Scienze

L’acceleratore di particelle per sconfiggere il cancro

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12 Dicembre 2013

Gordon Isaacs, nel 1957, fu il primo paziente trattato con un acceleratore di particelle per curare il cancro che lo avrebbe destinato alla cecità totale


Un bambino di tre anni nel 1957 fu salvato dalla cecità totale da un acceleratore di particelle. Le foto che lo ritraggono in quell’occasione sono inquietanti. Una di queste sembra il "raggio della morte", un esperimento degno dei peggiori film horror e invece è una immagine di un ospedale nel 1957.

Il bimbo in questione è Gordon Isaacs, il primo paziente trattato con un acceleratore lineare per radioterapia oncologica con elettroni. Entrambi gli occhi di questo bimbo erano affetti da retinoblastoma, una forma tumorale della retina che porta alla cecità completa. Purtroppo solamente un occhio riuscì a guarire, grazie agli elettroni accelerati da questa macchina primitiva rispetto agli strumenti attuali. Gordon Isaacs è tuttora vivente, con una visione normale dall'unico occhio rimastogli.



Il Large Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra, l'acceleratore di particelle più grande e potente finora mai realizzato

Il Large Hadron Collider del CERN di Ginevra, l'acceleratore di particelle più grande e potente finora realizzato, riposa per ora sotto la coltre gelata della pianura ginevrina, tra la catena del Jura ed il lago Lemano, pronto a scatenare tutta la sua energia nel 2015. Ma oggi nel mondo più di trentamila suoi fratelli più piccoli stanno accelerando particelle subatomiche per "pulire il cancro", proprio come potrebbe fare una spazzola.

Forse un padre grazie a queste macchine potrà vedere il figlio neonato conseguire una laurea in fisica, al posto di essere solo un ricordo straziante, forse un bimbo potrà diventare un giocatore di basket ammirato dalle compagne di liceo, al posto di ascoltare solamente il rimbalzo del pallone senza poterlo vedere. Forse nessuna delle due cose accadranno, ma sempre più queste macchine contribuiscono a fornire un ulteriore potente strumento alla terapie volte alla cura del cancro.

Un "raggio della morte" pronto a distruggere un killer silenzioso dentro di noi.


Valerio Grassi, ricercatore della State University of New York at Stony Brook presso il CERN di Ginevra, è responsabile del sistema di generazione delle alte tensioni per la calorimetria elettromagnetica e adronica ad argon liquido del rivelatore ATLAS e co-scopritore del bosone di Higgs


 

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