Arte

Star Trek: Dell’Amore e dell’Onore

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26 Marzo 2022
Enterprise, la famosa astronave di Star Trek con il motore a curvatura che permetteva di superare la velocità della luce
Enterprise, la famosa astronave di Star Trek con il motore a curvatura che permetteva di superare la velocità della luce

Il primo fan film italiano ambientato nell’universo di Star Trek. Intervista a Jack Ponissi


Star Trek, la famosa serie tv di fantascienza, fu mandata in onda sugli schermi televisivi americani nel 1966 e da allora iniziò non solo la sua storia, ma entrò di prepotenza nella Storia, quella con la S maiuscola.

E così, tra alti e bassi, il suo intero Universo, il suo concetto positivo di un futuro migliore e solidale, si è evoluto, creando nuove serie, nuovi personaggi, estensioni nel tempo e nello spazio che hanno portato e portano ancora l’Umanità oltre le stelle.

Gran parte del successo della serie e del suo balzo nel futuro fu merito dei fan di allora, che presero il messaggio di Star Trek e lo fecero diventare parte della loro stessa esistenza. Storicamente dopo la seconda serie dei telefilm si era deciso di non rinnovarla per una terza stagione. E furono un milione di lettere di protesta arrivate da tutti gli States che spinsero i produttori a rivedere la loro decisione. Questo in un periodo dove Internet era un sogno fantascientifico (il Multivac inventato da Asimov, per esempio) e tutto si basava sul telefono e sulle lettere cartacee, nonché il passa-parola.

I fan di Star Trek sono stati in un certo senso gli antesignani dei moderni cosplayers, trovando sin dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso, nelle loro convention e nella creazione di modelli di comunicazione tra di loro (fanzine, merchandise e fan fiction) il modo per poter vivere nella realtà di ogni giorno quell’esistenza futuristica e positiva che dava (e dà tuttora) un valore aggiunto alle loro vite.

Fan fiction, dicevamo. Che partendo dai racconti e i romanzi amatoriali scritti dai fan utilizzando personaggi e ambientazioni di Star Trek si è evoluto con l’avanzare della tecnologia nel creare, produrre e realizzare addirittura dei fan-film. Veri e propri film amatoriali, realizzati spesso con attori professionisti e ambientazioni molto curate.

Questo particolare modo di essere fan, attraverso la realizzazione di un film amatoriale, finora non era stato ancora sviluppato in Italia.

Finora. Perché Jack Ponissi, giovane appassionato di Star Trek da praticamente tutta la vita, ha deciso di dare forma concreta al suo sogno: il primo film fan made di Star Trek tutto italiano.

Il trailer è stato presentato al Circolo degli Attori a Torino, presente lo stesso Jack, Mirco Faedi, che interpreta il capitano Daniel D’Amato, Alessandro Cozza (cadetto Kevin D’Amato), il regista Valter Chiorino e la cast director Giuliana D’Agostino.

Abbiamo incontrato Jack Ponissi e ci siamo fatti raccontare dei suoi sogni e delle sue aspirazioni.


Complimenti per il trailer! Si vede che tu e gli altri siete dei veri appassionati di Star Trek. Tanto per incominciare... come ti sei avvicinato a questo ‘storico’ serial Tv?

Grazie! Quando avevo 7 o 8 anni mio padre ha portato a casa il cofanetto del venticinquesimo anniversario della serie, contenente i sei film della serie classica, e abbiamo cominciato a vedere un film a sera. Come potrai intuire, il primo impatto non fu dei migliori: il primo film non è proprio l’ideale per fare interessare un bambino! Dalla seconda sera, però, le cose sono cambiate: l’Ira di Khan mi ha subito catturato e sono rapidamente diventato un appassionato. Negli anni seguenti abbiamo acquistato quasi tutte le VHS degli episodi della serie classica, che ho praticamente memorizzato guardandoli coi miei, mio fratello e la nostra amica di lunga data Giuliana.

MI ero anche abbonato agli OfficialFiles, praticamente l’antenato cartaceo di Memory Alpha, che leggevo avidamente. Come ben sai, vedere le altre serie negli anni ‘90 non era facile: mi svegliavo la mattina presto per vedere The Next Generation e le prime stagioni di Voyager venivano trasmesse abbastanza spesso, ma ho dovuto aspettare gli anni 2000 per poter veramente vedere molto di ciò che avevo letto.


Jack Ponissi
Jack Ponissi

Al giorno d’oggi ci sono un sacco di nuove serie, sia spin off che evoluzione della serie Classica. Come mai il film che stai per realizzare ha l’ambientazione della serie Classica (quella con Kirk e Spock, per intenderci)? Nella creazione di questo film, la storia è ambientata... quando rispetto a Kirk e Spock? Ed è nel canone oppure slegata dal canone stesso?

La storia è ambientata una decina di anni prima della serie classica, sei mesi prima dell’inizio di Discovery.

Avendo girato con background virtuali abbiamo ripreso la plancia originale, tuttavia miriamo a costruire un set che abbia un look nostro, che omaggi la serie classica senza però essere identico, magari incorporando anche qualche elemento dalle serie più recenti.

La storia si inserisce nel canone nel senso che non lo contraddice, ma non è strettamente legata a episodi in particolare: in pratica la si può seguire tranquillamente anche conoscendo poco Star Trek (anche se conoscendolo si possono cogliere particolari interessanti).


Durante la presentazione del trailer, ti sei espresso in modo chiaro e appassionato contro la guerra che purtroppo sta ammorbando il nostro presente. Quando nacque la serie originale di Star Trek era un grido di libertà di speranza e di uguaglianza in un periodo dove queste qualità erano ancora rare. Anche nel tuo film ci sono queste stesse istanze di speranza nel futuro migliore?

Assolutamente sì. Anche quando mi è capitato di scrivere storie non di Star Trek ho sempre trovato importante trasmettere comunque un messaggio positivo, comunicare che anche nella peggiore delle situazioni bisogna non darsi per vinti e cercare di tirar fuori qualcosa di buono, scrivendone una di Star Trek penso che questo aspetto fosse del tutto inevitabile.


Tanti anni fa gli appassionati di Star Trek per essere parte di quel mondo facevano le fanzine, ciclostilate e distribuite via posta. Tu fai un film. È l’evoluzione dell’essere fan?

Potrebbe! Negli anni ‘90 leggevo, oltre ai già citati OfficialFiles, anche le varie riviste relative a Star Trek, ovvero le discendenti delle fanzine che citi. Oggi ovviamente ci sono i forum e i vari gruppi e confrontarsi con altri fan è più facile che mai.


Hai deciso di fare un film, hai avuto bisogno di compagni di viaggio... È stato difficile trovarli? Come è stato scoprire di non essere soli nel proprio desiderio di essere fan ‘attivi’ di Star Trek? (che era una sensazione comune negli anni 70 qui in Italia....)

Alcuni dei miei compagni di viaggio sono miei amici da tempo, molti li ho incontrati negli scorsi mesi, facendo casting e tramite incontri fortuiti.

Mi ha in effetti stupito scoprire come persone che conosco da tempo si sono insospettabilmente rivelate fan di Star Trek. Ma, a dirla tutta, immagino che potrebbero dire lo stesso anche di me: in ambito professionale raramente capita di parlare di una passione come questa.


Anni fa ci furono dei problemi tra i proprietari del marchio Star Trek e i fan che volevano fare dei veri e propri film semi professionali. Come si è evoluta questa diatriba? Cosa è stato concesso ai fan e quindi quali limiti hanno e hai tu nel fare il tuo film?

Diciamo che la questione è stata molto esagerata: ho studiato il caso con molta attenzione e il problema principale non è tanto la qualità del film che teoricamente stavano cercando di fare, quanto che avessero messo su un vero e proprio negozio in cui vendevano accessori a tema Star Trek in modo totalmente non autorizzato, incassando milioni di dollari a danno di chi aveva legalmente pagato per la licenza! C’è poco da stupirsi che CBS abbia poi fatto causa.

A oggi CBS ha rilasciato delle linee guida che però sono, per l’appunto, linee guida: non sono necessariamente da seguire alla lettera e infatti all’estero sono stati realizzate tante produzioni che non le seguono affatto. Per il nostro film intendiamo seguirle tutte tranne quella relativa alla durata: la nostra storia è troppo complessa per essere raccontata in solo mezz’ora, il film durerà circa un’ora.


La mitica serie classica di Star Trek con il Capitano Kirk alla plancia di comando
La mitica serie classica di Star Trek con il Capitano Kirk alla plancia di comando

L’idea c’è, il cast c’è... Mancano i soldi. Quindi avete pensato a un crowfunding. Parlaci di come lo avete organizzato, della meta che avete, di come fare a darvi una mano.

La nostra meta è costruire almeno il set del ponte di comando della nave, in modo da permettere agli attori di muovercisi liberamente, interagendo con l’ambiente e tra di loro, e al regista di poter fare movimenti di camera e inquadrature che con set virtuali non sarebbero possibili. Per farlo ci servono circa 15000€, usando solo set virtuali potremmo farcela con circa la metà, ma non otterremo gli stessi risultati.

Per aiutarci sicuramente è importante far conoscere il progetto il più possibile: come dicevo più sopra, è incredibile quanti fan “insospettabili” ci siamo in giro. E, chiaramente, mettere qualche euro, anche pochi: se tante persone mettono anche un poco a testa i 15000€ si raggiungono in fretta.

Noi comunque abbiamo già cominciato le riprese delle scene non ambientate in plancia e contiamo di portarle avanti man mano che arrivano i fondi, realizzando costumi, costruendo set e così via.


Diamo per scontato che il film si realizzi, e che sia pronto per essere visionato... Quali canali userete?

Uno dei punti principali delle linee guida della CBS è che tutte le produzioni debbano uscire gratuitamente, senza che ci sia profitto. Il film uscirà quindi su YouTube e altre piattaforme di streaming, dove sarà visionabile gratuitamente. Per ringraziare coloro che avranno contribuito faremo tuttavia in modo che loro lo possano vedere in anteprima e stiamo pensando anche ad una proiezione privata per i soli contributori. In ogni caso il film non sarà mai né in vendita né su piattaforme a pagamento tipo Netflix e simili.


Grazie mille! Ancora in bocca al lupo, che viva il lupo e... Appuntamento a quando tutto sarà pronto, per una nuova intervista dove ci racconterai le avventure di un fan che... riuscì a realizzare l’impresa!

Grazie a te! Un saluto a tutti i lettori, visitate www.trekfanfilm.it e seguiteci sulle nostre pagine Facebook e Instagram per avere sempre le ultime novità .


Ringraziamo Jack e ricordiamo che se qualcuno volesse dare una mano al loro sogno, sempre sul loro sito ci sono i riferimenti alle piattaforme del crowfunding.

 

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