, senza percepire disturbi o interferenze esterne. L’armonia e il silenzio si sono propagati anche all’esterno ed erano talmente palpabili che il pubblico e i passanti non hanno potuto fare a meno di fermarsi e di assistere anch’essi in un silenzio fatto di rispetto e stupore. La Kemò-vad è meditazione in movimento per il raggiungimento del Bien-être. E in effetti quello che si respirava durante la dimostrazione era un effettivo benessere, reso ancora più palpabile dal confronto con la dimensione inevitabilmente caotica provocata dalla grande folla di un salone di portata internazionale.
Le interviste di Shan Newspaper Il Salone del Libro di Torino si è conquistato nel tempo una fama internazionale e ogni anno sono molti i personaggi illustri ospiti della kermesse. L’evento è quindi occasione di incontro con scrittori di fama mondiale e celebrità dello spettacolo. Non è raro imbattersi in persone famose nei vari campi: quest’anno tra gli ospiti vi erano Ligabue, Roberto Saviano e Umberto Veronesi.
Björn Larsson era annoverato tra i grandi ospiti. Siamo legati allo scrittore svedese da una simpatia istintiva condita da interessi e passioni comuni, passione per la cultura celtica (ma non per il “celtismo” modaiolo) e per la musica tradizionale. Björn ha conquistato il cuore dei lettori italiani con i suoi libri non convenzionali e difficilmente etichettabili. Lo abbiamo intervistato anche questa volta, e ancora una volta ci ha confermato le sue passioni per le terre celtiche, per la sua ricerca che non ha confini né steccati ideologici. Il suo ultimo romanzo, “I poeti morti non scrivono gialli”, edito da Iperborea, è definito da lui stesso “una specie di giallo”, perché è una provocazione culturale che prende con molto garbo in giro la moda attuale dei gialli svedesi ed introduce, forse per la prima volta, la poesia in un thriller. Abbiamo incontrato Carlo A. Martigli, un incontro molto piacevole e dinamico, e non può essere altrimenti, visto il dinamismo di questo scrittore. Carlo A. Martigli ha venduto più di 130.000 copie in tutto il mondo del suo romanzo “999 L’ultimo custode” ed ora si appresta a bissare il risultato con il suo ultimo romanzo “L’Eretico”.
Con il vulcanico autore abbiamo parlato di storia nascosta, di Templari, di Leonardo Da Vinci, di Pico della Mirandola, di eresie e della figura di Gesù. Si potrebbe parlare per giorni, perché gli argomenti delle sue ricerche sono talmente intriganti che coinvolgono una sfera illimitata di temi e aprono a continue domande più che fornire risposte. L’incontro con Bruno Arpaia è stato più complicato a causa del suo ruolo in questo Salone. Uno dei due Paesi ospiti era la Spagna (l’altro la Romania) e Arpaia, profondo conoscitore della cultura ispanica nonché traduttore dei grandi protagonisti della letteratura spagnola contemporanea come Carlos Ruiz Zafón, era impegnato nelle presentazioni di molti degli scrittori spagnoli presenti. Lo abbiamo incontrato in occasione della presentazione del libro di Arturo Pérez-Reverte, “Il ponte degli assassini”, e non potevo rinunciare a confrontarmi con lui su un suo libro che mi ha colpito soprattutto per la tematica: “L’energia del vuoto”, un thriller in cui la vera protagonista è la Scienza con la S maiuscola. Arpaia, nonostante l’evidente impegno che lo portava a muoversi tra una conferenza stampa e un’altra, si è reso disponibile all’intervista e al confronto.
Ne è scaturita una intervista piacevole e interessante, in cui lo scrittore ha rivelato quello che nel libro era già evidente: una sua visione della Scienza intesa come una porta verso il mistero. La Scienza non ha verità rivelate, la Scienza pone domande e interrogativi, apre la mente e gli orizzonti. Arpaia nell’intervista ha denunciato il fenomeno degli “scientisti”, i “talebani” della Scienza, coloro che pongono dei limiti nella ricerca e anziché aprirne i confini, li restringono. Inutile dire che ci siamo trovati perfettamente d’accordo su questa visione. Gino Steiner Strippoli ha intervistato per Shan Newspaper Violante Placido, attrice e musicista, figlia d’arte di Michele Placido, che al Salone si esibiva in uno show-case con Lele Battisti. Marco Francone della LAV, Lega AntiVivisezione, ci ha parlato delle campagne in atto nella sua associazione a tutela degli animali, dal problema della sperimentazione animale al mancato referendum per limitare la caccia in Piemonte, ma anche della vittoria del ricorso contro l’abbattimento degli scoiattoli grigi nel Parco La Mandria, alle porte di Torino. Giancarlo Barbadoro ha invece raccontato a Shan Newspaper il suo approccio con i Tarocchi, così come li ha trattati nel suo libro “I Tarocchi e il segreto della Ruota d’Oro” presentato al Salone, in cui le 22 lamine vengono illustrate sotto un profilo inedito, legato all’antico sciamanesimo druidico. Sono stata a mia volta intervistata da Guido Barosio, direttore di Torino Magazine, a proposito del libro scritto con Giancarlo Barbadoro “Le Feste dei Celti”, Keltia Editrice, presentato al Salone. Ci siamo intrattenuti con Silvio Canavese, editore (Keltia) e a sua volta autore di testi filosofici e storici, con il quale abbiamo parlato di tradizioni celtiche e delle scelte editoriali che rendono così peculiare la sua casa editrice. Abbiamo incontrato altri scrittori interessanti, tra cui citiamo Danilo Tacchino, ricercatore che spazia tra antropologia, archeologia, esobiologia, miti e leggende. I suoi interessi vanno alla storia dimenticata e ai reperti che costituiscono le tracce del nostro passato celtico. Ci siamo piacevolmente e casualmente imbattuti nello scrittore partenopeo Paolo Izzo, che conduce una interessantissima ricerca sulle origini pagane della storia di Napoli.
L’animalismo al Salone del Libro Al Salone del Libro era presente anche l’animalismo. Abbiamo intervistato Marco Francone della LAV Lega AntiVivisezione che ci ha illustrato le campagne in corso.
Prima fra tutte la campagna contro la sperimentazione animale, una pratica che si rivela inutile oltre a provocare una sofferenza gratuita e crudele agli animali. I test su animali si effettuano spesso in risposta ad antiquate prescrizioni di legge e i risultati ottenuti sono aleatori e inutili. La LAV sostiene molte campagne a tutela degli animali, tra cui la campagna per i circhi senza animali. A differenza degli artisti, gli animali non scelgono di esibirsi, non scelgono di allenarsi, non scelgono di sfidare i loro limiti naturali, né di vivere in gabbia. Gli animali nei circhi sono sottomessi al volere dell’uomo.
La loro volontà viene spezzata e gli animali sono così ridotti a burattini nelle mani dei domatori. La LAV è stata anche tra i promotori del Referendum regionale per limitare la caccia in Piemonte, un referendum che è stato abolito dalla regione nei giorni scorsi e la cosa non ha mancato di suscitare polemiche. Nello stand di Shan Newspaper si è dato risalto alla questione tramite lo spazio dell’associazione SOS Gaia, ospitata da Shan Newspaper. SOS Gaia promuoveva al Salone del Libro un evento di due giorni a sostegno della manifestazione nazionale che si terrà a Torino il 3 giugno contro lo scippo del referendum. L’evento dal titolo “Sognando un mondo migliore” che avrà luogo il 25 e 26 maggio al Garage di Arte & Cultura, piazza Statuto 15, Torino, proporrà l’inaugurazione di una mostra collettiva di pittura dedicata agli animali (venerdì 25-5 alle 18) e un concerto keltic-rock del LabGraal (sabato 26-5 alle 21.30) anch’esso dedicato agli animali.
Le proposte di Shan Newspaper Accanto alle iniziative, alle presentazioni di libri e agli happening spontanei, lo stand di Shan Newspaper ha proposto alcune novità editoriali che non hanno mancato di suscitare l’interesse del pubblico. Primo fra tutti “Danzare nel Vento”, edito dalle Edizioni Triskel e, in una versione sintetizzata, da Keltia Editrice. Il libro tratta la meditazione dinamica dell’antico druidismo, una pratica millenaria per la conquista del Bien-être e per sviluppare la propria energia vitale. L’argomento sta interessando un numero sempre più crescente di persone di tutte le età che stanno sperimentando corsi di base e stage su questa pratica, scoprendo che non occorre rifarsi necessariamente alle discipline orientali per questo genere di tecniche, ma che possiamo trovarle anche nelle nostre tradizioni europee. Vedere l’intero programma: www.shan-newspaper.com/web/recensioni/485
|