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A cura di Donatella Devona


DICEMBRE 2014

Gli dei che scesero dal cielo

Quando nella notte di Natale tanti cantano “Tu scendi dalle stelle”, commossi dal racconto cristiano del bambino che nasce in una grotta per dare speranza all’umanità, dimenticano che molte altre culture, sparse su questo pianeta e molto più antiche del cristianesimo parlano di dei scesi dal cielo ad insegnare agli uomini conoscenza, libertà e amore.


L'effige del dio Fanes scolpita sotto un arco della Libreria Marciana di Piazza San Marco a Venezia

Scese dal cielo Fetonte vicino al Roc Mahol, in un passato lontanissimo rimasto vivo nel ricordo degli antichi druidi, scese dal cielo Toth, il dio egizio della sapienza, scese dal cielo Ga’an, su Dzil Nchaa Si An, la montagna sacra degli Apache, scese dal cielo Nyambé, su Ngog Lituba, la montagna sacra del Camerun…

Gli dei scesi dal cielo sono stati spesso confinati in leggende volutamente dimenticate, stravolte o mistificate. È successo a Fetonte che nelle versioni successive del mito divenne il presuntuoso figlio del Sole che cadde sulla Terra dopo aver bruciato intere foreste, è successo a Toth relegato tra gli stravaganti dei egizi dalla testa di animale, è successo a Ga’an e Nyambé le cui montagne sacre sono state profanate perché non riconosciute luoghi sacri dal Vaticano.

Visto che qui trattiamo di Astrologia vogliamo parlare, in particolare, di un’antica divinità celeste che viene sempre rappresentata inserita nel cerchio dello Zodiaco. Si tratta del dio Fanes, o Fanete, il portatore di luce.

Nel complesso pantheon degli dei pagani, Fanete è meno noto di altri, meno rappresentato, meno presente nei miti vari che raccontano le storie degli immortali e del loro legame con gli uomini. Fanete rimane un po’ a sé, un po’ misterioso, giovane, alato, contornato dai dodici Segni, avvolto da un serpente.

Attualmente possiamo vedere la sua effige a Venezia, scolpita sotto un arco della Libreria Marciana di Piazza San Marco, nel lato verso il campanile, a Modena su una formella di marmo nella Galleria Estense, a Padova, dipinta nell’ingresso dell’Odeon di Alvise Cornaro, a Milano nel Museo archeologico, raffigurata sulla Patera di Parabiago, un antico piatto di bronzo…

Spesso, nella mitologia, Fanete si confonde o si fonde con altre figure mitiche: Aion il dio del Tempo, Eros, il primo nato, dio della natura e poi dell’amore, Mitra altro dio luminoso.

Come spesso accade nelle leggende e nei miti antichi, figure e racconti si sovrappongono o si mescolano fino a rendere difficile decifrare gli avvenimenti a cui si riferiscono, i personaggi e i significati. Del resto la storia è stata spesso mistificata ad uso dei detentori del potere politico, economico o culturale, per rendere più solida la loro posizione e per cancellare scomode verità che avrebbero potuto compromettere la loro supremazia.

Chi può essere Fanete? A ben guardare questa figura inserita in una ruota forata viene da collegarla al mitico Fetonte, il dio disceso dal cielo sul suo carro dorato, che regalò agli uomini conoscenza e li aiutò a vivere in armonia e libertà. Le antiche leggende druidiche associano Fetonte alla figura del drago-serpente e se guardiamo l’immagine di Fanete ecco che lo vediamo rappresentato con un serpente che lo avvolge nelle sue spire. E il racconto druidico prosegue narrando del cromlech che Fetonte avrebbe fatto costruire dai suoi assistenti di metallo dorato, costituito di dodici pietre erette, dodici come i Segni dello Zodiaco che stanno intorno a Fanete. Fetonte, quando decise che per lui era tempo di andare, lasciò in dono ai suoi discepoli una ruota d’oro in cui era racchiusa tutta la sua conoscenza e Fanete viene rappresentato dentro un cerchio.

E ancora il racconto delle gesta di Fetonte è strettamente connesso al mito del Graal, al quale conferirebbe una dimensione storica, e guarda caso ai piedi di Fanete vediamo una coppa.

Nomi diversi si riferiscono allo stesso personaggio e allo stesso evento lontano: qualcuno o qualcosa scese su questo pianeta e la sua venuta ebbe un’importanza così determinante da essere ricordata ancora oggi. Qualcuno o qualcosa scese dalle stelle lontane a cui anche noi siamo indissolubilmente legati.


Previsioni per il mese


Sagittario. Novità: Una ventata di opportunità, di possibili modifiche e cambiamenti in vista del futuro saranno i regali per il vostro compleanno.

Capricorno. Volontà: Sono in arrivo molte nuove opportunità, che sembrano quasi tanti pacchetti da mettere sotto l’albero, ma soprattutto potrai contare su una grande forza interiore che ti farà utilizzare al meglio quanto ti si prospetta.

Acquario. Insofferenza: Sei stato troppo fermo e ora hai voglia di scrollarti di dosso la calma forzata del mese passato. Comincia con l’affermare con decisione le tue esigenze.

Pesci. Possibilità: Le novità ti piacciono, un certo disordine ti è congeniale e questo periodo sarà per te pieno di stimoli e occasioni.

Ariete. Abilità: Non sempre le cose possono essere affrontate con l’impeto che il tuo carattere ti propone, in questo periodo, ad esempio, ci sono tanti elementi in gioco da valutare con attenzione uno per uno.

Toro. Prospettive: Le stelle ti consigliano di allungare lo sguardo: oltre il contingente che ti sta un po’ stretto vedrai prospettive interessanti pronte ad aprirsi per te.

Gemelli. Progetti: Si apre un nuovo periodo che offre tanti spunti per ideare nuove cose, progettare o dare corpo a situazioni che ora sembrano possibili.

Cancro. Perplessità: Avresti voglia di cose nuove e invece ti ritrovi a fare i conti con questioni lasciate in sospeso da tempo. Potrebbe essere l’occasione buona per risolverle definitivamente.

Leone. Ruggiti: La pazienza che hai dovuto usare ultimamente ti sta un po’ scappando e qualche volta farai la voce grossa ma, in fondo in fondo, trovi la situazione anche un po’ buffa e non riesci a prendertela più di tanto.

Vergine. Forza: Un po’ di confusione iniziale lascia spazio ad un periodo positivo in cui potrai esprimere pienamente i tuoi intenti e concretizzare progetti e sogni.

Bilancia. Caramelle: Le questioni fondamentali non sono ancora risolte ma sono in arrivo tante piccole novità gradevoli.

Scorpione. Panorama: Stanco dei soliti giochi che ti hanno impegnato ultimamente ti lasci andare a qualche gesto di insofferenza. Non preoccuparti stanno per aprirsi nuovi panorami e nuove occasioni per te.


Un personaggio del Sagittario: Ada Lovelace

Ada Lovelace, la profetessa dell'era del computer, nota anche come Incantatrice di numeri, appassionata studiosa di matematica e metafisica, è riconosciuta come la prima ad elaborare un algoritmo da far eseguire ad una macchina e quindi come il primo programmatore informatico della storia.


Lei, che definiva il suo lavoro poetical science, ben rappresenta l’animo del Sagittario con la sua duplice immagine di arciere che punta la freccia verso il cielo e di cavallo dalle forti zampe che corrono sulla terra. Poesia e scienza sono sempre saldamente intrecciate nel lavoro e nella vita di Ada.

Augusta Ada Gordon nasce il 10 dicembre 1815. È l'unica figlia nata dal breve e tempestoso matrimonio tra Annabella Milbanke ed il poeta George Gordon Byron. Cinque settimane dopo la nascita della bambina, Lady Byron chiede la separazione dal marito e l'affidamento esclusivo della figlia.

Anche se la legge inglese dell’epoca riconosce al padre la piena custodia dei figli in caso di separazione, George Byron non è interessato a far valere in alcun modo i suoi diritti, anzi lascia l’Inghilterra e non vedrà mai più la figlia. Morirà in Grecia otto anni dopo. Ad Ada non sarà consentito di vedere nemmeno il ritratto di suo padre fin quando non compirà vent’anni.

Lady Byron che aveva studiato matematica (Byron ai tempi del loro amore l’aveva soprannominata la sua Princess of Parallelograms) vuole che anche Ada si applichi negli studi logici e scientifici, sperando così di scongiurare ogni eventuale somiglianza con il padre e con la sua indole poetica ed imprevedibile. La bambina del resto dimostra fin da subito di essere molto portata per le discipline scientifiche ed in particolare per la matematica, campo in cui si rivela addirittura geniale. Studia anche musica, disegno e lingue, in particolare il francese, che impara a parlare benissimo. Lady Byron è spesso assente da casa e la piccola è affidata alla nonna. Ada è di salute cagionevole, soffre spesso di mal di testa, per un periodo di tempo sarà costretta a letto, immobilizzata dalle complicanze del morbillo, ma la sua intelligenza è straordinariamente viva. Musicista di talento suona il pianoforte, il violino e l’arpa, straordinaria nel design, studia attentamente sulle riviste scientifiche gli schemi delle nuove macchine della rivoluzione industriale e a otto anni è in grado di progettare e costruire modellini di barche estremamente dettagliati, a 13 anni realizza una macchina in grado di volare. Da vero Sagittario ha anche una grande passione per le attività fisiche, soprattutto per la ginnastica e la danza. La madre insiste perché la sua educazione sia soprattutto scientifica e logica ma Ada non può rinnegare il lato poetico che c’è in lei e sviluppa un approccio molto personale al mondo della matematica, intriso di metafore e di fantasia.


A 17 anni Ada viene presentata a Mary Somerville, grande matematica, famosa per la sua traduzione in inglese delle opere di Laplace, che incoraggia l’allieva sia nell’approfondimento degli studi teorici che nel valutarne il legame della scienza con il contesto della vita. Mary resterà un riferimento per Ada e continueranno a tenersi in contatto nel tempo. Proprio a casa di Mrs. Somerville, nel novembre 1834, Ada incontra il matematico Charles Babbage, famoso per aver lavorato sulla Difference Engine, una macchina capace di calcolare per polinomi utilizzando il metodo delle differenze, progetto rimasto incompiuto. Ada rimane molto colpita sia dalla personalità di Babbage sia dalle teorie a proposito del suo nuovo lavoro, l’Analytical Engine, una macchina capace di decodificare dati e istruzioni da carte perforate per risolvere problemi matematici. L’Analytical Engine non sarà mai costruita ma è di fatto un’anticipazione del moderno computer.

Ada e Charles, fin da quel giorno, rimangono legati da una lunga amicizia, fatta di stima e collaborazione. Babbage diventa anche il mentore di Ada, offrendole tra l’altro la possibilità di studiare matematica con Augusto de Moyan, presso l'Università di Londra. È Charles Babbage a coniare per Ada l’appellativo di Incantatrice di numeri.

Le numerose amicizie che legano Ada nel tempo sono un altro tratto caratteristico del Sagittario che stringe amicizie durature con chi condivide obiettivi e prospettive. Oltre a Mary Somerville e Charles Babbage, Ada avrà scambi anche con molti altri intellettuali del tempo tra cui Charles Wheatstone, Andrew Crosse e Charles Dickens.
Nel 1835, a 19 anni, Ada sposa l’aristocratico ventinovenne William King che, tre anni dopo, eredita un titolo nobiliare: Ada e William diventano i conti di Lovelace. Hanno tre figli ma continuano a vivere sotto l’influenza onnipresente di Lady Byron.

Nel 1841 Babbage presenta in un seminario a Torino gli sviluppi dei suoi studi. Lo scienziato italiano Luigi Menabrea pubblica in francese un resoconto su questo lavoro e Ada, a sua volta, nel 1943, lo traduce per Babbage. Babbage la invita ad aggiungere al testo di Menabrea le sue valutazioni ed i suoi appunti e lo scritto diventa tre volte più lungo e le note di Ada lo arricchiscono di aperture su ulteriori sviluppi possibili. Ecco ancora un tratto del Sagittario in questo intento di superare il confine stabilito e nel saper guardare lontano immaginando ciò che per altri non è ancora visibile. Nelle note di Ada troviamo anche la prima serie di algoritmi eseguibile da una macchina e le previsioni di Ada a proposito dell’uso di questa macchina nel futuro: potrà, secondo lei, essere utilizzata sia in campo scientifico che pratico, per comporre musica e per produzioni grafiche. Ada spiega che nell’Analytical Engine è stata introdotta l’idea delle schede perforate avuta da Jacquard per regolare i disegni più complicati nella fabbricazione di stoffe di broccato. E con il suo linguaggio immaginifico aggiunge: Possiamo dire più giustamente che l’Analytical Engine tesse modelli algebrici come il telaio Jacquard tesse fiori e foglie. Il testo composto dalla traduzione più le note di Ada diventerà fondamentale, quasi un secolo più tardi, nel lavoro di Alan Turing, il padre dell’informatica teorica e dell’intelligenza artificiale.


Ada Lovelace per un po’ gode del successo della sua pubblicazione, poi pian piano, negli anni successivi la sua vita si trasforma in un progressivo declino: sul piano intellettuale le manca un progetto scientifico al quale applicarsi e di cui dibattere con altri scienziati, sul piano fisico si fa strada la malattia. Sono stata assolutamente incapace di pensare, anche ai miei studi. Ieri li ho ripresi; ma da qualche tempo posso dedicare a loro solo mezz'ora o un'ora al giorno, scrive in una lettera. Per un Sagittario è particolarmente duro l’immobilismo sia sul piano intellettuale che su quello fisico.

Comincia ad assumere molti farmaci tra cui il laudano, l'oppio e la morfina che le danno sintomi di astinenza e sbalzi d’umore. Viene accusata di vari flirt, perde parte della sua fortuna al gioco, litiga con la madre da cui capisce di essere stata a lungo manipolata e indirizzata, viene abbandonata dal marito.

Muore il 27 novembre 1852, per l’acutizzarsi del cancro all’utero che la stava distruggendo. Viene sepolta per suo volere accanto al padre, che non aveva mai potuto conoscere, nella chiesa di S. Maria Maddalena a Hucknall vicino a Nottingham.

Molti anni più tardi saranno i progressi nel campo dell’informatica a dare risalto e riconoscimento al suo lavoro. Nel 1980 un nuovo linguaggio di programmazione standard sviluppato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è chiamato "Ada" in suo onore.

Sempre negli Stati Uniti Ada Lovelace è considerata il simbolo di quello che le donne possono fare se ne hanno l’opportunità ed è stato istituito l’Ada Lovelace day, una giornata, il 15 ottobre, in cui si celebra il contributo delle donne nello sviluppo della scienza e in particolare della matematica e delle tecnologie informatiche. L’Analytical Engine, attribuita a Babbage, secondo alcuni dovrebbe essere riconosciuta a Ada Lovelace in quanto risultato soprattutto del suo lavoro e dei suoi studi. Google nel 2012, in occasione del suo centonovantasettesimo compleanno le ha dedicato un doodle: www.google.com/doodles/ada-lovelaces-197th-birthday





NOVEMBRE 2014

La percezione del tempo

Il tempo… così presente e così sfuggente, così difficile da definire…

È il tic tac di un orologio o l’oscillazione di un pendolo? È il fluire dell’acqua di un fiume placido o di un torrente tumultuoso? È una clessidra in cui la sabbia scivola dall’ampolla del futuro in quella del passato attraverso il forellino del presente? È una freccia lanciata in una direzione? È una dimensione ampia che si sovrappone in qualche misterioso modo alle tre che definiscono lo spazio?


Filosofi e scienziati antichi e attuali hanno cercato di capire la natura del tempo, di produrre modelli e immagini che potessero descriverlo superando la difficoltà che ha il nostro cervello a percepirlo in maniera abbastanza stabile per poterlo osservare.

Sorprendentemente le descrizioni più arcaiche non si discostano molto da quelle più avanzate. Le culture più lontane nel tempo considerano gli avvenimenti vissuti dagli uomini inseriti dentro un cerchio che viene percorso e ripercorso ciclicamente. L’Astrologia riproduce visivamente quest’idea proponendo l’immagine del cerchio dello Zodiaco che il Sole ripercorre ogni anno nel suo apparente cammino nel cielo. Secondo questa concezione il tempo non è una strada lunga quanto il passato che si estende man mano che evidenzia un pezzo del futuro, ma una dimensione già tutta presente, in cui gli esseri si muovono e si sviluppano. Analogamente le teorie di Einstein e la fisica quantistica mettono in crisi l’idea di un tempo che si svolge lungo una linea che porta dal passato al futuro, in modo unidirezionale, come esprime l’immagine della freccia del tempo di Eddington. Se la nostra esperienza di vita che si svolge tra nascita e morte ci porta a trovare logica l’idea della freccia del tempo in realtà niente ci assicura che questo non sia altro che l’interpretazione soggettiva di un osservatore dotato di un limitato sistema percettivo.

Se poi consideriamo che il tempo è relativo, che non scorre in modo uniforme, che rallenta quando aumenta la massa, che gli eventi non sono sincronici possiamo ipotizzare che non esista uno scorrere del tempo ma una dimensione particolare, in qualche modo sovrapposta o intersecata con lo spazio, in cui convivono passato, presente e futuro. Il tempo si svela così come una dimensione particolare che consente agli esseri di muoversi e agli eventi di svilupparsi.

Ma se il tempo è relativo, le persone lo percepiscono tutte alla stesso modo? O a seconda del segno zodiacale sotto cui sono nate lo percepiscono e lo definiscono in modo diverso? Proviamo in questa puntata a fare una breve indagine su quanto dice in merito l’astrologia e su quanto affermano le persone direttamente, in base alla loro esperienza.


Scorpione

Non si presta mai attenzione a ciò che è stato fatto; si vede soltanto ciò che resta da fare (Marie Curie)

Per lo Scorpione il tempo è l’opportunità di costruire e di distruggere per cambiare e per fare esperienza. Ma questo gioco non soddisfa mai completamente la sua natura più profonda che lo porta a cercare e cercare ancora.

È tutto e niente. (BB)


Sagittario

"Per sempre" è composto da tanti "ora". (Emily Dickinson)

Per il Sagittario il tempo è la dimensione della sperimentazione continua: ogni cosa perde di importanza quando diventa passato e l’attenzione si spinge sempre avanti a trovare nuove opportunità.

Il tempo non è mai abbastanza e gli altri sono così lenti! Ma è così impalpabile… esiste davvero?(MM)


Capricorno

Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi. (Benjamin Franklin)

Il Capricorno è sintetico, esigente e soprattutto non ama perder tempo. Determinato nel raggiungere i suoi obiettivi, progetta e scandisce le sue azioni con molta lucidità, muovendosi sicuro nella dimensione per altri inafferrabile del tempo.

Per me il tempo è relativo, è solo un’opinione dell’uomo perché sulla scala dell’universo il nostro tempo non esiste. Credo che siamo un’energia che viaggia. (CSA)


Acquario

Alice: Per quanto tempo è per sempre? Bianconiglio: A volte, solo un secondo. (Lewis Carroll)

Per l’Acquario, idealista e fiducioso, il futuro è già presente. Spesso però finisce con l’essere ansioso, come se il tempo gli sfuggisse tra le dita.

È qualcosa che scorre, almeno io lo percepisco così. È come una freccia che va in una direzione. La percezione è comunque relativa perché a volte sembra andare veloce e altre volte molto lentamente. Se si vive il Silenzio sembra non esistere. (FB)



Pesci

Per noi che crediamo nella fisica la divisione tra passato, presente e futuro ha solo il valore di un’ostinata illusione. (Albert Einstein)

I Pesci, sognatori e poco pratici, percepiscono il tempo come un’immensità fluttuante che li coinvolge e passa loro attraverso. Sentendosi tutt’uno con questa dimensione sanno a volte cogliere l’attimo meglio di altri, pur essendo in difficoltà quando si tratta di gestire orari e appuntamenti.

Per me il tempo è qualcosa che nasce nella nostra mente, in base alle esperienze quotidiane. (GLG)


Ariete

L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quelle che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente. (Leonardo da Vinci)

L’attenzione dell’Ariete è focalizzata sul presente. Per l’Ariete il tempo è l’inizio delle cose, è nascita, slancio, dinamismo, cambiamento.

Il tempo è una cosa sempre diversa che dovrebbe mettere in sequenza quello che capita. (EP)


Toro

Io sono il tempo. (Immanuel Kant)

Per il Toro, pratico e realista, il tempo è generatore di opportunità, è ciò che nutre gli esseri e li fa vivere. È una dimensione lineare e fisica che consente di fare esperienza e raggiungere i propri obiettivi.

Uno, tendenzialmente, non ha mai tutto il tempo che vuole. (LL)


Gemelli

Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore. (Thomas Mann)

Il tempo, per i Gemelli, è cambiamento e movimento: è cammino, danza, ritmo, cadenza. È anche una dimensione che suscita in loro curiosità e mille domande che eccitano la loro vivacità intellettuale.

È una cosa che quando ci penso mi fa sbiellare! Io avverto come se stessi facendo un viaggio ma non so in che elemento sto viaggiando e perché. Se medito si ferma, ma se osservo un fiore che sboccia, sfiorisce, butta i semi e poi ricomincia… Insomma è un mistero! (AS)


Cancro

La vita è rincorrere il tempo. (Carl Lewis)

Il Cancro è sempre in bilico tra il passato e il futuro e spesso non ha voglia di stare nel presente.

Al tempo chiede di corrispondere alle sue aspettative e ai suoi sogni e quando non succede si ritira in se stesso.

Quando lavoro corre veloce e mi stanco, a volte. Quando sono a casa lavoro ancora di più e… non vedo l’ora di dormire. (MR).


Leone

Che gli uomini non imparano molto dalle lezioni della storia è la più importante di tutte le lezioni di storia. (George Bernard Shaw)

Per il Leone il tempo è legato alla memoria, alla storia personale, alla propria identità. È anche la dimensione che gli permette di conquistare i suoi traguardi.

È una grande opportunità… ma lo percepisco in fondo come una prigione. (VG)


Vergine

Il tempo è il principio medesimo dell’io. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)

Per la Vergine il tempo è la possibilità di dare concatenazione logica agli eventi, di tracciare un sentiero nell’infinito, ma soprattutto è… attesa. Il tempo è l’attesa di trovare la propria vera dimensione.

Una dimensione insieme terribile e magica. Terribile quando lo si vive come immutabile ma capace di immediata magia appena si rivela gemello dello spazio, percorribile in su e in giù e capace di rivelare una dimensione segreta della vita. (AL)


Bilancia

Il tempo presenta una natura ciclica. Tutto ciò che accade è destinato a ripetersi, sempre uguale”. (Friedrich Nietzsche)

Per la Bilancia il tempo è collegato al suo ideale di armonia e di giustizia. Il suo apparente scorrere è come una danza, la sua essenza è bellezza e dovrebbe portare a sciogliere i nodi e risolvere i problemi con equità.

Per me il tempo non esiste: se io mi fermo non c’è il tempo per me. Quindi forse ce lo creiamo noi. (DM)


Per chi si è appassionato al tema del tempo ecco alcuni link interessanti:

www.merlino.org/timet001.htm

www.merlino.org/timet002.htm

www.merlino.org/timet003.htm


Previsioni per il mese


Scorpione. Partita: Gli astri descrivono una situazione che dovrebbe esserti piuttosto congeniale: ti sembrerà di stare al tavolo da gioco pronto a studiare le mosse vincenti.

Sagittario. Intermezzo: Dopo tanta energia messa in moto è il momento di rilassarsi un po’ rallentando i ritmi e gli impegni.

Capricorno. Grinta: Le tue doti di forza e determinazione risulteranno esaltate in questo periodo che ti vede molto agguerrito in ogni situazione.

Acquario. Sosta: Prima di mettere in atto iniziative pensaci bene, prima di prendere decisioni dormici sopra e usa il tempo per rilassarti.

Pesci: Vitalità: È un periodo pieno di promesse: molte opportunità nuove si affacciano e tu hai entusiasmo e voglia di fare.

Ariete. Passionalità: Sei impetuoso in ogni tua manifestazione, pronto allo scontro con chi ti contraddice o in qualche modo ti ostacola.

Toro. Battaglie: Il tempo della pazienza è finito e ti troverai in prima linea ad affermare con forza le cose in cui credi.

Gemelli. Break: Un po’ di tranquillità ogni tanto non guasta, soprattutto dopo un periodo molto intenso. Goditi questo break consigliato dalle stelle!

Cancro. Irritabilità: Se senti che le cose non vanno come dovrebbero andare o per lo meno come vorresti tu non prendertela troppo: non dipende da un tuo atteggiamento sbagliato.

Leone. Calma: Prendi tempo e non farti spingere da persone o situazioni che vogliono indirizzarti dove non ti interessa andare.

Vergine. Energia: Vitalità e ottimismo ti sostengono in questo periodo che ti regalerà molte esperienze nuove.

Bilancia. Inquietudine: Le circostanze ti costringono a prendere decisioni o assumere atteggiamenti che non sono propriamente quelli che ti sono congeniali e questo ti crea nervosismo. Non essere duro con te stesso.


Un personaggio dello Scorpione: Konrad Lorenz

La vita è un processo che cerca conoscenza. Vivere è imparare.

La miglior definizione possibile di verità in ambito scientifico è l'ipotesi di lavoro più adatta ad aprire la strada all'ipotesi migliore che la rimpiazzerà.

Due pensieri di Konrad Lorenz per iniziare a tracciare il suo ritratto, come scienziato, come uomo e come rappresentante del Segno dello Scorpione, dal quale ha preso l’anticonformismo intellettuale, la capacità intuitiva e, vedremo, anche il superamento di schemi comportamentali. A queste due frasi aggiungiamo un’immagine, la prima che viene in mente quando si pensa a questo scienziato: la sua testa che affiora dall’acqua in mezzo ai profili di due anatre. Un’immagine buffa, “poco seria” per un premio Nobel, considerato uno dei grandi del secolo scorso. Un’immagine che però comunica l’essenza di questo ricercatore, che per studiare il comportamento degli animali si mise a fare le cose che loro facevano, tranquillamente in mezzo a loro, come ospite di un popolo di cui vuole conoscere usi e costumi.


Per scrivere sugli animali – dice Lorenz - bisogna essere ispirati da un affetto caldo e genuino per le creature viventi, e penso che a me questo requisito verrà senz'altro riconosciuto. E ancora: È raro che io rida di un animale, e quando ciò accade mi accorgo poi, ripensandoci meglio, che in realtà ridevo di me, dell'uomo, di cui l'animale mi aveva presentato una caricatura più o meno spietata.

Lorenz è il fondatore dell’etologia, lo studio comparato della vita umana e quella animale, ed è lui ad enunciare la teoria dell’imprintig secondo la quale un piccolo riconoscerà come madre qualsiasi adulto da cui riceva affetto e cure, indipendentemente dalla specie a cui appartiene.

Conrad Lorenz nasce a Vienna il 7 novembre 1903, secondogenito di Adolf Lorenz, ortopedico di fama internazionale, ed Emma Lecher, presidentessa di una società letteraria.

Fin da piccolo frequenta, con ottimi risultati, le migliori scuole private viennesi e fin da piccolo rivela uno spontaneo amore per gli animali, che impara a conoscere da vicino nella casa di campagna ad Altenberg, dove con la famiglia, passa le estati. I genitori lo incoraggiano ad avere un rapporto diretto con la natura e Konrad si appassiona sia all’osservazione diretta che alle teorie evoluzionistiche di Darwin che comincia a leggere quando ha appena dieci anni.

Pur essendo appassionato di zoologia, all’università studia medicina, per volere della famiglia ma non per questo smette di osservare gli animali e di studiarne i comportamenti. Tiene anche un diario sul comportamento del suo uccellino Jock, la sua prima opera ad essere pubblicata ed apprezzata. Un altro tratto del carattere dello Scorpione lo vediamo anche qui: si può anche scendere a patti con l’esterno ma dentro si resta sempre fedeli alla propria natura.

Nel 1927 Konrad si sposa con Gretl Gebhardt, ginecologa e sua amica d’infanzia, con cui avrà due figlie ed un figlio. Nel 1928 si laurea in medicina, diventa assistente del professore dell'Istituto viennese di Anatomia e comincia a dedicarsi all’approfondimento della zoologia, fino a conseguire la sua seconda laurea nel 1933.

Dal 1935 al 1938, si dedica allo studio sistematico del comportamento delle anatre sviluppando le teorie che lo renderanno famoso. Per quanto possa sembrare strano, le anatre, secondo Konrad, hanno comportamenti molto vicini a quelli umani e questo crea tra lo scienziato e le sue piccole amiche una particolare familiarità: osservando che i pulcini riconoscono come madre qualunque adulto offra loro protezione e affetto, si propone come “mamma” di molte piccole anatre che si affidano fiduciose a lui e lo seguono ovunque, in fila, come farebbero con la loro madre biologica. Così nasce la teoria dell’imprintig.


Intanto prosegue la sua attività accademica a Vienna, dove Konrad insegna psicologia animale ed anatomia comparata, e successivamente a Konigsberg, in Germania, come professore di psicologia.

La guerra lo vede arruolato nell’esercito tedesco, fatto prigioniero dai russi e detenuto nel campo di Everan fino al 1948. In questo periodo certo non favorevole, Konrad riesce comunque ad esercitare come medico e a conquistarsi la simpatia di tutti. Ecco apparire molto evidente una delle caratteristiche dello Scorpione: proprio nei momenti più difficili e drammatici riesce a ribaltare la situazione e a dare il meglio di sé. Al termine della sua prigionia torna a Vienna dove inizia la sua collaborazione con la Max Planck Society for the Advancement of Science. Nel 1949 pubblica L’Anello di Re Salomone il suo testo più famoso. Konrad, ispirandosi alla leggenda che vuole il Re Salomone capace di capire il linguaggio degli animali e parlare con loro, riesce a produrre un’opera scientifica scritta con un linguaggio semplice, capace di comunicare con immediatezza, la teoria, l’esperienza diretta e l’amore per gli animali. Ricco di illustrazioni e di aneddoti il libro ha un enorme successo.

Nel 1955, con Gustav Kramer ed Erich von Holst e con il supporto della Max Plance Society, fonda e dirige l’Istituto di fisiologia comportamentale di Seewiesen in Baviera ma soprattutto approfondisce lo studio parallelo dei comportamenti umani ed animali cercando di comprendere i nodi salienti della storia dell’evoluzione umana. Su questo argomento pubblica Il cosiddetto male e Il declino dell’uomo, testi che, nel nostro ritratto astrologico di questo autore appaiono significativi anche per i loro titoli che si inquadrano nell’immaginario un po’ cupo dello Scorpione. Nel 1966 Lorenz riceve dure critiche per quanto ha esposto sull’impulso aggressivo, per lui presente tanto negli animali quanto nell’uomo: le sue affermazioni, secondo i critici, sembrano dare per scontata, e quindi accettabile, la violenza tra i comportamenti umani. Già in passato gli erano state mosse critiche, ad esempio da parte dei Behavioristi americani, quando aveva affermato la presenza di meccanismi comportamentali innati, evoluti nel tempo sulla base degli stessi processi che selezionano le caratteristiche anatomiche. E ancora restano delle ombre sui suoi rapporti con il nazismo che trovava nelle sue teorie punti di contatto o che comunque gli aveva conferito incarichi di prestigio. Nonostante questo, anche negli anni in cui il nazismo viene condannato, Lorenz viene riconosciuto un grande scienziato a tutti gli effetti e nel 1973, per i suoi studi sul comportamento animale gli verrà conferito il Premio Nobel.

Poco dopo lascia il Seewiesen Institute e, pur continuando a dirigere il Dipartimento di Sociologia Animale all'Accademia Austriaca delle Scienze, torna nella vecchia casa di Altenberg, dove la Max Plance Society crea apposta per lui un laboratorio scientifico.

Lorenz ha il merito di aver posto il problema della vicinanza tra gli umani e gli altri animali e quindi contribuito ad una maggiore coscienza nei confronti della condizione degli animali e all’affermazione del vegetarianesimo. Fino alla sua morte, avvenuta il 27 febbraio 1989, continuerà a scrivere, a divulgare e a difendere gli animali e l’ambiente.

Lo ricordiamo con una frase scritta da lui stesso: Chi ha contemplato una volta con i propri occhi la bellezza della natura non è destinato alla morte, bensì alla natura stessa, di cui ha intravisto le meraviglie.





OTTOBRE 2014

Zodiaco e misurazione del tempo: orologi solari e meridiane

Orologi solari e meridiane sono strumenti che si avvalgono di una tecnica molto antica per misurare il tempo, utilizzando la luce e la posizione del sole. Come gli antichi monumenti megalitici devono essere orientati in modo preciso e segnano l’ora solare del luogo in cui sono posizionati. Per comodità ormai i nostri orologi seguono ore convenzionali basate sui fusi orari con debite correzioni stabilite a livello nazionale e internazionale, per cui se leggiamo l’ora segnata da un orologio solare dovremo sempre tener conto che può esserci una sfasatura: non si tratta di un errore ma di un dato relativo a quel preciso luogo in cui ci troviamo. È un po’ come uscire dal mondo degli orari lavorativi e degli impegni e ricordarsi che siamo lì sotto il sole in un punto specifico di un pianeta roteante nello spazio e forse questa considerazione implicita fa parte del fascino di questi strumenti.


Orologio solare a Vodo di Cadore, Belluno

Astromatta propone questo argomento perché, come avevamo già visto per gli orologi astronomici, anche per gli orologi solari e le meridiane è consueto l’uso dei simboli astrologici come riferimento per visualizzare lo scorrere del tempo.

Di solito con il termine meridiana si indicano sia gli orologi solari che le meridiane vere e proprie. Queste ultime servono per stabilire il momento del mezzogiorno del luogo in cui sono situate. Gli orologi solari misurano invece l’ora locale utilizzando l’ombra proiettata da un’asta (lo gnomone) su un quadrante (il piatto) su cui sono segnate delle linee in fondo ad ognuna delle quali è riportato il numero corrispondente ad un’ora. Il Sole, nel suo apparente percorso nel cielo proietterà l’ombra dello gnomone in corrispondenza delle linee tracciate consentendo di leggere l’ora. Il piatto può essere un disegno o un vero e proprio oggetto posto su un piano orizzontate, obliquo o verticale. Dato che questo tipo di orologio funziona con il sole saranno riportate sul quadrante soltanto le ore diurne, di solito dalle 6 del mattino alle 6 di sera. Questi orologi devono essere posizionati in modo tale che il quadrante possa essere ben illuminato dall’alba al tramonto e devono essere adattati alla latitudine del luogo, piegando lo gnomone in modo che venga a trovarsi parallelo all’asse di rotazione terrestre. Se ne trovano spesso su antichi edifici storici e sulle vecchie case, soprattutto in campagna, ma ce ne sono anche di recenti a conferma del fascino che esercitano tuttora. Spesso sul loro quadrante sono inseriti proverbi e motti riguardanti il tempo: Fugit irreparabile tempus, È sempre tempo di essere onesti, Io ti segno le ore tu riempile d’amore, Torna il sole non il tempo, Carpe diem…

Anche le meridiane vere e proprie, quelle che hanno lo scopo di segnare il mezzogiorno del luogo in cui vengono poste, funzionano grazie al sole. Alcune di esse utilizzano l’ombra proiettata da uno gnomone, come gli altri orologi solari ma le più spettacolari funzionano grazie ad un raggio di luce che passa attraverso un foro (foro gnomonico). In questo caso la luce, viene proiettata lungo una linea che è la trasformazione del moto circolare apparente del Sole in un moto lineare. Ai lati di questa linea sono riportati i simboli dei dodici Segni dello Zodiaco. Le meridiane che funzionano grazie al foro gnomonico si trovano all’interno di un edificio, come quella del Palazzo della Ragione di Padova di cui abbiamo parlato nella puntata di giugno 2014. Possiamo anche dire che queste meridiane riproducono l’antica tecnica che segnava il sopraggiungere del Solstizio d’Inverno nei monumenti megalitici quali ad esempio Newgrange in Irlanda o di Briaglia in Piemonte.


La meridiana del Duomo di Milano

Tra le più famose abbiamo la Grande meridiana di Santa Maria degli Angeli, a Roma. Costruita da Francesco Bianchini, per volere di Papa Clemente XI, fu inaugurata il 6 ottobre del 1702 ed è tuttora funzionante. Nel pavimento di marmo della chiesa, sotto la crociera, è incastonata una striscia metallica lunga circa 44 metri, orientata Nord-Sud. Dodici riquadri esterni alla linea, posti lungo di essa, riportano i Segni dello Zodiaco in ordine dal Capricorno al Cancro. Il foro gnomonico ha un diametro di appena due centimetri e si trova sulla parete Sud ad un’altezza di circa venti metri. A mezzogiorno, quando il sole raggiunge il punto più alto del suo percorso, un raggio entra dal piccolo foro e si sovrappone alla linea sul pavimento. Nel corso dell’anno la luce del sole forma, rispetto alla verticale, angoli via via più ampi, partendo da un minimo che corrisponde al Solstizio d’Estate (inizio del periodo sotto il Segno del Cancro), ad un massimo che indica il Solstizio d’Inverno (inizio del tempo del Capricorno).

Anche il Duomo di Milano ha la sua meridiana. Si trova proprio all’ingresso, sul pavimento. Voluta da Maria Teresa d’Austria fu progettata dagli astronomi di Brera e ultimata nell’ottobre del 1786. Quando il sole raggiunge lo zenit un raggio penetra da un foro praticato sul soffitto della navata di destra e va a colpire un punto preciso sulla linea tracciata in terra, stabilendo il mezzogiorno.

Un’altra meridiana è a Bologna nella Basilica di San Petronio. La versione che possiamo vedere risale al 1776 ed è opera dell’astronomo Eustachio Zanotti. Nella navata sinistra una linea di marmo chiaro orientata Nord- Sud taglia obliquamente il pavimento e lungo la linea, formelle di marmo riportano i Segni Zodiacali. Il piccolo foro gnomonico è al centro di un sole dipinto sulla volta. La versione precedente del 1655 era del famoso astronomo e geografo Gian Domenico Cassini ed era a sua volta un rifacimento del lavoro di Egnazio Danti del 1575. La meridiana è in realtà un grande triangolo rettangolo in cui un cateto è la distanza tra il pavimento e il foro gnomonico, l’ipotenusa è il tracciato del raggio di sole che dal foro arriva sulla linea di marmo e l’altro cateto è la linea stessa. Cassini proprio grazie alla meridiana aveva intuito che i sessantasei metri e ottanta centimetri di lunghezza della linea corrispondevano alla seicentomillesima parte della circonferenza terrestre.

La meridiana del duomo di Messina fu voluta dall’astronomo Giuseppe Piazzi, iniziata con i lavori di restauro della cattedrale e terminata nell’aprile del 1801. Purtroppo il tempio, nonostante le grandi dimensioni, si rivelò poco adatto alla collocazione di una meridiana sia per la presenza troppo ravvicinata di altri edifici che producevano ombre, sia per la disposizione delle colonne all’interno, sia per l’orientamento dell’edificio. Per tutti questi motivi lo spazio a disposizione finì col rivelarsi modesto e a ridosso dell’altar maggiore.

Le meridiane non sono solo strumenti antichi, vengono riproposte anche in tempi recenti sia come strumenti di misurazione del tempo sia per il loro valore ornamentale. È il caso della meridiana del Museo Galileo di Firenze definita “ornamento matematico”, un po’ meridiana vera e propria e un po’ orologio solare segna le ore, dalle 9 del mattino alle 2 del pomeriggio, grazie all’ombra che un globo di vetro, posto sul grande gnomone di bronzo, proietta sul selciato e il percorso del sole nell’anno suddiviso dai dodici Segni dello Zodiaco.


Previsioni per il mese


Bilancia. Opportunità: Si affacciano situazioni nuove, nuovi incontri, nuove amicizie che creano intorno a te un clima piacevole e stimolante. Attenzione a qualche imprevisto improvviso.

Scorpione. Fermata: Non per scelta tua dovrai frenare i tuoi impulsi e la tua voglia di azione ma a conti fatti questo sarà a tuo vantaggio e ti regalerà una visione più chiara, precisa e profonda delle situazioni che ti coinvolgono.

Sagittario. Intensità: Questo mese ti porterà a vivere con intensità ogni cosa, ogni nuova possibilità sarà per te piena di speranze e di promesse per un migliore futuro.

Capricorno. Irrequietezza: Ti preoccupano le cose che arrivano all’improvviso, quasi come dei folletti burloni che scompigliano le carte o i tuoi programmi e questo ti porta ad essere irrequieto. La situazione oggettiva è migliore di come la vedi.

Acquario. Freschezza: Anche se persiste un certo altalenare del tuo cuore tra ottimismo e pessimismo, molte novità ti regaleranno una ventata di aria fresca e cieli sereni.

Pesci. Premura: Un periodo un po’ pressante questo: eventi e persone richiedono costantemente la tua attenzione. Fidati della tua intelligenza e del tuo intuito.

Ariete. Passione: L’energia positiva che senti dentro di te ti porta al rinnovamento, al cambiamento, alla costruzione di nuove situazioni.

Toro. Pazienza: Si presenteranno ancora quelle situazioni contradditorie e “fluttuanti” che a te non piacciono, per questo il consiglio è di usare pazienza. Nell’insieme comunque sarà un periodo abbastanza positivo.

Gemelli. Leggerezza: Nuove intuizioni, nuovi progetti, nuovi spunti galvanizzeranno i tuoi interessi e ti porteranno a superare con leggerezza rapporti un po’ complicati da lasciare al passato.

Cancro. Ritorni: Non tutto quello che riguarda il passato è risistemato e potrebbero riemergere dei malumori o dei rimpianti. Inaspettatamente saranno la razionalità e la lucidità ad aiutarti facendoti scoprire modalità nuove per affrontare le cose.

Leone. Entusiasmo: Qualche giornata di malumore non potrà frenare l’entusiasmo e la voglia di agire che ti porterà a modificare o concludere situazioni vecchie e a progettare nuove iniziative.

Vergine. Nervosismo: Spesso qualcosa o qualcuno richiede in modo pressante la tua attenzione e il tuo impegno, proprio in un momento in cui vorresti essere lasciato tranquillo. Concediti momenti dedicati a te e tutto sarà più facile.


Un personaggio della Bilancia: Thor Heyerdahl

Le frontiere? Esistono eccome. Nei miei viaggi ne ho incontrate molte e stanno tutte nella mente degli uomini…

Thor Heyerdahl, l’archeologo, l’esploratore, il navigatore, il vichingo dei nostri giorni, come qualcuno lo ha definito, nasce il 6 ottobre 1914 a Larvik in Norvegia, sotto il Segno della Bilancia e dal suo Segno eredita la libertà di pensiero, la capacità di andare oltre i confini e la voglia di viaggiare non solo nello spazio ma anche nella testa. Dalla madre, direttrice del museo della sua città, eredita invece la passione per la zoologia e l'antropologia che lo porterà ad approfondire biologia e geografia all'Università di Oslo e a specializzarsi in seguito in antropologia delle isole del Pacifico. È del 1936 il suo primo viaggio in Polinesia, a Fatu-Hiva, isola delle Marchesi e lui, giovanissimo ci va con la sua prima moglie, con l’intento di studiare la fauna e la flora locali in accordo con la Facoltà di Zoologia di Oslo.


Thor e la moglie però entrano in contatto con la cultura del posto e ne rimangono conquistati, tanto che prolungheranno la loro permanenza e resteranno sul posto un anno intero. Forse è quella capacità di relazionarsi tutta bilancina ad avvicinare Thor ai nativi dell’isola ma certo l’amicizia profonda che li lega a Teriieroo, capo polinesiano che li istruisce sui costumi e sulle leggende del suo popolo, li rende partecipi della vita dell’isola, non solo come spettatori o studiosi dei costumi locali. Grazie a Teriieroo apprendono la leggenda del Figlio del Sole, Kon-Tiki che portò in quelle isole gli avi degli attuali abitanti, coloro che prima vivevano in una grande terra, lontana, al di là del mare. Questo racconto suggerisce per la prima volta a Thor la possibilità di un legame tra i popoli oceanici e le culture preincaiche del continente americano.

Nel 1939 Thor si reca nella Columbia britannica e vive per un lungo periodo con gli indiani della costa nord-occidentale. Comincia anche a pubblicare la sua ipotesi secondo cui la migrazione verso le isole del Pacifico sarebbe iniziata dalle coste del Perù su imbarcazioni di legno di balsa. Successive migrazioni sarebbero partite proprio dalla Columbia britannica, su canoe.

La guerra mondiale lo porta ad interrompere i suoi studi e ad arruolarsi come paracadutista nell’esercito norvegese ma al termine del conflitto torna ad occuparsi delle antiche migrazioni nelle isole del Pacifico e decide anche di proporre ufficialmente la sua teoria al mondo accademico americano. Il riscontro però non è per niente incoraggiante e gli accademici bollano immediatamente come assurda la sua teoria perché, secondo loro, le imbarcazioni di balsa non avrebbero mai potuto reggere ad un simile viaggio e concludono ironicamente: Ci provi lei ad andare dal Perù fino alle isole del Pacifico su una zattera di balsa. Ma Thor è convinto della sua tesi e non si limita a difenderla dialetticamente, decide di provare. Del resto per una Bilancia una teoria è già quasi una realtà.

Il progetto non è semplice: prima di tutto occorre trovare il legname adatto, cioè alberi di balsa sufficientemente grandi per costruire l’imbarcazione. Riesce a trovarli in Ecuador, nella foresta, dopo un lungo viaggio che porta lui ed i suoi sei compagni d’avventura (cinque uomini e un pappagallo) ad attraversare le montagne e quindi a trasportare i tronchi lungo il fiume fino alla costa. Il 27 aprile 1947 il Kon-tiki, copia delle antiche zattere peruviane, è pronto a partire. Salpa dal porto di Callao in Perù, iniziando un’avventura che sembra assolutamente impossibile. A bordo ci sono, oltre a Thor, il navigatore e artista Erik Hesselberg, l’ingegnere Herman Watzinger che si occupa dei dati tecnici e delle misurazioni, il sociologo Bengt Danielsson cuoco nella spedizione, Knut Haugland e Torsein Raaby esperti nelle trasmissioni radio. L’oceano è immenso, le correnti sono forti, le ondate fanno tremare la fragile imbarcazione, gli squali hanno l’aria minacciosa… ma il viaggio continua e dopo 101 giorni di viaggio la zattera si arena sulla barriera corallina dell'atollo di Raroia. L’incredibile è avvenuto, il progetto è riuscito, la teoria si è dimostrata realtà possibile. Gli accademici continuano a disconoscere il valore scientifico dell’impresa ma il libro e il film che documentano l’avventura hanno un enorme successo di pubblico, in tutto il mondo. E in questa capacità di dialogare, di comunicare le proprie idee al grande pubblico possiamo vedere un’altra caratteristica della Bilancia. Il viaggio a bordo del Kon-tiki è fondamentale per la formazione e la vita di Thor e apre a quest’uomo che non aveva imparato a nuotare fino all’età di ventidue anni, la porta del suo mondo: il mare.

Dopo una serie di conferenze all’Università di Cambridge, Thor riesce ad organizzare un nuovo viaggio, questa volta con gli archeologi E.K. Reed e A. Skjølsvold: si tratta di una spedizione archeologica alle isole Galapagos. Lo scopo è quello di trovare tracce di possibili approdi che testimonino un legame con le civiltà preincaiche peruviane ed ecuadoregne. Gli scavi portano alla luce quattro abitazioni precolombiane con i resti di centinaia di vasi in ceramica proprio in stile preincaico che documentano l’attendibilità della teoria.

Nel 1955 Thor è pronto per una nuova impresa archeologica. Questa volta gli scavi si effettueranno nella misteriosa isola di Pasqua. La spedizione durerà un anno e vedrà al lavoro cinque archeologi, un medico, un fotografo e quindici marinai. Gli scavi mettono in luce i corpi dei mohai, le grandi, enigmatiche teste di pietra che guardano il mare, ma anche case di pietra preincaiche che confermano le intuizioni di Thor e, questa volta, le migrazioni provenienti dal continente americano avranno un riconoscimento ufficiale da parte del Congresso Scientifico del Pacifico. L’esperienza vissuta sull’isola diventerà un libro: Aku-Aku, un’altra appassionante avventura raccontata da Thor.


E che dire delle barche di papiro? Osservando le pitture egizie Thor si accorge che le barche non sono tutte uguali alcune sono adatte alla navigazione sul Nilo ma altre, con una forma particolare, potrebbero essere adatte al affrontare l’oceano. E da qui una nuova ipotesi: forse le antiche civiltà centroamericane avevano avuto contatti con l’Egitto. Questa nuova intuizione porterà alla costruzione di Ra e poi di Ra II, perché la prima barca non riesce a portare a termine l’impresa, sfasciandosi sotto la forza delle onde una settimana prima di raggiungere l’obiettivo. La riuscita del viaggio di Ra II dimostrerà la possibilità di contatto tra il continente africano e l’America, già in epoca precolombiana. Thor ci ha preso gusto a mettere in discussione una certa visione della storia ed è sempre più convinto che gli oceani non siano barriere ma possibilità di contatto tra i popoli, anche quelli del lontano passato. La dialettica, l’amore per la discussione e anche l’anticonformismo intellettuale sono tratti tipici dei nativi della Bilancia e Thor si mette ancora una volta in gioco con Tigris l’imbarcazione costruita su modello delle navi sumere. La scienza ufficiale afferma che i Sumeri non avrebbero mai potuto spingersi più a sud del golfo Persico perché le loro navi di giunchi non erano in grado di reggere la navigazione in mare aperto? Thor decide di confutare queste affermazioni. Fa costruire il Tigris dagli Aimara del lago Titicaca, esperti nell’intrecciare i giunchi che già si erano dimostrati eccezionali nella fabbricazione del Ra II, trasporta l’imbarcazione nell’Iraq centrale, dove un tempo era la Mesopotamia, la fa scendere lungo i fiumi fino al Golfo Persico, quindi continua nell’Oceano Indiano fino alla foce dell’Indo, poi ritorna sempre via mare fino al Mar Rosso e dimostra ancora una volta che quello che era ritenuto impossibile poteva invece essere fatto.

Citiamo ancora due imprese che testimoniano i contatti tra civiltà di continenti ritenuti lontani e apparentemente irraggiungibili nel mondo antico e che vedono Thor protagonista come archeologo anticonvenzionale: il ritrovamento di testimonianze di civiltà preislamiche nelle isole Maldive e la scoperta delle piramidi a gradoni di Tenerife, nelle Canarie. Queste ultime erano ritenute dei semplici mucchi di sassi o dei tentativi di terrazzamento ad opera dei contadini locali. Thor, che aveva studiato a lungo le piramidi peruviane di Tùcume, riconosce nelle pietre di Tenerife le stesse caratteristiche di costruzione e orientamento di quelle peruviane, messicane e mesopotamiche. La scoperta di questi contatti tra antiche culture dimostra una storia ben diversa da quella riportata sui libri di scuola che vuole restringere il mondo antico ad una piccola area di civiltà che termina con le colonne d’Ercole, dove i contatti tra continenti non sono nemmeno immaginabili. Gli studi, i viaggi e le scoperte di Thor allargano i confini oltrepassano le ipoteche e i limiti che una visione ristretta degli eventi del passato poneva alla ricerca.

Thor muore il 18 aprile 2002 a Colla Micheri, piccolo borgo medievale sopra Laigueglia, in Liguria, un luogo incantevole che aveva riscoperto, ristrutturato e fatto diventare la sua casa. Resta una targa a ricordare l’amore per questo luogo di Thor Heyerdah l’archeologo che ha riportato alla luce questo piccolo angolo quasi abbandonato, Thor il navigatore che guardava il mare dall’alto della collina e qui veniva a ritemprarsi dalle sue avventure.





SETTEMBRE 2014

Zodiaco e misurazione del tempo: gli orologi astronomici


I simboli dello Zodiaco accompagnano la storia, l’arte, la cultura, la tecnica in molti modi a volte anche sorprendenti. Questa volta li vediamo diventare elementi di riferimento fondamentali per la misurazione del tempo. Parliamo degli orologi astronomici, autentici capolavori dell’arte e della meccanica, in grado di indicare, oltre all’ora del giorno, tutta una serie di dati sul cielo del momento come la posizione del Sole (a volte anche dei pianeti maggiori), la fase lunare, la previsione delle eclissi… Su un cerchio del quadrante, o su un quadrante apposito, è riportato lo Zodiaco, usato come riferimento per rappresentare il sole, la luna e i pianeti nel loro moto apparente e nella posizione in cui vengono a trovarsi in ogni giorno dell’anno. Il centro dell’orologio rappresenta la Terra, ovvero il punto di vista dell’osservatore. La rivoluzione copernicana, con la scoperta del moto della Terra e dei pianeti intorno al Sole, non inficia i riferimenti che noi cerchiamo nella volta celeste per orientarci, trovandoci qui su questo pezzo di roccia roteante nello spazio immenso, e vengono usati tuttora da chiunque si trovi ad osservare il cielo per passione, per necessità o per lavoro.


L’orologio dei Re Magi della cattedrale di Strasburgo

Gli orologi astronomici compaiono in tutta l’Europa a partire dal 1300 e non si conosce molto sulla loro origine né su chi ebbe l’idea di applicare la meccanica dell’orologio all’astrolabio, l’antichissimo strumento utilizzato dagli astrologi e dagli astronomi per trovare la posizione degli astri e dai naviganti per stabilire la rotta della nave, prima che fosse introdotto il sestante. Certo è che questo tipo di orologio diventò un oggetto prestigioso e molte città si pregiarono di averne uno su un’apposita torre detta appunto dell’orologio o sui campanili.

Questi strumenti costituiti all’esterno da uno o più quadranti, da lancette e indicatori, nonché da elementi aggiuntivi quali carillon, statue ed automi in grado di inscenare veri e propri spettacoli allo scoccare delle ore, funzionavano in un primo tempo grazie ad un meccanismo mosso da un sistema di pesi che venne sostituito in seguito da un pendolo.


Uno dei più antichi è l’orologio dei Re Magi della cattedrale di Strasburgo, realizzato tra il 1352 e il 1354. Inizialmente era dotato di un calendario, un astrolabio, una cassa contenente il dispositivo meccanico e di una statua della Vergine col Bambino davanti alla quale s'inginocchiavano ad ogni ora i Re Magi, mentre un carillon suonava e un gallo cantava alzando le ali. Restaurato nel 1547 e poi nel 1842, l’orologio presenta ora un complesso gioco di meccanismi che si mettono in moto contemporaneamente, ogni giorno e una serie di personaggi che insieme interpretano una rappresentazione. Un putto alato, un fanciullo adolescente, un adulto e quindi un vecchio, che simboleggiano le quattro età della vita, scoccano uno dopo l’altro i rintocchi ad ogni quarto d’ora. Tutti e quattro sfilano davanti alla morte che ha in una mano una falce e nell'altra un battaglio col quale batte le ore, mentre un'altra figura di putto alato rovescia la clessidra che tiene in mano. A mezzogiorno un gallo canta per tre volte mentre le statue dei dodici apostoli sfilano davanti a Gesù che, passato l'ultimo apostolo, benedice i visitatori. Altre sculture rappresentano i giorni della settimana sotto la forma degli dei da cui prendono il nome. Particolare è il globo celeste caratterizzato da più di 5.000 stelle che riproduce i movimenti della volta stellata intorno alla Terra.

L’orologio del Municipio di Praga, indica il giorno corrente e la sua posizione nella settimana, nel mese e nell’anno. Inoltre è l’unico al mondo a mostrare contemporaneamente il calendario europeo, quello babilonese e quello astronomico. Sul disco del calendario, opera del pittore Josef Mánes, si può vedere il Segno zodiacale del momento. Anche l’orologio di Praga ha statue e figure simboliche che si muovono grazie ad un meccanismo sofisticato. Un connubio di simboli pagani e cristiani vuole che ad ogni ora ci sia la processione dei dodici apostoli, mentre le figure simboliche che si trovano vicine ai quadranti cominciano ad animarsi: sono la Vanità che si guarda allo specchio, il Turco che gira la testa, la Morte con la clessidra e l'Avarizia con una borsa di monete in mano. Quando gli apostoli finiscono il loro giro, un gallo d'oro batte le ali e canta mentre le campane suonano. Una leggenda crudele vuole che Mastro Hanuš, il costruttore, venisse accecato perché non potesse riproporre questa meraviglia in nessun’altra città.


L’orologio astronomico della chiesa gotica Marienkirche di Rostock in Germania, è suddiviso in tre parti sovrapposte: il carillon, l'orologio e il calendario perpetuo. Decorato con intagli su legno e con un quadrante di circa sedici metri quadrati di superficie, risale al 1472 ed è tuttora funzionante, anche se il suo disco è stato sostituito nel 1865 e sarà cambiato nuovamente nel 2017. Riporta la posizione del sole e della luna rispetto allo Zodiaco, le ore, la data, i giorni della settimana, i mesi e le fasi lunari.



L’orologio della Torre del Palazzo della Ragione di Mantova

Quello della torre di Berna, con il suo meccanismo del 1530 è uno degli orologi più vecchi della Svizzera, la patria degli orologi. È caratterizzato da una serie di personaggi pittoreschi: oltre ad Hans von Thann, la personificazione del tempo, che in cima alla torre segna le ore a colpi di martello, vediamo l'uomo che gira la clessidra, il gallo dorato che canta tre volte, gli orsi che sfilano in processione portando degli strumenti musicali e scortando un cavaliere armato di tutto punto. Elemento più recente è il giullare aggiunto solo nel 1642. L'orologio segna, oltre all'ora del giorno, anche il giorno della settimana, quello del mese, il mese stesso, il segno dello Zodiaco e la fase lunare. Anche questo orologio ha la sua leggenda: si racconta che Albert Einstein, che abitava vicino alla torre, abbia iniziato a formulare la sua famosa teoria della relatività proprio guardando gli autobus che svoltavano vicino alla torre. “E se andassero alla velocità della luce che cosa succederebbe?” si chiese il grande scienziato cominciando così a elaborare la sua teoria.


Citiamo ancora l’orologio di Oslo, situato sul fronte del Municipio, la grande costruzione di mattoni rossi che si affaccia sul fiordo e che ospita ogni anno la cerimonia per l’attribuzione del Premio Nobel per la Pace. Sul lato Nord, mentre sotto i portici intorno alla fontana, ai lati dell’ingresso principale, troviamo un ciclo di enormi bassorilievi in legno dipinto, opere di Dagfin Werenskiold, che rappresentano personaggi della mitologia nordica quali il drago Nidhogg, Odino, i corvi Huginn e Muninn, Vidar, il lupo Fenrir, Loki e Thor, in alto sulla facciata ecco il magnifico orologio astronomico con il cerchio dello Zodiaco in azzurro e oro e gli indicatori del Sole e della Luna.


In Italia, oltre all’orologio di piazza dei Signori a Padova, di cui abbiamo già parlato in una puntata precedente, segnaliamo quello famosissimo di Venezia con i Mori che battono le ore. Il suo movimento venne commissionato dalla Serenissima Repubblica a Gian Carlo Rainieri, orologiaio di Reggio Emilia, che iniziò il suo lavoro nel 1493. L’inaugurazione dell’orologio avvenne nel 1499. Anche qui c’erano numerosi personaggi: i mori, i Re Magi che si inchinavano davanti alla Madonna col Bambino, l'Angelo Annunciatore che suonava la tromba, producendo effettivamente un suono, tramite un mantice ed una canna ad ancia. La cosa più straordinaria era però la parte astronomica: il grande quadrante principale, con un diametro di quattro metri e mezzo, riportava, su una serie di cerchi concentrici, le ore, lo Zodiaco, le fasi lunari e la posizione del Sole, di Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. L'ora era indicata con il sistema italiano che divideva il giorno in 24 ore, di lunghezza variabile fra periodo estivo ed invernale. Nelle aperture circolari ai quattro angoli del quadrante principale erano stati sistemati degli astrolabi. Nel corso del tempo l’orologio ha subito numerosi restauri e al momento il quadrante astronomico che possiamo ammirare è molto più semplice: rimangono solamente le indicazioni delle fasi lunari e del Sole mentre tutto quanto si riferiva agli altri pianeti è stato eliminato.

L’orologio del torrazzo di Cremona, costruito tra il 1583 e il 1588 da Francesco e Giovan Battista Divizioli, rappresenta la volta celeste con le costellazioni zodiacali, attraversate dal passaggio del Sole e della Luna, che segnano lo scorrere del tempo. Il quadrante è costituito da una serie di corone concentriche che partendo dalla più esterna e procedendo verso il centro segnano rispettivamente: le ore del giorno, i nomi dei Segni dello Zodiaco, i gradi per ogni Segno, le immagini delle dodici Costellazioni zodiacali, i nomi dei mesi, i giorni. Un disco mobile sovrapposto misura la durata della lunazione. Da qui fuoriesce l’asta che segna il percorso del sole. Un altro disco mobile con un foro evidenzia la fase della luna. Dal disco centrale che rappresenta la Terra fuoriesce la lancetta delle ore.



L’orologio del Municipio di Praga

L’orologio planetario di Fanzago di Clusone in val Seriana, in provincia di Bergamo, è situato sulla facciata sud della torre del municipio. Costruito nel 1583 da Pietro Fanzago e tuttora funzionante, viene caricato a mano ininterrottamente tutti i giorni da circa quattrocento anni. Segna i movimenti del sole e della luna, le lunazioni, i mesi, le costellazioni dello Zodiaco, gli equinozi e i solstizi, le ore del giorno e la durata della notte. Sotto l’orologio c’è una scritta: “Sydera vix alij obscura ratione moverifanzagus manibus, luminibusque probat”, cioè “Ho messo in opera tutta la conoscenza acquisita dagli astronomi nei loro studi. 1583”

Bellissimo il quadrante dell’orologio della Torre del Palazzo della Ragione di Mantova costruito nel 1473 da Bartolomeo Manfredi, matematico e astronomo. È lui stesso a descrivere la sua opera con queste parole: “Ho finalmente terminato il quadrante dell’orologio che indica le ore ordinarie, le ore degli astrologi e quelle dei pianeti; l’allungamento e accorciamento dei giorni; il percorso del sole attraverso i segni dello zodiaco. Indica inoltre, giorno dopo giorno, ora dopo ora, il movimento della Luna, le sue fasi come si vedono in cielo, la sua età e si trova sopra o sotto la Terra; indica anche in quale segno sorge ad Oriente e in quale segno tramonta ad Occidente e come è a mezzogiorno ed a mezzanotte, con le sue congiunzioni, opposizioni e quadrature, con i giorni critici che è utile conoscere. Si possono vedere i giorni propizi per i salassi, per somministrare i medicinali, per fare le operazioni chirurgiche, per tagliare gli abiti e per indossarli; per i lavori dei campi e per i viaggi”. Il quadrante è originale, mentre il meccanismo, lasciato andare in rovina, è stato ricostruito nel 1989 Alberto Gorla di Cividale Mantovano, fabbro e appassionato orologiaio.


Citiamo infine l’orologio di Messina costruito dalla ditta Ungerer di Strasburgo nel 1933 e integrato nel campanile della cattedrale. A mezzogiorno il complesso sistema di contrappesi, leve e ingranaggi muove le statue di bronzo dorato, situate sulla facciata del campanile rivolta verso la piazza. Gli osservatori possono così assistere al carosello dei giorni della settimana e a quello delle quattro età dell’uomo, alla rappresentazione di varie scene della Bibbia e della tradizione locale, al canto del gallo e al ruggito del leone…

Sul lato del campanile rivolto verso la facciata della Cattedrale si può ammirare la parte astronomica dell’orologio. Qui troviamo il calendario perpetuo con l’angelo di marmo che indica con una freccia il giorno, il planetario con i pianeti il cui movimento è perfettamente sincronico a quello reale, con una approssimazione fino al centesimo di secondo, e la luna, un globo con il diametro di un metro e venti centimetri, suddiviso in due emisferi, uno dorato, l'altro nero. Il suo moto mostra alternativamente le due facce in perfetta sincronia con i movimenti e le conseguenti fasi lunari.


Tic tac, tic tac quanti galli dorati cantano sbattendo le ali mentre tu, lettore, scorri queste righe? Quanti personaggi diversi battono le ore, quanti automi sfilano in processione mentre il Sole e la Luna compiono il loro percorso lungo il cerchio dello Zodiaco?


Previsioni per il mese


Vergine. Amici: Il compleanno è sempre un po’ un nuovo inizio e coincide spesso con una rivalutazione delle esperienze fatte e una nuova carica per i mesi che verranno. Quest’anno in particolare arriveranno “in regalo” anche persone o eventi amici.

Bilancia. Fertilità: Il mese scorso parlavamo di nuovi orizzonti che si aprivano alla tua attenzione, ora arriva anche la voglia di fare e tradurre ciò che hai visto in opportunità concrete.

Scorpione. Forza: Un periodo non proprio facile ma affine al tuo carattere che ti rende capace di trovare nella lotta la fiducia in te stesso e la forza di agire per le cose in cui credi.

Sagittario. Vastità: Il consiglio delle stelle è di allargare lo sguardo, per cercare e ritrovare gli ampi spazi che ti sono congeniali dove troverai soluzioni imprevedibili e novità positive.

Capricorno. Metamorfosi: Le stelle sostengono i cambiamenti che vuoi mettere in atto e guidano la tua forza. Il futuro è promettente.

Acquario. Altalena: In bilico tra inquietudine e distensione ti senti sospinto ora verso l’alto ora verso il basso. Tieni conto del fatto che si tratta più di stati d’animo interiori che di situazioni o eventi e come tali devono essere considerati.

Pesci. Saggezza: Continua il processo iniziato lo scorso mese, processo che ti vuole meno confuso, meno aggrappato ai sogni come tuo rifugio e più disponibile a mettere in campo le tue capacità per produrre situazioni concrete.

Ariete. Speranze: Hai attraversato il fiume di cui parlavamo il mese scorso e ora puoi rilassarti, recuperare forze e permettere il manifestarsi di esigenze e speranze nuove.

Toro. Nervosismo: Un po’ pressato dal periodo precedente tendi a irritarti e scoraggiarti quando le cose non procedono nel verso giusto. In realtà il clima si sta rilassando e le situazioni tendono a scorrere in modo sempre più liscio e tranquillo.

Gemelli. Buonumore: La ripresa delle attività lavorative nel dopo ferie non è proprio indolore ma hai dalla tua parte una bella dose di umorismo, di scanzonata allegria che ti fanno superare tutto nel migliore dei modi.

Cancro. Radici: Un atteggiamento maturo e positivo ti consente di guardare con consapevolezza e forza le tue radici, gli eventi passati che hanno pesato in modo determinante su di te comprendendoli e dando loro una collocazione più precisa.

Leone. Fiducia: Anche se il periodo non è tranquillo riesci a vedere la risoluzione delle difficoltà e dei problemi animato dalla fiducia e dalla forza che trovi dentro di te.


Un personaggio della Vergine: Reinhold Messner

Ho cercato fin dal principio la libertà dentro di me. L'ho salvaguardata per tutta la vita come un guardiano il faro.

Bella quest’immagine che presenta Reinhold Messner, lo scalatore di tutte le cime più alte del pianeta e personaggio del mese. Alpinista solitario, scrittore appassionato, conferenziere, membro del Parlamento europeo e contadino, è un personaggio “roccioso” e contradditorio al tempo stesso. Lui si definisce un po’ schizofrenico perché contemporaneamente attratto dalla solitudine e dal bisogno di comunicare. Afferma di avere sempre dei sogni ma di avere la necessità di renderli tangibili, concreti.


Da bambino sognava di vivere in un castello e vive in un castello, sognava di vivere da scalatore e lo ha fatto, ha sognato il progetto di un museo dedicato alla montagna e lo ha realizzato. Queste caratteristiche sembrano tracciare molto bene alcuni dei tratti specifici di chi nasce sotto il Segno della Vergine, Segno contradditorio che mette insieme la mobilità del pianeta Mercurio con la solidità dell’elemento Terra.

Reinhold Messner nasce il 17 settembre 1944 a Bressanone, secondogenito di nove fratelli ed è uno scalatore da sempre. Le sue prime arrampicate risalgono a quando era ancora piccolissimo: aveva solo 5 anni e già accompagnava il padre sulle Odle, la catena dolomitica che era parte integrante del suo orizzonte, della sua terra. Vivevo in una valle molto stretta, sotto belle montagne – racconta - dove però non c’era nulla, niente piscine, niente campi da calcio… che cosa poteva fare un ragazzino se non andare con gli altri come lui verso le montagne, nelle malghe o ad arrampicarsi sui massi erratici? Era l’avventura. Poi comincia a leggere le imprese dei grandi scalatori, tra cui Walter Bonatti, e la sua passione si rafforza. I suoi sogni sono “con i piedi per terra”: sognavo di vedere le nostre montagne, non la Patagonia, l’Himalaya che erano troppo lontane… E sono proprio le scalate sulle Dolomiti che ancora oggi, anche se offuscate dalla fama delle sue imprese himalayane, sono quelle che gli hanno dato le esperienze migliori.

Fin da piccolo ha progetti molto chiari: vuol fare della sua passione il suo mestiere, anche se tutti lo sconsigliano perché non è un mestiere che offra grandi possibilità di campare.

Reinhold studia da geometra a Bolzano, frequenta l’università di Padova, lavora per un po’ di tempo come insegnante ma non cambia idea, non è disposto a svendere il suo sogno. Per lui un sogno non deve restare nella testa deve calare nella realtà concreta, deve trasformarsi in qualcosa di tangibile, esigenza molto forte per chi nasce sotto un Segno di Terra. E ci riesce, applicando il suo metodo personale: devi diventare una sola cosa con il tuo obiettivo e così lo raggiungerai, spiega.

Dopo una serie di ascensioni sulle Dolomiti, sul Monte Bianco e sulle Ande viene chiamato, con il fratello Guenther, suo compagno di scalate, per la sua prima grande impresa alpinistica, quella sul massiccio del Nanga Parbat, che lo mette per la prima volta a contatto con le vette più alte del mondo, i famosi “ottomila”. Purtroppo, quella che poteva essere un’avventura straordinaria si rivela tragica e terribile. Guenther perderà la vita in quell’impresa che a Reinhold costerà, oltre al dolore per la morte del fratello e le polemiche che ne derivano, l’amputazione di sette dita dei piedi a causa del congelamento.

Questa tragedia lo segnerà profondamente ma non diventa la fine del sogno. Reinhold caparbio, continua nella strada che ha scelto e diventa uno dei più grandi alpinisti di questo tempo, capace di superare record, scavalcare limiti, percorrere nuove vie ancora inesplorate, alla ricerca della bellezza che si nasconde nell’affrontare l’impossibile. Certo ci sono dei rischi e fanno parte dell’essenza dell’avventura. La bellezza di questa esperienza sta proprio nell’essere “esposti”, nel non avere appigli. Reinhold ama le spedizioni solitarie, con meno mezzi possibili e ne fa anche la sua “filosofia di scalatore”.

Se tu pianti un chiodo, accetti di mettere qualcosa che ti dia sicurezza, sposti la sicurezza da dentro di te all’esterno, e diventi fragile. Se sei esposto ti muovi solo e quanto ti senti sicuro e questo ti rende più forte, puoi contare su ciò che ti suggerisce il tuo istinto animale, quello della sopravvivenza, quello che nei momenti difficili ti rende sveglio e attento. Di sé dice: io ho avuto sempre l’istinto, anche se altri erano più bravi di me nell’arrampicare io avevo l’istinto che mi diceva “da lì non si passa” “lì la roccia è fragile” e così sapevo scegliere la via. Un istinto che sai riconoscere e accettare se accetti la tua natura animale, quella che le religioni negano mettendo l’uomo da una parte e gli animali dall’altra. Altro punto importante è l’assunzione completa delle proprie responsabilità: non puoi accusare gli altri o accusare la montagna delle tue difficoltà o delle tue sconfitte. Sei tu che agisci, che valuti, che ti muovi fin dove puoi e che se necessario accetti di tornare indietro. Certo i nativi della Vergine si riconosceranno in questa ricerca della sicurezza all’interno di se stessi così come nell’attenzione al particolare e nella capacità di autocritica.


Reinhold, quando cammina, gli piace farlo da solo. Perché la solitudine è un mezzo straordinario che però porta con sé anche una sofferenza: quella di non poter dire nulla, di non poter comunicare le sensazioni che si provano. Da solo un po’ ti perdi: non sai più nemmeno se sei umano o cosa sei.

E questo porta a superare un limite? A vedere al di là? Cosa succede quando si è in alto vicino al cielo? Lassù sull’Everest è tutto stretto e hai la sensazione di essere esposto. La vera gioia è il ritorno, perché il ritorno è rinascita ma lo capisci solo se ti sei esposto. L’infinito è una dimensione molto interessante ma è al di là di una barriera. Quello che vediamo è solo un trucco interiore, una capacità per aiutarci a sopravvivere ma non siamo nell’aldilà, non possiamo sapere nulla della dimensione divina. Tutte le religioni sono nate dalla testa degli uomini. Chi inventa una religione deve dichiarare un legame con dio per essere credibile…

Per Reinhold l’alpinismo non è come per molti sfida alla natura ma piuttosto un dialogo profondo. C’è, nel suo rapporto con la natura, e con la roccia in particolare, un qualcosa che potremmo definire quasi mistico. Anche questo ci fa pensare al Segno della Vergine e al suo contatto intimo con la Terra. Quando guardo le montagne ho i sentimenti delle montagne dentro di me: li sento, come Beethoven che sentiva i suoni nella testa quando era sordo e compose la Nona sinfonia. Le rocce, le pareti e le scalate sono un'opera d'arte... Bandiere sulle montagne non ne porto: sulle cime io non lascio mai niente, se non, per brevissimo tempo, le mie orme che il vento ben presto cancella. Si definisce una persona con i piedi piantati in terra ma con dubbi e incertezze e paure. Sono queste debolezze che possono essere trasformate in fondo in strumenti preziosi: ti fanno essere attento ai particolari, alla preparazione di un’impresa, ti fanno procedere a piccoli passi, a volte anche accettando di fallire o dover recedere. Del resto – dice - non impariamo dai successi ma dai tentativi e dagli errori corretti via via. E poi le mie sono spedizioni “povere” che mi consentono di poter fallire. Scelte apposta tra quelle senza grande dispendio di denaro gli consentono una maggiore libertà di movimento. La salvaguardia della libertà è del resto un filo conduttore nella vita di Reinhold. Anche il suo primo matrimonio, con una donna che amava tantissimo, finisce a causa delle sue continue assenze, sempre impegnato nelle sue spedizioni. Ho scelto la mia vita perché se no non potevo essere felice. Ma cos’è la felicità per Reinhold? Un sogno e succede quando non ce ne rendiamo conto. Nasce quando la testa è libera, non piena di idee già vecchie.





AGOSTO 2014

Zodiaco e sport


Astromatta propone questo abbinamento tra sport e Segni dello Zodiaco ispirandosi, anche questo mese, all’estate e alla voglia di muoversi. Ogni tipologia zodiacale manifesta un suo particolare approccio con le esperienze che si manifesta anche nella scelta dell’attività sportiva. C’è chi preferisce i giochi di squadra e chi le attività individuali, chi predilige le discipline fortemente competitive e chi quelle con un contenuto espressivo e artistico, chi sceglie lo sport per dare sfogo alla sua energia vitale e chi invece è attento all’ambiente in cui l’attività si svolge o ai legami di amicizia che si creano con i compagni di squadra.


Astromatta ha fatto anche un piccolo esperimento e ha chiesto “Qual è il tuo sport preferito?” a dodici persone, scelte tra gli amici, in modo che tutti i Segni dello Zodiaco fossero rappresentati. Potete leggere le loro risposte qui di seguito e potete confrontarle con quanto afferma l’Astrologia. Possiamo dire che il risultato sia piuttosto interessante. Come è logico facendo questa domanda a più persone dello stesso Segno non si otterrebbero sicuramente risposte identiche, ma il modo in cui ognuno ha espresso la sua preferenza è molto significativo e coincide con lo stampo particolare di ognuno dei dodici archetipi astrologici.


I SEGNI DI FUOCO

I Segni di Fuoco sono i più sportivi dello Zodiaco: hanno molta energia e molto bisogno di esprimerla. Sono Segni attivi, amano il movimento e l’azione. Hanno anche una buona dose di competitività e amano gareggiare.


Ariete

La risposta di EP: Mi piace lo sci fuori pista e mi piace guidare.

L’Ariete, tra i tre, è quello che incarna maggiormente tutte queste caratteristiche. La sua vitalità lo porta ad amare la vita sportiva e le sfide, soprattutto se praticate all’esterno, all’aria aperta. Un po’ incostante e insofferente può peccare di poco metodo e poca costanza, in compenso mette sempre molto entusiasmo in quello che sta facendo. All’Ariete piacciono anche gli sport con scontro fisico come la lotta libera o il rugby e tutti quelli che hanno a che fare con la velocità come motociclismo, motocross, automobilismo.

Il personaggio: Ayrton Senna, pilota automobilistico.


Leone

La risposta di MP: Mi piace il calcio e… i videogiochi valgono?

Il leone, orgoglioso e regale, vitale e pigro come un gattone, più che la competizione ama l’ammirazione degli altri. Gli piacciono le palestre ben organizzate e con ottime attrezzature, gli piacciono gli sport scenografici, gli piace essere il capitano della squadra. Quando però trova uno sport che lo appassiona davvero sa impegnarsi a fondo fino a diventare un vero fuoriclasse.

Il personaggio: Mario Balotelli, calciatore.


Sagittario

La risposta di MM: Mi piace correre e sentire tutto il corpo che risponde.

Per il Sagittario il movimento fisico è soprattutto divertimento e piacere. Ama correre, non necessariamente per gareggiare, anche solo per il piacere del movimento che per lui è un’esigenza naturale. Gli piace la competizione e la sfida ma vissute con senso di lealtà e con leggerezza, il che non gli impedisce di impegnarsi a fondo. Riesce bene in tutti gli sport che richiedano estro, energia e prontezza di riflessi come il calcio, il basket o la pallavolo e in tutto ciò che impegna le gambe, perché, soprattutto, il Sagittario ama correre e saltare!

Il personaggio: Fiona May, campionessa di salto in lungo.


I SEGNI DI TERRA

I Segni di Terra sono molto legati alla natura e per loro il contatto con la terra, le rocce, i prati e i boschi significa automaticamente benessere. Per loro sono indicate le attività che favoriscono questo legame. Non amano molto la competizione con gli altri e preferiscono sport individuali in cui migliorare man mano le loro prestazioni. Sono determinati e costanti e se trovano uno sport che li appassiona possono diventare dei campioni proprio grazie alla serietà del loro impegno.


Capricorno

La risposta di GB: Mi piace il gioco creativo dato dal corpo, come estensione della gestualità consapevole, che porta a interagire con l’ambiente, come nuotando nel mare dell’esistenza. Mi piacciono gli sport che portano a questo come la Nu’ Vad dell’antica arte marziale dei nativi europei.

Il Capricorno preferisce attività solitarie che richiedano concentrazione e precisione. Sceglie il suo sport con attenzione, razionalità e prudenza ma quando ha deciso può rivelare molta grinta e coraggio. Spesso è un amante della montagna i cui paesaggi si addicono al suo carattere contemporaneamente ostico e dolce. Ama le arrampicate perché soddisfano il suo senso di determinazione e di sfida con se stesso o le lunghe camminate. Inaspettatamente può rivelarsi un audace pilota di formula uno.

Il personaggio: Tiger Woods, campione di golf.



Toro

La risposta di SR: Danza, nuoto, tennis… In generale sport individuali anche se all’interno della squadra mi piace la solidarietà e l’aiuto reciproco.

Il Toro pur possedendo una costituzione robusta non ama sottoporsi a fatiche prolungate e preferisce le attività che consentano di alternare al movimento piacevoli pause di riposo. Pigro ma tenace, si appassiona in maniera graduale a un’attività sportiva. È molto costante e questa qualità può portarlo a diventare un grande campione nella disciplina che si è scelto. Può amare tanto gli sport acquatici quanto il tennis ed è l’unico dei tre Segni di Terra a cui piacciono gli sport di squadra come il calcio, la pallavolo e il basket. Ha un senso del ritmo e dell’armonia molto sviluppati ed è portato per la danza.

Il personaggio: Tania Cagnotto, tuffatrice.


Vergine

La risposta di AL: Neanche sforzandomi me ne vengono in mente…

La Vergine, dubbiosa, insicura, autoironica e riservata prima di trovare il suo sport ha bisogno di essere rassicurata e stimolata: solo a questo punto decide di cominciare e magari riesce anche ad appassionarsi. Per lei il contatto con la natura è importante e rasserenante ma accetta anche di impegnarsi in palestra. Preferisce attività che non comportino eccessivo stress e che in compenso abbiano una valenza salutista. Raramente è spinta dal desiderio della competizione e preferisce sport individuali.

Il personaggio: Reinold Messner, alpinista.


I SEGNI D’ARIA

I Segni d’Aria esprimono la loro energia più in senso mentale che fisico quindi, più che il desiderio del movimento, per loro assumono importanza altri elementi nella scelta di un’attività sportiva come ad esempio l’ambiente in cui si svolge e le persone che hanno intorno.


Acquario

La risposta di GP: Mi piace il pattinaggio artistico perché è come volare.

L’Acquario preferisce stare lontano dagli sport faticosi o troppo competitivi ed è il primo a entusiasmarsi per tutto ciò che può essere originale o artistico. Sostituisce l’abilità, l’imprevedibilità e la fantasia alla grinta che è propria di altri Segni. È portato anche per quegli sport che richiedono abilità tecniche specifiche come il motociclismo, l’automobilismo, il deltaplano. Spesso inizia a praticare una disciplina più perché invitato da un amico, per curiosità o per interesse culturale che per passione vera e propria per quello sport in particolare.

Il personaggio: Valentino Rossi, motociclista.


Gemelli

La risposta di DD: Be’, non sono una sportiva. Al massimo cammino o nuoto.

I Gemelli, emotivi e irrequieti di solito non sono dei grandi sportivi anche se mantengono spesso una invidiabile forma fisica. Scelgono una disciplina per curiosità o per divertimento, magari spinti dalla novità o dalla compagnia di qualcuno. Inquieti e incostanti come sono si appassionano a discipline diverse, provandole e abbandonandole subito dopo indipendentemente dai risultati ottenuti, peraltro solitamente buoni. Non amano gli sport stancanti, quelli troppo fortemente competitivi e nemmeno quelli che richiedono troppa costanza perché si annoiano in fretta.

Il personaggio: Johnny Weissmuller, nuotatore e attore.


Bilancia

La risposta di RM: Camminare in montagna è uno sport?

La Bilancia vede l’attività fisica più come un mezzo per mantenere una buona forma fisica che per ottenere traguardi sportivi e medaglie. Non ama la fatica, non ama sudare. Lo sport è più un mezzo che un fine, un elemento nella sua complessa vita sociale. Lo sport è scelto prima di tutto per le persone che si possono incontrare e frequentare, poi per il luogo, magari alla moda, in cui lo si pratica, poi per l’abbigliamento che richiede e che deve essere scelto con cura… È importante che i movimenti richiesti abbiano una loro bellezza ed eleganza. Quando si impegna la Bilancia sa raggiungere risultati brillanti soprattutto se l’attività la diverte. Può però anche abbandonare tutto all’improvviso se subentra la noia.

Il personaggio: Jury Chechi, ginnasta.


I SEGNI D’ACQUA

I Segni d’Acqua sono classificati come i più pigri dello Zodiaco. Prediligono le attività che li appaghino anche da un punto di vista emotivo.


Pesci

La risposta di BP: Le arti marziali. Non tanto per la lotta quanto perché implicano un aspetto filosofico.

I Pesci difficilmente sono frequentatori entusiasti delle palestre ma possono applicarsi con grande passione a uno sport che scoprono di amare. Le attività che preferiscono uniscono al movimento del corpo la possibilità di esprimere qualcosa di interiore, qualcosa di coinvolgente. L’acqua è il loro elemento e quindi amano gli sport acquatici. Sono adatti a loro tutti i giochi che richiedono intuito, come basket e pallavolo o hanno a che fare con i piedi, come il calcio o la danza.

Il personaggio: Joaquín Cortés, ballerino di flamenco.


Cancro

La risposta di FD: La ginnastica artistica e il pattinaggio per la creatività e l’arte che ispirano.

Il Cancro è pigro ma ama il ritmo e le attività che abbiano un contenuto artistico ed espressivo come la ginnastica artistica e la danza. Sente il fascino dell’acqua e ama nuotare, non necessariamente per gareggiare. Poco competitivo preferisce le attività individuali ed è contento quando può coinvolgere degli amici nelle sue passioni sportive per condividere con loro sia il gioco che le emozioni che provano.

Il personaggio: Eleonora Abbagnato, ballerina classica.


Scorpione

La risposta di BB: Nuoto, perché amo l’acqua e mi piace sentirmi parte di lei.

Lo Scorpione è fortemente passionale in tutte le sue manifestazioni e quindi nello sport mette tutto il suo impeto, la sua forza e anche la sua sensualità. È competitivo, ama la lotta e predilige gli sport che gli consentano di gareggiare. Ha un’alta considerazione di sé e accetta poco le critiche. Gli piace mettere in gioco la sua energia e il suo intuito diventando un vero fuoriclasse negli sport che richiedono l’abbinamento di queste due qualità.

Il personaggio: Diego Armando Maradona, calciatore.


Previsioni per il mese


Leone. Spazio: Hai bisogno di uscire: uscire di casa, uscire da una situazione che non ti piace più, uscire e avere davanti spazi grandi e aperti, si tratti di panorama o di possibilità.

Vergine. Coraggio: Ti senti vivo e con voglia di agire. La vitalità ti sostiene e ti fa uscire da dubbi e indecisioni e può portarti a un cambiamento sostanziale nel tuo modo di approcciare le situazioni.

Bilancia. Valico: Hai fatto un percorso e ora cominci a vedere un panorama nuovo che si apre davanti ai tuoi occhi, ancora tutto da scoprire.

Scorpione. Tempismo: I tuoi movimenti e le tue decisioni richiedono la lucidità e l’intuito che ti contraddistinguono per dare i risultati che desideri. Buone prospettive.

Sagittario. Fioritura: I tuoi progetti prendono corpo e vita. L’umore sarà allegro e positivo. Un bel periodo per il Sagittario.

Capricorno. Sorriso: Il sorriso sarà la tua arma vincente e le situazioni ingarbugliate si scioglieranno, quelle tese si sgonfieranno, quelle complesse diventeranno semplici.

Acquario. Aspettative: Quello che accade non è quel che ti aspetti ma le stelle consigliano di non irrigidirti. Se guardi gli eventi senza gli occhiali dell’aspettativa scoprirai cose nuove e interessanti.

Pesci. Cambiamento: “Meno sogni e più decisioni” potrebbe essere il leitmotiv di questo mese per te. Non si tratta di un consiglio o di un incitamento ma di un dato di fatto, di un cambiamento che avviene dentro di te.

Ariete. Guado: Stai attraversando un fiume, sull’altra riva troverai cose nuove che per ora non immagini.

Toro. Impegno: Per te non è ancora periodo di vacanza, ci sono situazioni che non possono essere abbandonate, scadenze a cui devi dare attenzione. La tua forza farà andare tutto per il meglio.

Gemelli. Ottimismo: Torna il buonumore, la voglia di ideare nuove cose e metterle in essere. Sarai ottimista e pieno di energie.

Cancro. Carica: Ti senti pieno di energie e di slancio e ti senti anche un po’ strano perché non sei abituato ad essere così. È un momento buono per prendere decisioni.


Un personaggio del Leone: Mata Hari

La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.

Così pensava Mata Hari, danzatrice leggendaria, giustiziata come spia nel 1917, tuttora viva nel mito alimentato da romanzi e film.


Margaretha Geertruida Zelle, la futura Mata Hari, nasce il 7 agosto 1876 a Leeuwarden, villaggio della Frisia olandese. Suo padre è un uomo d’affari olandese, la madre è originaria di Java e probabilmente a lei deve il colore ambrato della pelle ed il fisico sinuoso. Il “probabilmente” è doveroso perchè nella sua vita realtà e invenzione sono così intrecciate che tutto sembra essere e contemporaneamente non essere: Mata Hari sembra quasi più un avatar che una persona in carne e ossa. L’intreccio di fantasie, curiosità, aneddoti e voci che la circondano può anche nascondere la realtà di una donna intelligente, fiera e indipendente, forse troppo per un periodo storico in cui per le donne una posizione subordinata era quasi d’obbligo. Margaretha era una leonessa e certo non le mancavano grinta e coraggio.

Studia per diventare insegnante, conosce un uomo rispondendo a un annuncio sul giornale e lo sposa. Lui, Rudolf Macleod, ha vent’anni più di lei e si dimostra ben presto un violento. I due si sono trasferiti a Java e qui Margaretha entra in contatto con la cultura orientale e soprattutto rimane affascinata dalle danze javanesi. Il matrimonio fallisce, dei due figli il più grande muore, sembra, avvelenato dai domestici, e la più piccola viene affidata ai parenti, mentre Margaretha parte per Parigi, in cerca di un lavoro e di una nuova vita. Fa un po’ di tutto: insegna, posa come modella per i pittori e infine comincia a danzare. È a questo punto che nasce il personaggio di Mata Hari. Il nome, che in malese significa il sole, l’occhio del giorno, scelta davvero in sintonia con il suo Segno di nascita, i movimenti ispirati alle danzatrici giavanesi, le coreografie esotiche, i veli e i gioielli che costituivano il suo abbigliamento formano un mix di fantasia ed erotismo che coglie nel segno. Siamo agli inizi del nuovo secolo e Mata Hari passa dal Salon Kireevsky, il locale malfamato in cui inizia la sua avventura di ballerina esotica, ai salotti eleganti.

Colta, intelligente, bella e piena di fascino Mata Hari diventa un vero e proprio caso e comincia ad alimentare intorno a sé la leggenda. In modo molto naturale, da vero Leone, costruisce la sua immagine dipingendola con toni regali, esotici ed erotici. Comincia inventandosi delle origini nobili e di aver appreso l’arte della danza in un tempio indù e un po’ alla volta diventa quel personaggio interessante, misterioso, straordinario che ancora oggi sollecita la fantasia. Si dice di lei che nessun uomo sappia resisterle e cominciano anche le sue storie amorose con funzionari, uomini politici e ufficiali, non solo francesi, dato che la sua fama è ormai oltre i confini della Francia.


È a questo punto che inizia le sua storia come spia, anche se non è certo che lei abbia avuto una qualche parte nel passaggio di informazioni tra alleati e nemici. Le si attribuisce una relazione con un ufficiale tedesco dei servizi segreti, la si accusa di avergli dato notizie carpite da personaggi di spicco sul fronte avverso, confidenze colte nell’intimità di incontri in cui il potere del suo fascino portava a essere poco reticenti.

Mata Hari si dichiarerà sempre innocente, la sorveglianza a cui viene sottoposta non porta a nessuna prova concreta, le ricerche storiche non riveleranno mai nulla di certo, ma nel 1917 la bella danzatrice viene incriminata per spionaggio. L’accusa si basa sull’intercettazione di un presunto messaggio radio che farebbe riferimento a Mata Hari come spia e al suo nome in codice H-21, ma potrebbe trattarsi di un falso, perché non si capisce il motivo per cui tale messaggio sia inviato ai tedeschi con un codice e una frequenza già decriptati da tempo dai francesi. Probabilmente Mata Hari, in un momento di difficoltà dei francesi nella grande guerra, diventa un comodo capro espiatorio ed è facile attribuire a una donna dalla vita così “immorale” anche l’accusa di tradimento. Forse lei, leonessa orgogliosa e ingenua, contava sulla sua forza e sull’appoggio dei suoi amanti altolocati, ma la condanna arriva implacabile e, all’alba del 15 ottobre del 1917, viene fucilata.

Anche la sua morte, forse ingiusta, si copre di leggenda e lei è l’eroina che lancia baci ai soldati del plotone d’esecuzione, che si scopre il seno in un gesto di sfida, che affronta la morte senza paura. Qualcuno racconterà addirittura che i soldati del plotone d’esecuzione fossero bendati per non subire il suo fascino, altri che Mata Hari fosse fino all’ultimo convinta di esser la protagonista di una messa in scena che l’avrebbe alla fine lasciata viva e libera… ma non sarà così. Margaretha Zelle muore in quell’alba d’autunno, aveva 41 anni.

Nel 2001, il paese natale di Mata Hari, ha ufficialmente chiesto al governo francese la sua riabilitazione.





LUGLIO 2014

Caccia al tesoro


Visto che la bella stagione invita ad andare in giro, a visitare luoghi e città, AstroMatta propone ai suoi lettori un gioco, una specie di caccia al tesoro alla ricerca dei simboli dello Zodiaco.

Chi può viaggiare potrebbe visitare i luoghi astrologici di cui abbiamo parlato nelle puntate precedenti: la Sacra di San Michele, il Cromlech di Dreamland, il Tempio malatestiano di Rimini, il Palazzo della Ragione di Padova o, un po’ più lontano, Newgrange sono mete che gli appassionati dello Zodiaco apprezzeranno di sicuro.


Ad esse aggiungiamo in questa puntata una nuova destinazione: la Galleria Umberto I di Napoli, famosa come centro di attività commerciali e culturali e anche, nel secolo scorso, come regno degli sciuscià, i ragazzini lustrascarpe. La storia di questa grande struttura in ferro e vetro, costruita sopra un complesso di quattro palazzi, parte dall’epidemia di colera che colpisce Napoli nel 1884. Per arginare il contagio, viene decisa una vasta operazione di bonifica che prevede lo sventramento dei quartieri di Porto, Pendino, Mercato e Vicaria. Su un’area resa disponibile dalle demolizioni vengono edificati i quattro nuovi palazzi che costituiscono il supporto della Galleria, progettata dall’ingegnere Paolo Boubée e costruita quasi in contemporanea con un’altra grande struttura architettonica, la Tour Eiffel di Parigi. Fin da subito la nuova Galleria diventa il centro della vita commerciale, culturale e artistica della città e, come la Tour Eiffel, sembra racchiudere nella sua struttura metallica il simbolo stesso della fiducia nel futuro, nella scienza e nel progresso.

La Galleria Umberto I ha quattro bracci, di diversa lunghezza che si intersecano in una crociera ottagonale coperta da una grande cupola, quasi una ragnatela di ferro, attraverso la quale si vede il cielo. Proprio sotto la cupola, sul pavimento ecco il mosaico della rosa dei venti contornata dal cerchio dello Zodiaco. Questo mosaico, realizzato nel 1952 dalla ditta Padoan di Venezia, in sostituzione di quello originale danneggiato dal tempo e soprattutto dalla guerra, testimonia ancora una volta l’importanza e il riferimento culturale dei simboli astrologici. Una curiosità: si dice che chi, in questa Galleria, faccia tre giri intorno al mosaico del proprio Segno zodiacale possa realizzare un desiderio…

Per raggiungere questi luoghi astrologici avete a disposizione mappe e indicazioni e quindi la caccia al tesoro non risulterà molto difficile. Per chi volesse invece sperimentare percorsi nuovi e inusuali consigliamo di gironzolare alzando spesso gli occhi sulle facciate dei palazzi o abbassandoli sulle pavimentazioni su cui cammina. Sarà interessante e a volte stupefacente notare quante volte siano riportati i simboli astrologici nelle decorazioni. Qualche esempio di Zodiaco scoperto per caso? Sul duomo di Torino c’è una meridiana con i Segni zodiacali e gli stessi sono riportati sugli archi sopra il tetto del duomo di Milano, li troviamo anche sul pavimento del molo di Laigueglia, in mezzo a una rosa dei venti e sulla facciata di un palazzo di Como si possono vedere disegnati il Toro, il Leone e l’Ariete. Buon divertimento!


Previsioni per il mese


Cancro. Rinnovamento: Un compleanno che porta davvero un nuovo inizio e darà l’avvio a un periodo di energia rigenerante.

Leone. Respiro: Situazioni vecchie che si chiudono e situazioni nuove che si aprono. È un periodo che potrebbe essere descritto come l’atto del respirare: qualcosa devi lasciare e qualcosa di nuovo arriva a te.

Vergine. Adattabilità: Questa la dote da utilizzare in un periodo in cui risorse nuove da un lato e il bisogno di ordine dall’altro possono tenerti un po’ troppo concentrato sui problemi pratici.

Bilancia. Amicizia: Un atteggiamento amichevole nei confronti delle persone, delle situazioni e della vita in generale caratterizzerà questo periodo di inizio estate.

Scorpione. Diffidenza: Vedi nuove prospettive che si aprono ma ti sembra che danneggino quanto hai costruito e mantieni una diffidenza forse eccessiva nel giudicarle.

Sagittario. Ottimismo: Un atteggiamento positivo e ottimista rende divertenti le novità in arrivo. Si fa strada l’anima più giocherellona del Sagittario.

Capricorno. Novità: Cose nuove si presentano alla tua attenzione e fanno prevedere evoluzioni positive e armoniose.

Acquario. Tensione: Vecchio e nuovo, pessimismo e ottimismo, chiusura e apertura: ogni cosa può essere guardata da prospettive opposte e questo crea in te una tensione a volte difficile da gestire e a volte profondamente vitale.

Pesci. Contrasti: Un mese da percorrere tra confusione e rigore: un po’ del caos a cui sei abituato, e che è un po’ il tuo elemento, e un po’ di disciplina per risistemare gli elementi intorno a te e per meglio comprenderli.

Ariete. Sostegno: Si apre per te un periodo di grande vitalità che ti sosterrà in ogni azione o iniziativa tu voglia intraprendere.

Toro. Insofferenza: Le novità che si presentano sconvolgono i tuoi piani, le certezze che hai raggiunto non sembrano poi così certe. Il Toro scalpita e sbuffa.

Gemelli. Riflessioni: Tutto dovrebbe andare per il meglio eppure, per te che tendi a prendere la vita con leggerezza, questo periodo porta riflessione e valutazione sugli eventi che si propongono alla tua attenzione o che ti coinvolgono direttamente.


Un personaggio del Cancro: Alan Turing

Il nome di Alan Turing è tornato recentemente alla ribalta con la notizia del superamento del suo famoso test da parte di un computer. Il test, da lui ideato negli anni cinquanta, è usato tutt’oggi per verificare se una macchina sia o meno in grado di rispondere a domande in modo così “umano” da non essere distinguibile da una persona in carne e ossa. Il test testimonia anche la genialità del suo ideatore, uno dei primi a interessarsi all’intelligenza artificiale e ai problemi ad essa connessi, in anticipo sui tempi di almeno vent’anni.


Alan Turing nasce a Londra il 23 giugno 1912, secondogenito di Hethel e Julius Turing, funzionario inglese in servizio in India, nel distretto di Madras. Al momento della nascita di Alan, Julius è in licenza biennale in Inghilterra ma finita la licenza decide di tornare in India con la moglie lasciando i due figli presso la famiglia del colonnello Ward. I coniugi Ward sono molto inglesi, molto rigidi, molto vittoriani e vorrebbero educare a questi principi i due riluttanti ragazzini. Alan in particolare non risponde per niente a questi canoni: sensibile, come solo un nato sotto il Segno del Cancro sa essere, appassionato di scienze e in particolare di chimica, ama fare esperimenti e al contrario non ama, e non studia, le materie scolastiche tradizionali. Per questo non ha la stima degli insegnanti, né ha buoni rapporti con i coetanei che lo giudicano un ragazzino strambo, solitario e impegnato in strani e puzzolenti esperimenti. I suoi risultati scolastici sono deludenti. Nessuno sembra interessato a capire questo ragazzino dall’intelligenza non comune e fuori dagli schemi, assetato di conoscenza, con una propensione per la matematica che potremmo definire geniale. Alan è molto solo, i Cancri sono spesso dei solitari anche per scelta, e legge molto: Russel, Einstein, Eddington sono tra i suoi autori preferiti e contribuiscono alla sua formazione.

Alla fine degli anni venti fa amicizia con Christopher Morcom, un compagno di scuola, la sua prima relazione affettiva. Christopher ha un’influenza positiva su di lui, riesce a dare continuità ai progetti e a mettere ordine nel caotico mondo di Alan. Purtroppo Christopher muore molto giovane.

Alan sposta il suo interesse dalle scienze sperimentali alla matematica e tenta di ottenere una borsa di studio presso la Cambridge University. Proprio lui che con la scuola aveva un pessimo rapporto riesce, al secondo tentativo, a ottenere una consistente borsa di studio. Ha 19 anni, è sempre stravagante, ma non è più il ragazzino poco sveglio che i compagni deridevano e fortunatamente il King’s College di Cambridge si rivela più libertario delle scuole frequentate fino a quel momento. Nonostante l’apparenza di ferrea disciplina qui, anche un ragazzo un po’ bizzarro viene accettato senza problemi e non viene giudicato più di tanto in base al suo orientamento sessuale.


Al college Alan inizia lo studio della matematica pura, partecipa al dibattito tra matematica pura e matematica applicata che in quegli anni era piuttosto acceso, affermando sempre la bellezza di questa scienza in tutte le sue forme e applicazioni.

Il clima politico internazionale sta cambiando con l’affermarsi dei regimi totalitari in Europa. Alan, idealista come suggerisce il suo Segno di nascita, aderisce al movimento pacifista e sviluppa una forte avversione per nazismo e fascismo. Questo suo atteggiamento sarà forse alla base della richiesta di collaborazione che gli verrà fatta in seguito da parte dei servizi segreti britannici.

È nel 1935 che Alan, nell’ambito dei suoi studi matematici, viene a conoscenza del cosiddetto problema della decidibilità ovvero dell’esistenza o meno di un metodo definito, applicabile a una proposizione matematica per stabilire se essa è dimostrabile. Alan è affascinato da questo problema e dopo averci lavorato per un anno arriva mettere a punto quella che oggi chiamiamo Macchina di Turing, un modello ideale capace di analizzare le tappe successive utilizzate dal nostro cervello per eseguire un calcolo. È significativo che sia una macchina “astratta” che sottolinea la forte capacità di immaginazione e visualizzazione propria del modo di pensare del Cancro. È costituita da un nastro potenzialmente infinito, suddiviso in celle, ognuna delle quali può contenere un simbolo, e da una testina, che può scorrere avanti e indietro, in grado di leggere e scrivere simboli. In pratica questa macchina può essere definita un prototipo di computer, è una macchina programmabile e capace di risolvere problemi. Grazie alla pubblicazione dell’articolo in cui descrive la sua Macchina, Alan guadagna l’attenzione dell’ambiente scientifico internazionale. La sete di conoscenza di Alan è sempre viva e non si accontenta dei risultati raggiunti: va in America per seguire corsi post laurea, torna in Inghilterra e partecipa al cenacolo filosofico-scientifico di Ludwig Wittgenstein, considerato all’epoca il più grande filosofo vivente, approfondisce l’algebra e la probabilità, pubblica articoli di grande interesse scientifico.

Quando l’Europa comincia a sentire le ripercussioni delle imprese naziste e si sentono sempre più i venti di guerra, l’intelligence britannica chiama Alan a far parte del gruppo dei decrittatori del codice cifrato ottenuto con le macchine Enigma, usate dei Tedeschi per i messaggi segreti. È il settembre 1938 quando Alan entra nel gruppo di cui fanno parte matematici, fisici, scacchisti, esperti di enigmistica e anche personaggi stravaganti, tutti impegnati nel tentativo di decifrare il codice misterioso.

Sarà proprio Alan a decrittare l’Enigma usato dagli U-boat, i sommergibili tedeschi in azione nell’Atlantico. Possiamo ritrovare anche in questo risultato delle modalità proprie del suo Segno natale: l’intuizione congiunta alla determinazione nel raggiungere l’obiettivo prefissato e anche la componente idealistica perché Alan non lavora per obiettivi materiali ma per una profonda spinta ideale. Sua sarà anche la progettazione delle cosiddette bombe, le macchine capaci di battere in astuzia le Enigma. Con l’ingresso degli Stati Uniti nel conflitto, Turing sarà mandato in America dove partecipa alla progettazione di dispositivi in grado di disturbare le comunicazioni e a quella di un nuovo calcolatore elettronico.


La statua di Alan Turing con in mano la mela avvelenata a Sackville Park, Manchester

Quando torna in Inghilterra, nel 1947, integrando i suoi studi di logica e matematica con la biologia comincia a interessarsi alla possibilità di costruire macchine in grado di simulare alcune funzioni del cervello umano, ponendo in questo modo le basi della futura ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale. La scienza incontra la capacità di visualizzare forme e situazioni che ancora non esistono, nella fervida immaginazione del Cancro il futuro sembra già presente. Mentre porta avanti i suoi studi Alan si impegna anche in un’attività che niente ha a che fare con la matematica, la logica o la biologia: corre. Corre per chilometri allenandosi per un’ipotetica maratona, corre per giorni e mesi, con determinazione fino a raggiungere tempi che gli consentirebbero di partecipare alle Olimpiadi. Corrono le sue gambe come corrono le sue idee verso mondi futuri che forse riesce già a intuire. L’anno successivo Alan riprende a pieno ritmo le sue ricerche ed è nominato sovrintendente alla costruzione del MADM (Manchester Automatic Digital Machine) il computer più potente del mondo, in quel momento. È in questo contesto che Alan formula il famoso test che deve stabilire se una macchina sia in grado di pensare. Il test viene pubblicato nell’articolo Computing Machinery and Intelligence del 1950: “Possono le macchine pensare? Propongo di indagare se sia possibile per le macchine avere un comportamento intelligente. Dovremmo cominciare definendo “macchina” e “pensiero” nel loro significato più comune, ma sarebbe fuorviante. Affronterò quindi il problema in una forma che può essere descritta nei termini di un gioco, che chiameremo “il gioco dell’imitazione”. Questo è giocato da tre persone, un uomo A, una donna B, e l’interrogante C. Scopo del gioco per l’interrogante è quello di determinare quale delle altre due persone sia l’uomo e quale la donna.”

I tre soggetti (A, B e C) sono in tre stanze diverse e non possono comunicare tra loro se non attraverso biglietti stampati (o dattiloscritti). C scrive delle domande e le invia ad A e B e questi inviano a C le loro risposte. C sa che A oppure B è una donna ma non sa quale dei due e deve scoprirlo attraverso le risposte che riceve.

L'esperimento viene poi ripetuto sostituendo a una persona una macchina. C deve riuscire a individuarla sempre tramite domande e risposte stampate. Se la macchina è in grado di dare risposte così simili a quelle di una persona umana da non essere distinguibile da questa significa che pensa.

Nel 1950 si dedica agli studi di biomatematica, anticipando di vent’anni l’informatica teorica.

Purtroppo né la sua genialità né l’aiuto che ha dato per anni al suo Paese riescono a salvarlo dall’ottusa cultura perbenista che lo condannerà per la sua omosessualità a una pena crudele e assurda. Le varie biografie riportano versioni piuttosto fumose su quest’ultimo periodo della vita di Alan. Sembra che a causa di un ricatto subito da un suo amante si sia rivolto alla polizia per avere giustizia trovandosi invece incriminato per la sua relazione omosessuale. Per evitare il carcere accetta di sottoporsi a una pesante cura ormonale che dovrebbe “guarirlo”. Distrutto sia fisicamente che mentalmente, Alan si suicida il 7 giugno 1954, con una mela intinta nel cianuro. Uno strano suicidio, quasi una rappresentazione teatrale della fiaba di Biancaneve, che lo affascinava. Si dice anche che quella mela morsicata sia diventata il marchio di Apple per un omaggio ad Alan, padre dell’informatica. Ma potrebbero anche essere leggende che danno un velo romantico a una morte che molti ipotizzano sia stata in realtà un assassinio politico ad opera dei servizi segreti, fatto passare per suicidio.

Assurdamente solo nel dicembre 2013 la regina Elisabetta ha concesso il suo reale perdono al grande scienziato.


http://www.lastampa.it/2014/06/09/tecnologia/svolta-storica-un-computer-supera-il-test-di-turing-sullintelligenza-k3uFvA547sppFN0M6PDZ7L/pagina.html


http://www.repubblica.it/esteri/2013/12/24/news/gran_bretagna_perdono_reale_per_alan_turing-74392709/


Il 23 giugno del 2012, in occasione dell’anniversario della nascita di Alan Turing, Google aveva proposto un doodle ispirato alla sua famosa macchina. Giocarci può essere un modo simpatico per avere un’idea del suo funzionamento.

http://www.rickey.org/alan-turing-google-doodle-2012/119337/

http://3d-car-shows.com/alan-turing-how-solve-google-doodle/





GIUGNO 2014

Luoghi astrologici: Padova


Riprendiamo il nostro tour astrologico e questa volta andiamo a Padova, che potremmo nominare “città dello Zodiaco” considerando quante volte la sequenza dei dodici segni compaia sui suoi antichi monumenti.

Cominciamo dal Palazzo della Ragione, l’edificio più imponente di tutta la città, l’antico tribunale, il luogo in cui appunto veniva stabilito chi avesse torto e chi ragione. La costruzione del Palazzo inizia nel medioevo a partire dal 1218, quando Padova era un Comune di ben 25.000 abitanti (la Londra dell’epoca ne contava 15.000!) indipendente, pieno di vita e in continua espansione, sia dal punto di vista dei commerci che dal punto di vista militare. Nel 1306 il monaco architetto


Padova, Palazzo della Ragione

Fra' Giovanni degli Eremitani operò il primo restauro e in quell’occasione fece aggiungere strutture fondamentali quali il porticato, le logge e la nuova grande volta in legno a due calotte. Il tetto rifatto a capriate e senza colonne centrali di supporto venne ricoperto da piastre di piombo e assunse la caratteristica forma a carena di nave rovesciata. Il piano superiore divenne così l’enorme sala pensile che con i suoi 80 metri di lunghezza e 27 di larghezza rimase, per lungo tempo, la più grande del mondo e che diede il nome all’intero palazzo, chiamato tuttora, dai padovani "il Salone".

Le pareti di questa immensa sala sono completamente affrescate. Se osserviamo la fascia inferiore delle figure troveremo rappresentati animali reali e leggendari che ci riportano all’antico uso del Salone come luogo in cui veniva amministrata la giustizia. Ognuna di queste figure segnava il posto in cui sedeva un giudice e chi veniva citato in un processo poteva in tal modo riconoscere facilmente il giudice incaricato del suo caso. Sopra questa prima fascia ne vediamo altre tre che, percorrendo con i loro 333 riquadri tutto il perimetro, rappresentano il ciclo di affreschi astrologici più vasto del mondo. L’opera originale fu ideata da Pietro d’Abano (Abano, 1250 – Roma, 1317), personaggio significativo nel panorama culturale di quel tempo: filosofo, medico, astrologo, Pietro conosceva il greco e l’arabo e aveva studiato i testi originali di Galeno, Avicenna e Averroè. Amico di Marco Polo, aveva vissuto a lungo a Costantinopoli, aveva insegnato all’Università di Parigi e poi a quella di Padova. Era interprete di una nuova corrente culturale che tendeva a svincolarsi dai pesanti presupposti teologici, soprattutto nel campo delle scienze naturali. Fu accusato di eresia e ateismo dal Tribunale dell’Inquisizione. Morì a causa delle torture subite, un anno prima della fine del processo ma la feroce macchina dell’Inquisizione non si fermò nemmeno di fronte alla morte: Pietro fu condannato e il suo cadavere fu dissotterrato per essere arso sul rogo.

Pietro d'Abano fu l’ispiratore del ciclo di affreschi astrologici del Salone, una grande opera realizzata, secondo la tradizione, da Giotto ma che purtroppo andò perduta nell’incendio del 1420. Gli affreschi furono rifatti da alcuni artisti minori conservando, sembra, l’impianto originale. Simboli, immagini e colori celebrano l’ottimismo, il dinamismo, la vivacità e la laboriosità del libero Comune di Padova e rappresentano la vita quotidiana della gente, regolata dai ritmi delle stelle. Ritmico è anche l’andamento degli affreschi in cui si susseguono dodici comparti, uno per ogni mese dell’anno. In ogni comparto troviamo uno dei dodici apostoli, il segno zodiacale, il pianeta dominante, le occupazioni legate a quel periodo dell’anno e i caratteri umani legati al segno.


Padova, Torre dell'Orologio

Le tre fasce su cui si sviluppa la composizione mostrano rispettivamente: le attività umane tipiche dei vari momenti dell’anno (fascia più in basso), i segni zodiacali e i pianeti che le influenzano (fascia intermedia), le costellazioni extrazodiacali (fascia più alta). Se ora l’atmosfera che queste figure creano è estremamente vivace e suggestiva immaginiamo come doveva essere ai tempi di Giotto quando era sovrastata dall’enorme soffitto azzurro tempestato di stelle.

Anche se col tempo sono stati aggiunti altri affreschi votivi e monumenti vari, il Salone ha conservato la sua antica anima di nave per solcare i cieli, come era stata definita all’epoca, o grande macchina astrologica, o se vogliamo ancora grande calendario solare. Era stato costruito in modo che la meridiana solare aperta sul lato meridionale dell’edificio facesse passare a mezzogiorno un raggio di sole che segnasse sulla linea a terra il giorno dell’anno, il suo pavimento è attraversato da una linea bianca e nera che segna il percorso del dodicesimo parallelo, e a tutt’oggi il Salone conserva al suo interno numerosi orologi, meridiane e strumenti di misurazione del tempo.

A Padova lo Zodiaco è presente anche al di fuori del Palazzo della Ragione. Lo troviamo affrescato all’interno del Battistero di Padova e lo possiamo osservare sulla Torre dell’Orologio. L’orologio della Torre, riproduzione quattrocentesca di quello inventato cent’anni prima da Jacopo Dondi, medico e astronomo, oltre all’ora segna anche il mese, il giorno e le influenze planetarie del momento. Riporta il cerchio dello Zodiaco ma… a un’attenta osservazione ci si accorge che i segni zodiacali rappresentati sono soltanto undici. Si racconta in proposito che questa fosse una protesta del decoratore per il mancato pagamento del suo lavoro:si rifiutò di rappresentare la Bilancia, simbolo della giustizia, raddoppiò lo spazio dedicato al segno successivo e scolpì un grande, vendicativo Scorpione…


Previsioni per il mese


Gemelli. Attuazione: Voglia di mettere in pratica, di concretizzare, di arrivare a dei risultati. Spesso il tuo piede vorrà spingere sull’acceleratore perché hai la sensazione di aver aspettato troppo.

Cancro. Ottimismo: Una ventata di leggerezza e di fiducia in te stesso e nella vita ti farà sorridere davanti a situazioni ed eventi.

Leone. Inquietudine: Nuovi interessi, nuovi stimoli non ancora completamente definiti ti spingono ad uscire dalle tue abitudini e a guardarti intorno con curiosità.

Vergine. Idee: Idee nuove devono trovare sostanza e trasformarsi in qualcosa di concreto ma tu tendi a rimandare, preso da quella voglia di far niente che ogni tanto ti cattura.

Bilancia. Elasticità: Ti verrà naturale muoverti nelle situazioni affrontandole per il giusto verso. Non sentirai inutili pesi sulle spalle.

Scorpione. Tensione: Ancora un po’ in attesa ma pronto a scattare: i tuoi sensi sono all’erta e intravedi che intorno a te il panorama sta cambiando.

Sagittario. Ricostruzione: Hai progetti che vuoi mettere in pratica, cambiamenti da attuare e senti anche una certa fretta dentro di te che ti incita ad agire rapidamente.

Capricorno. Dolcezza: Concretezza, solidità ma anche e soprattutto dolcezza saranno i punti forti di questo mese per te.

Acquario. Nervosismo: È un momento contradditorio: percepisci in modo un po’ confuso delle nuove esigenze che stanno nascendo dentro di te ma che non hanno ancora una forma precisa.

Pesci. Imprese: Vivi una contraddizione tra le sollecitazioni ad agire che si rafforzano dentro di te e una certa pigrizia che permane di fondo e ti fa sbuffare davanti agli impegni.

Ariete. Scioltezza: Ti muoverai disinvolto nelle situazioni e anche le tue parole e i tuoi pensieri saranno fluidi e naturali.

Toro. Fermento: Le sollecitazioni più che dall’esterno vengono da dentro di te e non riesci ad accontentarti se ciò che ottieni non è esattamente ciò che vorresti.


Un personaggio dei Gemelli: Walt Whitman

Io esisto come sono, questo è abbastanza, se nessun altro al mondo ne fosse a conoscenza, sarei contento, e se tutti ne fossero a conoscenza, sarei contento.

Walt Whitman rappresenta, nella letteratura statunitense, il maggior poeta del periodo precedente la guerra civile. L’anima che traspare dai suoi versi appassionati, personali e anticonformisti fa di lui soprattutto il cantore della libertà, dell’individuo nel suo rapporto diretto, vitale, pieno di meraviglia con la natura, con i grandi spazi, con l’universo pulsante di vita.


Walt canta la terra, l’erba, le stelle, la sessualità e l’omosessualità, il senso di uguaglianza, la dignità di tutte le cose, grandi o piccole che siano. Ci piace pensare che questo senso di libertà gli venga anche almeno in parte dall’elemento Aria del suo segno di nascita, i Gemelli, che simboleggia proprio il bisogno di affrancarsi dai legacci che costringono e che impediscono la propria espressione e autodeterminazione.

Walt nasce il 31 maggio 1819 presso Huntington, Long Island, l’amata e odiata isola a forma di pesce che ricorrerà spesso nelle sue poesie. Nel 1823 la famiglia si trasferisce dal Long Island a Brooklyn. La famiglia Whitman è piuttosto povera: il padre non ha un lavoro fisso e Walt ha ben otto fratelli. Il legame con la madre è molto forte e rimarrà tale per tutta la vita. Walt frequenta la scuola fino a undici anni poi comincia a lavorare prima come tipografo, poi come maestro elementare, poi come fattorino fino a diventare giornalista. La sua prima collaborazione è con il Long Islander, poi continua con altre testate di Brooklyn, l’Evening Star e il Daily Eagle di cui diventa direttore nel 1841. Questa posizione gli permette di stringere amicizie con vari artisti, cantanti d’opera e pittori, sviluppando quella socialità che per i Gemelli è naturale espressione di sé. Nel 1948 lascia il giornale, per divergenze ideologiche e torna a fare il carpentiere. Nell’America di quegli anni non erano strani questi repentini cambiamenti: era considerato normale che un tipografo diventasse giornalista e che un giornalista tornasse a fare il muratore, la duttilità del suo Segno di nascita lo aiuta comunque a vivere con disinvoltura questi mutamenti e anche quello ancora più sostanziale che sta per avvenire. A questo punto della vita a Walt succede infatti qualcosa di importante. Forse è un evento che lo porta a riflettere, forse è qualcosa che è maturato dentro di lui, forse il viaggio che intraprende, forse un incontro significativo.


Di fatto quando accetta di partire per New Orleans, dove è stato assunto per condurre un giornale locale, quel viaggio si trasforma in un lungo vagabondare per l’America. Non è un semplice girovagare spinto dalla natura curiosa dei Gemelli: le strade, i fiumi, gli spazi, i paesaggi gli entrano nel cuore e lo cambiano profondamente. Walt diventa un altro scrittore, il cambiamento di stile è così repentino e imprevedibile da lasciare i critici completamente spiazzati e incapaci di capire che cosa possa aver trasformato il giornalista-tipografo in un grande poeta, capace di usare le parole in modo tanto personale e innovativo. Qualcuno ha ipotizzato che Walt abbia vissuto un’esperienza mistica, di cui nessuno sa dire nulla, così intensa da far sgorgare la creatività che si nascondeva dentro di lui.

E in questo periodo comincia a scrivere Foglie d’Erba, la raccolta di poesie che durante la sua stessa vita sarà rieditata una decina di volte e diventerà il suo testo più famoso.

Che cos’è l’erba?
Mi chiese un bambino portandomene a piene mani;
come potevo rispondergli?
Non so meglio di lui che cosa sia.
Suppongo che sia lo stendardo della mia vocazione,
fatto col verde tessuto della speranza.
O forse è il fazzoletto del Signore,

un ricordo profumato lasciato cadere di proposito,
con la cifra del proprietario in un angolo
sicché possiamo vederla e domandarci di chi può essere?

O forse l’erba stessa è un bambino,
il bimbo generato dalla vegetazione.
O un geroglifico uniforme che voglia dire,
crescendo tanto in ampi spazi che in strette fasce di terra,
fra bianchi e gente di colore, Canachi, Virginiani,
Membri del Congresso, gente comune,
io do loro la stessa cosa e li accolgo nello stesso modo.

La prima pubblicazione di Foglie d’Erba è del 1833: una raccolta di dodici poesie senza titolo e senza il nome dell’autore, in cui compare solo la foto di Walt, vestito da semplice operaio. La seconda edizione è del 1836 e questa volta il nome dell’autore compare sulla copertina. Le prime edizioni non hanno molto successo, del resto Whitman è visto con sospetto dai contemporanei. Per assurdo lui, che canta l’America, lo spirito del nuovo mondo e quello che poi sarà definito il sogno americano è più apprezzato in Europa che nel suo paese. Probabilmente il sogno americano per i più è inteso in modo molto materiale o troppo intriso di moralismo per apprezzare la forza e l’anticonformismo di Walt, il suo risvolto mistico, la sua fede sincera nella democrazia e nell’eguaglianza di tutti, bianchi e neri, personaggi importanti e gente comune, uomini e donne.


Credo che potrei andarmene a vivere con gli animali, così placidi sono e dignitosi.
Io mi soffermo e li guardo a lungo e ancora li guardo.
Non sudano né lamentano la loro condizione,
non giacciono svegli nell’ombra a piangere i loro peccati,
non mi fanno venire la nausea discutendo dei loro doveri,
nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per la manìa
di possedere le cose,
nessuno s’inginocchia dinanzi al suo simile,
né a coloro che vissero mille anni or sono,
nessuno di essi è rispettabile o infelice su tutta la terra.

Nel 1860 scoppia la guerra civile, tragico sanguinoso evento che coinvolge tutti in un dramma che provoca profonde ferite e che fa vacillare la fede di Walt per la sua America. Nel 1862, dopo aver incontrato il fratello ferito in combattimento, diventa infermiere mettendo tutto il suo impegno e la sua energia negli ospedali da campo. Intanto continua a scrivere Foglie d’Erba in cui riversa anche la sua esperienza a contatto con la realtà della guerra, del dolore e della morte.

La sua fama di poeta comincia ad allargarsi e varca anche l’oceano ma il suo linguaggio troppo esplicito e alcune metafore sessuali che ricorrono nei suoi scritti gli creano non pochi problemi: nel 1865 deve lasciare per questo motivo il suo impiego al ministero dell’interno. Walt da buon Gemelli non si preoccupa molto delle opinioni degli altri né delle sue contraddizioni (Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudine!), romantico cantore di se stesso e dell’uguaglianza e, mescolando lessico quotidiano, provocazione, forza espressiva e profonda musicalità, rivoluziona il linguaggio della poesia americana.

Nel 1873 viene colpito da una lieve paralisi ed è costretto a una vita più tranquilla e ritirata. Nello stesso anno muore anche la madre, a cui è molto legato e questo è il periodo più triste della sua vita, anche i suoi versi si tingono di amarezza. Continuerà a scrivere fino al 1892, anno della sua morte e le sue poesie regalano ancora oggi al lettore tutta la forza del suo canto alla libertà e alla forza vitale della natura.

Mi lascio in eredità alla terra, per rinascere nell'erba che amo, se ancora mi vuoi, cercami sotto i tuoi piedi.





MAGGIO 2014

I Segni Trascendenti: quattro tappe di un unico cammino


I quattro fratelli dell’arcaica leggenda pubblicata nella puntata di aprile ben rappresentano quattro diverse modalità di rapportarsi alla vita e, anche se la leggenda viene da tempi lontani, i personaggi che presenta ricordano sicuramente qualcuno che ci è familiare. Tra i nostri conoscenti c’è chi è pigro e superstizioso, chi ama mettersi sempre in mostra, chi si perde in complesse elucubrazioni e chi è spontaneo e generoso… Secondo la visione druidica del mondo, questi diversi atteggiamenti dipendono da come e quanto ognuno è in grado di percepire e relazionarsi con la dimensione immateriale dell’esistenza, cioè con quel qualcosa che precede, contiene, permea e dà un senso alla presenza dell’universo conosciuto e del nostro stesso esistere.


Gli antichi druidi per far intuire questa dimensione invitavano a osservare il cielo stellato e a cogliere, nella vertigine della sua immensità, quel qualcosa di indescrivibile con le parole ma così potente e vivo da lasciare quasi senza fiato. Anche se in un primo momento questo concetto può sembrare complesso, non è difficile constatare i suoi risvolti concreti: tanto più è vaga o negata la relazione con questa dimensione immateriale tanto più diventa importante il mondo materiale, con tutta la sua pesantezza, le problematiche che da esso derivano e che si impongono all’attenzione con la loro impellenza; al contrario, se si rafforza il rapporto con l’immaterialità dell’esistenza, le problematiche si relativizzano e si scopre una condizione via via più armonica, più libera e più felice, sia da un punto di vista interiore che nella relazione con l’esterno. La vita è intesa dunque come un percorso che parte dall’esplorazione del mondo materiale ma è proiettato verso l’infinito e si compie simbolicamente in quattro tappe successive. Braruach, Mogg, Etam e Bamat interpretano questi quattro momenti del cammino della vita.

Il primo dei quattro fratelli della leggenda, Braruach, quello grande, grosso, forte e pigro che passa il suo tempo a mangiare e dormire, rappresenta quegli esseri umani che vivono senza porsi molte domande, impegnati soprattutto a soddisfare le loro necessità fisiche più pressanti. Sono persone semplici che prendono la vita come viene e che in fondo detestano coloro che cercano il successo perché percepiscono in loro una forma di violenza o di superiorità intellettuale che li spaventa e che alla fine li sottomette. Istintivamente percepiscono anche quali sono le persone sagge, che sanno dare amore disinteressato. Si trovano all’inizio del percorso e nel loro carattere conservano molti tratti infantili: come accade ai bambini vivono una dimensione un po’ indeterminata e magica, senza staccarsi in modo preciso dall’ambiente che li circonda.


Questo purtroppo li rende facile preda delle opinioni altrui, dell’influenza delle pubblicità, dei media e di tutto quanto viene proposto come “importante” dalla cultura del luogo e del momento storico in cui vivono. Spesso sono schiavi dei miti, dipendenti dal fascino di persone che per la posizione che occupano o il successo che ottengono vendono come “più grandi”. Se una cosa è detta da questi personaggi, magari in televisione, è certamente verità. Subiscono le situazioni, sono superstiziosi e chiedono all’esistenza di essere “buona” con loro.

Mogg, il secondo personaggio della leggenda, rappresenta quelle persone che pur mantenendo un legame molto stretto con il mondo che hanno intorno, anziché viverlo in modo passivo tendono a reagire. Sono egocentrici e vanitosi, amano mostrarsi, essere al centro dell’attenzione o per la loro prestanza fisica, o per la loro esuberanza. Sono dei ribelli, vantano il loro coraggio, si lanciano in imprese sportive, si appassionano a grandi ideali per cui vogliono battersi. Spesso però alla resa dei conti sono pasticcioni e fifoni: più che alle imprese sono interessati a ottenere l’ammirazione degli altri che compensa la loro insicurezza di fondo. Se gli appartenenti al primo gruppo sono in fondo degli eterni bambini i membri di questo secondo gruppo sono degli adolescenti e di questi conservano il carattere insofferente, ribelle e legato alla fisicità e alla sessualità. E infatti amano molto il sesso.

Etam simboleggia invece gli adulti con una forte opinione di loro stessi, delle loro idee e del loro mondo. Queste persone sono sempre all’inseguimento del successo personale, vogliono portare a termine progetti e quando riescono si sentono realizzati, ritengono di essere stati capaci di esprimere al meglio le loro doti, fieri della loro intelligenza che li pone naturalmente in una posizione elevata. Convinti di saper gestire cose e situazioni, o comunque di poterlo fare, sentono perfino una specie obbligo ad agire, come se gli altri lo richiedessero e loro fossero tenuti a rispondere in quanto dotati di grandi capacità. Si sentono, per così dire, al top dell’evoluzione e questo è il loro grande limite perché proprio questa convinzione è come se “chiudesse” la loro esperienza delimitandola. Capiscono intellettualmente la possibilità di una dimensione che va oltre il conosciuto ma l’abitudine a riferirsi a categorie mentali precise li rende incapaci di percepirla e viverla con semplicità e immediatezza. Prigionieri del loro mondo, disprezzano e deridono tutti quelli che non lo condividono. Se poi qualcuno tenta di scalfire le loro certezze arrivano fino alla calunnia pur di distruggerlo.

Bamat, il quarto fratello, rappresenta coloro che vivono un contatto spontaneo e immediato con l’immaterialità dell’esistenza, da cui ricevono grande forza e saggezza. Sono veri filosofi, nel senso più completo del termine perché amano davvero la conoscenza, hanno il cuore libero e sono spontaneamente amorevoli nei confronti di tutti gli altri esseri. Non hanno bisogno di affermarsi né di difendere idee preconcette o posizioni costituite più da parole che da fatti: per loro i grandi ideali sono una realtà vissuta, non astrazioni da promulgare o slogan da gridare. Vivono con naturalezza e semplicità ma sono dotati di una grande e vera creatività. Sono esseri liberi che non hanno bisogno di seguire le mode e i miti del momento per sentirsi qualcuno. Può succedere che queste persone non riescano a consapevolizzare bene la loro natura, soprattutto in una cultura come quella attuale, che sembra inventata dagli Etam e che tende a distorcere e negare l’esistenza stessa dei Bamat. Del resto questo tipo di cultura tende anche a imprigionare tutti in ruoli ben precisi impedendo la naturale spinta che porta ogni essere a proseguire nel suo cammino e ad usare le nuove esperienze per allargare il suo orizzonte percettivo, per conquistare una qualità di vita migliore. E dall’antica sapienza dei druidi ci viene un aiuto, un’occasione di riflessione per fare il punto sul proprio cammino e per poter guardare oltre.


Bibliografia:

Giancarlo Barbadoro - LA PROPOSTA SHAN: LA DOTTRINA DEL VUOTO – Ed. FJL

Giancarlo Barbadoro e Rosalba Nattero - IL LIBRO DELLE LEGGENDE – Ed. Triskel


Previsioni per il mese


Toro. Fioritura: Le stelle ti suggeriscono di concentrarti al massimo sul “qui e ora” per far fiorire quanto hai seminato in precedenza.

Gemelli. Intelligenza: Sono proprio le caratteristiche del tuo Segno: l’intelligenza, l’arguzia, la vivacità, il piacere del gioco a essere esaltate in questo periodo e sono proprio loro a sostenerti e a darti leggerezza dovunque ti troverai.

Cancro. Intuito: Sarà questa tua dote innata a farti afferrare il momento giusto per centrare il bersaglio.

Leone. Presente: È il momento di abbandonare quei ricordi del passato un po’ dolorosi a cui però si finisce col fare riferimento. Vivi il presente per conquistare una nuova libertà.

Vergine. Smile: Avrai dalla tua parte freschezza e sense of humor che ti faranno vivere ogni situazione in modo positivo senza arrovellarti sul nulla come a volte ti capita.

Bilancia. Disinvoltura: Non è ancora il tempo del cambiamento ma tu saprai muoverti con disinvoltura anche nelle situazioni che ormai vorresti modificare, senza dare troppo peso a qualche fastidio che ne deriva e mantenendo il buonumore.

Scorpione. Scommessa: Anche se quello che vedi intorno a te non ti sembra eccezionale, non tirarti indietro e gioca le tue carte, ti accorgerai di opportunità che non avresti previsto.

Sagittario. Confusione: Molta voglia di movimento e cambiamento ma le prospettive sono ancora un po’ caotiche e disorientano. Hai bisogno di calma per trovare il tuo sentiero.

Capricorno. Tempestività: È ancora un periodo di attesa, di preparazione per ciò che dovrà presentarsi in seguito e che, quando si presenterà, deve trovarti pronto ad agire con tempestività.

Acquario. Creatività: Dai spazio alle tue doti creative e agisci regalando qualcosa di te senza essere troppo timoroso.

Pesci. Abbondanza: Ci sono molte opportunità, molti sogni, molte persone, molti pensieri che si affacciano in questo periodo... a te il compito di scegliere a cosa dare attenzione!

Ariete. Immediatezza: Apparentemente sembra tutto fermo ma stai attento e pronto a cogliere le occasioni che si presenteranno quando meno te lo aspetti…


Un personaggio del Toro: Caterina II di Russia

Caterina II di Russia, nota come Caterina la Grande, personaggio forte e complesso che ha ispirato storici, scrittori, registi e attori, siede sul trono di Russia per più di trent’anni dal 1762 al 1796, anno della sua morte.


Nasce sotto il Segno del Toro, il 2 maggio o, secondo alcune fonti il 21 aprile, del 1729 a Stettino, in Pomerania, con il nome di Sofia Augusta Federica, figlia di Cristiano August, principe tedesco, e di Giovanna di Holstein. Fin da bambina manifesta il carattere forte e “tempestoso” che spesso contraddistingue i nati all’inizio del segno del Toro. Sofia trascorre la sua infanzia e prima giovinezza nella casa paterna educata ai severi principi del luteranesimo ma nonostante tutta questa rigidità, è curiosa, sveglia, intelligente e turbolenta. Le piace sfidare il pericolo e spesso si comporta da vero “maschiaccio”. La madre non nasconde la sua predilezione per i due figli maschi e si occupa poco di questa figlia ribelle e bruttina, destinata molto probabilmente a finire chiusa in convento. Inaspettatamente, nel 1744, la Zarina Elisabetta sceglie proprio Sofia come moglie per suo nipote Pietro, che ha designato suo erede sul trono di Russia.

Un lungo viaggio, che dura settimane, porta Sofia alla sua nuova residenza, dove l’attende un periodo difficile in cui deve imparare le rigide norme dell’etichetta di corte e anche a districarsi tra le trame e gli intrighi dei cortigiani. È in questo clima che Sofia decide di abbracciare la religione ortodossa, prendendo il nome di Caterina (Ekatarina Alekseevna).

Il matrimonio con il granduca Pietro viene celebrato nel 1745 ma la vita coniugale di Caterina si rivela ben presto un vero disastro: suo marito unisce a un fisico sgraziato un carattere a dir poco orribile, brutale e crudele, manifesta fin da subito una vera avversione per lei e non perde occasione di umiliarla, mostrando apertamente di preferire la compagnia di altre donne. Caterina, anche se non è bella, ha uno sguardo straordinariamente lucente e intelligente, è dotata di grande fascino e sa conquistare le persone ma di Pietro non riesce nemmeno a conquistare l’amicizia. In compenso acquista ben presto credito presso molti potenti gruppi di opinione che si oppongono al marito. Come è tipico dei rappresentanti del Segno del Toro, Caterina ama il sesso e sono leggendari sia il numero dei suoi amanti che la sua stanza segreta, affrescata con immagini erotiche, teatro delle sue imprese amorose.


Il suo tempo è dedicato agli amanti e alla cultura, affascinata dalla storia antica e da tutto ciò che è europeo, soprattutto francese. La grande passionalità del suo Segno la porta a studiare Tacito, Machiavelli, Beccaria, Montesquieu e Voltaire, a tenersi contemporaneamente sempre informata sull’attualità russa, ad abbracciare le idee illuministe e a volerle concretizzare. Si autodefinisce un filosofo sul trono, diventa patrona della letteratura e delle arti, scrive lei stessa romanzi, commedie, memorie, fa la conoscenza diretta con alcuni personaggi di spicco della cultura del tempo quali Voltaire, Diderot e D'Alembert, e riesce ad invitare a San Pietroburgo il matematico Leonhard Euler.

Nel 1762, muore l’imperatrice Elisabetta e Pietro sale al trono con il nome di Pietro III di Russia. Non è un sovrano amato e la politica che mette in atto, unita alle sue stranezze di sempre, alimentano il malcontento dell’opposizione che sostiene invece Caterina. Grigori Orlov, amante di Caterina, è a capo dei cospiratori che la vogliono sul trono. Pietro abdica in favore della moglie. Il 22 settembre del 1762, pertanto, Caterina viene incoronata imperatrice. Neanche sei mesi dopo Pietro viene assassinato.

Per Caterina è venuto il momento di attuare le idee illuministe che l’hanno conquistata da sempre e quindi, nei primi anni del suo regno, la sua è una politica di grandi riforme per avvicinare la Russia alla cultura europea e per improntare il suo governo a principi liberali e umani. Si impegna nella redazione di un documento che riorganizzi il sistema giudiziario, riconosce maggior potere ai governatori nelle zone rurali, pubblica un editto che autorizza la piccola nobiltà a proporre petizioni.

A partire dal 1773, dalla rivolta di Pugacev, il cosacco che guida una rivolta contadina, spacciandosi per lo zar assassinato, la politica illuminata ha una svolta e Caterina concede invece molti privilegi ai nobili e in particolare a quelli che le dimostrano fedeltà: dona loro terre, li esonera da obblighi verso la corona, rende la nobiltà ereditaria.

In politica estera vuol fare della Russia una grande potenza europea e assestarne la posizione a est. Perseguirà questo obiettivo con tutta la grande forza del suo Segno zodiacale: riuscirà a incorporare gran parte della Polonia, si scontrerà con la Svezia per le contese terre baltiche, svolgerà un’opera di mediazione tra Prussia e Austria durante la Guerra di successione Bavarese combatterà l’impero ottomano riuscendo ad annettere la Crimea e appoggerà la Rivoluzione Americana contro la Gran Bretagna.

Morirà a 67 anni, dopo un lungo regno e resterà un personaggio vivo nella fantasia popolare e nell’arte, diventando protagonista di romanzi, opere teatrali e film che racconteranno i suoi sogni liberali, la sua forza, la sua natura tempestosa e passionale. Tra le attrici che prestarono il loro volto alla grande Caterina ricordiamo Marlene Dietrich, Bette Davis, Tallulah Bankhead, Jeanne Moreau, Julia Ormond e Catherine Zeta-Jones.





APRILE 2014

I quattro Segni Trascendenti e l’antica leggenda druidica dei quattro fratelli


Secondo la Tradizione dell’antico druidismo, oltre ai dodici Segni dello Zodiaco che definiscono le tipologie caratteriali e fisiche degli individui, ci sono altri quattro Segni: i Segni Trascendenti che identificano le quattro modalità con cui ognuno può rapportarsi con l’esistenza e con il suo Mistero.


Questi quattro Segni non si deducono dalla posizione del Sole nel suo viaggio apparente intorno alla Terra, ma dall’atteggiamento metafisico che ogni essere sviluppa nei confronti della vita, da quanto e come è ancorato alle problematiche di natura pratica o psicologica che lo coinvolgono, da quanto e come sente l’esigenza di superarle e trovare una dimensione via via più armonica, libera e creativa.

I Segni Trascendenti sono tappe di un cammino di evoluzione naturale che ogni essere è portato a percorrere nella sua vita, conquistando a ogni passo un’esperienza sempre più vasta e una consapevolezza sempre migliore, come un bambino che diventa adolescente, poi uomo maturo e poi anziano ampliando la sua conoscenza e conquistando una maggiore saggezza. Su questa strada che, possiamo dire, porta verso l’infinito si incontrano spesso difficoltà, sia personali che casuali, indotte da altri o da situazioni contingenti. Queste problematiche possono depistare il viandante o bloccare il suo cammino imprigionandolo in necessità di tipo materiale o psicologico o sociale e in schemi di comportamento o di pensiero. Ecco che allora, indipendentemente dall’età, uno può considerare importanti, nella sua vita, soprattutto i bisogni primari che gli danno sicurezza e completezza oppure può concentrarsi soprattutto sulle problematiche di rapporto con i suoi simili e così via. Il messaggio druidico è però sempre pieno di speranza e lascia aperte tutte le possibilità: è comunque sempre possibile riprendere il cammino interrotto e rimettersi in gioco, riconquistando il contatto con la dimensione misteriosa e globale dell’esistenza, riattivando la voglia di scoprire e conoscere le tappe successive. L’insieme dei quattro Segni Trascendenti è quindi uno strumento che permette di identificare la propria fase di crescita e la possibilità di procedere nella propria evoluzione. Nella tradizione druidica c’è anche una leggenda che identifica bene il carattere dei quattro Segni Trascendenti e ci fa entrare direttamente nell’argomento. La trascriviamo qui di seguito, riproponendoci di approfondire le quattro tipologie nella prossima puntata di AstroMatta, in modo che ognuno possa specchiarsi e scoprire dove potrebbe collocarsi e che cosa lo può portare al gradino di esperienza successivo.


I quattro fratelli

C’era un tempo in cui nel cielo c’erano solo nubi scure. Era buio fitto e non si vedeva da nessuna parte.

Poi le nubi scure lasciarono il posto a quelle chiare. Erano dappertutto nel cielo sopra la testa degli uomini ma lasciavano vedere dove camminare senza inciampare.


Fu allora che Mat decise che era il tempo che nascesse l’umanità poiché il mondo era pronto per riceverla.

Nacquero per primi quattro fratelli: Braruach, Mogg, Etam e Bamat.

Erano strani a vedersi e non si assomigliavano tra di loro benché avessero una sola madre, la dea Saar, e un solo padre, il dio Rasku.

Dopotutto erano i figli che erano nati da un evento fuori dall’ordinario. Era successo che mentre Saar stava seduta nuda e assopita sotto un albero di rimmo, il dio Rasku l’aveva vista dall’alto del cielo e ne era rimasto tanto colpito che era sceso sulla terra per accoppiarsi con lei e l’aveva resa gravida.

Ma i suoi figli non erano rimasti degli dei, erano solo un po’ strani, forse toccati dalla divinità dei loro genitori. Non sembravano neppure gli stessi figli degli stessi genitori. Il primo era forte come un brahac e massiccio come una pietra di mach, ma era pigro e lento e passava il suo tempo a mangiare e a dormire. Mogg era bello, ma non tanto intelligente, si arrabbiava spesso e cercava di accoppiarsi con le donne e passava il tempo con altri come lui con cui divertirsi e fare a botte, però era agile e sapeva cacciare…

Etam era silenzioso, gli piaceva pensare. Era bravo a incidere il legno per farne immagini di viventi e di oggetti per la basta.

Bamat era allegro e generoso. Gli piaceva ospitare gli altri fratelli e spesso faceva loro dei doni. Non si curava molto delle offese che i tre alle volte gli arrecavano e spesso riusciva a dar loro dei buoni consigli.

Forse era il più strano fra tutti poiché gli capitava di asserire che gli avevano dato il nome sbagliato e che il suo vero nome era Ipi.

Spesso Etam e Bamat passavano molto tempo a parlare tra di loro discutendo sugli dei e sull’operato di Mat.

Un giorno Bamat disse a Etam che era curioso di sapere cosa fosse la luce che si muoveva sopra le nubi sempre sullo stesso cammino e che cambiava la notte in giorno e gli chiese se aveva un’idea per scoprirlo.

Etam ci pensò su un giorno, poi ancora un mese, poi ancora un anno.

Era ancora lì che stava pensando quando Bamat si accorse che il cammino della grande Luce andava a finire contro una grande montagna.

Bamat un po’ di paura ce l’aveva. Rimase lì per tre giorni a riflettere sul da farsi e poi decise e incominciò a salire sulla montagna.

Il primo giorno del suo cammino passò ed era giunto appena al limitare delle nubi.

Entrò in esse. Era talmente chiaro che non ci vedeva. C’era luce ma non era più capace di vedere da che parte andare. Poi si disse: “Se la montagna sale salgo anch’io, così non mi perdo”.

Al terzo giorno Bamat uscì dalle nuvole e si trovò finalmente dove finiva la montagna. Non c’era altro che niente sulla sua testa.

Bamat era deluso. Si aspettava di trovare chissà cosa e invece vedeva tutto buio, come quando nel mondo degli uomini veniva la notte.

Ma mentre guardava vide uscire una alla volta quattro piccole Luci che piano piano nella notte gli passarono sulla testa.

Bamat aveva sonno ma la curiosità non lo faceva dormire.

Quando l’ultima luce gli fu passata sulla testa ecco che comparve la grande Luce che aspettava di vedere. Bamat allora riconobbe Rasku, il quaman di Mat, che dominava il cielo prima dell’avvento delle grandi nubi.

Adesso poteva finalmente vedere con i suoi occhi Mat e tutto il suo regno. Una luce così, dal basso, non l’aveva mai vista neppure quando le nuvole erano state più chiare di quanto fosse possibile.

Da lassù non si vedeva più il mondo di basso, dove era nato. C’era tanta luce quanta mai ne avesse immaginata.

Fu allora che Bamat si accorse di quanto era sporco. Si guardò le mani e si ripromise che al suo ritorno le avrebbe lavate al più presto.

Poi Bamat decise di darsi il suo vero nome e da quel giorno decise di chiamarsi Ipi.

Così Ipi che aveva visto Mat e il suo regno se ne ritornò giù dai suoi fratelli.

Mano a mano che li incontrava raccontava la sua avventura e raccontava come avesse incontrato Mat ma fu sorpreso da quanto gli rispondevano i suoi fratelli.

Braruach gli disse che era stato stupido perché doveva essere stato faticoso salire tutto quel tempo per non trovare niente di buono da mangiare ma non dubitò che avesse incontrato Mat, anzi gli domandò di chiedere dei favori per lui.

Mogg gli domandò se aveva visto tesori da rubare a qualche dio poco attento.

Etam invece si arrabbiò. Disse che Ipi era bugiardo o pazzo perché oltre le nuvole non si poteva andare e che comunque avrebbe potuto rimanere con lui per pensare al metodo più ragionevole e sicuro per scoprire cos’era la grande Luce.

“Bamat non ti riconosco più” sentenziò Etam indignato “tu sei solo un presuntuoso che vuole dar meriti alla sua avventura. Se Mat avesse voluto sarebbe sceso lui stesso tra noi per farsi vedere”:

Ipi non rispose a nessuno dei suoi fratelli.

Lasciò che Braruach continuasse a dormire, che Mogg sbraitasse da solo come al solito e che Etam continuasse a pensare.

Se qualcuno di loro ci avesse ripensato e gli avesse chiesto qual era la strada per poter salire fino alla dimora di Mat glielo avrebbe detto.

Ma solo se glielo avessero chiesto.


Bibliografia:

Giancarlo Barbadoro - LA PROPOSTA SHAN: LA DOTTRINA DEL VUOTO – Ed. FJL

Giancarlo Barbadoro e Rosalba Nattero - IL LIBRO DELLE LEGGENDE – Ed. Triskel


Previsioni per il mese


Ariete. Impulsività: La vitalità che si risveglia ti porta ad agire e reagire senza troppo riflettere sul perché degli avvenimenti e delle tue sensazioni. Non farti prendere troppo la mano.

Toro. Verifiche: Hai bisogno di tutta la tua pacatezza e lucidità per capire ciò che si muove intorno a te e agire nel modo migliore. Beneficerai in seguito dei frutti di questa azione.

Gemelli. Emotività: C’è un po’ di confusione dentro di te perché tanti elementi diversi, vecchi e nuovi si mescolano. Eppure proprio da questo “minestrone” verranno fuori nuovi e interessanti equilibri.

Cancro. Indolenza: “Aprile dolce dormire” recita un antico detto e tu ti lasci influenzare da questa atmosfera: hai poca voglia di agire e prendere decisioni. Qualche volta saranno gli altri o gli avvenimenti a coinvolgerti.

Leone. Eccessi: Molti stimoli, molte idee, molte preoccupazioni… Non è facile mettere ordine in questo momento così pieno di sollecitazioni. Cerca il tuo ritmo e attieniti a quello.

Vergine. Rinascita: Ci sono turbolenze perché molte novità stanno venendo alla ribalta, sia all’esterno che, soprattutto, dentro di te. Può prospettarsi una vera e propria rinascita.

Bilancia. Tepore: Voglia di godersi l’arrivo della primavera senza dover prendere decisioni e impegni. Le situazioni intorno ti obbligheranno però a superare la tua pigrizia.

Scorpione. Creatività: Hai bisogno di essere lucido nel guardare gli avvenimenti perché proprio ciò che avviene saprà essere fonte di intuizioni inaspettate e produttive.

Sagittario. Prospettive: Si delinea sempre meglio un futuro con buone opportunità, stai attento però a valutare bene le strade da percorrere e a non farti prendere da sogni un po’ fumosi.

Capricorno. Impazienza: Non hai voglia di applicare il metodo e la razionalità che di solito sono tuoi alleati, vuoi agire e basta. E non sopporti proprio quelli che ti stanno addosso.

Acquario. Eccitazione: Molte proposte, anche contrastanti tra loro, creano un clima un po’ “elettrico” ma in fondo non sgradevole, in cui ti muovi tutto sommato a tuo agio.

Pesci. Comprensione: Quello che sembrava oscuro diventa chiaro, quello che era nascosto diventa evidente e tutto questo porta a capire e risistemare situazioni e idee. Tutto non avviene però automaticamente, c’è bisogno della tua partecipazione attiva.


Un personaggio dell'Ariete: Harry Houdini

Il nome di Harry Houdini appartiene alla leggenda. Anche se ormai è passato quasi un secolo da quando incantava il pubblico con i suoi numeri da illusionista, resta sinonimo di magia e mistero.


Houdini con la sua bravura sembrava sfuggire in qualche modo alle leggi fisiche e le sue performace erano così straordinarie da far pensare che un po’ “mago” lo fosse veramente. Numerosi personaggi del suo tempo gli riconobbero poteri fuori dal comune: Conan Doyle lo credeva capace di smaterializzarsi, il presidente Roosevelt lo riteneva dotato di capacità medianiche, Sarah Bernhardt addirittura si rivolse a lui perché le facesse ricrescere la gamba amputata…

La vita di Houdini sembra quasi la trama di un film.

Ehrich Weizs, in arte Harry Houdini, nasce a Budapest, in Ungheria, il 24 marzo 1874, sotto il Segno dell’Ariete. Un paio d’anni dopo la famiglia si trasferisce in America, dove il padre, il rabbino Mayer Weizs, era emigrato in cerca di fortuna. I Weizs prima si stabiliscono ad Appleton, nel Wisconsin, che Harry considererà sempre la sua vera città natale, e in seguito a New York. Nonostante i Weizs trasformino il loro cognome in Weiss, per renderlo più americano, non si sforzano d'imparare l'inglese ed Ehrich cresce parlando tedesco in casa e un inglese approssimativo fuori. Il clima della famiglia è sereno, soprattutto grazie alla madre, ma le difficoltà economiche non mancano: Ehrich ha sei fratelli e durante i suoi primi anni, per contribuire al sostegno della famiglia, lavora come lustrascarpe e venditore di giornali. Ha una naturale attrazione per il mondo dello spettacolo e delle cose straordinarie e a nove anni fa la sua prima apparizione sul palco come trapezista. A dodici se ne va di casa, sale su un carro merci e va via restando per un anno lontano dalla famiglia, un anno misterioso di cui non si sa praticamente nulla. Quando ritorna riprende a fare vari lavoretti tra cui assistente fotografo e tagliatore in una fabbrica di cravatte. In questo periodo Ehrich e il fratello Theo cominciano a sviluppare un interesse sempre più vivo per la magia.

Il primo incontro di Ehrich con l’illusionismo era avvenuto quando suo padre lo aveva portato ad assistere allo spettacolo del mago che si faceva chiamare Dott. Lynn. Ehrich ne era rimasto molto colpito. Ma è adesso, con la lettura delle due monografie di Robert-Houdin che la passione esplode, con tutto lo slancio dell’Ariete, che ha trovato un campo in cui indirizzare tutte le sue energie. Il mago francese Robert-Houdin per lui diventa una specie di idolo e da lui prende il suo nuovo nome, aggiungendo una “i” finale che lo trasforma appunto in Houdini. Harry è una versione americanizzata di Ehrie, il soprannome con cui veniva chiamato in famiglia. A sedici anni inizia la sua carriera di mago e a diciassette lascia definitivamente la sua casa e comincia a portare in giro i suoi spettacoli. Harry ha anche un socio, Jacob, e con lui presenta uno dei suoi primi numeri, un trucco già reso famoso da altri illusionisti, che ha ribattezzato Metamorfosi. Con le mani legate, si fa mettere dentro un sacco e quindi in un baule di legno chiuso a chiave e nascosto dietro un paravento. Poco dopo Harry esce sul palcoscenico. Quando viene tolto il paravento il pubblico vede che il baule è ancora perfettamente chiuso. Il trucco è ben congegnato: appena entrato nel sacco, Houdini si slega le mani; quando il coperchio del baule viene chiuso a chiave, taglia il fondo del sacco; mentre viene messo il paravento esce dal sacco. Il baule ha uno sportello segreto che si apre verso l'interno da cui Harry esce e appare in pubblico, mentre il suo socio, Jacob, entra nel baule, quindi nel sacco e resta immobile in modo che nessuno possa accorgersi che il fondo del sacco è stato tagliato.


Per ottenere un effetto spettacolare, bisogna agire con grande coordinamento e rapidità. Solo che Harry pretende di eseguire il numero sempre più in fretta e Jacob dopo un po’ non riesce più a tenere il passo, così, dopo quattro mesi, la loro collaborazione finisce. Del resto non è un compito semplice mantenere il ritmo di un Ariete lanciato in un’impresa di cui è convinto. Houdini pensa di sostituire Jacob con suo fratello Theo. La persona giusta per portare il numero ai massimi livelli sarà però Bess (Wilhelmina Beatrice Rahner), la ragazza che nel 1894 diventerà la moglie di Harry e la sua compagna - assistente per tutta la vita. Harry le insegna il numero della Metamorfosi insistendo sull'importanza della rapidità dell'esecuzione e si dice che i due si esercitassero ore e ore in camera da letto. Alla fine il numero risulta davvero straordinario. In questo legame così forte con Bess possiamo vedere una caratteristica dell’Ariete che ha spesso bisogno di un rapporto preciso e sicuro con una persona. I segni di Fuoco sono dotati di grande energia ma allo stesso tempo hanno necessità di una base sicura su cui contare, come il fuoco ha bisogno del combustibile.

Intanto Harry non si accontenta del successo ottenuto con Metamorfosi e, quando assiste alla performance di un altro illusionista che riesce a liberarsi dalle manette che gli stringono i polsi, si appassiona a questo numero e decide di inserirlo nel suo spettacolo. Il trucco consiste nell’aprire abilmente le manette con un duplicato della chiave ma Harry lo trova banale e vuol cercare un’altra soluzione. Così comincia a studiare il funzionamento delle manette, comprando tutte quelle che riesce a recuperare nelle rivendite di rottami, nei banchi di pegno, nei mercati dell’usato, le smonta e le rimonta per scoprire come poterle aprire senza le chiavi. Finché in qualche modo trova la tecnica giusta. E da quel momento le manette non possono più imprigionarlo.

Harry ha una preoccupazione. Suo padre è morto e ora è ossessionato dall’idea che possa morire anche sua madre e se questo accadesse lui potrebbe impazzire. Così comincia a interessarsi alla pazzia, a cosa accade nella mente che perde la ragione e va a visitare un manicomio. Quando vede un matto dibattersi nella camicia di forza, pensa di procurarsene una e di provare a togliersela. Tenta per giorni, con cocciuta determinazione arietina, fino a ferirsi e a sanguinare ma alla fine riesce nel suo intento, rigirandosi come un contorsionista e usando anche i denti per aprire le fibbie: alla fine è libero. Houdini ora sa districarsi dalle corde, dalle manette e dalle camicie di forza. Non si sa quale sia il trucco e se in effetti di trucco si tratti. Lui dice: Il mio cervello è la chiave che mi rende libero. Quello che si vede è che esegue movimenti ripetuti e rapidi e che forse è grazie a questi che riesce ad allentare i legacci, a sciogliere i nodi, ad aprire fibbie e meccanismi. Certo è che questa sua capacità di fuga da ogni costrizione gli dà un grande senso di libertà e che questa stessa ebbrezza la fa vivere agli spettatori. L’Ariete, il Segno della primavera, si riconosce anche in questa prorompente voglia di affermazione su tutto ciò che ci può essere di costrittivo.

Houdini non può essere in nessun modo imprigionato, Houdini sfida la polizia! Houdini dà dimostrazioni a Chicago e a San Francisco e quando un giornale minimizza il suo successo dicendo che per liberarsi è sufficiente avere un duplicato della chiave, lui dà una nuova dimostrazione: si fa ammanettare completamente nudo in modo che tutti possano vedere che non nasconde chiavi da nessuna parte e di nuovo riesce ad aprire le manette. “Non c’è prigione che può tenere; nessuna mano o gamba di ferro o serratura di acciaio mi possono ammanettare. Non ci sono funi o catene che possono tenermi lontano dalla mia libertà”.

In pochi anni la sua fama dilaga in tutti gli States: Houdini è un mago incredibile, propone le illusioni più semplici mescolate a spettacolari fughe da ogni sorta legami con corde o manette. Il suo manager Martin Beck oltre alle numerose esibizioni americane programma per lui un tour in Europa. Harry per questo studia nuovi numeri, ampliando il suo repertorio: oltre a liberarsi delle camicie di forza, ora è in grado di uscire anche dalle bare. Così riesce ad allestire uno spettacolo tutto suo, completamente dedicato alle sue magie. A Londra si esibisce in una prova dimostrativa a Scotland Yard: il sovrintendente in persona lo ammanetta ad un palo di ferro, poi se ne va con l’intenzione di tornare a scioglierlo dopo qualche ora ma Houdini si libera prima che il sovrintendente riesca a uscire dalla porta. Per due mesi i suoi spettacoli registreranno il tutto esaurito. Anche in Germania manette e serrature non riescono a resistergli. Poi per aumentare la spettacolarità delle sue performance inizia, potremmo dire da Ariete temerario, con i tuffi dai ponti. Quando riprende a esibirsi negli Stati Uniti, agli inizi del 1900, i suoi numeri sono sempre più complessi e spettacolari: viene bloccato con manette e camicie di forza, chiuso in serbatoi pieni d'acqua, casse di imballaggio e bare... Nel 1912 raggiunge il suo apice con la fuga dalla Water Torture Cell che diventa il numero più audace di tutta la sua carriera. Houdini è legato, sospeso per i piedi e immerso a testa in giù in un contenitore di vetro riempito d’acqua, costretto a trattenere il respiro per più di tre minuti per potersi liberare e scappare. Questa performance diventerà il simbolo di tutta la sua carriera e lui la ripeterà fino alla sua morte.


Il suo desiderio di compiere grandi imprese ha anche una valenza utopica, come è proprio del suo Segno e lui insegna i suoi trucchi ai marinai perché possano salvarsi se bloccati sott’acqua e ai soldati perché possano fuggire se fatti prigionieri.

Oltre alla magia Harry ha anche la passione del cinema: appresta uno speciale laboratorio chiamato The Film Development Corporation e una sua società di produzione, la Houdini Picture Corporation. Il suo primo film del 1901 Merveilleux Exploits du Célèbre Houdini à Paris documenta le sue magiche fughe. Reciterà poi in altri film quali The Man from Beyond e The Grim Game e riuscirà anche ad avere una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Nel 1913 muore la madre di Harry a cui è molto legato, mentre è in tournée in Europa. Da questo momento decide di fare di tutto per potersi mettere in comunicazione con lei, cercando un medium capace di fare da tramite per questo contatto. Lo cerca in America e in Europa ma resta deluso da ciò che trova, talmente deluso e ferito da iniziare una vera e propria campagna di “smascheramento” di tutti coloro che dichiarano di avere doti medianiche, ma in realtà applicano solo trucchi per sostenere il loro personaggio. Affronta questa campagna contro i falsi sensitivi con tutto il suo solito impeto da Ariete, come una missione da compiere per l’umanità, e per questo ancora oggi molti skeptics lo considerano una sorta di simbolo. Forse a lui non farebbe del tutto piacere, visto che affermava: "Sono un grande ammiratore del mistero e della magia. Guardate questo mistero della vita: tutto è magia".

Muore nel 1926 di peritonite, causata da alcuni colpi ricevuti all’addome, in circostanze poco chiare, e dal suo caparbio rifiuto di farsi curare. A Bess che lo assiste ricorda il loro patto secondo cui il primo dei due che fosse morto avrebbe trovato il modo di mettersi in contatto con l’altro.

Molti notano che, per uno strano caso, lui che aveva detto ”Se c'è un modo per tornare indietro io lo troverò” muore il 31 ottobre, a Samain, quando, secondo la tradizione celtica, i morti tornano sulla Terra. E questo alimenta ancora di più la leggenda del mago Houdinì perché, si dice, se c’è un uomo che può fuggire dall'aldilà, quell'uomo può essere solo Harry Houdini…





MARZO 2014

I quattro Elementi


Terra, Aria, Acqua e Fuoco rappresentano simbolicamente gli elementi base che diedero origine alla vita e come tali sono riconosciuti fin dalla più remota antichità. Ne parla l’antica Tradizione druidica secondo la quale costituiscono la struttura portante di ogni cosa esistente e compaiono nel pensiero giapponese, cinese e hindu.


Sono i catudhatu dell’insegnamento del Buddha, fondamentali per la comprensione e la liberazione dalla sofferenza. Li troviamo citati da Anassimene di Mileto, da Empedocle, che li definisce radici di tutte le cose, da Platone e ancora da Ippocrate che li usa come riferimento per le quattro tipologie della sua teoria umorale. I quattro elementi sono rappresentati dai primi quattro dei egizi Shu, Tefnut, Geb e Nut e li troviamo nei testi alchemici. Il testo fondamentale della tradizione cabalistica, lo Zohar, ne riconosce anche la corrispondenza con le quattro direzioni della rosa dei venti e lo stesso vale per gli Indiani d’America.

È sempre straordinario constatare come certi concetti siano comuni a tutti i popoli della Terra, segno di una matrice comune, nascosta da interpretazioni storiche di parte, usate dai vincitori per reprimere i vinti. Nelle culture più antiche ai quattro elementi se ne aggiunge un quinto, definito come etere o vuoto o quintessenza, sostanzialmente diverso dai primi quattro a cui viene riconosciuto un particolare potere non semplicemente appartenente al mondo fisico. L’antico druidismo identifica simbolicamente questo quinto elemento nel cielo stellato, inteso come riflesso del Vuoto, della qualità immateriale dell’esistenza, del Mistero che la contiene e la permea.

Il cerchio dello Zodiaco può essere considerato una trasposizione grafica di questa concezione del mondo: definisce una porzione dell’immenso cielo stellato, quella in cui si svolge la nostra vita, gli eventi e i fenomeni di cui siamo parte, traccia un percorso, segna un sentiero, conservando e affermando il legame sempre presente con l’infinito.

I dodici Segni inoltre sono suddivisi in quattro gruppi, uno per ogni Elemento: Capricorno, Toro e Vergine sono Segni di Terra; Acquario, Gemelli e Bilancia sono Segni d’Aria; Pesci, Cancro e Scorpione sono Segni d’Acqua; Ariete, Leone e Sagittario sono Segni di Fuoco. E dato che nello Zodiaco i Segni si alternano secondo una precisa sequenza che prevede il susseguirsi ritmico di un segno per ogni elemento, ci piace considerare lo Zodiaco come un cerchio da percorrere danzando.

Ma cosa simboleggiano in astrologia i quattro elementi?



Terra è sinonimo di radici, profondità, tenacia e conservazione. È solidità, è la base di ciò che poi crescerà, fornisce la materia, il nutrimento, regala protezione e sicurezza. I nati nei Segni di Terra sono realisti e pazienti, pragmatici e determinati, riflessivi e logici, contemporaneamente teneri e scorbutici. Tendenzialmente essenziali e semplici amano la natura e sono portati per la medicina e le scienze in generale. I loro aspetti negativi possono essere la testardaggine, il pessimismo, il materialismo, la pesantezza, la freddezza.


Aria è lo spazio, la vibrazione, il vento, la libertà. È una struttura astratta in continuo mutamento, instabile, adattabile, elastica. I nati nei Segni d’Aria sono curiosi, allegri, dinamici, originali. Non rispettano tabù e preconcetti, sono innovatori, hanno interessi molteplici e apertura mentale, non temono la confusione e nello stesso tempo amano classificare e ordinare in schemi astratti che poi repentinamente modificano. I loro difetti possono essere la superficialità, l’intellettualismo, l’indecisione e l’incostanza.


Acqua è l’energia che plasma le forme. È fluidità e coesione, movimento e cambiamento profondo. L’acqua è memoria, sogno, emotività, fecondità, nascita e rinascita, rigenerazione. I nati nei Segni d’Acqua sono intuitivi, sensibili e un po’ misteriosi, possono avere doti medianiche sviluppate. Agiscono d’istinto o per ispirazione. Sono vulnerabili, fortemente empatici e compassionevoli. Le loro caratteristiche negative possono essere la passività, la dipendenza, la dispersione, la mancanza di chiarezza.


Fuoco è la forza evolutiva che spinge a compiere un processo verso un fine. È il calore, la vitalità, la dinamicità. È entusiasmo, passione, idealismo, fiducia. I nati nei Segni di Fuoco sono generosi, impulsivi, coraggiosi ed estroversi. Sono vulcanici, sia nell’eccitazione che nella creatività, hanno un grande concetto di sé e tendono a essere dei dominatori. Sono spontanei, un po’ ingenui e naturalmente ottimisti. Per contro la loro attività può tradursi in impazienza e prepotenza e la loro baldanza ha spesso bisogno di un punto d’appoggio che li rende un po’ dipendenti.


Previsioni per il mese


Marzo, preludio di primavera

Pesci. Fioritura: Si apre un periodo positivo, migliore di quello che appare ai tuoi occhi, ancora un po’ corrucciati per i pensieri che ti hanno assillato negli ultimi tempi.

Ariete. Fuochino: Per gli impazienti dello Zodiaco è difficile aspettare ma il tempo dell’impeto e dell’azione non è ancora venuto, anche se è sempre più vicino.

Toro. Nuvole: Il tono del tuo umore assomiglia a certe giornate di pioggia primaverile: un po’ uggiose ma con la promessa di un sole limpido e di un cielo lavato.

Gemelli. Idee: Sarà primavera anche dentro di te: nasceranno nuove intuizioni, nuove prospettive, nuove possibilità.

Cancro. Sollievo: La pressione degli eventi, dei pensieri, delle considerazioni si scioglie e ti lascia guardare oltre il contingente verso orizzonti più ampi e luminosi.

Leone. Conclusioni: Le considerazioni che hai fatto ora ti portano al dunque e a prendere decisioni. Non fidarti delle tue idee grandiose e del tuo orgoglio ma degli elementi concreti che hai visto e constatato.

Vergine. Stanchezza: Come spesso accade ai nativi di questo Segno, la fine dell’inverno coincide con un calo di forze e il bisogno di ritemprarsi per ripartire. Tranquilli: ricupererete presto le energie.

Bilancia. Progetti: Ciò che sembrava difficile da capire ora diventa evidente e ti permette di formulare progetti nuovi e precisi in cui impiegare la tua ritrovata vitalità.

Scorpione. Crescita: Puoi guardarti intorno con fiducia perché quello che metti in atto ha buone prospettive per realizzarsi e crescere.

Sagittario. Scelte: Progetti e idee scaturiti lo scorso mese ora richiedono decisioni e scelte anche se l’umore di fondo resta un po’ guardingo. Niente paura, l’ottimismo arriverà!

Capricorno. Pulizia: Lasciati l’inverno alle spalle e con lui le cose che ti hanno un po’ appesantito sia fisicamente che moralmente e riacquisterai energie nuove e fresche.

Acquario. Imprese: È arrivato il momento dell’azione: osservazioni e analisi sono state fatte, ora si tratta di concretizzare.


Un personaggio dei Pesci: Miriam Makeba

Ci sono tre cose per le quali sono venuta al mondo e ci sono tre cose che avrò nel cuore fino al giorno della mia morte: la speranza, la determinazione e il canto.


Poche, bellissime parole sembrano condensare la vita di Miriam Makeba, grande donna che si guadagnò l’appellativo di Mama Africa, per la sua capacità di cantare la forza, la poesia e la voglia di libertà della sua terra. E ancora a proposito di nomi e di vita ecco il vero nome di Miriam, quello che spiegò in un’intervista al Time nel febbraio del ’60: Zensile Makeba Qgwashu Nguvama Yiketheli Nxgowa Bantana Balomzi Xa Ufnu Ubajabulisa Ubaphekeli Mbiza Yotshwala Sithi Xa Saku Qgiba Ukutja Sithathe Izitsha Sizi Khabe Singama Lawu Singama Qgwashu Singama Nqamla Nqgithi. Perché così lungo? Perché in Africa ogni bambino prende il nome di tutti i suoi antenati maschi. Spesso il primo nome è seguito da una o due parole, che dicono qualcosa del carattere della persona; questo fa sì che un vero nome africano sia una specie di storia. E Zenzile è un nome Xhosa (l’etnia di suo padre) e significa non hai nessuno da incolpare se non te stessa, un nome tradizionale pieno di forza e combattività.

Miriam Makeba nasce in un sobborgo di Johannesburg il 4 marzo 1932 e la sua vita comincia in mezzo alle difficoltà. È un periodo di depressione economica, sua madre viene incarcerata per aver prodotto illegalmente della birra e Miriam, che ha solo diciotto giorni, va in prigione con lei.
La famiglia si trasferisce poi a nord nel Transvaal, dove il padre di Miriam trova lavoro come impiegato della Shell e la madre, Cristina, come cameriera. Dopo la morte del padre anche Miriam lavora come cameriera ma è nella musica e nella sua magia che intravede una possibilità per il suo futuro e una liberazione dalla povertà. Ecco un primo tratto del mondo dei nati sotto il segno dei Pesci: un rapporto istintivo e magico con le cose che si hanno intorno. Miriam canta in chiesa e la sua voce è molto apprezzata, tanto che nel 1947 in occasione della visita di Giorgio VI, è scelta per eseguire un pezzo in onore del sovrano. Non lo canterà perché il re non si fermerà nemmeno allo spettacolo allestito per lui.

A diciassette anni Miriam dà alla luce la sua unica figlia Bongi e poco dopo le viene diagnosticato un cancro al seno da cui guarirà grazie alla madre che è una Sangoma, cioè una guaritrice spirituale dell’etnia Swazi.

Nel 1950 la troviamo a Sophiatown una delle poche città in cui le barriere dell’apartheid non sono troppo rigide, c’è un clima vivibile e un ambiente culturalmente e musicalmente vivace in cui Miriam nuota come un pesce nel mare. Le musiche del momento (Kwela, Marabi) sono mescolanze e rielaborazioni di jazz, ragtime e sonorità africane tradizionali che creano uno stile nuovo. Nate nei ghetti neri delle città e nelle baraccopoli, spesso condannate e demonizzate dalle autorità, portano nel loro ritmo la voglia di libertà e di riscatto, la voglia di ballare e di vivere. Non sono tanto i testi delle canzoni a essere ribelli ma quel ritmo, quel modo di usare la voce, quella voglia di muoversi e ballare che i pezzi esprimono.


È in questo clima che inizia la carriera musicale di Miriam, prima come cantante nella band di un cugino, poi come voce dei Manhattan Brothers e degli Skylarks. Con i Manhattan Brothers iniziano le tournée in Sudafrica, Zimbabwe e Congo, e la sua notorietà comincia a crescere. Nel 1959 canta una canzone nel film Come Back Africa ed è la protagonista femminile nell’opera jazz King Kong. Fa anche un incontro importante per la sua carriera: conosce Harry Belafonte che le aprirà le porte dell’America. Lei non è solo una cantante, le sue canzoni, la sua voce, la sua persona diventano sempre più le interpreti della condizione della sua gente. È un’empatia profonda che solo chi nasce sotto il Segno dei Pesci sa vivere. E Miriam diventa Mama Africa a tutti gli effetti. La partecipazione a Come Back Africa, film che denuncia duramente l’apartheid, le costa l’esilio ma non le toglie il coraggio di presentarsi sempre come portavoce della sua gente e dei suoi diritti. Pronuncia discorsi e appelli anti apartheid durante i suoi concerti e anche all’ONU dove chiede il boicottaggio internazionale del Sudafrica (1963).

Anche se in Sudafrica ogni suo disco viene bandito, nel 1966 Miriam, insieme a Belafonte, è la prima donna africana a vincere il Grammy Award, il massimo riconoscimento per un musicista, equivalente all'Oscar per un attore.

Due anni dopo, in Guinea, conosce Stokely Carmichael, leader dei Black Panters e lo sposa, alienandosi le simpatie dell’occidente. Dice: Mi hanno accusata di essere razzista, ma io sono solo per la giustizia e l’umanità. Dicono che io canto la politica, ma quello che canto non è politica, è la verità. Si stabilisce con il marito in Guinea, lo stato marxista dell'Africa occidentale che offre rifugio ai nemici dell'occidente capitalista e questo convince ancor più gli occidentali di una sua presa di posizione a favore di una lotta che non escluda la violenza, anche se lei continua a sostenere che la violenza va sempre rifiutata, perché a farne le spese è poi la gente comune.

Instancabile nel sostenere la causa dell’Africa e del suo popolo, girerà praticamente per tutto il continente portando la sua musica e la sua carica umana. Canta a Nairobi, Luanda, Addis Abeba… sempre per l’indipendenza e la libertà, come acqua che scorre e unisce tutti i paesi della grande Africa. Salire su un palcoscenico per cantare è come entrare in un mondo perfetto. Il passato non significa più niente. Le preoccupazioni per il futuro non esistono. La sola cosa che conta è la musica. Io vivo per questo… Il palcoscenico dei miei concerti è il solo luogo nel quale davvero mi senta a casa. Il solo in cui non ci sia l’esilio. E questo forse comunica con le sue canzoni: che esiste un luogo dove si è a casa, che questo luogo è possibile e che tutti ne hanno diritto. Ritorna in Sudafrica solo nel 1990 su richiesta del presidente Mandela. Di se stessa dice: Ho mantenuto la mia cultura, ho mantenuto la musica delle mie radici e attraverso la mia musica sono diventata immagine e voce dell'Africa e della gente senza neanche rendermene conto.

Nel 2005 decide di fare un ultimo tour mondiale, una specie di addio, che dura tre anni e tocca tutti i Paesi in cui si è esibita. Muore il 9 novembre 2008 a Castel Volturno, nel casertano, in Italia, alla fine di un concerto contro la camorra e il razzismo e in ricordo di sei immigrati africani uccisi due mesi prima dalla camorra. A settantasei anni, costretta a muoversi in carrozzella, Mama Africa ha ancora voglia di testimoniare contro l’ingiustizia e la violenza e l’ultima canzone che canta è quella che l’ha resa famosa in tutto il mondo PataPata.


https://www.youtube.com/watch?v=e-VrfadKbco&list=RDZq5S5sH1Ikk

https://www.youtube.com/watch?v=CdUEjpcKJ1E&list=RDZq5S5sH1Ikk




FEBBRAIO 2014

Lo Zodiaco dei gatti


È vero che di solito, quando parliamo dell’influenza dei Segni zodiacali, ci riferiamo al carattere e al comportamento degli esseri umani ma ciò non toglie che la loro influenza si estenda anche alle persone non umane. Dedichiamo questa puntata della rubrica astrologica in particolare agli amici gatti con cui spesso condividiamo spazi, abitudini e confidenze. È un’occasione per conoscerli meglio, forse anche per guardarli con occhi diversi, più complici, più alla pari.


In un momento in cui si discute in modo acceso sulla vivisezione AstroMatta vuole affermare la dignità di tutti gli esseri viventi, a qualunque specie appartengano e, visto che anche i non umani provano dolore, gioia, amore, hanno carattere, sentimenti, desideri, sogni e speranze sia loro dato il rispetto dovuto.


Ariete

Il gatto dell'Ariete è attentissimo a tutto quanto c’è intorno. Osserva, spia, tende agguati, cerca, segna… e solo quando è certo che il suo territorio e le sue cose (cibo, acqua, cuscino…) sono sotto controllo si rilassa e si concede al sonno e alle carezze. Impulsivo, allegro, orgoglioso e vivace a volte cerca la solitudine e, in quei casi, sarà inutile cercarlo perché non risponderà a nessun richiamo.

Toro

Il gatto del Toro è un pigrone e un golosone. Gli piace passare il tempo accoccolato sul letto o accanto al camino, gli piacciono le ciotole piene e le pappe gustose. È dolce, tenero, affettuoso e sensuale e anche paziente ma ci sono due cose che proprio non sopporta: essere svegliato nel mezzo di un pisolino o vedere il suo amico umano che regala attenzione ad altri felini. Attenzione perché è vendicativo…

Gemelli

Il gatto dei Gemelli è inquieto, nervoso, allegro e curioso. Conserva anche da adulto atteggiamenti da cucciolo, gioca volentieri con la pallina, il gomitolo o qualsiasi altra cosa gli capiti tra le zampe. Gli piace esplorare cassetti e armadi, guardare la televisione e stare al computer ma soprattutto gli piace comunicare. È un vero chiacchierone, miagola spesso per chiedere o raccontare cose ed è dotato di una grande espressività.

Cancro

Il gatto del Cancro è un po’ lunatico. Magari è lì tranquillo sul cuscino e un attimo dopo è schizzato in una folle corsa. Apparentemente pigro dorme in realtà con un occhio solo e con l’altro scruta intorno. Gli piace scegliersi uno o più posti speciali a sua misura nella vostra casa. Capriccioso ma anche dolce e materno si prende cura dei suoi amici umani e veglia su di loro.

Leone

Il gatto del Leone si sente un re. Dignitoso e vanitoso, più che correre incede o passeggia. Elargisce la sua amicizia agli umani nei tempi e nei modi che ritiene opportuni, in cambio di ammirazione, stima e cibo di ottima qualità. Peraltro è allegro, pieno di energia, passionale e amante delle carezze ma resta sempre un dominatore.

Vergine

Il gatto della Vergine è pulito, leale e fedele. Ha un carattere riservato, tiene molto alla sua privacy, non gli piace essere disturbato quando è nel suo posto a riflettere o a osservare. Non dà subito confidenza ai nuovi venuti, d’altra parte sente molto il bisogno di calore e contatto, quindi stabilisce rapporti profondi con chi alla fine considera amico. È perspicace, intelligente e anche un po’ “intellettuale”.

Bilancia

Il gatto della Bilancia è un esteta. Socievole e un po’ vanitoso si muove sempre con garbo ed eleganza. Contemporaneamente abitudinario ed adattabile gli piace avere una casa comoda come punto di riferimento per poi andare in giro alla ricerca di nuovi territori. Gli piacciono le carezze, la compagnia e la considerazione degli umani di cui studia con interesse le abitudini e i modi.

Scorpione

Il gatto dello Scorpione è un po’ misterioso. La sua pelliccia di velluto e la sua grande capacità di accattivarsi attenzione e simpatia nascondono un carattere forte e una volontà di ferro. Non dimostra di aver bisogno della compagnia dei suoi simili né degli umani. Gli piace nascondere oggetti in posti segreti. Ha uno sguardo che mette un po’ soggezione e con tutto il suo essere comunica una grande energia.

Sagittario

Il gatto del Sagittario è un vagabondo, gli piace gironzolare e ed esplorare il territorio. È un po’ imprevedibile e distratto e spesso per questo motivo si caccia nei guai. Gli piace vivere in luoghi aperti dove può correre, arrampicarsi, annusare i fiori e le erbe e soprattutto incontrare altri gatti. Dalle sue esplorazioni torna sempre con grande appetito e gli piace trovare una ciotola piena che lo aspetta per abbuffarsi di pappa buona e abbondante.

Capricorno

Il gatto del Capricorno è riservato e apparentemente serio. In realtà ama molto la compagnia e sta volentieri fuori, anche tutta la notte con gli amici felini. Quando è in casa gli piace condividere momenti e attività con il suo umano: guardare la televisione, leggere il giornale, ascoltare la musica.
È un gatto tenace, forte, affettuoso ma molto libero. Èanche molto selettivo e sta solo con gli piace veramente.

Acquario

Il gatto dell'Acquario è curioso e bizzarro. Indipendente, giocherellone, pasticcione, combina spesso guai in casa perché va a cacciarsi dappertutto e gioca con tutto. Gli piacciono gli altri gatti ma soprattutto lo interessano gli umani: li studia, cerca di imitarli o di impadronirsi dei loro oggetti. A volte è addirittura protettivo nei loro confronti. Gli piace molto stare dalla finestra a guardare fuori la pioggia che cade o le nuvole in cielo.

Pesci

Il gatto dei Pesci è un sognatore che si perde dietro il volo di una farfalla o si incanta a guardare un’ombra fuggevole. Di umore variabile, è tenero e giocherellone ma anche molto sensibile e reattivo, si offende per i rimproveri e tiene il broncio. È un sensitivo e sa stabilire un rapporto profondo con gli amici umani ma è molto esigente. Spesso, contrariamente a quanto si dice dei gatti, ama l’acqua. Apprezza le offerte di cibo come testimonianza di affetto.


Previsioni per il mese


Il mese di Febbraio

Acquario. Disgelo: Il nuovo avanza e apre a nuovi panorami. Non è ancora il momento dell’azione vera e propria quanto piuttosto quello di osservare con attenzione e capire quali sono le vere opportunità.

Pesci. Intermezzo: Un mese per valutare meglio idee, proposte, inviti e novità varie. Non è ancora il momento di passare davvero all’azione.

Ariete. Intelligenza: Si apre un periodo più tranquillo che ti consente valutazioni lucide sui tuoi progetti e stimola la tua capacità di cogliere il lato favorevole delle situazioni.

Toro. Previsioni: Non è il momento di agire: osserva ciò che hai intorno per comprenderne meglio il significato e prevederne gli sviluppi futuri.

Gemelli. Buonumore: Sarà un mese piacevole caratterizzato da un clima piuttosto sereno con momenti stimolanti e giocosi.

Cancro. Consapevolezza: Continua il processo di maturazione profonda iniziato un po’ di tempo fa e che ha messo in crisi molte tue convinzioni portandoti a modificare la tua visione delle cose. In questo mese il tuo cuore dovrebbe sentirsi più leggero.

Leone. Comunicazione: Non tenere per te quello che hai capito, confrontati con chi ti sta vicino: ti servirà per chiarire meglio a te stesso il tuo pensiero e per avere elementi nuovi che ti erano sfuggiti completamente.

Vergine. Preludio: È un momento di preparazione per ciò che verrà in seguito. Le prospettive non sono ancora del tutto chiare ed il consiglio è di non essere precipitosi.

Bilancia. Enigmistica: Il nervosismo del mese scorso si attenua, l’umore migliora e ti porta a guardare gli avvenimenti e le persone con lo spirito di un enigmista che trova la soluzione nascosta all’interno della situazione stessa.

Scorpione. Prospettive: La tua attenzione è rivolta al futuro, a quello sta per accadere e i tuoi occhi sanno vedere lontano. Questo momento di fermata si rivelerà molto utile in seguito.

Sagittario. Vivacità: Se fosse una musica potremmo definirla “andante con moto”. Nuove idee, nuovi progetti concretizzeranno l’energia positiva di questo mese.

Capricorno. Saggezza: Hai navigato su acque poco tranquille ultimamente ma ne hai guadagnato grande forza. Ora le difficoltà si attenuano e le nuvole lasciano spazio a larghi sprazzi di sereno.


Un personaggio dell'Acquario: Jules Verne

Il Segno dell’Acquario, così utopista, anticonvenzionale e tecnico sembra trovare il suo personaggio simbolo proprio in Jules Verne, riconosciuto come uno dei padri della fantascienza attuale, il romanziere che ha anticipato il futuro con i suoi libri ispirati dal progresso tecnologico.


Jules Verne nasce a Nantes, l'8 febbraio 1828, figlio primogenito dell’avvocato Pierre Verne che vede in questo bambino il suo naturale successore e ha in programma di indirizzarlo agli studi giuridici. Ma Jules non sembra molto attratto da questa strada già segnata, del resto un Acquario è naturalmente ribelle a quanto gli viene imposto e refrattario ai condizionamenti. Fin da piccolo Jules ha sete di viaggi e di avventure: sogna affascinato ascoltando la sua prima insegnante, vedova di un capitano di lungo corso, o i racconti straordinari dei marinai del porto. A soli undici anni riesce ad imbarcarsi di nascosto su La Coralie, una nave in partenza per l’America, ma viene scoperto e riportato a casa dal padre. Si dice che in quell’occasione Jules prometta di non viaggiare mai più, se non con la fantasia.

Torna a scuola, frequenta il liceo di Nantes e inizia gli studi giuridici ma quando deve recarsi a Parigi per sostenere un esame rimane affascinato da quella città. A Jules che si è già cimentato con lo scrivere, producendo alcuni sonetti e alcune opere da rappresentare in teatro, lette solo agli amici più stretti, Parigi sembra il luogo in cui l’arte, il teatro e l’attualità sono di casa e vuole ad ogni costo restare lì. È il momento in cui gli aeronauti tentano le prime ascensioni con i palloni aerostatici e questo infiamma la fantasia di Jules, così come lo entusiasmano i racconti di Jacques Arago, il viaggiatore che ha appena compiuto il giro del mondo, con cui diventa amico. Ecco ancora emergere lo spirito acquariano, così portato ai contatti umani e così affascinato da tutto ciò che è anticonvenzionale, nuovo, sorprendente. Ha diciannove anni quando riesce ad ottenere dal padre di poter continuare gli studi nella capitale e riesce anche, poco dopo, a farsi tagliare i fondi dal genitore non molto soddisfatto dei suoi risultati scolastici. Jules condivide un piccolo appartamento con un altro studente di Nantes, Edouard Bonamy, e si dice che i due compagni siano così poveri da avere in due un solo vestito decente per uscire la sera e siano costretti ad indossarlo a turno. Per scaldarsi, Jules passa molto tempo in biblioteca a leggere romanzi e racconti di avventure e testi vari annotandosi una infinità di casi di interesse scientifico e storico. Anche qui vediamo una caratteristica del Segno dominato da Urano: quel desiderio di conoscenza, di acquisizione di dati nuovi e magari straordinari. È in questo periodo che Jules conosce Alexandre Dumas padre: un aneddoto racconta che sia praticamente caduto addosso allo scrittore scivolando sulla ringhiera di una scala, come di solito fanno i ragazzini. Dumas lo prende in simpatia, lo incoraggia nei suoi primi tentativi letterari, lo aiuta a trovare lavoro come segretario di Edmond Sevestedel, direttore del Teatro Lirico. Sempre con l’appoggio di Dumas, Jules potrà rappresentare un'operetta lirica di cui, con un amico, ha scritto il libretto. Riesce comunque a laurearsi ma si rifiuta di fare l’avvocato come suo padre vorrebbe. Il suo vero interesse è la letteratura, è scrivere racconti e libri, il successo come scrittore però non arriva.


Nel ‘56 si sposa con Honorine Morel, una ricca vedova di ventisei anni, e grazie al padre di lei trova impiego presso un agente di cambio, cosa che gli regala la tranquillità economica e finalmente anche la possibilità di viaggiare: nel 1859 visita l'Inghilterra e la Scozia e due anni dopo la Scandinavia. La sua passione per lo scrivere non è sopita, dopo i primi racconti che compaiono sul giornale Musée des Familles, basati sulle esperienze avventurose dell’amico Jacques Arago, nel 1863 riesce a pubblicare, con l'editore Hetzel, il romanzo Cinque settimane in pallone. E finalmente il successo arriva e il libro diventa un vero best seller. Jules può lasciare l’impiego e dedicarsi completamente allo scrivere, rispettando sistematicamente il contratto col suo editore e pubblicando un libro all’anno. Tra i titoli più famosi ricordiamo Viaggio al centro della Terra, Dalla Terra alla Luna, Ventimila leghe sotto i mari, L'isola misteriosa, Il giro del mondo in 80 giorni, Michele Strogoff. In tutto scriverà un’ottantina di romanzi più altre opere divulgative di scienza e di storia. I suoi libri diventano famosi in tutto il mondo, sono letti da adulti e bambini: raccontano di viaggi incredibili nello spazio, sotto i mari o nelle profondità della Terra, di personaggi bizzarri attratti dall’avventura ma hanno sempre una struttura accurata, con descrizioni documentate o estremamente verosimili, ricche di dati precisi e di calcoli matematici che danno scientificità all’ambiente e alla trama delle storie. L’Acquario ha una visione chiarissima e lucida della realtà che trasferisce anche nel sogno. Un’attenzione particolare è data alle macchine e agli strumenti tecnologici che, peraltro in astrologia, sono correlati al pianeta Urano, “governatore” dell’Acquario. Il fascino dei romanzi di Verne è dato anche dall’anima che l’autore mette dentro la narrazione, una sorta di inquietudine e di profonda partecipazione alle tematiche della scienza e a ciò che le nuove scoperte e invenzioni tecnologiche comportano per il mondo del futuro e per l’umanità. In lui c’è una grande senso di libertà e speranza: Con i sottomarini non vi saranno più battaglie navali e le navi da guerra non saranno più necessarie. E poiché si continuano a inventare strumenti di guerra sempre più perfezionati e micidiali la guerra stessa diventerà impossibile. C’è anche chi ipotizza che i suoi racconti siano meno semplici di quanto possano apparire ad una prima lettura, che nascondano contenuti esoterici legati ad antiche conoscenze e che Jules avesse legami con società iniziatiche.

L’enorme successo dei suoi libri si traduce anche in ricchezza e Jules può finalmente visitare i luoghi che ha immaginato o descritto con tanta vivezza basandosi su dati di seconda mano. In un primo tempo affitta una casa vicino all’estuario della Somme e compra il suo primo battello con cui navigare nel canale della Manica e lungo la Senna, quindi si imbarca per gli Stati Uniti sul più grande battello a vapore del mondo, adibito alla posa del cavo telefonico transatlantico, in seguito acquista un grosso yacht con cui viaggia a lungo nei mari del Nord, nel Mediterraneo e nelle isole dell'Atlantico.

La sua produzione letteraria gli procurerà la Légion d'Honneur nel 1870 e per ben due volte la nomina a presidente dell'Académie des Sciences, des Lettres et des Arts. Prenderà parte alla redazione della Géographie Illustrée de la France in collaborazione con la Societé de Géographie.

Nel 1886 Jules è vittima di un incidente che non fu mai del tutto chiarito: un giovane gli spara due colpi di rivoltella e lo ferisce gravemente alle gambe. Nel tentativo di mettere tutto a tacere l’attentatore viene rinchiuso in manicomio e la sua identità e il motivo del suo gesto rimangono tutt’ora misteriosi. Jules a questo punto si stabilisce definitivamente ad Amiens dove continua il suo lavoro di scrittore praticamente fino alla morte che avverrà il 24 Marzo 1905.

Ci piace riportare le sue parole, che noi esseri del suo futuro leggiamo ora ma che sembrano dedicate a qualcuno che verrà ancora dopo di noi: “…a stare a sentire certi cervelli limitati (mai aggettivo è stato più adatto), l'umanità sarebbe rinchiusa in un cerchio di Popilio che mai essa riuscirebbe a superare, essendo condannata a vegetare su questo globo senza alcuna speranza di slanciarsi un giorno negli spazi planetari! Sciocchezze! Si andrà sulla Luna e poi sui pianeti e sulle stelle come oggi si va da Liverpool a New York, facilmente, rapidamente, sicuramente, e l'oceano atmosferico sarà tra breve attraversato come gli oceani terrestri. La distanza non è che una parola relativa, e finirà per essere ridotta a zero”.





GENNAIO 2014


Un nuovo anno sotto le stelle


AstroMatta vuol farvi un piccolo regalo poetico per questo inizio d’anno, commentando il vostro futuro con i versi di un autore del vostro Segno. Dodici poeti rappresenteranno, con le loro parole e la loro sensibilità, l’anima dei dodici Segni Zodiacali e ciò che li aspetta in questo 2014 appena iniziato.

Se la poesia è la poesia, come del resto la vita è la vita, ogni poeta ha un suo modo speciale di affrontarla, mettendo in campo le sue capacità, le sue paure, i suoi slanci, il suo modo d’essere.

Ricordiamo ancora una volta che per leggere nel cielo quale sarà il clima di quest’anno dobbiamo osservare il moto e la posizione dei pianeti lenti, il Segno in cui si posizionano e che stimolano con la loro presenza, le relazioni armoniche o di tensione che vengono a stabilirsi tra loro. Se poi vogliamo leggere in modo più dettagliato quale sarà il nostro futuro personale dobbiamo confrontare la posizione di questi pianeti con il nostro tema natale. Qui possiamo fare solo una panoramica generale confrontando il moto dei pianeti lenti con i vari Segni.


Riassumiamo la situazione planetaria indicativa nella tavola riprodotta qui a lato che ci mostra Plutone in Capricorno, Nettuno in Pesci, Urano in Ariete, Saturno in Scorpione, Giove in Cancro fino al 17 luglio e poi in Leone, e auguriamo un buon anno a tutti i lettori.


Capricorno

Il temporale

Un bubbolìo lontano...
Rosseggia l'orizzonte,
come affocato, a mare:
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un'ala di gabbiano.


Giovanni Pascoli


Come temporali improvvisi, gli imprevisti si presenteranno nel corso dell’anno e tu, amico del Capricorno, ti troverai a fronteggiarli non solo con le solite armi che ti rendono sicuro, come la razionalità, la determinazione, la logica, ma anche con l’intuizione, il sogno e addirittura il sentimento. In questo 2014 forse stupirai qualcuno, comportandoti in modo così diverso dal solito. Le tue doti resteranno, niente smuoverà la tua coerenza, la tua determinazione, la tua tenacia, solo si manifesterà anche quello che normalmente tieni nascosto nel profondo del tuo cuore e tra il rigore del bianco e nero ecco la vivida presenza del volo di un gabbiano.


Acquario

Lasceremo il villaggio dietro di noi
allegramente, tu ed io,
per vagare cantando al vento,
come gli zingari...


James Joyce


Fantasia e voglia di nuovo, intuizioni e perspicacia nel cogliere il momento giusto per agire saranno elementi chiave in questo nuovo anno. Sarai anche meno preoccupato di “fare le cose giuste” e riuscirai a muoverti con maggiore libertà, seguendo quello che la tua natura un po’ bizzarra e fuori dagli schemi ti suggerisce. Positivo anche il rapporto con il passato, con le esperienze che hai capitalizzato: non saranno, come spesso ti succede, dei pesi di cui liberarti ma piuttosto delle ricchezze da utilizzare nella costruzione del tuo futuro.


Pesci

O me giovinetto! Nasco
nell'odore che la pioggia
sospira dai prati,
di erba viva... Nasco
nello specchio della roggia.


Pier Paolo Pasolini


Ecco il segno favorito di quest’anno! Per te che sei nato nei Pesci le stelle hanno in serbo una vera e propria rinascita, che riguarda tutto il tuo essere e si riflette su tutti i campi della tua vita. Sarà un anno dalle grandi possibilità evolutive sia dal punto di vista esteriore sia per la tua individualità. Puoi guardare con fiducia al tuo futuro perché ciò che nascerà da te, idee, progetti, speranze troveranno riscontro nel mondo circostante. Anche i rapporti con gli altri saranno positivi e pieni di buone opportunità.


Ariete

Gonfi come una tela i polmoni di vento,
varco su creste d'onde,
e col petto in avanti sui vortici m'avvento
che il buio mi nasconde.
D'un veliero in travaglio la passione mi vibra
in ogni intima fibra;
danzo col vento amico o col pazzo ciclone
sull'infinito gorgo.


Charles Baudelaire


L’Ariete così impulsivo e vitale, avrà ulteriori stimoli dalle stelle: voglia di movimento e cambiamento ma fino a luglio i progetti incontreranno difficoltà a decollare. Spesso ti troverai anche a cambiare improvvisamente idee e obiettivi per cui un po’ di ponderatezza non ti farà male nel valutare quali sono effettivamente le rotte che vuoi percorrere. Da luglio in avanti le correnti saranno più favorevoli e il cielo più chiaro ti permetterà di guardare lontano, di vedere nuove prospettive e di concretizzare i tuoi progetti.



Toro
Romeo: "Io giuro il mio amore sulla luna."

Giulietta: "Non giurare sulla luna, questa incostante

che muta di faccia ogni mese, nel suo rotondo andare!"


William Shakespeare


Per il Toro che ama le cose chiare, concrete, da toccare e modificare con le mani, quest’anno parla di distacco dalle abitudini e di una ventata di fantasia e novità. La cosa più straordinaria è che, contrariamente al solito, questa “mutevolezza” ti piace, ti fa sentire leggero e nuovo, interessato agli aspetti che non avevi mai considerato. La prima parte dell’anno sarà più favorevole alla realizzazione dei tuoi progetti, la seconda più impegnativa se vuoi raggiungere dei risultati concreti ma tutto l’anno produrrà in te un cambiamento che riconoscerai come il migliore dei tuoi obiettivi.


Gemelli

Io sono un vagabondo che non si ferma mai, che lascia cadere su voi, per caso,
uno sguardo e subito volge la faccia,
il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.


Walt Whitman


Un anno positivo quello che comincia, pieno di energia, voglia di fare e scoprire nuove cose e soprattutto nuove persone. Per te che sei un curioso per eccellenza dovrebbe essere un anno molto interessante: vita sociale intensa, progetti che si concretizzano, vitalità  e gioia di vivere… cosa desiderare di più da un pronostico?


Cancro

…e quando
di nuovo
torniamo alla vita,
come uscissimo dall'oceano,
come tornassimo feriti
dal naufragio
tra le pietre e l'alghe rosse
.


Pablo Neruda

Un anno con molti contrasti questo 2014 per il Cancro. Il tuo mondo interiore sarà molto intenso e vedrà delle importanti metamorfosi. La sensibilità, l’intuizione saranno sempre molto vivide e lucide e alcuni tuoi sogni riusciranno a realizzarsi. Ciò che invece ti infastidirà saranno gli imprevisti improvvisi che continueranno a sorprenderti scombinandoti spesso le carte e facendoti sottovalutare quanto sei riuscito a concretizzare.


Leone

È forse che in qualche più lucente sfera
ci separiamo dagli amici che qui troviamo?
O noi vediamo passare il Futuro
oltre il vetro affumicato del Presente?
O che cosa è che ci porta a comporre
uno con l'altro i frammenti di un sogno,
parte dei quali diventa vera, e parte
batte e ci trema in cuore?


Percy B. Shelley


Un anno interessante, questo, per il Leone. L’anno passato la tua voglia di incidere nel mondo e concretizzare si è trovata un po’ frenata da dubbi e insicurezze, che alla fine ti hanno portato a rivedere molte cose dentro di te. Ora invece l’energia che senti dentro di te ha bisogno di manifestarsi all’esterno e perseguirai i tuoi obiettivi con molta determinazione. Soprattutto da metà luglio in avanti riuscirai nei tuoi intenti perché oltre al tuo atteggiamento ottimista troverai anche situazioni favorevoli che si aprono per te.


Vergine

E via! Con l'impeto dell'eroe in battaglia.
La sera cullava già la terra,
e sui monti si posava la notte;
se ne stava vestita di nebbia la quercia,
gigantesca guardiana, là
dove la tenebre dai cespugli
con cento occhi neri guardava.


Johann Wolfgang Goethe


Alla grande! Per te che sei troppo spesso frenato nel lasciarti andare quando temi che le situazioni possano coinvolgerti troppo o perché strambi sensi di colpa ti afferrano all’improvviso, quest’anno ti darà uno “spintone” e ti farà correre con i calzari alati di Mercurio. E anche la mente sarà leggera, ti lascerà volare fuori dagli schemi, dalle abitudini e dalle paure. Conoscerai nuove persone e nuove situazioni che si riveleranno molto interessanti.


Bilancia

Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto
Alberi case colli per l’inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto
Tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.


Eugenio Montale


Anche per la Bilancia le stelle hanno preparato qualcosa di inconsueto: non sarà la socialità, il rapporto con gli altri ad offrirti soddisfazioni e neppure la ricerca estetica, comunque tu la intenda. Saranno invece le intuizioni lucide ed il coraggio di perseguire i tuoi obiettivi le caratteristiche che sentirai nascere dentro di te ed anche una capacità di guardare all’essenza delle cose, con naturalezza, senza formalismi, senza considerare necessariamente il parere altrui.


Scorpione

Mentre una notte, se ne andava a spasso
la tartaruga fece il passo, più lungo della gamba e cascò giù
con la casa rivolta all'insù
Un rospo che di lì passò le disse: "queste son scappatelle che costano la pelle"
"lo so" rispose lei, ma prima di morir vedo le stelle.


Trilussa


L’anno, per lo Scorpione, parte all’insegna dell’ottimismo. Sostenuto dagli astri ti trovi in ottima forma: vitale, determinato, pieno di idee fantastiche e gioiosa voglia di fare, sei lanciato verso il futuro con un atteggiamento molto positivo. Da luglio la fortuna non sarà più evidentemente dalla tua parte ma non riuscirà a minare il tuo stato d’animo e saprai proseguire comunque raccogliendo frutti positivi nei campi che per te sono davvero significativi.


Sagittario

E non son triste. Ma sono
stupito se guardo il giardino...
stupito di che? non mi sono
sentito mai tanto bambino...

Stupito di che? Delle cose.
I fiori mi paiono strani:
Ci sono pur sempre le rose,
ci sono pur sempre i gerani...


Guido Gozzano


Sarà un anno all’insegna della ripresa positiva un po’ da tutti i punti di vista: professionale, sociale ed anche affettivo. Come piace a te tutto ciò che sembrava poco chiaro tenderà a diventare evidente, tutto ciò che ti sembrava nascosto diventerà palese e questo soprattutto da metà luglio in avanti. Non spaventarti se qualche volta qualcosa ti apparirà in una luce diversa da quella a cui sei abituato: dal tuo profondo emergeranno nuove considerazioni e nuovi modi di guardare intorno a te.


Previsioni per il mese


Il mese di Gennaio

Capricorno. Solidità: È questa la qualità su cui puoi appoggiarti con sicurezza in questo periodo in cui i venti impetuosi ti scompigliano alcuni piani o ti spingono ad inoltrarti su nuove rotte…

Acquario. Dipendenza: Ci sono ancora vecchi schemi, vecchie abitudini mentali che ti tengono legato. Valuta con attenzione e concretezza come liberartene.

Pesci. Intuizioni: Il mondo interiore è molto sollecitato, forse preponderante su quanto avviene intorno a te ma ti regala anche perspicacia e intuizioni lucide.

Ariete. Attività: Visto che l’attività ti piace la carica di energia anche un po’ bizzarra, di cui disponi in questo periodo, non ti preoccuperà più di tanto. Attento solo a non disperderti in mille iniziative diverse.

Toro. Scelte: È il momento di operare delle scelte tra ciò che è ancora utile e ciò che è ormai obsoleto e deve essere abbandonato.

Gemelli. Metamorfosi: I mutamenti di solito non ti preoccupano e quindi anche in questo caso potrai trarre profitto da questo periodo in cui tutto sembra in divenire. Attento solo a non cedere al nervosismo.

Cancro. Esperienza: La tua esperienza di vita è diventata un porto sicuro. Per te che tendi sempre ad essere un po’ infantile, un po’ “piccolo” di fronte alla vita c’è una nuova consapevolezza.

Leone. Responsabilità: Ciò che hai iniziato lo scorso mese richiede ora attenzione e senso di responsabilità per essere portato avanti nel migliore dei modi.

Vergine. Altalena: Immaginazione molto sollecitata da un lato e concretezza dall’altro ti fanno oscillare  tra due opposti. Sta a te trovare un equilibrio e la possibilità di utilizzare la forza di questi due elementi a tuo vantaggio.

Bilancia. Eccesso: C’è un eccesso di energia dentro di te che non sempre riesce ad esprimersi come tu vorresti e provoca momenti di disequilibrio per te sgradevoli. È il tuo compito quello di trovare il modo di dare armonia a questa corrente.

Scorpione. Polvere: Nuove esperienze hanno portato un diverso assetto dentro di te: ora si tratta di eliminare la vecchia “polvere” ancora rimasta.

Sagittario. Bussola: Nella contraddizione, nell’esuberanza dell’emotività e dei desideri che tendono a frastornarti, tieni salda la bussola. Alla fine i cambiamenti che non avresti cercato si riveleranno molto interessanti.


Un personaggio del Capricorno: Johannes Kepler

Johannes Kepler è lo scopritore delle leggi che regolano il movimento dei pianeti, un grande scienziato che conduce i suoi studi con un metodo rigorosamente matematico e mistico allo stesso tempo. Astrononomo, astrologo, matematico e musicista, ricopre nella sua vita cariche importanti come quella di astronomo di corte ma muore poi in estrema povertà. La sua determinazione nel portare avanti i suoi studi in un’ottica ad un tempo concreta e metafisica, non sempre condivisa dagli scienziati e dal potere ecclesiastico del suo tempo, ne fanno un degno rappresentante del suo Segno zodiacale.


Johannes nasce a Weil der Stadt, vicino a Stoccarda, il 27 dicembre del 1571, sotto il Segno del Capricorno. Il padre è un soldato di ventura, la madre una locandiera che conosce le arti magiche (subirà anche un processo come strega). Della sua infanzia non si sa molto se non che la sua salute è piuttosto fragile e forse anche per questo viene indirizzato alla carriera ecclesiastica. Dal 1584 lo troviamo studente nel Seminario di Aldelberg, poi in quello di Maulbronn e nel 1588 all’Università di Tubinga dove si appassiona allo studio dell’Astronomia e abbraccia la teoria Copernicana. Nel 1594 lascia l’Università, anche perché i suoi studi e le sue idee contrastano con l’ortodossia del momento, e comincia ad insegnare matematica a Graz, diventando poi matematico territoriale degli Stati di Stiria. Tra i suoi compiti c’è anche quello di redigere oroscopi, pratica in cui si rivela molto capace, predicendo avvenimenti importanti. Nel 1597 pubblica la sua prima opera: Mysterium Cosmographicum, nella quale delinea una descrizione della struttura del sistema solare, in cui afferma che le distanze tra le orbite dei sei pianeti conosciuti possono essere definite dalla struttura di cinque poliedri regolari. La teoria si rivela interessante perché stabilisce dei rapporti matematici tra la posizione dei pianeti ed il Sole e perché grazie ad essa conosce e stringe amicizia con Tycho Brahe, più noto come Ticone, matematico ufficiale della corte di Praga. Brahe gli offre un posto come suo assistente e Johannes accetta questa proposta l’anno seguente,  quando si stabilisce a Praga, costretto a lasciare Graz in quanto luterano e quindi in contrasto con la posizione marcatamente controriformista assunta in quel momento dai regnanti Austriaci. Nonostante gli avvenimenti sfavorevoli, Keplero, da buon Capricorno, dimostra una grande forza nel fronteggiarli e nel rimettersi in gioco ogni volta. Alla morte di Brahe eredita la carica di matematico di corte e la grande raccolta di dati ricavati dalle osservazioni astronomiche dirette di Ticho, sulla base dei quali Johannes arriva a formulare le sue famose tre leggi, superando la teoria che voleva perfettamente circolari le orbite dei pianeti intorno al Sole.  Anche questo basarsi su dati concreti e la loro precisa elaborazione razionale sottolineano caratteristiche proprie di questo Segno invernale.


Ecco una breve sintesi delle tre Leggi a cui arriva attraverso il suo lavoro di matematico.  La prima afferma che le orbite descritte dai pianeti attorno al Sole sono ellissi di cui il Sole occupa uno dei fuochi. Le orbite planetarie hanno perciò un punto di massima distanza dal Sole (afelio) e un punto di distanza minima (perielio). Per la seconda legge il raggio vettore che va dal Sole a un pianeta spazza aree uguali in intervalli di tempo uguali, questo comporta che la velocità di ogni pianeta lungo la sua orbita non sia uniforme: sarà maggiore vicino al perielio e minore all'afelio. Per la terza legge i quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite per cui esiste una relazione matematica tra le rispettive distanze dei pianeti dal Sole e la durata della loro orbita completa.

Se la sua fama resterà legata soprattutto alla formulazione di queste tre leggi, Keplero si impegna anche in altri importanti studi. Entusiasmato dal cannocchiale di Galileo, lui, che tra l’altro è molto miope, si dedica allo studio dell’ottica e arriva a modificare questo strumento ancora rudimentale, inserendo come oculare una lente convessa che consente ingrandimenti molto più elevati. Dato che questo tipo di lente conferisce un ribaltamento del campo visivo, Johannes arriva a comprendere il funzionamento della camera oscura e quindi riesce a ipotizzare come il cervello interpreti le immagini che si formano capovolte sulla retina. Ancora una volta vediamo all’opera una mente da Capricorno che utilizza la tecnica e l’uso concreto della materia per trarne poi le leggi teoriche, spingendosi avanti con grande forza e grande apertura mentale, perché quando l’esperienza lo dimostra si può oltrepassare qualsiasi confine dato per definitivo in precedenza. Keplero usa la matematica come linguaggio capace di rendere comprensibile ciò che appare misterioso e i suoi calcoli matematici lo portano a compilare le tavole astronomiche (Tavole Rudolphine) che confermano la teoria Copernicana, ad anticipare le basi del calcolo differenziale inventato poi da Newton, a dimostrare il funzionamento della teoria dei logaritmi di Nepero.

È straordinario quanto Keplero prenda in considerazione le teorie più innovative e come sia in costante collegamento epistolare con gli altri scienziati contemporanei. Si avvale delle osservazioni astronomiche di Brahe, cita Giordano Bruno (Giordano Bruno ha concepito il mondo infinito in modo tale che quante sono le stelle fisse, tanti sono i mondi, e questo nostro mondo diviene uno fra i mondi innumerabili), scrive a Galilei (commenta entusiasta il suo cannocchiale: Oh canna meravigliosa, più preziosa di uno scettro!), nello stesso tempo il suo lavoro è anche fortemente intriso di misticismo e di collegamenti con i filosofi antichi quali Platone e Pitagora. La sua ricerca non tende semplicemente ad una descrizione dell’universo, cerca anche di comprenderne l’armonia, e di decifrare una specie di messaggio lasciato, secondo lui, dal Creatore decifrabile con un codice matematico e musicale. Ad esempio nella sua Harmonices mundi del 1618, la sua opera preferita, espone la sua terza legge, e la relazione che secondo lui intercorre tra le leggi armoniche dei suoni ed i movimenti dei pianeti: per lui sistema solare e musica sono manifestazioni di una stessa armonia, i pianeti come note musicali suonano una musica cosmica.

Keplero muore nel 1630 a Ratisbona. Muore povero e le sue tre leggi restano nel dimenticatoio per quasi un secolo, finché Newton non le riprenderà incorporandole nella sua teoria della gravitazione.

In tempi recenti la comunità scientifica, riconoscendo la grandezza di questo scienziato, ha dato il suo nome ad un asteroide (1134 Kepler), al pianeta considerato per ora più simile alla Terra (Kepler-22 b – Costellazione del Cigno), a due crateri, uno sulla Luna e uno su Marte, ad una cresta di 15 Km di lunghezza su Fobos (uno dei due satelliti di Marte), e infine al telescopio spaziale Kepler della NASA.







DICEMBRE 2013

Luoghi “astrologici”: Newgrange


Newgrange è un grande tumulus all’interno di un monumentale complesso megalitico, considerato uno dei più importanti siti archeologici di origine preistorica al mondo e riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Si trova in Irlanda, nella mitica valle del Boyne, a circa 40 km da Dublino e a pochi chilometri dalle città di Slane e Drogheda. Il Brú na Bóinne (come viene chiamata l’intera area) è un luogo affascinante e misterioso, con costruzioni risalenti ad epoche davvero remote, attribuite a civiltà preceltiche.


Il nostro tour astrologico ci ha portato qui perché questo luogo è legato ad un periodo particolare dell’anno, il Solstizio d’Inverno, momento in cui si verifica all’interno del grande tumulus un evento assolutamente straordinario e spettacolare: la luce del Sole che sorge penetra lentamente all’interno della costruzione illuminando via via il corridoio d’accesso fino ad arrivare alla camera più interna. Il sole resta nella stanza per un quarto d’ora circa, poi tutto torna nell’oscurità per un altro anno intero.

Anche se qui non troviamo dei riferimenti specifici ai Segni Zodiacali, il luogo non può lasciare indifferenti gli appassionati del cielo e del rapporto misterioso che lega agli astri ogni essere di questo pianeta, infatti Newgrange, nel suo insieme, è stato definito una sorta di gigantesco calendario solare e comunque una testimonianza di quanto il cielo e il Sole fossero importanti per l’antica civiltà che ha edificato questo grande tumulus. Le leggende inoltre sottolineano ancora di più il legame tra Newgrange ed il cielo, identificandolo come luogo dei Tuatha de Danann, i mitici esseri venuti dal cielo che donarono la conoscenza agli Ard-Rì, gli antichi re fondatori della Nuova Terra di pace e armonia. Inoltre è nominato quale posto in cui fu concepito l’eroe Cúchulainn, figlio di Lug, dio della Luce, e della principessa Deichtine e ancora come dimora di Dagda, signore della folgore e detentore del calderone della rinascita.

Possiamo anche dire che chi ha costruito Newgrange aveva conoscenze astronomiche ed architettoniche molto avanzate. L’insieme si presenta, all’esterno, come una collinetta a forma di tronco di cono circondata da un muro di contenimento di pietre levigate e con la facciata rivestita di pietre di quarzo. Alla base del tumulo una sequenza di 97 grandi massi posti orizzontalmente delinea un primo cerchio. Questi megaliti, di forma regolare e piatta, a volte incisi, sono chiamati kerbstones cioè pietre del bordo. C’è anche un secondo cerchio, più esterno, è disegnato da12 megaliti. Qualcuno ritiene che un tempo questi fossero ben di più, ma il numero 12, fortemente simbolico, può invece indicare che le pietre presenti siano proprio quelle posizionate in origine. All’interno una camera segreta, detta Cairn, con il soffitto a falsa volta di pietre massicce, incastrate sapientemente tra loro, senza bisogno di malta o di altro collante, rappresenta il cuore più intimo e sacro del tumulus. Ad essa si accede attraverso un corridoio costruito con enormi lastre di pietra. Ed è proprio questo corridoio che la luce del sole percorre ogni anno al Solstizio d’Inverno per rinnovare la magia voluta dagli antichi costruttori di Newgrange. Entra da un apposito foro posto in alto sopra l’ingresso e scivola sulle pietre fino ad illuminare la sala interna, anno dopo anno, da migliaia di anni. Ed ogni volta richiama tante persone che si raccolgono in questo luogo, ad ogni Solstizio d’Inverno. Solo alcuni fortunati potranno assistere all’evento stando all’interno del Cairn, ma non importa, molti assisteranno dall’esterno al sorgere del Sole, pur di partecipare a questo appuntamento che si rinnova da un tempo ormai lontanissimo portando lo stesso messaggio di vita e di speranza.

Per chi vuole avere un breve assaggio di questo evento: www.youtube.com/watch?v=gZzpDgatOa0


Previsioni per il mese


In attesa del Solstizio d’Inverno

Sagittario. Vitalità: Ritrovi il terreno ideale per correre. Se hai dovuto segnare il passo ora puoi lanciarti, sostenuto da una prorompente energia, in qualsiasi nuova impresa.

Capricorno. Condiscendenza: La ponderatezza e la lucidità che ti contraddistinguono ti aiuteranno a valutare con distacco alcune situazioni complicate e a trovare la strada per risolverle.

Acquario. Energia: Una nuova energia cresce dentro di te e ti spinge al rinnovamento e all’azione. Non ostacolarla con dubbi inutili.

Pesci. Emancipazione: Riesci a guardare dall’esterno situazioni ed avvenimenti e quindi a muoverti per decisione tua senza essere sospinto da correnti esterne.

Ariete. Flessibilità: È l’atteggiamento che dovrai assumere, anche se non ti è molto congeniale, per far fronte a cambiamenti imprevisti, quando ciò che ti sembrava favorevole si rivelerà contrario e ciò che non sembrava interessante si rivelerà un punto a tuo favore.

Toro. Armonia: È questa l’impronta che vuoi dare ai tuoi nuovi progetti o alle modifiche che stai operando sulle situazioni consolidate e saranno proprio le iniziative improntate all’armonia ad avere maggiore successo.

Gemelli. Vivacità: Puoi esprimere in pieno la tua effervescenza, liberato dai freni e dalle tensioni di sottofondo del periodo appena trascorso.

Cancro. Trattative: Situazioni non risolte richiamano la tua attenzione: gestiscile con la sensibilità che ti caratterizza e la maturità che a volte non vuoi riconoscere in te.

Leone. Leggerezza: Nuove idee, nuovi progetti, nuove iniziative. Il clima un po’ pesante del mese passato si alleggerisce e scopri una nuova voglia di metterti in gioco.

Vergine. Autonomia: Liberato dalle preoccupazioni che spesso si agitano anche immotivatamente nel tuo profondo riesci a muoverti con una rinnovata libertà di giudizio e di azione.

Bilancia. Calma: Intorno a te c’è un certo nervosismo che tende a contagiarti. Non farti coinvolgere e valuta con calma e intelligenza come agire.

Scorpione. Crescita: Non restare ancorato alle vecchie cose, siano stati d’animo o situazioni. Guardati intorno e apriti al nuovo: troverai opportunità molto interessanti che porteranno sviluppi futuri.


Un personaggio dello Sagittario: Nostradamus

La chiave delle interpretazioni sarà scoperta quando sarà giunto il momento di dissipare l'ignoranza.

Michel de Nostredame, noto come Nostradamus, secondo una targa esposta su quella che fu la sua casa, nacque il 14 dicembre 1503 a Saint-Rémis, in Francia, sotto il Segno del Sagittario. C’è però un dubbio: forse questa data si riferisce al calendario giuliano allora in uso e quindi sarebbe necessario posticiparla di alcuni giorni fino a passare nel Segno successivo…

Ecco che il personaggio di questo mese ci presenta un enigma e contemporaneamente ci consente di parlare di tutti coloro che nascono al passaggio tra un Segno e l’altro, l’ultimo giorno di uno o il primo di quello che segue.


Quando il sole si trova negli ultimi gradi di un segno o nei primissimi di quello dopo si dice che è in cuspide e presenta alcune particolarità, perché da un lato regala alcune caratteristiche sia del Segno appena passato sia di quello che sta per arrivare, sfumando per così dire il passaggio tra le due tipologie zodiacali, ma dall’altro esaspera alcuni tratti del Segno in cui si trova. Vedremo ora se il nostro personaggio conferma questa peculiarità.

Nostradamus ha una personalità complessa e anche un po’ sfuggente perché viene a trovarsi a metà tra realtà e leggenda, tra scienza e mistero. Questo in parte potrebbe confermare la posizione di confine tra Sagittario e Capricorno e in parte ricorda anche la duplice natura del Sagittario, metà uomo e metà cavallo. La sua notorietà è dovuta soprattutto alla pubblicazione di un libro, Le Centurie, una raccolta di predizioni di eventi a livello mondiale. La prima edizione del libro è del 1555 ma da quel momento è stato ristampato infinite volte e viene pubblicato ancora ai giorni nostri. Sull’attendibilità di tali profezie c’è una diatriba infinita: secondo alcuni avrebbe predetto con assoluta precisione molti avvenimenti significativi quali la Rivoluzione francese, l'ascesa di Napoleone, le guerre mondiali, il potere di Adolf Hitler, le bombe di Hiroshima e Nagasaki, il disastro del Challenger Space Shuttle, la morte della principessa Diana, l’attacco alle Torri Gemelle, altri affermano che le previsioni siano diventate tali solo a posteriori, adattando le sue parole agli avvenimenti ormai accaduti. Secondo alcuni leggere le sue quartine poetiche è complesso perché l’autore ha volutamente usato un linguaggio criptico, per non far capire quanto diceva ma altri affermano che il linguaggio astruso serve soltanto per far sembrare possibile qualsiasi cosa, a posteriori.

Nonostante ciò Nostradamus resta nell’immaginario collettivo un veggente, un uomo con la capacità di leggere nel futuro. E quale attributo potrebbe essere più indicato a rappresentare il Sagittario, il segno di chi guarda lontano, oltre i confini, in questo caso del tempo? La sua fama di veggente è così preponderante da far dimenticare altri lati del suo carattere e della sua storia, perché Nostradamus fu anche scienziato, erborista, speziale, medico, astrologo e viaggiatore.

Della sua infanzia si sa soltanto che era uno dei nove figli di Renèe de Saint-Rémis e del notaio Jacques de Nostredame e che fu educato dal bisnonno materno Jean de Saint-Rémy. A quindici anni lo troviamo all’Università di Avignone che deve abbandonare tre anni dopo a causa della peste. Allora viaggia e studia da autodidatta erboristeria e farmacia, spinto sempre da un desiderio di sapere che non sia solo teorico. Torna ad iscriversi all’Università, questa volta a Montpellier, per ottenere il dottorato in Medicina ma viene espulso quando scoprono che ha lavorato come farmacista, un lavoro manuale vietato dagli statuti universitari.


Michel non si perde d’animo, continua a lavorare come farmacista e diventa famoso per la creazione di una pillola rosa capace di proteggere dalla peste. Se l’ambiente universitario, della cultura ufficiale, lo disconosce la gente lo apprezza e la sua fama cresce, sia presso il popolo che presso la nobiltà, tanto da essere chiamato dalle città di Bordeaux, Agen ed Aix-en-Provence perché curi i malati di peste nera e da essere invitato a corte dai regnanti ed dagli aristocratici del tempo, ad esempio da Caterina de’ Medici, moglie del re Enrico II di Francia.

Michel viaggia molto, anche questo è un aspetto molto “sagittariano” della sua vita, studia i testi degli autori antichi nelle biblioteche di tutta Europa, colloquia con gli scienziati del suo tempo come Paracelso e Agrippa ed esperimenta direttamente, acquisendo una conoscenza sia teorica che pratica che si allarga in vari campi, dalla matematica, all’astronomia, alla botanica, alla medicina. Si racconta che fu un grande medico e che, a differenza dei suoi colleghi di quel tempo, conoscesse l’importanza dell’igiene, l’inutilità dei salassi che indebolivano il malato e l’uso di un decotto a base di scorza di salice per la cura della febbre.

Nel 1546 Nostradamus torna nella sua Provenza, nuovamente flagellata della peste. Forse per il sopraggiungere della maturità, forse stanco della vita avventurosa condotta fino a quel momento o forse per il prevalere dell’influenza del Capricorno, decide di dedicarsi agli studi astronomici e alla pubblicazione dei suoi pronostici, nel suo piccolo osservatorio di Salon-de-Provence.

Morirà a Salon il 2 luglio 1566. Anche la sua morte assume i contorni della leggenda, si racconta infatti che la sera prima avesse detto al suo segretario Jean de Chavigny "Domani non sarò più qui" e la mattina dopo lo trovarono morto, disteso sul pavimento accanto al suo letto. E ancora si dice che la sua tomba fu venerata dalla gente come quella di un santo e che ai tempi della Rivoluzione Francese fu profanata da un gruppo di soldati sbandati che organizzarono su di essa un macabro banchetto. Uno di essi alla fine pensò bene di scoperchiarla e morì guardando il cadavere di Nostradamus, sepolto in piedi con un cartello che riportava la data di quel giorno e la sua firma. E ricordiamo ancora che il nome Nostradamus sarebbe una sorta di nickname scelto da Michel quando ancora era studente, fondendo le parole latine damus cioè noi diamo e nostra, cioè le cose che ci appartengono; quindi il nome Nostradamus significherebbe anche noi diamo il nostro sapere che è proprio ciò che lui fece nella sua vita.







NOVEMBRE 2013

Luoghi “astrologici”: Il Tempio Malatestiano di Rimini


Ancora una tappa nel nostro tour alla scoperta dei luoghi astrologici. Questa volta siamo a Rimini, in uno dei monumenti simbolo della città, il Tempio Malatestiano, per ammirare, in particolare, la cosiddetta Cappella dei Pianeti, dove sono rappresentati gli Astri e i Segni dello Zodiaco.


Spendiamo qualche parola per descrivere questo edificio nel suo insieme e per raccontare la sua storia. Il Tempio è un luogo singolare: anche se ufficialmente è una chiesa, non è intitolata a un santo e al suo interno presenta tante immagini allegoriche e simboliche da farlo apparire più come un luogo esoterico che come una chiesa cristiana. Quest’opera rinascimentale sembra voler sfuggire volutamente a ogni definizione: costruita attorno a una chiesa preesistente, dedicata a San Francesco, riduce al minimo ogni riferimento al cattolicesimo e abbonda di simboli filosofici, pagani ed ermetici. L’aspetto è sobrio e lineare all’esterno ma diventa all’interno un trionfo di figure, intrecci e colori. L’opera, voluta da Sigismondo Malatesta e progettata dall’umanista Leon Battista Alberti, suscitò la condanna da parte dell’allora papa Pio II Piccolomini che la definì tempio di infedeli adoratori del demonio.

Ma qual era lo scopo di questa costruzione? Secondo alcuni storici Sigismondo volle semplicemente edificare un sepolcro per sé e per i suoi discendenti, celebrando la sua gloria e quella della sua famiglia, secondo altri l’intento era quello di onorare il suo amore per Isotta, la sua terza moglie, altri ancora vedono in questo Tempio un’allegoria un po’ incongruente dei principi che animavano l’Umanesimo rinascimentale. C’è però chi afferma che le figure che adornano il Tempio non siano affatto casuali e contraddittorie ma disegnino un percorso, non sempre di facile interpretazione, ma coerente e significativo, riferito al simbolismo ermetico.


Questa teoria non sembra essere poi tanto strana visto che Sigismondo Malatesta visse in un periodo storico di grande fermento culturale in cui poeti, filosofi e scienziati si ritrovavano nelle corti per approfondire e vivere la ricerca alchemica. Sigismondo era tra i signori che amavano circondarsi di eruditi, umanisti ed esoteristi, tra cui Leon Battista Alberti, Roberto Valturio e Bonifacio Bembo, l‘artista che disegnò il famoso mazzo di Tarocchi per i Visconti Sforza, riproponendo i simboli dei 22 Arcani maggiori che tradizionalmente costituiscono un vero e proprio libro di Conoscenza.

Torniamo ora allo scopo del nostro viaggio: la cappella dei Pianeti. Delle sei presenti nel Tempio è la terza a destra, è rivestita di marmo rosso di Verona e sui suoi due pilastri sono riportate le immagini dei corpi celesti e dei segni zodiacali, ognuno dei quali è stato realizzato in bassorilievo su una formella, dallo scultore Agostino di Duccio. Su ogni pilastro vediamo tre formelle davanti, tre sul lato e tre nella parte dietro, visibili solo a chi entra nella Cappella. Gli astri sono raffigurati come divinità dell’Olimpo, con gli attributi tipici che ne consentono l’identificazione e ogni pianeta è affiancato dalle costellazioni zodiacali con cui è ritenuto affine. Sono rappresentate anche delle stelle nelle posizioni che le rendono riconoscibili nel cielo, disposte lungo le figure dei rispettivi Segni. Sul pilastro di destra troviamo l’Ariete, il Sagittario, lo Scorpione, i Pesci, il Capricorno e il Leone, su quello opposto l’Acquario, i Gemelli, il Toro, la Bilancia, la Vergine ed il Cancro. Nella parte più alta dell’arco è scolpito il Sole e sotto l’arco vediamo i pianeti che si susseguono dal più vicino, la Luna (considerata un pianeta) al più lontano, Saturno. Le formelle policrome avevano fondo azzurro con le stelle d’oro e certo creavano un notevole impatto visivo, ma colpiscono tuttora il visitatore che ha l’impressione non di trovarsi davanti a semplici motivi ornamentali. Le figure astrologiche, sembrano voler comunicare qualcosa di più, lo stimolano anche a chiedersi di quale messaggio siano portatrici. Forse, come dice qualcuno, gli astri sono lì a rappresentare l’armonia presente nel cosmo, in cui gli esseri umani possono trovare ispirazione per le loro opere e per questo la Cappella dei Pianeti è posta di fronte a quella delle Arti. È interessante però anche notare come l’artista abbia inserito nelle formelle degli elementi originali: perché sotto il Segno del Cancro è scolpita con dovizia di particolari la Rimini del quattrocento? Perché l’Acquario è raffigurato come un giovane che si protende verso il cielo? Perché l’Ariete è disegnato davanti a tre stelle unite tra loro a formare un triangolo? Perché Mercurio ha le sembianze di Ermete Trismegisto, colui che donò agli uomini la scrittura e la conoscenza? Domande intriganti sotto la volta del Tempio Malatestiano di Rimini.


Previsioni per il mese


Tempo di Samain

Scorpione. Lucidità: Spingi il tuo sguardo lontano: il futuro ti si presenta nitido davanti, la tua mente è pulita e la tua voglia di fare è concreta.

Sagittario. Cammino: Tu preferisci correre ma, in questo caso, sarà il camminare a portarti lontano. E non dimenticare di guardarti intorno perché il “paesaggio” offrirà molti spunti interessanti per progetti futuri.

Capricorno. Sostegno: Le stelle offrono sostegno ai tuoi progetti e un po’ alla volta quel senso di stanchezza che provi se ne andrà via.

Acquario. Equilibrio: Tendi un po’ a rimuginare su come potrebbero andare le cose e su come invece devi accettare che vadano. Sei alla ricerca di equilibrio.

Pesci. Realismo: La tua immaginazione, le tue intuizioni, i tuoi sogni vogliono trovare un terreno concreto in cui germogliare e crescere.

Ariete. Solitudine: Di solito ti piace agire d’impulso, contando solo sulle tue forze. In questo mese però tenderai a sentire il peso delle decisioni prese senza l’incoraggiamento e l’aiuto di chi ti sta intorno.

Toro. Fiducia: Puoi fidarti della tua forza, di quello che hai raggiunto finora, di quello che hai intravisto per il tuo futuro.

Gemelli. Calma: Le stelle ti suggeriscono di muoverti in modo antitetico rispetto al tuo impulso. Ci vuole calma, attenzione e osservazione per ottenere risultati positivi e duraturi.

Cancro. Ottimismo: Hai portato in porto dei progetti, hai realizzato dei sogni che avevi da tempo. Valuta questi risultati e usali come base per ritrovare l’ottimismo.

Leone. Linearità: Magari ti dà un po’ fastidio non poter “pensare in grande” ma la linearità d’azione può darti grosse soddisfazioni in questo periodo.

Vergine. Energia: È nel quotidiano, nell’ambiente intorno a te e nel mondo dentro di te che puoi esprimere al meglio la tua energia creativa.

Bilancia. Spiegazioni: Sia con te stesso, sia con chi ti è vicino vuoi andare a fondo per capire i veri motivi che spingono ad agire.


Un personaggio dello Scorpione: Niccolò Paganini

Niccolò Paganini, detto il violinista del diavolo, sembra essere un personaggio icona del Segno dello Scorpione. Oltre a essere un violinista di eccezionale talento, con quella sensibilità profonda e fuori dagli schemi che caratterizza i nati in questo periodo magico dell’anno, era anche un uomo misterioso, un po’ strano, inquietante e affascinante al tempo stesso.


Niccolò nasce il 27 ottobre 1782 a Genova, figlio di Antonio Paganini e Teresa Bocciardo. La sua è una famiglia modesta ma il padre, che ha la passione per la musica, gli insegna a suonare la chitarra e il mandolino e gli fa studiare il violino. Niccolò non può permettersi dei grandi maestri ma il suo talento si rivela molto presto eccezionale. La sua straordinarietà viene sottolineata anche da altri elementi che intervengono fin da subito a contribuire alla sua leggenda e a farne un personaggio a contatto con il mondo del mistero. All’età di sei anni, il piccolo Niccolò si ammala di morbillo in modo così grave da sembrare morto. Lo avvolgono nel lenzuolo funebre e cominciano i riti che preparano alla sepoltura. All’improvviso un piccolo movimento di quel corpo immobile, come per miracolo, fa capire che invece Niccolò è sopravvissuto alla sua malattia.

Intanto continua il suo percorso di musicista. Giovanissimo tiene già concerti nella cattedrale di Genova, nel 1795 si trasferisce a Parma dove continua la sua formazione musicale. Purtroppo si ammala di polmonite e deve tornare a casa. Durante la convalescenza studia il violino anche per dodici ore al giorno, incoraggiato e costretto dal padre. La sua bravura è straordinaria: dicono fosse in grado di riprodurre con il suo violino il canto degli uccelli, la voce degli animali, i suoni della natura.

Cresce e si dimostra sempre più geniale. I suoi concerti, in varie città dell’Italia settentrionale, sono accolti con grande entusiasmo, per il suo modo di suonare, così personale e creativo. Suona a Lucca alla corte di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, in Emilia Romagna, a Milano, a Pavia e a Torino.

A Genova conosce una ragazza, Angiolina Cavanna, e con lei fugge a Parma ma ben presto devono tornare indietro perché Angiolina rimane incinta. Niccolò dovrà scontare una settimana in carcere perché il padre di lei lo denuncia per rapimento. Questo è forse l’inizio della sua turbolenta vita amorosa, anche questo tratto ci riporta allo Scorpione, Segno con grande attinenza con la sessualità e i sentimenti a forti tinte che le sono correlati.

Il suo carattere e la sua genialità alimentano intorno a lui molte leggende. Si guadagna il titolo di violinista del diavolo perché gli viene attribuito un patto “Faustiano” con il Signore degli inferi, grazie al quale ha acquisito tanta maestria. E lui da Scorpione non nega, anzi dà corpo a queste leggende, vestendo sempre di nero e presentandosi ai concerti su una carrozza nera trainata da quattro cavalli neri anche loro. In aggiunta, avendo anche contratto la sifilide, il suo aspetto magrissimo e pallidissimo completa il personaggio.
Continuano le sue esibizioni nei teatri di tutta Italia. Nel 1820, a Milano, dove cerca di curare la sua malattia, ha una storia con la cantante Antonia Bianchi e con lei ha un figlio, Achille. Nel 1828 suona a Vienna, con grandissimo successo. In questo periodo si separa legalmente dalla compagna e riesce a ottenere l'affidamento del figlio.


La sua fama intanto aumenta con la tournée in Germania e in Polonia, durante la quale ha modo di incontrare Chopin, Schumann, Pontini, Clara Wieck e Meyerbeer e di ottenere il titolo di Maestro di Cappella di Corte dal re di Prussia. Si stabilisce quindi a Francoforte e in seguito a Parigi, sempre impegnato in concerti che lo portano fino in Inghilterra.

Anche questa volta c’è uno scandalo amoroso, viene scoperta la sua relazione segreta con Charlotte Watson figlia del suo accompagnatore: Niccolò torna in Italia, a Parma, dove la marchesa Maria Luigia gli propone di diventare membro della Commissione artistica del Teatro Ducale.

Nonostante il suo aspetto non sia quello che viene definito classicamente bello, Niccolò ha moltissime amanti, la sua figura ispira un grande fascino tanto che il pubblico corre comunque per ascoltarlo e forse anche per vederlo. Sembra quasi uno scheletro in frac che fa cantare e piangere il suo violino, più un disegno che un uomo in carne e ossa.

La sua tecnica è poi assolutamente unica per la ricchezza, la profondità e la varietà dei suoni che sa trarre dal suo strumento, per la velocità e la violenza delle sue esecuzioni che terminano con i polpastrelli spelati, la rottura progressiva delle corde e la conclusione del concerto sulla corda di sol, l’unica restante. Le sue invenzioni musicali sono praticamente ineseguibili da parte di chiunque altro, e forse da lui stesso, come testimonia la famosa frase Paganini non ripete pronunciata al Teatro Carignano di Torino. Quell’evento è un vero incidente diplomatico dato che a richiedere il bis è Carlo Alberto in persona e gli costa il permesso di eseguire il terzo concerto, previsto dalla sua tournée. Niccolò, Scorpione orgoglioso, afferma: La mia costellazione in questo cielo è contraria. In questo regno, il mio violino spero di non farlo più sentire. In realtà, anni dopo, ringrazierà invece Carlo Alberto, che gli concederà la legittimazione del figlio Achille.

I concerti di Paganini continuano, continuano le leggende sul suo conto, come quella piuttosto macabra che vuole che le corde del suo Stradivari siano fatte con i visceri di una sua folle amante che si è fatta uccidere in nome della musica, la cui anima continua così a fare da ponte tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Le condizioni di salute di Niccolò peggiorano sempre più. Diventa afono a causa dell'aggravarsi della sua malattia, la tisi laringea di origine sifilitica e muore il 27 maggio 1840, rifiutando l'estrema unzione cattolica. Questo ultimo atto ribelle costa alle sue spoglie un lungo pellegrinaggio: solo molti anni più tardi saranno sepolte in un cimitero.
E per sottolineare ancora il suo personaggio, tra le sue composizioni più famose, ricordiamo "Il trillo del Diavolo" e "Le Streghe".






OTTOBRE 2013

Luoghi “astrologici”: Lo stone circle di Dreamland


Il cielo aperto, gli alberi sullo sfondo e, più oltre, il profilo delle montagne, sotto i piedi il tappeto di un grande prato verde, e lì, come alberi che si ergono dal suolo, le grandi pietre in cerchio, immobili eppure vive di un’energia segreta che dalla terra sale, attraverso di loro, verso il cielo e dal cielo scende alla terra. Siamo nello stone circle di Dreamland. L’insieme è costituito da due cerchi concentrici, uno interno disegnato da pietre più piccole e uno esterno formato da dodici grandi menhir, più quattro pietre poste esternamente a segnare le quattro direzioni: settentrione, meridione, levante e ponente. Il complesso megalitico, se osservato con “occhio astrologico”, ricorda una grande carta del cielo tracciata da una mano gigante. Ecco perché il nostro viaggio alla ricerca dei “luoghi astrologici” ci ha portato qui.


Siamo in Piemonte, Valle di Lanzo, Parco regionale La Mandria.

Queste pietre sono così integrate con il posto che sembrano essere qui da sempre, come se non fosse possibile immaginare questo angolo di mondo senza la loro presenza. Invece è un’opera relativamente recente, terminata nel 2006 e realizzata dalla Ecospirituality Foundation.

Perché erigere un cerchio di pietre in epoca attuale? Per dare visibilità alla cultura dei Celti, afferma Giancarlo Barbadoro, ideatore del progetto. Il Cerchio è un osservatorio archeoastronomico a cielo aperto che consente le esperienze dirette del cielo come presso le civiltà antiche e quella dei Celti in particolare. Presso i Celti l’astronomia era molto importante, era ritenuta una scienza quasi sacra perché riuniva tutte le discipline, in quanto l’astronomia era un modo per rapportarsi al Mistero. Del resto guardando un cielo stellato si può capire questo concetto: il cielo stellato rappresenta una realtà che trascende l’uomo, le cose terrene.

Il cerchio è costruito secondo un disegno che rispetta fedelmente la tradizione degli antichi druidi, per la forma, per l’orientamento, per l’utilizzo di elementi naturali, ognuno dei quali posizionato in modo tale da essere in relazione con il sole, con le stelle, con il succedersi delle stagioni.

Il cerchio nel suo insieme è un elemento interattivo per il visitatore, che può coglierne significati simbolici via via più profondi e nel contempo vivere in maniera semplice, diretta e immediata il suo rapporto personale con il luogo, con il cielo, con il Mistero, secondo la stessa modalità dei celti e di tutti i popoli naturali che hanno vissuto e vivono su questo pianeta. La stessa presenza immobile dei menhir, che segnano uno spazio preciso e protetto, aiuta a fermare il turbinio della mente, a trovare il silenzio che permette di aprirsi a dimensioni nuove, affrancate dal ripetersi dei soliti pensieri.


Qui tra le grandi pietre si percepisce la natura contemporaneamente concreta e simbolica di questo luogo: entrare è come rivivere l’accesso a questa dimensione con la nascita, camminare al suo interno è una metafora della nostra vita. Le pietre sembrano perdere a poco a poco la loro pesante concretezza sensoriale aiutando a percepire l’immaterialità della dimensione in cui siamo immersi. Lo sguardo è attirato dal centro del cerchio, quel punto invisibile attorno al quale è stato costruito lo stone circle, che appare come un punto energetico, che diffonde forza verso l’esterno e la richiama a sé.

Il luogo comunica un senso di pace e di armonia e nel contempo porta il visitatore a sentirsi in armonia con quanto ha intorno. Sarà la forma circolare, saranno gli elementi sapientemente orientati, sarà la forma delle pietre, le loro stesse qualità strutturali o la modalità con cui sono state posizionate a produrre questo effetto? Certo scopriamo che ogni oggetto e ogni azione hanno avuto grande attenzione e cura, dalla scelta del luogo libero ed esposto ai venti (elemento aria), alle pietre di fiume che costituiscono il cerchio interno (elemento acqua), alle grandi standing stones del cerchio esterno provenienti da una cava (elemento terra) alla funzione di meridiana solare del sito nel suo insieme (elemento fuoco). Ecco che torniamo a parlare il linguaggio dell’astrologia. Del resto nelle quattro direzioni che lo stone circle presenta, come una grande rosa dei venti, possiamo anche riconoscere gli assi astrologici dell’ascendente-discendente e del medium coeli-imum coeli. Inoltre le dodici grandi pietre del cerchio esterno manifestano ognuna una particolare proprietà e ognuna è unita a un segno dello zodiaco: la pietra della forza è associata al Capricorno, quella del sensitivo all’Acquario, quella del sogno ai Pesci, quella della trasformazione all’Ariete, quella della fiducia al Toro, e ancora, la pietra del mistico è abbinata ai Gemelli, quella della rinascita al Cancro, quella del ricordo al Leone, quella della fratellanza alla Vergine, quella del destino alla Bilancia, quella del potere alla Scorpione e quella della conoscenza, infine, al Sagittario.

Un luogo davvero speciale questo; sembra, e forse è, la concretizzazione di un sogno. Ci sarebbe tanto da dire sugli antichi miti che riecheggiano tra queste pietre e tornano vivi nel suono del vento, sulle nuove storie straordinarie che hanno accompagnato la sua costruzione, sulle vicende storiche e attuali di cui questo luogo è stato testimone ma per ora fermiamoci qui, magari appoggiati alla pietra che più ci sembra affine per trovare silenzio e ispirazione.


Per saperne di più: www.eco-spirituality.org/tdgr09.htm


Previsioni per il mese


Ed ecco l’autunno

Bilancia. Nostalgia: L’arrivo dell’autunno ti trova un po’ nostalgico per quello che hai vissuto e per quello che avresti voluto vivere. È il momento adatto per qualche riflessione, rimanda le decisioni, per ora.

Scorpione. Progetti: È un periodo ricco di stimoli e di opportunità. Sentirai il bisogno di esprimere la forza che senti dentro di te concretizzandola in progetti e azioni.

Sagittario. Distensione: Un periodo rilassato in cui puoi goderti le cose che ti piacciono, curare la tua fisicità e dare spazio ai tuoi interessi.

Capricorno. Iniziativa: Le tue valutazioni le hai fatte, ora senti la spinta per passare all’azione. La tua energia ha bisogno di esprimersi nel concreto, nel fare, nel costruire.

Acquario. Intervallo: Concediti del tempo per rilassarti, per guardare dentro di te e non assillarti con impegni e scadenze. Questo intervallo è una preparazione ad agire successivamente.

Pesci. Fermento: La pigrizia che sentivi se n’è andata definitivamente lasciando spazio alla voglia di capire, agire, cambiare.

Ariete. Cambiamento: Qualche sogno che da tempo avevi lasciato in un cassetto? Qualche situazione che era rimasta lì, non risolta? È questo il momento di portare a termine ciò che era rimasto in stand by.

Toro. Trambusto: Qualche contraddizione, un po’ di intolleranza lasceranno il posto a momenti di dolcezza e tenerezza. Alcune cose però cambieranno, sei alla ricerca di qualcosa di nuovo.

Gemelli. Nervosismo: Persone e avvenimenti che prima trovavi stimolanti ora ti sembrano un po’ fastidiosi, non sai bene se quello che fai è davvero ciò che vorresti fare… Non preoccuparti: è un periodo di transizione, verso nuovi equilibri.

Cancro. Creatività: Molte cose dentro di te vogliono trovare spazio di espressione e concretizzazione. In questo periodo lascerai da parte le indecisioni: una nuova energia ti porterà a scegliere, a fare, a progettare.

Leone. Modifiche: Ci sono aspetti che non avevi considerato, elementi che non avevano attirato la tua attenzione e ora invece appaiono in piena luce portandoti a modificare le tue idee e i tuoi progetti.

Vergine. Valutazioni: Situazioni e cose assumono un aspetto diverso dal consueto, le stai guardando da una prospettiva nuova che ti porta a valutazioni inedite e a una particolare consapevolezza.


Un personaggio della Bilancia: Brigitte Bardot

Brigitte Bardot, bellissima attrice francese, icona sexy degli anni cinquanta, ribelle e appassionata animalista nasce a Parigi il 28 settembre 1934, sotto il Segno della Bilancia. Come il simbolo del Segno, con i suoi due piatti che cercano di stare in equilibrio, Brigitte mostra di sé un’immagine complessa e duplice: da un lato metafora del mondo patinato delle riviste di moda, del cinema, del jet set, dall’altro affermazione di un profondo senso di giustizia che non le permette di accettare l’intollerabile condizione in cui vengono tenuti gli animali in questo mondo.


Anche la sua vita sembra in bilico tra due momenti quasi in contraddizione fra loro. Il “prima” è una giovinezza di cui rimangono foto e sequenze cinematografiche che ne ritraggono la splendida fisicità, gli occhioni truccati, le labbra imbronciate da bambina ingenua e capricciosa: sono immagini mescolate ai ricordi degli amori, dei mariti, delle trasgressioni, dei paparazzi, dei pettegolezzi. Il “dopo” comincia con l’abbandono delle scene e continua nella solitudine cercata e voluta, per preservarsi dall’umanità rumorosa e invadente, e soprattutto nella battaglia animalista che la impegna a tempo pieno e che per lei è diventata l’occasione per dare finalmente un senso alla sua esistenza.

Da bambina Bri Bri (questo è il suo soprannome di allora) frequenta corsi di danza classica, da adolescente diventa modella, sfila sulle passerelle e posa per riviste di moda. La sua immagine su una copertina colpisce Roger Vadim, allora giovane regista, e fa iniziare una romantica storia d’amore e, per lei, la carriera cinematografica. Brigitte e Roger si sposano nel 1952, anno dell’esordio di Brigitte come attrice sul grande schermo.

La bellezza, l’arte, l’amore… Brigitte sembra incarnare da subito le doti del Segno della Bilancia.

In un primo tempo BB, come viene ora chiamata la giovane stella del cinema, recita impersonando eroine che hanno rilevanza soprattutto per l’avvenenza fisica, con Et Dieu créa la femme, a fianco di Trintignant, comincia a recitare in ruoli più impegnati. Trintignant però non è solo il co-protagonista in questa pellicola, tra i due nasce una storia che dà adito a molti pettegolezzi. Questo film la consacra come attrice di fama mondiale ma segna anche la fine del suo matrimonio con Vadim.

Intanto la sua fama aumenta e Brigitte approda a Hollywood ed entra a far parte del cast di alcuni film, anche se, in una Hollywood che propone personaggi alla Doris Day, la moglie perfetta, BB la ribelle non trova facilmente posto. Torna in Europa stanca della sua esperienza americana. Nel 1959 si risposa con l’attore Jacques Charrier da cui ha un figlio. Questo è un periodo molto teso per la nostra protagonista, molte tensioni nel lavoro e una popolarità che la sottopone ai continui assalti dei paparazzi mettono a dura prova la sua resistenza. Dopo solo due anni anche questo secondo matrimonio finisce. In seguito la Bardot si ritira nel Sud della Francia, dove tenta anche di suicidarsi. Di se stessa avrà modo di dire: Sono stata molto felice, molto ricca, molto bella, molto adulata, molto famosa e molto infelice.


Si sposerà ancora due volte, nel 1966 con Gunther Sachs, ricchissimo playboy tedesco con cui resterà per soli tre anni, e nel 1992 con il politico Bernard d’Omale.

BB è famosa per le sue relazioni amorose, per i suoi atteggiamenti disinibiti, per i suoi bikini, perché è stata ritratta da Andy Warrol, perché il suo viso è diventato quello della Marianna, l'emblema della Francia, scolpito dallo scultore Alain Gourdon… BB è diventata personaggio simbolo di un’epoca ma, nel 1974, decide di ritirarsi dalle scene per dedicarsi alla salvaguardia dei diritti degli animali, perché le crudeltà inferte agli animali sono indegne e inaccettabili.

Ho dato la mia bellezza e la mia giovinezza agli uomini. Ho intenzione di dare la mia saggezza e la mia esperienza agli animali.

C’è, nei nati sotto il Segno della Bilancia, una tensione che li spinge verso il sociale, verso il dialogo con l’esterno, che deve avere anche caratteristiche di gradevolezza e bellezza. Talvolta questo li porta a costruire una specie di personaggio in cui si identificano e che nasconde il loro vero essere. Questo gioco però, alla fine, li rende infelici perché sono persone molto più profonde di quello che mostrano e i loro veri bisogni rischiano di non venire soddisfatti. Sembra che BB ad un certo punto abbia avuto una presa di coscienza che l’ha portata a una svolta. Vegetariana fin dal 1962, diventa ora una delle attiviste più influenti a livello mondiale, costituisce la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali, vende all’asta i suoi gioielli e altri oggetti per ricavare fondi, si pronuncia contro la caccia delle foche in Canada, contro la tortura e l’uccisione di tigri, orsi e rinoceronti in Cina, dona fondi per un programma di sterilizzazione e adozione dei cani randagi a Bucarest, invia appelli contro l’uccisione dei delfini nelle isole Fær Øer, contro il riconoscimento della corrida come patrimonio culturale in Francia, contro lo sgozzamento rituale della pecora nella festa mussulmana di Eid al-Adha, contro l’uccisione dei cavalli a scopo alimentare: il cavallo, dopo il cane, è l'amico più vicino a noi, l'animale che ci ha permesso di sopravvivere e spostarci fino all'arrivo dell'automobile, colui che ha diviso con gli uomini le guerre e le emergenze, che ha arato i campi, trainato le diligenze e le carrozze, trasportato feriti e moribondi, che è morto a milioni sui campi insanguinati della prima e della seconda guerra mondiale... Farlo finire nei nostri piatti è un sacrilegio.

Brigitte vive vicino a Sain Tropez in una casa semplice, rustica, con travi e mattonelle provenzali, un grande camino, le pareti per le quali ho scelto i colori del sole, una casa piena di fiori e di animali, lontana dalle luci dei riflettori. Si è lasciata il passato alle spalle. Nel suo presente ci sono gli animali e la possibilità di fare qualcosa per loro, con coraggio, con rabbia se occorre perché gli uomini sono delle bestie e persino le bestie non si comportano come loro e anche con dolcezza perché un cane, un gatto, è un cuore con del pelo intorno.






SETTEMBRE 2013

Luoghi “astrologici”: La Sacra di San Michele


In questa puntata andremo a visitare un luogo straordinario: la Sacra di San Michele, famosa anche per un portale scolpito con soggetti astrologici: la Porta dello Zodiaco.

La Sacra è un’antica abbazia, il cui imponente complesso architettonico si erge sul monte Pirchiriano, all'imbocco della Val di Susa. Considerata ufficialmente dal 1994 monumento simbolo del Piemonte, è una costruzione molto particolare: piantata sulle diverse punte con cui termina la cima del monte, è praticamente fusa con la montagna, in parte costruita inglobandone gli spuntoni, in parte scolpita dentro di essa, ricavando vani nella roccia viva. L’insieme sembra il nido di un guardiano alato posto a difesa della valle.


La Sacra di San Michele

Il luogo è considerato sacro da tempi immemorabili: conserva tracce di insediamenti arcaici e nasconde un sacro pozzo celtico. Viene fortificato dal re Cozio, diviene avamposto militare dei romani, poi chiusa dei Longobardi che tentano di resistere al dominio di Carlo Magno. A questo periodo si fa risalire il primo abbozzo di costruzione cristiana, dedicata appunto a San Michele, edificata sui resti di un preesistente tempio pagano. Nel XII secolo la costruzione viene ampliata su incarico di Ugo di Montboissier, ricco signore dell’Alvernia, desideroso di lavare la sua coscienza con un’opera meritoria. In seguito, i monaci benedettini la trasformano in un importante luogo di culto noto in tutta Europa, e continuano ad ampliarne la struttura, aggiungendo una biblioteca, una scuola, alloggi e foresterie. La Sacra diventa una tappa d’obbligo dei pellegrinaggi medievali e della via Franchigena. Dopo tre secoli di ricchezza iniziano i tempi bui: assalti e saccheggi da parte delle milizie di turno la spogliano dei ricchi arredi sacri e finiscono con il distruggere fortificazioni e foresterie. Passata sotto il protettorato dei Savoia viene chiusa nel 1600 e riaperta nel XIX secolo da Carlo Alberto che l’affida ai Padri Rosminiani.

Oggi rimangono la chiesa del secolo XII-XIII, i resti di quella dell’XI, il primo monastero, la foresteria ricostruita e le rovine del monastero più recente, ma l’edificio mantiene il suo fascino, sia per la bellezza del luogo sia per le innumerevoli leggende e racconti che si tramandano e che tutt’ora alimenta. La Sacra sembra essere sempre al centro di fatti straordinari. Si racconta che furono gli angeli a trasportare di notte, sulla cima del Pirchiriano, il materiale per iniziare la sua costruzione, che un eremita (San Giovanni Vincenzo, discepolo di San Romualdo) aveva portato sul monte Civrari che gli sta di fronte. Si racconta che il vescovo che doveva consacrare la chiesa la vide da lontano immersa nelle fiamme e quando vi giunse capì che era già stata consacrata dagli angeli. Si racconta di Alda, la bellissima ragazza che per sfuggire ai soldati che avevano invaso l’abbazia si lanciò nel vuoto e fu salvata dagli angeli. Si racconta che la Sacra sia unita da una linea, dritta come la spada di San Michele, a Monte Sant’Angelo in Puglia e a Mont Saint Michel in Normandia…E per arrivare ai giorni nostri si dice anche che Umberto Eco si sia ispirato alla Sacra di San Michele e alla sua biblioteca per scrivere il suo famosissimo romanzo Nel nome della rosa. Forse ad ispirarlo sono state anche le enigmatiche parole incise nella pietra, sul Portale dello Zodiaco, dall’autore dell’opera, lo scultore Nicolao: “VOS QUI TRANSITIS SURSUM VEL FORTE REDITIS / VOS LEGITE VERSUS QUOS DESCRIPSIT NICHOLAUS” (Voi che salite o forse scendete/ Leggete i versi che scrisse Nicolao) – “HOC OPUS INTENDAT QUISQUIS BONUS EXPEDANT / FLORES CUM BELUIS COMMIXTOS CERNITIS” (Questo lavoro lo interpreti chi è capace /Si vedono fiori mescolati a belve) – “HOC OPUS ORTATUR SEPIUS UT AUSPICATUR” (Questo lavoro invita ad esser guardato più volte).


Un particolare del portale dello zodiaco

La Porta dello Zodiaco è in effetti uno degli elementi più suggestivi della Sacra. La si vede arrivando dall’ingresso, posto in basso, e appare in alto, inondata di luce, al termine della penombra dello Scalone dei Morti. Questa scalone in pietra, incastrato nella roccia, deve il suo nome alla presenza di tombe e scheletri inumati ai suoi lati, ma questo nome è appropriato anche per ciò che lo scalone evoca nell’animo di chi lo sale: ricorda il tunnel con la luce in fondo, descritto da chi ha vissuto stadi di premorte, o le leggende che parlano della Porta di Luce posta nell’Aldilà. È interessante notare come lo scultore Nicolao abbia scelto come motivi ornamentali proprio i Segni dello Zodiaco per questa sua opera che senz’altro per lui doveva avere un significato molto profondo e in cui voleva lasciare un messaggio con l’invito a osservare attentamente e interpretare il significato. Lo Zodiaco è rappresentato in verticale sul lato destro del portale, arrivando dal basso, e presenta anche due particolarità: Il Capricorno è raffigurato con le ali e Scorpione e Bilancia sono rappresentati uniti nella stessa formella. Sembra che i disegni siano stati tratti da un codice miniato forse presente all’epoca nella Biblioteca della Sacra: un’opera del greco Arato, noto come autore de I fenomeni (300 a.C).

Sullo stipite sinistro della Porta possiamo riconoscere i simboli di 10 costellazioni, dal basso in alto: Idra, Ara, Centauro, Eridano, Argo, Cane, Orione, Triangolo, Pegaso e Aquila. I capitelli portano simboli particolari come Caino e Abele, la nutrice che allatta i serpenti, un tritone bicaudato…

Tutte le sculture di cui abbiamo parlato si trovano sul lato interno della Porta, quello che si guarda salendo dallo Scalone dei Morti, l’altro lato non riporta immagini ma solo le colonne e gli archi concentrici che ne costituiscono la struttura. I messaggi riguardano coloro che salgono verso la luce. E tra questi simboli i Segni astrologici ancora una volta rappresentano un bagaglio di conoscenze sintetizzate in archetipi e disponibili per chi ne abbia bisogno.


Previsioni per il mese


Verso la fine dell’estate

Vergine. Occasioni: Un felice compleanno per te che sei nato sotto l’ultimo Segno dell’estate. Il cielo ti regala un senso di armonia e tante nuove occasioni da cogliere come frutti maturi.

Bilancia. Confronti: Scrollati di dosso l’indolenza: ci sono situazioni e persone interessanti con cui iniziare un confronto che può riservare ottime sorprese.

Scorpione. Calma: Questo suggerisce il Cielo del mese. Anche se ti verrebbe da correre usa i tempi lunghi e scopri come possono essere un vantaggio.

Sagittario. Futuro: Finalmente puoi guardare al futuro con rinnovata fiducia, puoi spingere lo sguardo lontano come piace a te senza che il contingente pretenda sempre la tua attenzione.

Capricorno. Partita: È un po’ una partita a scacchi con la fortuna quella che ti attende: tu fai una mossa lei risponde ma il gioco può essere interessante, divertente e produttivo.

Acquario. Rigore: Non disperdere le tue energie inseguendo le tante opportunità che ti sembrano tutte interessanti e accattivanti, scegli bene i tuoi obiettivi e mantieni saldamente la rotta.

Pesci. Solletico: Eh sì, c’è bisogno di qualcosa che ti stuzzichi e ti obblighi a uscire dalla pigrizia che si sta impadronendo di te!

Ariete. Audacia: Ti sentirai pieno di grinta e di voglia di buttarti in qualche impresa. Un’energia nuova ti sosterrà in tutte le tue azioni.

Toro. Risultati: È un momento un po’ “tosto” perché le situazioni intorno a te ti chiedono molto, ma anche perché ciò che riesci a concretizzare sarà saldo e sicuro come la pietra.

Gemelli. Energia: Un periodo che ti piacerà questo, sei pieno di energie e intorno a te c’è movimento di situazioni e soprattutto di persone con cui interagire.

Cancro. Valutazione: Ci sono molte cose in ballo e affannarsi per affrontarle tutte insieme non serve. Valuta con attenzione dove è il caso di impegnare le tue forze e dove non ne vale proprio la pena.

Leone. Baldanza: Ti sentivi un po’ giù di tono? Un po’ demotivato? Buttati alle spalle la stanchezza, sei pronto per un nuovo slancio e per affrontare di petto ogni situazione.


Un personaggio della Vergine: Lev Tolstoj

Lev Tolstoj è riconosciuto come uno dei massimi scrittori a livello mondiale. Personaggio contradditorio e tormentato visse una vita da romanzo e con il suo pensiero e i suoi scritti ha avuto e ha ancora una grandissima influenza sui movimenti pacifisti e non-violenti.

Lev Tolstoj nasce il 9 settembre 1828 nella tenuta di Jasnaja Poljana (Radura chiara e serena) nella zona di Tula (Russia europea) da genitori nobili. Perde ben presto entrambi i genitori e viene allevato da alcune religiosissime zie e da due precettori.


Per comprendere il percorso della sua vita possiamo affidarci alle lucide parole che il nostro protagonista scrive, ormai anziano, dividendo la sua esistenza in quattro periodi: il primo è il tempo poetico, meraviglioso, innocente, radioso dell'infanzia fino ai quattordici anni. Il secondo è costituito da venti anni orribili di grossolana depravazione al servizio dell'orgoglio, della vanità e soprattutto del vizio. Il terzo periodo, di diciotto anni, va dal matrimonio fino alla mia rinascita spirituale: il mondo potrebbe anche qualificarlo come morale, perché in quei diciotto anni ho condotto una vita familiare onesta e regolata, senza cedere a nessuno dei vizi che l'opinione pubblica condanna. Tutti i miei interessi però erano limitati alle preoccupazioni egoistiche per la mia famiglia, il benessere, il successo letterario e tutte le soddisfazioni personali. Infine il quarto periodo è quello che sto vivendo adesso, dopo la mia rigenerazione morale.

La sua istruzione è più che altro da autodidatta. Non riuscirà mai a laurearsi per lo scarso profitto negli studi e questo resterà per lui un velato problema. Forse esprime ciò che provava negli anni della scuola descrivendo uno dei suoi personaggi: Il padre e il professore erano tutt'e due scontenti di Sereza, e infatti il ragazzo studiava male. Ma non si poteva dire che fosse poco intelligente. Al contrario, era più intelligente di tutti quei ragazzi che il professore gli portava ad esempio. Ma non poteva imparare quel che gl'insegnavano perché nella sua anima c'erano bisogni differenti da quelli che supponevano i suoi maestri. Aveva nove anni, era ancora un bambino, ma conosceva la sua anima e la proteggeva come la palpebra protegge l'occhio, e non vi lasciava entrare nessuno che non avesse la chiave dell'amore. I maestri si lamentavano che non volesse studiare, ma la sua anima era assetata di sapere. E imparava da Kapitonyc, dalla bambinaia, da Nadenka, da Vasilij, e non dai maestri. Possiamo riconoscere, in questo brano, la sensibilità e le contraddizioni del Segno della Vergine, il modo di proteggere il proprio cuore, la tendenza a essere un po’ bastian contrario, il desiderio di conoscere tante cose, spesso diverse da quelle che invece vengono proposte.

Torniamo a Lev e alla sua vita caotica e sfrenata negli anni dell’università. I giorni sono spesi in feste, balli, gioco d’azzardo in cui spesso perde e deve ricorrere all’aiuto di amici… ma nello stesso tempo, legge moltissimo, soprattutto testi di filosofia e morale e si appassiona in particolare agli scritti di Jean-Jacques Rousseau.

Contradditorio come tutti i Vergine si muove tra introspezione profonda e attaccamento alla vita concreta. Di lui si dice che l’immaginazione si nutre di realtà, non segue voli di fantasia, è sempre ricerca di verità.


Nel 1851 Tolstoj partecipa alla guerra nel Caucaso, prima come volontario, poi come ufficiale e, due anni dopo, alla guerra russo-turca. Combattente coraggioso, non teme di affrontare rischi, guarda in faccia la morte e soprattutto osserva con estrema attenzione tutto quanto avviene intorno a lui. Dentro di lui si fa strada un cambiamento. Capisce che non è la carriera militare la sua strada e che anzi vuole dedicare la sua vita a nobili ideali. Sempre molto autocritico scrive di sé: La cosa più importante per me è liberarmi dai miei difetti: la pigrizia, la mancanza di carattere, l'irascibilità.

La crudele realtà della guerra lascia un segno doloroso nell’animo di Lev e contemporaneamente lo spinge a scrivere racconti che ne denunciano la violenza e l’assoluta mancanza di aura romantica. Nessuno prima di lui aveva parlato della guerra con tanto realismo e i suoi racconti corrono il rischio di venire censurati. Alla fine gli saranno richiesti solo alcuni tagli e modifiche.

Intanto comincia a interessarsi alla situazione dei contadini di Jasnaja Poljana cercando di migliorare le loro condizioni ma loro sono diffidenti e rifiutano le sue proposte. Lev è colpito da questo fatto e inizia a riflettere, studiare, cercar di capire e sviluppa una sensibilità sempre più marcata verso le ingiustizie sociali. Continua a scrivere ma viaggia anche molto e proprio durante questi viaggi ha modo di conoscere gli intellettuali dell’epoca dall’anarchico Proudhon, al filosofo Herzen, allo scrittore Dickens, ma soprattutto ha modo di vedere la miseria dei poveri e di coglierne la profonda iniquità.

Torna nella sua tenuta per dedicarsi all’educazione dei bambini del villaggio, sviluppando nel contempo una sua pedagogia libertaria. L’unico metodo di istruzione è nell’esperimento e l’unico criterio pedagogico è la libertà. In quegli anni in Russia si discuteva molto sull’abolizione della servitù della gleba e sulla necessità e i pericoli dell’educazione del popolo. Lev prende posizione in questo dibattito in modo operativo. Crea una scuola che è una palestra di libere attività, priva di programmi, di orari fissi, di valutazioni e punizioni. Lo studio deve partire dall’interesse dello studente e avvenire in un’atmosfera piacevole, nel pieno rispetto della naturale libertà e curiosità degli allievi. Lo studio è una risposta alle domande che la vita pone.

Nel 1862, sposa la diciottenne Sof'ja Andrèevna da cui avrà ben 13 figli. Lascia l’attività pedagogica, e si concentra sullo scrivere. Questo è il periodo più artisticamente produttivo per Tolstoj, Guerra e pace e Anna Karenina appartengono a questa fase della sua vita.

Nonostante il successo dei suoi libri, Lev non è soddisfatto, anzi gli sembra che tutta la sua produzione letteraria sia un inconsistente passatempo che alla fine lo lascia disgustato.

Si sente estraneo alla sua cerchia sociale, critica gli intellettuali, gli scienziati, l’ortodossia ecclesiastica e trova rifugio nel Vangelo e nel suo messaggio di amore e di pace. Scrive contro la guerra, contro i politici, contro la pena di morte, contro il dogmatismo religioso, contro l’amore sensuale… È diventato lo scrittore più noto del suo tempo, ma questo non gli basta. Avverte la contraddizione tra i suoi ideali e la sua condizione di nobile agiato. I nati sotto il Segno della Vergine hanno una particolare inclinazione a tormentarsi sulla loro incoerenza e sulle loro imperfezioni. E Lev rispecchia in pieno questi tratti caratteriali. Forse questa è una qualità del nostro carattere, la capacità di vedere i nostri difetti; ma esageriamo, ci conosciamo con l'ironia che abbiamo sempre pronta sulla lingua…se un altro avesse avuto questa intuizione, ne avrebbe tirata fuori la libertà, e noi invece ne ridiamo (da Anna Karenina).


Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta vive una profonda crisi spirituale che sfocia in una conversione al Cristianesimo e ai Vangeli. In particolare troverà identificazione nel Discorso della Montagna, che diventerà il pilastro centrale della sua religiosità. Basterebbe che gli uomini credessero alla necessità di adempiere all'unico comandamento dell'Amore, così come essi credono oggi alla necessità di compiere questi o quei sacramenti, queste o quelle preghiere; basterebbe che così come credono oggi alla necessità delle loro scritture, dei loro templi, delle raffigurazioni incise sui calici, essi credessero che esiste al mondo un solo santuario indubitabile, l'uomo, e che l'unica cosa che l'uomo non può e non deve profanare e offendere sia ancora e sempre l'uomo stesso, il portatore del principio divino, e diverrebbero impossibili non soltanto le esecuzioni capitali e le guerre ma anche tutte le violenze che l'uomo può fare all'uomo.

Intanto spazia con le sue letture tra i testi filosofici, occidentali e orientali, maturando un senso di sempre maggiore compassione e compartecipazione per i più deboli, compresi gli animali. E vuole anche vivere concretamente ciò che sente: diventa vegetariano, vuol vivere in modo estremamente sobrio abbandonando ogni lusso e abbraccia ideali radicalmente pacifisti. Tutto ciò però gli crea grandi conflitti all’interno della famiglia e l’ostilità delle istituzioni che lo considerano un pazzo che sobilla le folle con le sue idee anarco-cristiane e anarco-pacifiste. Molti degli scritti di questo periodo vengono censurati e nel 1901 gli arriva la scomunica. Ma la sua grande autorità morale, sia in Russia che all'estero, non ne viene intaccata, anzi si organizzano manifestazioni in sua difesa.

Lev prende posizione contro la caccia (un atto inumano e sanguinario), in favore dei diritti degli animali (la compassione per gli animali è la più preziosa qualità dell'uomo), contro la guerra, a favore della renitenza alla leva, per l’abolizione della proprietà privata della terra nell’intento di scongiurare la rivoluzione. Ricordiamo anche che nel 1894 Gandhi conosce gli scritti di Tolstoj sulla non-violenza e da quel momento comincia a elaborare idee sull’uso di questa modalità per la risoluzione della situazione politica indiana. Dal 1909 inizia tra Gandhi e Tolstoj una fitta corrispondenza interrotta solo dalla morte di quest’ultimo.

Ormai vecchio e malato nel 1910 decide di fuggire, di andarsene dal suo ambiente, dalla sua famiglia, dalla sua tenuta, abbandonando tutto quello che ha. Riesce ad arrivare solo fino alla stazione ferroviaria di Astapovo dove muore, dieci giorni dopo la sua partenza, il 7 novembre 1910, a causa della polmonite dovuta al freddo. Sarà sepolto vicino alla sua casa in una tomba semplicissima senza croce, senza nome. Sapete perché mio padre è seppellito ai piedi di un poggio, all'ombra di vecchie querce, nella foresta di Jasnaja Poljana? - Spiega la figlia Tatiana - Perché quel luogo era legato a un ricordo… Nikolaj, il maggiore dei fratelli di Lev, aveva confidato di avere interrato in un angolo della foresta un bastoncino verde sul quale c'era scritta una formula magica. Chi avesse scoperto il bastone e se ne fosse impossessato avrebbe avuto il potere di rendere felici tutti gli uomini. L'odio, la guerra, le malattie, i dolori, sarebbero scomparsi dalla faccia della terra.

Così si conclude la vita di Lev Tolstoj, l’uomo che spesso viveva la guerra ma sempre cercava la pace.

Come tutto è quieto, calmo e solenne, affatto diverso da quando correvo ... da quando correvamo gridando e ci battevamo! ... In modo diverso strisciano le nuvole su questo cielo alto, infinito. Come mai prima questo cielo alto non lo vedevo? E come sono felice di averlo finalmente conosciuto! Sì! Tutto è vuoto, tutto è inganno tranne questo cielo infinito. Nulla, nulla esiste, tranne questo. Ma anche questo non esiste, non c'è più nulla, fuorché il silenzio e la quiete. (Da Guerra e Pace)






AGOSTO 2013

Come i raggi di una grande ruota: Leone e Acquario


L’ultima puntata di questo viaggio tra le coppie dei segni opposti ci fa incontrare il Leone e l’Acquario e ci fa riflettere su due sentimenti che spesso prendono grande importanza nella vita della gente: l’amore e l’amicizia.


Il segno del Leone raffigurato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma

Questo diametro della ruota zodiacale ha una certa attinenza con quello che lega Ariete e Bilancia ma mentre in quel caso l’accento è posto più sul dialogo tra l’io e il tu, ovvero tra l’individuo e un suo interlocutore esterno qui viene messa in risalto la modalità del legame affettivo che si crea tra individui.

Così vediamo contrapporsi da un lato il Leone, Segno estivo per eccellenza, caldo, passionale, ricco come la sua stagione, pieno di fiducia nelle sue doti e nelle sue capacità, generoso, egocentrico, forte, a volte eccessivo nelle sue manifestazioni proprio come l’amore e dall’altro lato l’Acquario, Segno invernale, portato alla tolleranza, alla collaborazione e all’idealismo, come l’amicizia. L’Acquario si identifica negli altri, a volte perfino perdendosi nella varietà delle opinioni che ascolta. Sente la precarietà degli eventi, è comprensivo nei confronti della gente, portato alla collaborazione, al lavoro in team. Il Leone è pur sempre un re, e per quanto democratico possa essere, per quanto senta di dover curare il benessere dei suoi “sudditi”, per quanto si senta di rappresentarli, rimane sempre un sovrano. Il Leone inoltre ha un forte legame con il passato, con il ricordo, con l’esperienza acquisita che interpreta come una sua ricchezza personale. Mentre l’Acquario all’opposto è proiettato verso il futuro, con la personalissima convinzione, che il futuro abbia per lui in serbo qualcosa di assolutamente speciale. Quando l’innamoramento viene vissuto in modo molto irruente, senza il filtro di un’esperienza capace di ridimensionarne il valore, dà spesso la sensazione di avere già incontrato l’altra persona, di averne il ricordo. Quando l’amicizia è molto intensa, proietta invece verso il futuro, stimola progetti, sfocia a volte nell’utopia.

L’amore nasce dall’interno e si proietta sull’oggetto amato, l’amicizia accoglie e rielabora. L’amore, come il Leone, è assoluto, istintuale, prorompente, anche un po’ gradasso. L’amicizia, come l’Acquario, è comprensiva, tollerante, vuole superare le barriere e i pregiudizi. Il Leone vuole parlare, l’Acquario ascolta. Il Leone è sicurezza e l’Acquario è consapevolezza della precarietà.

E nella carta del cielo di ognuno quale valore hanno questi due Segni? Anche questa volta la predisposizione verso l’uno o l’altro degli atteggiamenti sarà determinata dalla maggiore o minore presenza di astri nell’uno o nell’altro dei due Segni. Da questo potremmo trarre indicazioni sul rapporto con l’istintualità o al contrario con la capacità di collaborare, con un maggior legame al proprio passato, con gli oggetti che hanno un valore affettivo o una spinta più forte verso il futuro, un maggiore interesse per tutto quanto è legato ad esso.


Previsioni per il mese


Il tempo di Lugnasad


Leone. Impazienza
: Buon compleanno Leone! Abbi pazienza se qualche volta la tua voglia di fare viene intralciata da piccoli contrattempi e necessari ripensamenti, questi contrasti ti faranno apprezzare maggiormente i successi.

Vergine. Partenza: Come prima di un viaggio devi fare mente locale, riorganizzare le idee e preparare nuovi itinerari da percorrere.

Bilancia. Equilibrio: Stai cercando un nuovo equilibrio tra ciò che vuoi esprimere e ciò che stai facendo nel concreto. Può essere molto interessante quello che ne deriverà.

Scorpione. Profondità: Sarà proprio l’energia che nasce dal più profondo del tuo essere a volersi espandere e trovare nuove modalità e campi per esprimersi.

Sagittario. Vacanza: È  il momento di concederti un periodo di relax per ritemprare il tuo fisico e raccogliere le idee per nuovi progetti e nuove avventure.

Capricorno. Concretezza: Sai cogliere l’essenza delle situazioni e degli eventi e le tue azioni sono concrete e lungimiranti.

Acquario. Relax: Quel nervosismo che a volte ti prende è solo il segnale del bisogno di staccare per un po’ dai tuoi impegni per riconsiderarli da un altro punto di vista.

Pesci. Empatia: Sarà proprio questa la parola chiave di questo mese. La tua sensibilità sempre così vibrante troverà modo di esprimersi in modo profondamente amorevole nei confronti di altri.

Ariete. Irrequietezza: Sei costretto a frenare spesso mentre avresti voglia di correre e di realizzare velocemente i tanti progetti che hai in mente.

Toro. Espansione: I progetti e le iniziative prendono forma e si espandono anche se continuano a richiedere attenzione da parte tua.

Gemelli. Emozioni: Sei più emotivo del solito e questo a volte lo avverti come un fastidio. È un periodo in cui nuove esigenze nascono e non sono ancora completamente delineate.

Cancro. Influenze: Non lasciare che altri abbiano troppa influenza sulle tue scelte e ti portino a fare cose che non sono quelle che tu senti.


Un personaggio del Leone: Neil Alden Armstrong

Neil Alden Armstrong, astronauta, ingegnere aerospaziale, aviatore navale, pilota collaudatore e professore universitario, è un’icona dell’immaginario collettivo per aver lasciato la sua impronta sul suolo lunare il 20 luglio 1969, durante la missione dell’Apollo11, e per la famosa frase che descrive quell’evento come un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità.


Neil Armstrong nasce sotto il Segno del Leone, il 5 agosto 1930, a Wapakoneta, Ohio, primo figlio di Stephen Koenig Armstrong e Viola Louise Engel. Fin da piccolo si appassiona al volo e conseguirà il brevetto di pilota a soli 15 anni, prima ancora di ottenere la patente di guida. Nel 1947, a 17 anni, inizia a studiare ingegneria aeronautica alla Purdue University. Nel '49 viene convocato dalla Marina militare e viene addestrato come aviatore navale. Partecipa alla guerra di Corea, ritorna all’università e si laurea nel 1955.

Spericolato e coraggioso e contemporaneamente realista e attento, Neil incarna al meglio le caratteristiche del Leone. Consapevole della propria forza e nello stesso tempo semplice e diretto nel suo modo di presentarsi, non perde mai la sua passione per il volo, nonostante la partecipazione a pericolose azioni in guerra, nonostante i voli avventurosi e i numerosi incidenti aerei della sua lunga carriera di pilota.

Nel 1958, è selezionato per il programma Man in space soonest, della US Air Force, in competizione con l’agenzia spaziale sovietica, e nel 1962, entra a far parte del Corpo Astronauti della NASA. Compie il suo primo volo spaziale nel 1966, in qualità di comandante della Gemini 8, con il compito di effettuare il primo aggancio fra due navi spaziali in orbita. Neil è uno dei primi civili a diventare astronauta, la prima in assoluto è stata, tre anni prima, la sovietica Valentina Tereshkova a bordo della Vostok 6. In seguito Neil partecipa da Terra alla missione Gemini 11 e il suo nome compare come riserva in alcune altre missioni finché lo ritroviamo come comandante dell’Apollo 11 con l’obiettivo di sbarcare sulla Luna.

Il coraggio di quest’uomo non può che destare ammirazione: accetta di partecipare a una missione che ritiene abbia solo il cinquanta per cento di possibilità di successo, affronta un viaggio spaziale nonostante fin da piccolo soffra di cinetosi, quando comincia la fase di allunaggio prende manualmente i comandi perché si accorge che il luogo in cui il pilota automatico li sta portando non è sicuro… Sembra l’iconografia degli aspetti migliori del carattere leonino. E non è tutto perché Neil mostra anche altre qualità tipiche di questo Segno: sembra che la scelta del primo uomo a scendere sulla Luna sia caduta su di lui anche proprio per il suo temperamento che non lo avrebbe portato a insuperbirsi per l'esperienza. I Leoni sono portati ad agire con naturalezza e spontaneità. Hanno un atteggiamento “regale e magnanimo” nei confronti degli altri, difficilmente sono superbi. E sempre a proposito di questo aspetto è interessante vedere come Armstrong, invitato dal presidente Johnson a prendere parte a un tour in Sudamerica, insieme ad altri componenti del governo degli Stati Uniti, impressioni i dignitari del Paraguay salutandoli e ringraziandoli in Guaranì, la loro lingua, e come in Brasile citi l'ingegno di Santos Dumont, pioniere dell'aviazione, e e parli dell'aereo da lui costruito. Non c’è timidezza e non c’è arroganza in questo approccio ma una capacità di comunicazione a un tempo naturale, attenta, pertinente e di calda umanità.


Ma torniamo allo sbarco sulla Luna. La cronaca dell’impresa è trasmessa in diretta e seguita da almeno 450 milioni di persone. Armstrong scende dalla scaletta del modulo lunare, venti minuti dopo lo raggiunge Aldrin e iniziano le operazioni previste: il posizionamento di una placca commemorativa del volo con l’iscrizione “Qui uomini dal pianeta Terra fecero il primo passo sulla Luna, Luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace per tutta l’umanità” e della bandiera degli Stati Uniti. Segue un colloquio telefonico con il presidente Nixon le riprese fotografiche, quasi tutte effettuate da Neil stesso, la passeggiata verso l’East Crater, quindi la posa di alcuni oggetti in memoria dei cosmonauti defunti Yuri Gagarin, Vladimir Komarov e degli astronauti deceduti nell'incidente dell'Apollo 1 Grissom, Chaffee e White. Il tutto avviene in circa due ore e mezza, poi il rientro al modulo lunare. E qui c’è un problema: chiuso il portello, i due astronauti si accorgono che l'interruttore che mette in moto il motore per la risalita è danneggiato. Probabilmente è stato urtato muovendosi con le ingombranti tute indossate per scendere sul suolo lunare. Lo riattivano utilizzando una penna con la quale chiudono il contatto e il motore principale si accende.

Tutti ricordano la conclusione della missione con il LEM che si ricongiunge con il modulo di comando e il ritorno sulla Terra con un ammaraggio nel Pacifico.

L’impresa dell’Apollo 11 consegnerà, per così dire, alla storia i nomi di Armstrong, Aldrin e Collins.

Questo viaggio straordinario portò con sé anche numerose polemiche che incentrarono l’attenzione sulla famosa frase di Neil. Forse se l’era preparata prima, forse commise un errore nel pronunciarla… o forse queste polemiche servirono per stornare l’attenzione da altri eventi quali l’avvistamento, da parte degli astronauti, di oggetti luminosi non meglio identificati, sia durante il volo verso la Luna sia sul suolo lunare, o gli strani disturbi alle comunicazioni dovuti a un suono, una specie di nota continua. Filmati e dichiarazioni ufficiali della Nasa hanno sempre ignorato l’argomento.

Dopo il viaggio sull’Apollo 11, Armstrong decide di non volare più nello spazio. Insegna ingegneria aerospaziale, partecipa alle indagini sugli incidenti dell’Apollo 13 e dello Space Shuttle Challenger, lavora come portavoce presso diverse aziende ma non vola più. Del viaggio sulla Luna dichiara: la cosa più importante della missione Apollo fu dimostrare che l'umanità non è incatenata per sempre a un solo pianeta, e che le nostre visioni possono superare quel confine, e che le nostre opportunità sono illimitate, dimostrando grande, leonina fiducia nei propri mezzi, anzi in questo caso nei mezzi dell’umanità di cui in qualche modo, facendo quel piccolo passo si sente rappresentante.

Neil muore il 25 agosto 2012 a Cincinnati per le complicazioni a seguito di un intervento di bypass alle coronarie. Le sue ceneri sono sparse nell’oceano Atlantico.

Ci piace riportare qui le parole che concludono la dichiarazione rilasciata dai familiari di Neil alla sua morte: la prossima volta che camminando all’aperto in una notte limpida vedrete la luna che sorride verso di voi, pensate a Neil Armstrong e fategli l’occhiolino.






LUGLIO 2013

Come i raggi di una grande ruota: Cancro e Capricorno


La crescita

L’asse zodiacale Cancro - Capricorno, protagonista di questa nuova puntata sui Segni opposti, affronta l’argomento della crescita, del percorso di maturazione che tutti gli esseri compiono dallo stato embrionale alla vecchiaia.


Il segno del Cancro raffigurato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma

Cancro e Capricorno sono caratterizzati entrambi da un’intensa vita interiore, anche se opposti nel loro rapportarsi con l’esterno. Il Cancro, come un embrione all’interno dell’utero, è molto legato all’habitat in cui si trova a vivere, perché proprio dall’ambiente “assorbe nutrimento”. Oggetti, situazioni, eventi, emozioni, atmosfere sono catturati e metabolizzati dalla sensibilità straordinaria dei nati sotto questo Segno e diventano elementi vivi del loro mondo interiore, simboli e sogni a cui a volte sanno dare nuova forma e concretezza. Il Capricorno, al contrario, cerca la sua maturità e l’indipendenza dall’esterno. Il Capricorno ha un grande rispetto per ciò che ha intorno ma vuole anche lasciare una sua impronta nel luogo in cui si trova ad essere e mette in campo la forza che ha dentro di sé per modificare e migliorare situazioni e cose.

Possiamo dire che questi due Segni sono i poli all’interno dei quali avviene la vita di un essere: il Cancro è l’origine, la nascita, il bambino e il Capricorno invece è la meta, il punto d’arrivo, l’indipendenza, l’autosufficienza, la vecchiaia.

Tanto il Cancro è sensibile all’ambiente circostante, ne subisce gli influssi e tende a problematizzare, tanto il Capricorno cerca di essere autonomo, di risolvere i problemi. Il Cancro è correlato con l’utero, lo stomaco, la protezione, la nutrizione e il Capricorno è collegato all’apparato scheletrico, alle ossa, all’alzarsi in piedi, al sostenersi, difendersi, sopravvivere.

Il Cancro è il sogno e il Capricorno il realismo, il Cancro è il capriccio e il Capricorno la saggezza.

Come abbiamo già visto parlando delle altre coppie di Segni questi significati opposti finiscono con l’accompagnarsi e intrecciarsi uno con l’altro, come la doppia elica del DNA, e ogni individuo ha dentro di sé entrambi i principi. La presenza di un maggior numero di elementi significativi nell’uno o nell’altro settore zodiacale darà indicazione sul percorso di crescita del singolo, su quanto sia o voglia restare legato al mondo dell’infanzia e su quanto invece cerchi o abbia raggiunto una maggiore maturazione, senza dare a questo nessun valore di merito: sono solo modalità di guardare il mondo. E in ognuno di noi resta un’anima bambina anche se ha voglia di crescere e diventare via via più padrone delle sue scelte. Possiamo concludere con un’immagine poetica e rappresentare il Cancro come il nido in cui l’uccello trova protezione e il Capricorno come lo spiccare il volo verso il cielo.


Previsioni per il mese


È tornata l’estate

Cancro. Crescita: Si apre per te un periodo nuovo e denso di promesse, forse le cose stanno cambiando davvero sia dentro di te che all’esterno.

Leone. Realismo: Non ti serve pensare in grande ma essere attento alla concretezza delle cose se vuoi raggiungere i risultati che ti sei prefisso.

Vergine. Ideali: Non lasciare che pigrizia o sfiducia abbiano il sopravvento, è il momento di mettere in campo le tue forze e portare avanti le cose in cui credi.

Bilancia. Sogni: Ci sono dentro di te sogni latenti, forse lasciati in disparte per quieto vivere, che vogliono trovare un loro spazio di espressione.

Scorpione. Futuro: È venuto il tempo di guardare in avanti e costruire un futuro nuovo e appagante.

Sagittario. Collaborazione: Ti piace agire d’impulso o comunque sentire che sei tu in prima persona a determinare il gioco. Le stelle, questo mese, ti suggeriscono di puntare di più sul dialogo e la collaborazione con gli altri.

Capricorno. Fiducia: Ti sembrerà che ciò che metti in atto non trovi subito un ambiente favorevole per svilupparsi ma non scoraggiarti e procedi sul tuo cammino.

Acquario. Essenza: Concentrati sull’essenziale, su ciò che davvero è importante per te senza disperdere le energie in troppi rivoli diversi.

Pesci. Cambiamento: Cambiano i tuoi occhi, cambia il tuo sguardo e ora vedi prospettive che prima non potevi scorgere.

Ariete. Apertura: Ci sono situazioni che avevi lasciato da parte e che ora pretendono la tua attenzione. Non entrare in contrasto come ti verrebbe di fare, prova a guardarle con curiosità..

Toro. Creatività: Dentro di te c’è molta ricchezza, molte idee che vogliono prendere forma ma potrai agire solo dopo un’attenta analisi della realtà circostante.

Gemelli. Empatia: Per te che ami la vivacità, il gioco e la prontezza, gli astri hanno in serbo un suggerimento: approfondisci, guarda oltre l’apparenza, scopri l’empatia con gli altri.


Un personaggio del Cancro: Artemisia Lomi Gentileschi

Artemisia Lomi Gentileschi, pittrice della prima metà del ‘600, con la sua vita intensamente simile ai colori, alle ombre, alle luci e al realismo dei suoi dipinti ben rappresenta il Segno del Cancro.


Artemisia nasce l’8 luglio 1593 a Roma, figlia del pittore Orazio Gentileschi e di Prudenzia Montone. Fin da piccola, nella bottega del padre, impara il disegno e le tecniche della pittura dimostrando subito di avere un particolare e precoce talento. Perde presto la madre ed è il padre stesso a incoraggiarla e a insegnarle le basi dell’arte pittorica, in un tempo in cui essere donna e pittrice non era proprio semplice. Orazio non può che riconoscere le doti speciali della figlia come dimostrano le parole che in seguito scriverà su di lei: questa femina, come è piaciuto a Dio, havendola drizzata nelle professione della pittura in tre anni si è talmente appraticata che posso ardir de dire che hoggi non ci sia pare a lei, havendo per sin adesso fatte opere che forse i prencipali maestri di questa professione non arrivano al suo sapere. Artemisia non è solo capace dal punto di vista tecnico, mostra anche una particolare sensibilità che la rende ricettiva a tutti gli stimoli del clima artistico che si respira a Roma in quegli anni. Sensibilità e ricettività sono due parole chiave per descrivere il Cancro e in questo Artemisia è una perfetta rappresentante del suo Segno. Lei ha la capacità speciale di assorbire e fare propri gli elementi dall’ambiente in cui si trova ad essere ed ecco che la casa paterna, così stimolante dal punto di vista artistico perché frequentata assiduamente da pittori e artigiani del colore, diventa per lei a tutti gli effetti una scuola.

La prima opera di Artemisia è Susanna e i vecchioni, un’opera che, forse, descrive i suoi rapporti con il padre e con Agostino Tassi, amico di Orazio e pittore anche lui, al cui nome è legato l’evento che tanta drammatica importanza avrà nella vita di Artemisia. Tassi, il maestro di prospettiva di Artemisia e abituale frequentatore della casa paterna la violenta. La memoria di questo fatto e delle sue dirette conseguenze segnano questa giovane, capace e affascinante artista perfino oltre gli anni della sua vita. Non sarà mai solo l’autrice di dipinti pregevoli dal punto di vista artistico perché questa vicenda torbida, da un lato e la sua forza di carattere, dall’altro, saranno sempre preponderanti, perfino in tempi abbastanza recenti. Negli anni settanta del secolo scorso Artemisia viene scelta come personaggio simbolo dalle femministe proprio per la sua forza nel portare avanti la sua battaglia contro i pregiudizi del tempo. I nativi del Cancro quando è il caso e quando entra in campo il loro senso di giustizia o il loro desiderio di vendetta, sanno essere molto coraggiosi e andare oltre quelle che sono le ovvietà riconosciute da tutti. Orazio Gentileschi denuncia il Tassi e Artemisia con grande coraggio sostiene l’accusa e chiede giustizia. Il processo ha il suo decorso con i metodi violenti allora in uso e Artemisia per sostenere le accuse deve sottoporsi a tortura e subisce lo schiacciamento dei pollici, ma non cede. Il racconto dell’evento è riportato dalle cronache con le parole della protagonista che descrive in modo crudo, al processo, la violenza subita e la sua reazione.


C’è una tela in cui la nostra protagonista sembra trasporre tutto il suo desiderio di vendetta ed è Giuditta e Oloferne in cui con grande realismo viene rappresentata Giuditta mentre taglia la testa a Oloferne, aiutata da un’ancella.

Il processo termina con una lieve condanna del Tassi e con un matrimonio combinato da Orazio per Artemisia, in modo da restituirle almeno parzialmente l’onorabilità. La coppia lascia Roma perché comunque lo scandalo del processo ha gettato un’ombra su Artemisia e le ha fatto perdere amicizie e credibilità. A Firenze, dove si stabilisce con il marito, si conquista un notevole successo, ottiene il favore di Cosimo de' Medici e della granduchessa Cristina, conosce e intrattiene rapporti di amicizia con i grandi del tempo da Galileo Galilei, al nipote di Michelangelo Buonarroti. Nel 1616, quando alle donne era vietato accedere alle scuole, viene accettata nell'Accademia delle Arti del Disegno, prima donna a godere di tale privilegio.

Il suo talento e la sua bellezza continuano però a generare pettegolezzi. Finisce il suo matrimonio e lei torna a Roma con le sue due figlie, e qui vive da donna indipendente, senza l’appoggio di un marito e con un lavoro suo, ancora una volta sfidando i pregiudizi del tempo, quando alle donne non era permesso di avere un’attività indipendente. Il Cancro è molto sensibile nei confronti dell’ambiente ma non per questo ne è schiavo, anzi a volte sa sfidare, come spesso fanno i più giovani, tutto ciò che è dato certo e sembra convalidato dalle norme e dalle leggi.

Anche in questa nuova fase romana, Artemisia vive a contatto con i grandi artisti e letterati del momento. Unico neo: le commesse più importanti ed economicamente vantaggiose vanno di solito ad altri e lei deve accontentarsi di essere apprezzata come ritrattista. Viaggerà ancora e la troviamo prima a Venezia, poi a Napoli, poi in Inghilterra dove raggiunge il padre che nel frattempo è diventato pittore di corte. Il suo stile pittorico risente fortemente del’influenza del Caravaggio, che negli anni della sua formazione era l’artista più apprezzato, ma sempre con grande sensibilità impara e fa sue le novità stilistiche proposte dalle correnti pittoriche del tempo.

Dopo la parentesi in Inghilterra ritorna a Napoli che ormai considera la sua seconda patria. Artemisia muore nel 1653 e rimane una delle poche protagoniste della storia dell'arte europea, una delle poche donne riuscite a passare tra le maglie del sistema sociale sempre molto duro nei confronti di chi nasce femmina.

In armonia con lo spirito di questa rubrica che parla di stelle, chiudiamo con una curiosità: ad Artemisia è stato dedicato l'asteroide scoperto da E.W. Elst nel 1987 e denominato 14831 Gentileschi e anche un cratere del pianeta Venere porta il suo nome.






GIUGNO 2013

Come i raggi di una grande ruota: Gemelli e Sagittario


Un nuovo e affascinante argomento viene suggerito da questi due Segni opposti: Gemelli e Sagittario trattano della conoscenza, nel suo significato più ampio, dalle prime percezioni nell’ambiente vicino all’allargarsi progressivo dell’esperienza fino ad abbracciare gli orizzonti più vasti.


Il segno dei Gemelli raffigurato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Roma

Entrambi i Segni ci parlano della curiosità e del desiderio di esplorare il mondo, di acquisire sapere ed esperienza. I Gemelli rappresentano la prima fase della vita, l’approccio con il mondo, quando giocare e studiare sono un po’ la stessa cosa, quando c’è bisogno di acquisire dati per cominciare a muoversi, quando le persone intorno, i fratelli, gli amici sono altri se stessi con cui dialogare, fare la lotta, misurarsi e tenersi per mano. Il Sagittario invece dà per acquisito l’ambiente circostante e guarda lontano, verso l’orizzonte, vuole spingersi oltre, esplorare nuovi luoghi, nuove idee, nuove dimensioni.

In un certo senso potremmo anche dire che per i Gemelli conoscere è collegato agli emisferi del cervello e alle mani mentre per il Sagittario conoscere è collegato alle gambe, all’andare, al viaggiare. Entrambi hanno insita l’idea della velocità e della comunicazione, della circolazione rapida di idee e informazioni.

I nati sotto questi due Segni sono sempre molto attivi perché spinti da questa sete di “altro”, di nuovo e sia per gli uni che per gli altri è sempre presente l’idea della vita come viaggio, sentiero da percorrere sia fisicamente ma anche nell’interno di sé. Entrambi i Segni sono anche correlati con il finire delle cose e con l’affacciarsi su una possibilità nuova, i cui contorni non sono facilmente immaginabili prima che si presenti.

Ribadiamo anche questa volta che l’argomento della conoscenza non riguarda solo chi è nato sotto uno di questi due Segni ma tutte le persone, qualsiasi sia il Segno in cui si trova il loro Sole. Possiamo trarre indicazioni utili sulla modalità con cui ognuno affronta questo aspetto della vita osservando se e quali pianeti vengono a trovarsi posizionati in Gemelli o in Sagittario al momento della nascita.

E per finire osserviamo come il personaggio del mese, M.C. Escher ha sviluppato in modo originale e profondo la sua ricerca, mescolando sempre razionalità e senso del mistero, del meraviglioso.


Previsioni per il mese


Solstizio d’Estate


Gemelli.
Risultati: Buon compleanno, Gemelli! Avrete dei regali questo mese: otterrete dei risultati interessanti, e quasi insperati, per i vostri progetti.

Cancro. Equilibrio: Ma non ti illudere troppo: è un equilibrio instabile, è come danzare sulle punte dei piedi, il che non è privo di una certa eleganza e bellezza!

Leone. Opportunità: Questo mese potrai fare grandi passi verso le mete che ti sei posto, verso il futuro che ti vuoi costruire.

Vergine. Sprazzi: Sì, sprazzi di sereno anche se a volte le nuvole si addensano nel tuo cielo.

Bilancia. Ricchezza: Tante occasioni, tanti stimoli, tante novità a volte anche contraddittorie e non semplici da gestire.

Scorpione. Comprensione: Sarà un periodo dedicato alla conquista di un nuovo equilibrio sia interiore che con gli altri, un periodo di pacificazione, perfino strano per questo Segno.

Sagittario. Dissonanze: Se questo mese fosse una canzone la sentiresti inaspettatamente cambiare ritmo o saltare il ritornello, ma il tuo ottimismo resterà forte.

Capricorno. Profondità: È un momento ricco e denso di opportunità e contraddizioni, soprattutto per il riscontro che hanno dentro di te.

Acquario. Risultati: Si prospettano risultati brillanti, soprattutto in campo lavorativo e per quanto riguarda la concretizzazione dei vostri progetti.

Pesci. Alternanze: Sarà un mese così, questo giugno, situazioni fluttuanti alternano momenti anche molto diversi tra loro.

Ariete. Impeto: Le cose ti sembrano tutte a portata di mano e c’è in te una grande energia e voglia di fare, le situazioni che incontri sono però molto complesse e richiedono lucidità.

Toro. Cambiamento: Continua il processo iniziato il mese scorso, un profondo positivo cambiamento sta avvenendo in voi.


Un personaggio dei Gemelli: Maurits Escher


Maurits Cornelis Escher nasce sotto il Segno dei Gemelli, il 17 giugno del 1898, a Leeuwarden, in Olanda e qui vive fino al 1903, quando tutta la famiglia si trasferisce ad Arnheim. Anche se è un Gemelli, Maurits non ama molto studiare e i suoi risultati sono decisamente scarsi per tutta la sua faticosa carriera scolastica. L’unica materia che davvero lo appassiona è il disegno. Alla fine riesce a diplomarsi e ad iscriversi alla facoltà di architettura, ad Harlem, spinto dal padre che lo vorrebbe laureato, ma già pochi mesi dopo abbandona l’università per seguire i corsi di disegno del grafico S. Jesserun de Mesquita. Intanto viaggia, prima in Italia, dove lo affascinano i paesaggi (li ritroveremo spesso come sfondi nei suoi lavori) e le opere d’arte, e poi in Spagna dove resterà colpito in particolare dagli ornamenti moreschi dell'Alhambra di Granada.


Maurits è attratto dai paesaggi, dalle costruzioni e dalle composizioni artistiche che nella loro struttura o nelle decorazioni rivelano una ispirazione matematica. La ricchezza ornamentale, la complessità, la ripetizione di schemi, la divisione regolare delle superfici sono elementi che sollecitano la sua fantasia e faranno di lui un artista a un tempo “scientifico” e visionario. La sua arte sembra scaturire dall’incontro tra i due emisferi del cervello o, se vogliamo, tra i due gemelli del suo Segno zodiacale.

Nel 1923 torna in Italia, paese che sembra portargli fortuna: qui incontra la sua futura moglie, Jetta Umiker, e qui incontra i primi successi. A Siena viene allestita la prima mostra dei suoi lavori che avrà riscontri molto positivi e lo renderà famoso anche nel resto dell’Europa. Maurits decide di stabilirsi in Italia, compra una casa a Roma e qui rimane fino a quando il clima politico diventa troppo burrascoso, con l’affermarsi del fascismo. A questo punto si trasferisce in Svizzera, e successivamente in Belgio, dando una svolta sia alla sua vita che alla sua produzione artistica. In Svizzera e in Belgio ho trovato molto meno interessanti sia i paesaggi che l'architettura rispetto a ciò che avevo visto nel Sud Italia. - spiega lui stesso - Mi sono così sentito spinto ad allontanarmi sempre di più dall'illustrazione più o meno diretta e realistica della realtà circostante. Non vi è dubbio che queste particolari circostanze siano state responsabili di aver portato alla luce le mie "visioni interiori".

Ecco che nei suoi disegni abbandona i paesaggi spettacolari e le prospettive ardite e si concentra sugli aspetti più matematici e scientifici, sulle leggi che operano nel mondo e che gli suscitano autentica meraviglia. Maurits percorre un sentiero nei misteri della percezione visiva, con la genuina curiosità dei Gemelli. Dall’analisi degli enigmi che ci circondano e dalle considerazioni e osservazioni fatte arriva alla matematica e con stupore si rende conto che, sebbene sia completamente digiuno di conoscenze e di esperienze nel campo delle scienze esatte, ha molti più punti in comune con i matematici che con gli altri artisti.


Escher disegna in modo meticoloso, inserisce tanti piccoli straordinari particolari in costruzioni geometriche di grande precisione tecnica e grafica ma proprio da questa meticolosità scaturisce il senso dello straordinario e del meraviglioso, dell’enigma che resta sospeso in aria catturando e affascinando lo spettatore. Prima di arrivare a tracciare una delle sue opere, esegue calcoli complessi, si impegna in molti disegni preparatori e talvolta costruisce anche modellini per osservare meglio le prospettive e il funzionamento di ciò che poi apparirà nella sua opera finale.

Tutto questo impegno tecnico è però solo il supporto delle sue opere. Ho scoperto che la maestria tecnica non era il mio solo scopo. Mi venivano alla mente idee non direttamente legate all’arte grafica, idee così affascinanti che volevo assolutamente riuscire a comunicare ad altre persone. E infatti sono proprio le idee ad affascinare i Gemelli, le idee e la possibilità di comunicarle ad altri. Le immagini diventano il veicolo perfetto per esprimere la geometria dell’impossibile, da cui emerge una sorta di precarietà del mondo, una sua incongruenza, invisibile a chi vive al suo interno ma percepibile per lo spettatore esterno. Per certi versi le opere di Escher ricordano la scena del film Matrix, in cui il déjà vu di un gatto nero che passa, interpretato come bug, rivela che la realtà vissuta in quel momento dai protagonisti è solo il risultato virtuale un programma informatico. Pensiamo ora al famoso cubo di Necker e al conflitto che si viene a creare tra il tracciato bidimensionale del disegno e la tridimensionalità che vuole rappresentare. Escher è affascinato da questa ambiguità che crea nella rigidità geometrica una strana instabilità, una sorta di vertigine percettiva, e su questa base disegna tutto il suo Belvedere, costruzione impossibile, reale solo per i personaggi disegnati (o imprigionati) al suo interno. Intuizione e ragionamento sono sempre strettamente intrecciati e si alimentano una con l’altro in una specie di gioco, che però, afferma Escher è anche un gioco serio. Ancora una volta la natura dei Gemelli viene in piena luce.


Se Escher si sente vicino ai matematici, anche i matematici percepiscono l’affinità con questo straordinario artista. Nel 1954 ad Amsterdam, viene allestita una mostra dei suoi lavori in concomitanza con il Congresso Internazionale dei Matematici. Proprio questa mostra ispirerà il matematico Roger Penrose, allora giovane studente, nella costruzione del suo famoso triangolo. L’esposizione di Amsterdam stabilisce un primo contatto effettivo di Escher con il mondo scientifico. E così questo artista, che ammette tranquillamente la sua scarsa preparazione scientifica, si rivela in grado di utilizzare concetti matematici complessi allo scopo di realizzare e concretizzare graficamente le sue idee.

Le sue intuizioni non nascono dallo studio teorico ma dall’osservazione e dall’ammirazione per la realtà circostante e per i prodotti artistici di civiltà diverse. Escher ripropone in maniera originale gli spunti che trae intersecando esseri viventi e strutture geometriche ed esplorando, attraverso la grafica, le geometrie dello spazio, le trasformazioni geometriche, le geometrie non euclidee, le divisioni regolari del piano, la ripetizione, l’infinito. Tutti i suoi disegni, rigorosamente costruiti e apparentemente statici, riescono a prendere vita grazie alla ritmicità e all’instabilità della composizione. Come per magia da piani diventano tridimensionali per poi tornare piani, in un gioco continuo di cambi di prospettiva veramente affascinante.

Ecco come l’autore stesso descrive la sua opera Rettili: Uno di questi animali allunga una zampa al di là del bordo del quaderno e si distacca per entrare nella vita reale. Si arrampica per procedere, con fatica, su una salita scivolosa di una squadra da disegno, fino all’apice della sua esistenza. Dopo un breve riposo torna verso il basso sulla superficie piatta della carta da disegno, dove, ubbidiente, si inserisce fra i suoi vecchi compagni e riprende la sua funzione di elemento della divisione del piano. Possiamo dire, in un certo senso, che Escher può essere considerato, attraverso le immagini che crea, uno dei primi assertori dell’universo olografico.

Escher muore il 27 marzo del 1972, in Olanda dove era ritornato nel 1941, lasciandoci una ricca raccolta di immagini straordinarie in cui l’ambiguità tra positivo e negativo, corretto e scorretto, sopra e sotto, primo piano e sfondo sembra essere un ritratto perfetto della natura dei Gemelli.






MAGGIO 2013

Come i raggi di una grande ruota: Toro e Scorpione



Il segno del Toro raffigurato nella cappella dello zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

Toro e Scorpione sono il binomio di questa puntata e affrontano un argomento che l’Astrologia riconosce di grande importanza nella vita degli individui: la sessualità. Il sesso è un’energia potente, coinvolgente, che ci riporta alla nostra dimensione animale, al legame fisico con la vita. Anche se fiumi d’inchiostro sono stati sono stati usati per scrivere dell’amore, per raccontarlo e cantarlo nella sua dimensione più sentimentale, l’Astrologia qui ci riporta alla pulsione della sessualità e alle due modalità, opposte e complementari, con cui questo istinto può essere vissuto.

Il Toro rappresenta la passione semplice, in naturale sintonia con il pulsare della vita, con il germogliare delle piante, con la procreazione, con il godimento dei piaceri. Lo Scorpione è invece il portavoce dell’erotismo, degli impulsi nascosti, del proibito, della curiosità mista a paura. Entrambi i segni parlano di forza ma il primo è la forza chiara del giorno, l’altro la forza oscura della notte.

È inutile ricordare che nessuno ha solo uno dei due aspetti ma indubbiamente potrà propendere più per l’uno o più per l’altro, secondo la grande gamma delle sfumature che fanno di ogni individuo un essere particolare. Se uno dei due segni sarà reso importante nel tema di nascita, perché occupato da più pianeti o perché in posizione significativa (ospita il Sole o l’ascendente…) indirizzerà verso una delle due tendenze. Se ancora i due settori corrispondenti a questi due Segni risulteranno vuoti, la pulsione sessuale sarà poco rilevante per la persona di cui stiamo leggendo il tema. L’Astrologia qui sembra parlare di chimica e affermare che i comportamenti diversi sono determinati dalla maggiore o minor presenza di questa o quella sostanza, questo o quell’ormone in questo caso rappresentati dai diversi pianeti.

Possiamo ancora sottolineare che il Toro ama la vita e sa godere della sensualità che gli deriva dai suoi sensi sviluppati. Odori, suoni, gusti, sensazioni tattili e visive sollecitano i suoi desideri e provocano piacere. Lo Scorpione invece vive più la continua lotta che mente e corpo ingaggiano tra loro, in lui c’è il senso del proibito, la scoperta, il superamento dei legami, il cinismo e la passione. Per lo Scorpione il binomio vita/morte o meglio ancora morte/rinascita è sempre molto presente e significativo.

Concludiamo con una curiosità: visto che il “personaggio del mese” è Sigmund Freud, che peraltro riconobbe alla sessualità un ruolo centrale nella psiche delle persone, ricordiamo che secondo molti astrologi il segno del Toro è correlato alla fase orale e il Segno dello Scorpione alla fase anale. Nella prima, che dura dalla nascita a 18 mesi circa, il piacere è legato alle labbra, alla bocca e al cibo (e il Toro è il goloso per eccellenza). Nella seconda, che si sviluppa tra i 18 e i 36 mesi, la zona di maggior interesse diventa quella anale. Il controllo delle funzioni sfinteriche genera piacere e autostima ma comporta anche l’adeguamento alle norme (quelle contro cui lo Scorpione è sempre in lotta).


Previsioni per il mese

Tempo di Beltain, festa dell’energia creativa che permea l’universo


Toro. Rigenerazione: Con il compleanno vivrai una rinascita, troverai in te nuove forze, nuove idee e anche una grande autonomia nel muoverti.

Gemelli. Equilibrio: La doppia valenza che di solito contraddistingue le tue azioni e ti rende spesso contradditorio cerca e trova un nuovo equilibrio.

Cancro. Trasformazione: Continua il tuo processo di cambiamento e trasformazione interiore: non sono tanto le cose esterne ad avere importanza per te quanto quello che stai maturando nel profondo del tuo cuore.

Leone. Insofferenza: Sei poco disposto a sopportare gli ostacoli che si presenteranno nella prima parte del

mese ma tutto si scioglierà nella seconda parte!

Vergine. Organizzazione: Molti elementi positivi nel tuo cielo, ma la fortuna non sarà propriamente dalla tua parte e quindi è necessario organizzarsi bene…

Bilancia. Sperimentazione: Come un autentico scienziato guarderai alla tua vita come a un esperimento.

Scorpione. Pessimismo: Un po’ di malumore e qualche punta di pessimismo vi accompagneranno fino verso la fine del mese, poi le tensioni si allenteranno.

Sagittario. Semplicità: È il tempo di affrontare ogni cosa momento per momento senza lanciarsi in progettazioni a lungo termine.

Capricorno. Ricchezza: Si prospetta per te un periodo molto ricco e denso di esperienze importanti sia dal punto di vista interiore che in campo pratico.

Acquario. Domande: Questo mese sollecita dentro di te interrogativi e ricerche di risposte nuove, soprattutto nella prima parte, più rilassato il periodo successivo.

Pesci. Ordine: Un cielo ricco di promesse richiede però da parte tua attenzione, impegno e ordine nel procedere.

Ariete. Intraprendenza: Gli occhi attenti, l’intuito pronto ti sentirai capace di cogliere al volo le situazioni. Attento però a cosa si agita ogni tanto nel tuo profondo.


Un personaggio del
Toro: Sigmund Freud


Sigmund Freud è il “padre della psicoanalisi”, il metodo per il trattamento delle patologie mentali basato sul dialogo tra paziente e terapeuta e sull’utilizzo di una serie di tecniche che consentano di portare alla coscienza pensieri e sentimenti repressi, nell’intento di attuare la liberazione del paziente dai disturbi che gli derivano da questi elementi inconsci. Il metodo di Freud costituisce la base di tutte varianti successive. I nuovi sistemi infatti hanno adottato differenti teorie e tecniche ma tutti partono da Freud e tutti cercano di attuare un cambiamento comportamentale dei pazienti invitandoli a parlare delle loro problematiche. Le idee di Freud e le sue teorie sono tuttora al centro di accesi dibattiti accademici, soprattutto per quanto riguarda l’effettiva efficacia terapeutica, ma hanno avuto e hanno un grosso impatto sulla cultura, sul modo di pensare e sul linguaggio attualmente usato.


Basti pensare a termini quali inconscio, super-io, transfert, libido che sono entrati nel parlare comune e che derivano proprio dalla psicoanalisi freudiana. Un elemento interessante da sottolineare in questa sede è il ruolo centrale che Freud attribuisce alla sessualità, in tutto il suo lavoro, curiosamente in sintonia con le caratteristiche del suo Segno natale.

Sigmund Freud nasce sotto il Segno del Toro, il 6 maggio 1856 a Pribor, città che all’epoca era parte dell’impero austriaco e attualmente si trova nella Repubblica Ceca. Si dice che sia un “nato con la camicia” cosa che per la madre è segno di buon auspicio e forse per questo lo considera un po’ il figlio prediletto. La famiglia Freud si trova in un momento di grande povertà quando Sigmund è ragazzino, ciò nonostante viene fatto studiare. Lui si dimostra un allievo di eccezionali capacità e manifesta una grande passione per le lingue, la filosofia e la letteratura, Shakespeare in particolare. Sembra siano proprio le opere di Shakespeare a fornirgli gli elementi di base per attuare in seguito l’analisi dei caratteri dei pazienti e aiutarlo nella comprensione della psicologia umana. Troviamo un altro segno caratteristico del Toro nella sua fedeltà, per tutta la vita, alla sua identità ebraica laica che ha sicuramente grande influenza sulla sua visione intellettuale e morale degli eventi e del mondo. Freud sarà dottore in medicina, scienziato, ricercatore e poco tenero con le religioni che definirà un narcotico con cui l'uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente. Ed è anche tipico del Toro il pragmatismo che lo farà dire: Se l'uomo distoglierà dall'aldilà le sue speranze e concentrerà sulla vita terrena tutte le forze rese così disponibili, riuscirà probabilmente a rendere la vita sopportabile per tutti e la civiltà non più oppressiva per alcuni, e anche: Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale.

Autori importanti nella sua formazione saranno Friedrich Nietzsche, Franz Brentano con le sue teorie sulla percezione e l’introspezione e Charles Darwin con i suoi scritti sull’evoluzione.

Sigmund si laurea nel 1881 a Vienna, dove la sua famiglia si è trasferita, e l’anno seguente inizia la sua carriera di medico nella clinica psichiatrica dell’Ospedale Generale. Nel 1886 inizia a lavorare privatamente come specializzato in "disturbi nervosi". Intanto si sposa con Martha Bernays e da questa unione nasceranno sei figli.

Agli inizi del suo lavoro clinico studia e applica l’ipnosi. Durante uno di questi trattamenti, Sigmund invita la paziente, sotto ipnosi, a parlare dei suoi sintomi e osserva come proprio il raccontare i disturbi produca una diminuzione della gravità degli stessi e contemporaneamente il recupero del ricordo degli incidenti traumatici associati al loro insorgere.


Freud allora, senza più ricorrere all’ipnosi, prova a incoraggiare i suoi pazienti a parlare dei propri ricordi e delle proprie considerazioni senza riserve e senza cercare logica nell’esposizione, secondo la procedura che egli chiama libera associazione. Inoltre, con un tipico approccio da Toro, comincia a trattare i loro sogni come un prezioso materiale analizzabile. Arriva a definire l’esistenza di un mondo inconscio con una sua complessa struttura e a individuare una particolare azione psichica, che chiama rimozione, e che indica come causa delle problematiche manifestate dai pazienti.

Freud postula che alcuni comportamenti non possano essere spiegati se non riferendosi alla presenza di pensieri completamente inconsapevoli per chi li formula. Questo fatto, combinato con l'osservazione di quanto avviene con l’ipnosi, in cui delle idee vengono inserite artificialmente nella mente delle persone, gli suggerisce appunto la possibile esistenza di pensieri operativi, anche se completamente ignorati. Questi pensieri, collegati a esperienze dolorose o inaccettabili, a causa di un meccanismo di difesa, verrebbero rimossi dalla coscienza ma resterebbero nella mente, per poi riaffiorare, in determinate circostanze.

Il lavoro di ricerca non viene effettuato solo sui pazienti e, nel momento in cui si trova ad affrontare un periodo difficile, sia dal punto di vista fisico che psicologico, legato alla morte del padre, Sigmund, con la grande onestà e pragmaticità propria del suo Segno, sperimenta su se stesso ciò che ha teorizzato, sottoponendosi all’autoanalisi dei suoi sogni e ricordi infantili. L’esplorazione dei suoi sentimenti di ostilità, gelosia, rivalità e affetto nei confronti dei genitori lo porta alla riformulazione della teoria sull'origine delle nevrosi. Passa così dalla teoria della seduzione, in base alla quale sono i ricordi inconsci di molestia sessuale nella prima infanzia la condizione necessaria per le nevrosi, all’enunciazione del complesso di Edipo in cui riconosce una sessualità infantile autonoma, produttrice di fantasie sessuali non necessariamente legate a eventi reali, la cui rimozione è di per sé fattore di nevrosi.

Dalla metà degli anni 1880, tiene lezioni sulle sue teorie a un piccolo pubblico ogni sabato sera presso la sala conferenze della clinica psichiatrica dell'università di Vienna. Il suo lavoro è ritenuto notevolmente interessante da parte di un piccolo gruppo di medici viennesi. Dall'autunno del 1902, ogni mercoledì sera si incontra con una piccola cerchia di seguaci, nel suo appartamento, per discutere le questioni relative alla psicologia e alla neuropatologia. È questo il gruppo chiamato Psychologischen Mittwoch-Gesellschaft che segna l’inizio del movimento psicoanalitico. Nel 1908, divenuto via via più influente, il Gruppo del Mercoledì viene ribattezzato Società Psicoanalitica di Vienna.

Interessante anche la modalità con cui venivano condotti gli incontri del mercoledì: uno dei partecipanti presentava una sua tesi, seguiva un momento sociale con un piccolo buffet di dolci, vini e sigari a volontà, quindi la discussione della tesi presentata e infine le conclusioni del padrone di casa. Una prassi che prevedeva una struttura precisa, un metodo e non disdegnava il momento del piacere con la degustazione di “cose buone”. Anche in questo viene da intravedere un’influenza del suo Segno di nascita.


Sigmund è un fumatore accanito, anche perché ritiene che il tabacco migliori la sua capacità di lavorare ma questo purtroppo sarà la causa di quella che in un primo tempo viene diagnosticata come leucoplachia ma si rivelerà ben presto un cancro. Viene tentata un’asportazione chirurgica ma l’intervento non sarà risolutivo.

Non è semplice riassumere in poche frasi le complesse teorie di Freud che vanno dalla suddivisione ternaria della mente al linguaggio simbolico dei sogni, dall’individuazione dei principi di vita e di morte alle fasi di sviluppo della psiche, ma è interessante notare come, in sintonia con il sentire del suo Segno, Freud voglia la dimostrazione di una validità “universale” dei suoi modelli. Per questo cerca materiale comparativo nella mitologia antica e nell’antropologia sviluppando anche una interpretazione critica della religione e della cultura ad ampio raggio. Per contro egli stesso afferma che in ultima analisi l’intero campo della psicologia può essere ridotto alla elettrochimica bilogica.

Nel 1930 Freud riceve il Premio Goethe in riconoscimento per il suo contributo alla psicologia e alla cultura tedesca, ma nel 1933, quando i nazisti salgono al potere, i libri di Freud vengono bruciati. Lui scherza: Che progressi che stiamo facendo! Nel medioevo mi avrebbero bruciato, ora si accontentano di bruciare i miei libri... Nonostante questo non vuole lasciare Vienna, neanche dopo l’annessione dell’Austria da parte della Germania. Forse sottovaluta i pericoli in cui può incorrere, forse c’è anche quell’attaccamento al suo habitat, alla comodità, all’ambiente creato per rispondere al meglio alle esigenze tipico del Toro. La situazione diventa sempre più pesante. Dopo lo shock per l’arresto e gli interrogatori della figlia Anna da parte della Gestapo e l’insistenza di Ernest Jones, l'allora presidente della International Psychoanalytic Association (IPA), che lo vuole in Gran Bretagna, Freud di finalmente si convince a partire.

Non sarà facile lasciare Vienna. Per fortuna Freud può contare su molti appoggi importanti sia in patria sia all’estero e alla fine riesce ad arrivare a Londra, dove i suoi amici hanno ricostruito per lui un ambiente del tutto simile a quello che ha dovuto abbandonare. Qui continuerà a vedere i pazienti e lavorerà ai suoi ultimi libri, con quell’incrollabile attaccamento alla vita che caratterizza i nati sotto il suo Segno zodiacale, fino alla metà di settembre del 1939, quando il cancro alla bocca gli causa un dolore sempre più insopportabile ed è ormai chiaro che non c’è più nulla da fare. Freud, con grande senso della realtà e coraggio, si rivolge allora al suo medico e amico Max Schur, ricordandogli quanto avevano stabilito sulle fasi terminali della sua malattia: Schur, ricordi il nostro contratto? Non mi avresti piantato in asso quando fosse giunto il momento. Ora per me non è altro che tortura e non ha senso. Schur non ha dimenticato. Come richiesto dall’amico, ne parla ancora con Anna, la figlia di Sigmund, la convince che è inutile tenerlo in vita, e con l’aiuto della morfina Freud, che aveva definito l’uomo un instancabile ricercatore di piacere, muore il 23 settembre 1939.





APRILE 2013

Come i raggi di una grande ruota: Ariete e Bilancia


Nella seconda puntata di questo nuovo viaggio tra i Segni dello Zodiaco osserviamo il filo che unisce Ariete e Bilancia e che ci parla del rapporto tra l’interno di sé e l’esterno, dell’io di fronte a se stesso e dell’incontro tra il soggetto ed i suoi simili, intesi come interlocutori.

Se l’Ariete rappresenta l’individuo con tutta sua giovane, intonsa, ingenua impulsività, la Bilancia simboleggia invece il rapporto con l’altro, la collaborazione, la socialità.


L’Ariete affronta le esperienze con entusiasmo e baldanza, ogni volta come se fossero una nuova sfida, una nuova opportunità. Non è un riflessivo, non sta a confrontare il nuovo con il già vissuto, preferisce lanciarsi, provarsi, tentare anche a costo dell’insuccesso. Per la Bilancia invece l’esperienza è un dialogo e l’interessante è trovare le modalità con cui poterlo instaurare e portare avanti, per questo Segno è fondamentale il linguaggio per esprimersi ed essere compresi.

Per usare una metafora potremmo identificare l’Ariete con l’estro dell’artista e la Bilancia con la realizzazione dell’opera d’arte ed in questo modo rendiamo più comprensibile il motivo per cui questi due Segni, opposti non solo nella posizione sul cerchio dello Zodiaco ma anche nell’approccio alla vita, si attraggono e si completano uno con l’altro, come se tra loro passasse una specie di corrente che li unisce e li stimola. L’uno è l’energia pura, l’altro la sua canalizzazione, l’uno la giovinezza e l’altro la maturità, l’uno la certezza e l’altro il dubbio.

Ariete e Bilancia sono i Segni dei due Equinozi, rispettivamente l’inizio della primavera e l’inizio dell’autunno, e di queste stagioni hanno tutta la forza espressiva: tanto è verde, giovane, irruente, testarda e piena di ardore la primavera, tanto è morbido, languido, gentile, riflessivo l’autunno.

Ricordiamo ancora che anche chi non appartiene per nascita al periodo dell’anno governato da questi due Segni può avere, nel suo tema di nascita, uno o più pianeti situati in questi settori del cielo e che pertanto può avere più o meno accentuate queste caratteristiche comportamentali. E ancora in un tema di nascita con un accumulo di pianeti nella parte sinistra, quella corrispondente all’Ascendente, avremo un atteggiamento mentale più “arietino” e viceversa se gran parte dei pianeti viene a trovarsi nella parte destra, quella corrispondente al Discendente, l’atteggiamento sarà più “bilancino”.

Ariete e Bilancia fanno riflettere sul rapporto tra l’impulso e l’equilibrio, su ciò che ognuno sente provenire da dentro di sé e che vorrebbe esprimere e la capacità di trovare l’incontro con gli altri, senza perdere la propria individualità e senza imporsi in modo egocentrico.


Previsioni per il mese

È tornata la primavera


Ariete. Energia:
Sentirai una carica vitale davvero prorompente e perfino difficile da incanalare in progetti chiari, in strade percorribili.

Toro. Rinascita: Si sta preparando per te un periodo nuovo e ricco di opportunità e tu cominci a sentirne il profumo nell’aria.

Gemelli. Gioco: La primavera porta con sé una nuova voglia di giocare ma richiede anche che tu ti metta in gioco in prima persona.

Cancro. Emotività: L’emotività è il tuo punto debole, attento a non credere a tutto ciò che ti fa vedere. Correresti il rischio di preoccuparti per cose che appaiono più grandi e difficili di quanto non siano in realtà.

Leone. Progetti: Ora basta con le riflessioni, è arrivato il momento di mettere in campo il proprio entusiasmo e la propria creatività.

Vergine. Rigenerazione: La stanchezza e la fatica che hanno caratterizzato il mese passato si sciolgono adesso ed è come essere sotto una cascata di acqua limpida che lava via il vecchio e prepara il nuovo.

Bilancia. Azione: Il mese scorso era il momento del distacco e dell’osservazione calma ma ora è venuto anche per te il momento di agire.

Scorpione. Attuazione: Molte idee si affollano nella tua testa e vogliono prendere forma concreta.

Sagittario. Ottimismo: Ecco che ritorna quell’atteggiamento che si rivela sempre il tuo asso nella manica: rinnovata fiducia in te stesso e nelle situazioni che si presentano via via.

Capricorno. Tempismo: Questo vi richiede questo periodo in cui molte urgenze vi incalzano. Preparatevi a battere sul tempo le circostanze.

Acquario. Scelte: A te piace ragionare sulle cose, fantasticare, spingere l’immaginazione al di là del possibile ma in questo momento ti tocca prendere decisioni concrete e passare all’azione.

Pesci. Concretezza: Anche se non è il tuo forte in questo mese ci dovrai provare. Probabilmente alla fine farai delle scoperte interessanti, su di te e su quanto ti sta intorno.


Un personaggio dell'Ariete:
Jane Morris-Goodall


Jane Morris Goodall, primatologa, etologa e antropologa, nasce a Londra il 3 aprile 1934, sotto il Segno dell’Ariete. La sua fama è legata ai suoi studi sulle interazioni sociali degli scimpanzè selvatici del Gombe Stream National Park in Tanzania, ma anche al suo lavoro in favore del benessere degli animali oltre che al suo ruolo di ambasciatrice di pace delle Nazioni Unite.

Lei stessa dichiara che la sua passione per gli animali ebbe origine da uno scimpanzè giocattolo regalatole dal padre e che conserva ancora adesso, seduto in bella mostra sul suo comò. Di sé racconta: Fin da piccola in Inghilterra, ho avuto questo sogno di andare in Africa. Non avevamo soldi e io ero una ragazza, per cui tutti, tranne mia madre, ne ridevano.


Ma Jane è una Ariete, coraggiosa e testarda. Il suo amore per gli animali e per l’Africa la portano nel 1957 in Kenia, nella fattoria di un amico. Qui si ferma e trova lavoro come segretaria di Louis Leakey, archeologo e antropologo keniota, convinto che lo studio delle attuali grandi scimmie possa fornire interessanti indicazioni sulla vita dei primi ominidi. L’anno dopo Leakey rimanda Jane a Londra per approfondire i suoi studi sia sull’anatomia che sul comportamento dei primati. Jane torna in Africa per continuare le sue ricerche e si laureerà in etologia proprio con una tesi sul comportamento degli scimpanzè. La sua ricerca viene condotta con una modalità particolare: probabilmente proprio perché Jane non aveva seguito il corso ufficiale di studi per arrivare alla laurea, non aveva nemmeno acquisito quelle rigide categorie proprie della ricerca scientifica ufficiale, per cui le viene naturale osservare cose che, probabilmente, la dottrina scientifica ufficiale avrebbe trascurato. Ovviamente i suoi lavori saranno criticati dagli accademici ma Jane, da buon Ariete, non ha paura a distinguersi dalle convenzioni tradizionali del tempo né ad affermare che i suoi studi non sono avvenuti solo sui banchi di scuola. Ho avuto un insegnante meraviglioso sul comportamento animale: il mio cane Rusty.- dice - Mi ha insegnato che gli animali hanno personalità, intelligenza e sentimenti. Così invece di considerare gli scimpanzé dei numeri da classificare, si avvicina a loro con empatia e osserva il loro modo di vivere, il loro modo di esprimersi e scopre che ognuno di loro ha una personalità unica e individuale. Per lei non sono numeri ma individui a cui dà anche dei nomi, ispirandosi alla loro modo di essere. La grande scoperta scientifica di Jane è che non è solo degli esseri umani avere una personalità, essere in grado formulare pensieri razionali, provare emozioni come la gioia e il dolore. Osserva che gli scimpanzé scambiano tra loro abbracci, baci, pacche sulle spalle o si fanno il solletico, cioè manifestano tutte quelle modalità di approccio che noi riteniamo prettamente "umane". Jane riconosce in questa gestualità la prova del legame di affetto, di reciproco aiuto, di familiarità che si sviluppa tra i membri della comunità e che la rendono solida. Tra scimpanzé e uomini esistono analogie che vanno ben oltre la presenza di geni in comune: anche le emozioni, l’intelligenza, le relazioni sociali sono sviluppate dai nostri cugini con la pelliccia esattamente come da noi.


Il segno dell'Ariete raffigurato nella cappella dello zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

I risultati delle sue osservazioni portano Jane a contestare anche l’assioma della scienza “ufficiale” secondo cui solo gli esseri umani sono in grado di costruire strumenti e di utilizzarli al bisogno. Gli scimpanzé prendono dei ramoscelli, li ripuliscono dalle foglie, li introducono nei termitai per poi estrarli ricoperti dagli insetti di cui sono ghiotti. Quindi anche loro sono in grado di modificare oggetti per renderli adatti allo scopo che si sono prefissi. Louis Leakey scrive in proposito: Ora dobbiamo ridefinire l'uomo, ridefinire lo strumento o accettare gli scimpanzé come esseri umani!

Jane guarda senza preconcetti la vita degli scimpanzé e scopre anche un aspetto aggressivo nel loro carattere, o almeno che alcuni individui all’interno del gruppo manifestano un “lato oscuro” con comportamenti violenti. E anche questo dato li avvicina ancora di più agli esseri umani.

Un'altra caratteristica di questa scienziata, peraltro l’unica umana accettata dagli scimpanzé nella loro società, è che i suoi studi non restano solo materiale per libri e trattati ma diventano per lei la base di scelte di vita coraggiose. Gli scimpanzé mi hanno dato tanto. Le lunghe ore trascorse con loro nella foresta hanno arricchito la mia vita oltre misura. Quello che ho imparato da loro ha plasmato la mia comprensione del comportamento umano e del nostro posto nella natura.

Emerge lo spirito battagliero dell’Ariete e Jane crea il Jane Goodall Institute (JGI), che promuove la ricerca nel rispetto degli scimpanzè e del loro habitat e diventa presidente di Avvocati per gli animali, un'organizzazione con sede a Edimburgo, che promuove campagne contro lo sfruttamento degli animali nella ricerca medica, nell’agricoltura e nello sport e contro la loro prigionia nei giardini zoologici. Nel 2008 si allontana da questa organizzazione descrivendo polemicamente come struttura meravigliosa il nuovo recinto per i primati nello zoo di Edimburgo dove le scimmie probabilmente stanno meglio di quelle che vivono in natura in zone in cui vengono quotidianamente catturate e uccise per motivi alimentari o commerciali.

Jane è vegetariana convinta, per motivi etici, salutistici e di difesa dell’ambiente. In Il mondo interiore degli animali della fattoria, Jane scrive che gli animali da allevamento sono molto più consapevoli e intelligenti di quanto non si immagini e, pur essendo stati allevati come schiavi, hanno una loro individualità e dignità e come tali, meritano il nostro rispetto e il nostro aiuto. Senza tanti preamboli fa notare che migliaia di persone, che dicono di amare gli animali, si siedono poi a tavola una volta o due volte al giorno per mangiare la carne di creature trattate senza alcun rispetto e usate come cibo. Se non facciamo qualcosa per aiutare queste creature, deridiamo il concetto di giustizia, afferma.

Ancora attualmente Jane non abbandona la lotta: dedica praticamente tutto il suo tempo alla difesa degli scimpanzé e del loro ambiente, sempre in giro per il mondo perché per lei ogni individuo conta, ogni individuo ha un ruolo da svolgere, ogni individuo fa la differenza. E nel suo cuore è convinta di essere utilizzata come un messaggero per la realizzazione di un mondo in cui sia possibile vivere in armonia con la natura.





MARZO 2013

Come i raggi di una grande ruota


I simboli astrologici derivano da una conoscenza molto arcaica, anche se rivisitata con linguaggi diversi e da culture più recenti. Il mito del Graal, la leggenda di Fetonte con il cerchio delle dodici grandi pietre fatte erigere dai suoi aiutanti di metallo dorato, sembrano essere alla base di questo complesso sistema simbolico. In effetti la ruota formata dai dodici Segni delimita un orizzonte all’interno del quale si sviluppa l’esperienza di vita di ogni essere e ognuno dei dodici simboli può essere letto con gradi sempre più profondi e da angolature sempre diverse.


Questa struttura simbolica può essere intesa come uno strumento di interpretazione, di memorizzazione e di previsione degli eventi.

Con questa puntata iniziamo un nuovo viaggio nella ruota dello Zodiaco e ci occuperemo dei sei diametri che uniscono a due a due i Segni opposti. Ognuna di queste coppie di Segni porta a riflettere su un tema, un aspetto della vita e, visto che siamo sotto il segno dei Pesci, cominceremo a parlare del tracciato che unisce Pesci e Vergine e che introduce il tema dell’immenso e dell’infinitesimale, del caos e dell’ordine.

Il binomio di questi due Segni fa riflettere su quanto ogni vivente, immerso nella grandiosità del cosmo, senta il bisogno di ordinare e organizzare le proprie conoscenze e il mondo intorno a lui e quanto invece abbia voglia di lasciarsi andare al mare profondo e indeterminato dell’esistenza cogliendo in essa dei segni e dei suggerimenti. La Vergine rappresenta il desiderio di ordinare esperienze, vicende ed elementi per comprenderli e il bisogno di mettere delle pietre che segnino un sentiero, i Pesci all’opposto rappresentano il desiderio di nuotare nell’immenso e di non riconoscere confini precisi alla dimensione vissuta.

Vergine e Pesci sono infatti due Segni opposti nel loro modo di affrontare la vita e il quotidiano ma sostanzialmente simili per quella loro tipica insicurezza che li rende a volte un po’ precari nel mondo. Se i Pesci guardano al caos come se fosse il loro elemento naturale, la Vergine cerca sicurezze e appigli solidi proprio perché ha ben presente l’aspetto fluido dell’esistenza. Se un Segno cerca risposte, l’altro preferisce le domande, se l’uno ama la disciplina, l’altro vive nella disorganizzazione ma poi a volte, paradossalmente, i ruoli si scambiano e troveremo la Vergine nel caos e i Pesci presi da momenti di grande rigore! Due Segni delicati, emotivi, sensibili e insicuri ma l’uno tende a perdersi nel particolare l’altro tende a perdersi nell’insieme: se uno guarda ciò che è piccolo cercando di capire i meccanismi, l’altro guarda ciò che è grande cercando di trovare indicazioni.

Potremmo anche rappresentarli come l’astronomo che guarda l’immensità dell’universo con il suo telescopio e il chimico che guarda le particelle della materia con il microscopio. Ma in fondo l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo hanno molte cose in comune. Lo spazio tra i corpi celesti e lo spazio tra gli atomi o addirittura tra le particelle subatomiche portano alla stessa vertigine di infinito.



Previsioni per il mese


Pesci. Fiducia: Fidati di più di te stesso e di quello che senti!

Ariete. Vitalità: Energie nuove per te che già percepisci il risveglio della primavera.

Toro. Impazienza: Hai più voglia di agire che di riflettere su quanto sta accadendo intorno a te.

Gemelli. Eccesso: C’è bisogno di tornare all’essenziale, i troppi elementi in campo tendono a confonderti.

Cancro. Intuizione: La tua sensibilità ti permette di guardare lontano. Non cedere all’ansia.

Leone. Riflessione: Ancora un periodo di ripensamenti ma fidati che le novità arriveranno e saranno positive.

Vergine. Orizzonte: Meglio guardare verso l’orizzonte per non sentire il peso di un periodo un po’ faticoso.

Bilancia. Osservazione: Prima di prendere decisioni rilassati e guarda bene quali sono le cose importanti per te.

Scorpione. Energia: Lascia che la tua energia fluisca liberamente, non hai niente di cui preoccuparti.

Sagittario. Stanchezza: Hai voglia di stare vicino al fuoco accucciato come un gatto.

Capricorno. Sollecitazioni: Hai bisogno di tranquillità ma c’è sempre qualcosa che richiede la tua attenzione.

Acquario. Tranquillità: Le acque sono tranquille, puoi goderti questo periodo piuttosto pacifico.


Un personaggio dei Pesci:
Steve Jobs


Sembra quasi una contraddizione proporre Steve Jobs, personaggio legato al mondo dell’elettronica e dei computer, come rappresentante del magico, sognante segno dei Pesci, eppure ripercorrendo le tappe fondamentali della vita e della carriera del cofondatore, presidente e amministratore delegato della Apple vedremo che non è affatto così.


Steven Paul Jobs, futuro pioniere carismatico della rivoluzione del personal computer e dell'elettronica in generale, nasce a San Francisco il 24 febbraio 1955, figlio di due studenti universitari, lei di famiglia svizzera e cattolica, lui siriano. Il rapporto dei due ragazzi è contrastato dalle famiglie e il bambino viene dato in adozione: lo adottano Paul e Clara Jobs che Steve riconoscerà sempre come i suoi veri genitori anche quando avrà modo di conoscere quelli biologici.

Quando Steve ha cinque anni la famiglia si trasferisce da San Francisco a Mountain View. Da piccolo impara dalla madre a leggere e dal padre a smontare e ricostruire apparecchi elettronici, come radio e televisori. A Steve piace moltissimo questo gioco che diventa il suo hobby.

Ai tempi della scuola diventa amico di Bill Fernandez, anche lui appassionato di elettronica, attaverso il quale conosce Steve Wozniak, detto Woz, altro genio del computer.

Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore nel 1972, Jobs si iscrive al costoso Reed College di Portland che i genitori in effetti non possono permettersi. Così Steve lascia il college dopo sei mesi ma continua a seguire come auditore le lezioni, mantenendosi con vari lavoretti e accontentandosi di dormire sul pavimento a casa di amici. Intanto frequenta anche vari corsi tra cui uno di calligrafia. In seguito dichiarerà: Se non avessi frequentato quel corso di calligrafia, il Mac non avrebbe mai potuto gestire caratteri differenti o font a spaziatura proporzionale. Ecco che iniziamo a vedere emergere il carattere del suo Segno natale: sia nell’adattabilità sia in quella straordinaria capacità di assimilazione e comprensione che lo porta a raccogliere dati indifferentemente da tutte le esperienze, rielaborandoli poi in qualcosa di nuovo e a volte del tutto inaspettato. Il nostro tempo è limitato, avrà modo di affermare, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.


Nel 1974, Steve trova lavoro, come tecnico, all’Atari, ma già a metà dello stesso anno sente il bisogno di dare una svolta alla sua vita e parte per l’India, con un amico, alla ricerca dell’illuminazione spirituale. Steve rimane in India per sette mesi prima di tornare negli Stati Uniti e quando torna è completamente cambiato sia nell’aspetto che nell’animo: indossa abiti indiani tradizionali, ha la testa completamente rasata, e pratica il buddismo zen. Sicuramente in quegli anni l’India rappresentava una meta per molti ragazzi, ma Steve prende tutto questo molto seriamente, è nato sotto il Segno dei Pesci e il richiamo della dimensione spirituale è molto forte. Questa sua esperienza resterà molto significativa nella sua formazione, tanto che dirà più tardi che le persone intorno a lui che non condividono le sue radici controculturali non sono in grado comprendere pienamente il suo pensiero.

Dopo l’esperienza indiana, Steve torna a lavorare all’Atari e per portare a termine il lavoro che gli viene assegnato (diminuire i chip necessari in un circuito per un videogioco) coinvolge il vecchio amico Woz. Con grande stupore degli ingegneri Atari, Woz riesce addirittura a dimezzare il numero dei chip. I due amici si accorgono che l’elettronica, oltre ad essere appassionante e divertente ha anche un risvolto redditizio e quando Woz, nel 1976, inventa il computer che prenderà poi il nome di Apple I e lo mostra a Steve ecco che nasce l’idea di provare a venderlo. Steve e Woz, insieme a Ronald Wayne, fondano così la Apple Computer Company, con sede ufficiale nel garage della casa dei genitori di Steve. Il nome Apple viene scelto ricordando un’estate felice, in cui lavorando a raccogliere mele, si erano divertiti molto. Wayne lascerà la società poco tempo dopo mentre Jobs e Wozniak iniziano un percorso di straordinari successi, grazie alla proposta di una serie di invenzioni originali: l’interfaccia grafica, il mouse, il sistema operativo Apple Macintosh con icone, finestre e menù a tendina, sono grosse innovazioni, grossi passi avanti nel modo dei computer. Steve non è tanto l’inventore quanto il promotore di queste novità, perché è in grado di percepire con sicurezza che cosa potrà interessare e fare breccia. Si dice che i Pesci abbiano il dono di prevedere il futuro e di cogliere ciò che agli altri sfugge e in questo Steve è un degno rappresentante di questo Segno zodiacale. Un suo pensiero che ben rappresenta la sua carica, la sua passione nel lavoro e anche il modo di pensare dei Pesci: Non è possibile unire i puntini guardando avanti, potete unirli solo girandovi e guardando indietro. Quindi dovete avere fiducia nel fatto che in futuro i puntini in qualche modo si uniranno. Dovete credere in qualcosa, il vostro intuito, il destino, la vita, il karma, qualunque cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e ha sempre fatto la differenza nella mia vita”.


Il segno dei Pesci raffigurato nella cappella dello zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

Purtroppo per la Apple, nell’85 avviene un’inversione di tendenza e nonostante l'indubbia superiorità del Macintosh sugli altri computer di quel momento, le vendite non vanno bene. Steve ritiene responsabile di questo insuccesso John Sculley, l'amministratore delegato, che lui stesso aveva voluto alla Apple. Sculley accusa invece Jobs e, paradossalmente, nello scontro è proprio Jobs ad avere la peggio: il Consiglio di amministrazione si schiera dalla parte di Sculley, a Jobs vengono tolte le cariche di vice presidente e di direttore generale della Divisione Mac.

Qualche mese dopo Jobs si dimetterà dalla Apple. A proposito di questi eventi commenterà poi: Non ne ero ancora consapevole ma scoprii che essere stato licenziato dalla Apple era la cosa migliore che potesse succedermi. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi permise di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita. È stata una medicina molto amara, ma credo che il paziente ne avesse bisogno." Ecco che il senso di indeterminatezza che per un altro potrebbe essere motivo di sconcerto, per i Pesci corrisponde alla recuperata libertà, alla fluidità, al ritrovarsi nel proprio elemento.

Così Steve a trent'anni riparte da capo, addirittura con l’intento di avviare una nuova rivoluzione tecnologica, e fonda una nuova compagnia, la NeXT Computer. Comincia a produrre ottimi computer, fortemente innovativi, ma il mercato preferisce i prodotti della concorrenza, meno tecnologicamente avanzati ma con prezzi decisamente più interessanti. Allora Steve tenta un’altra strada: il film d’animazione. Acquista la Pixar dalla LucasFilms e prova a realizzare lungometraggi con animazioni al computer. Il successo arriva nel 1995 con la produzione di Toy Story - Il mondo dei giocattoli, primo film d'animazione realizzato completamente al computer con grafica 3D e poi con A Bug's Life. Di nuovo Steve sa vedere più avanti degli altri, dove gli altri non sanno ancora guardare. Preveggenza da Pesci? Quando la sensibilità dei Pesci riesce a trovare un canale per esprimersi, i risultati sono davvero creativi e geniali.

Nel 1996, è la Apple ad andare in crisi. Serve un nuovo sistema operativo che sostituisca quello utilizzato e ormai obsoleto. Jobs torna alla Apple come consulente e ne riprende il controllo risollevandola dal fallimento: il sistema operativo della NeXT diventa la base del nuovo sistema operativo della Apple.


Jobs supervisiona lo sviluppo dell’ iMac, iTunes, iPod, iPhone e iPad, e sul lato dei servizi, iTunes Store e App Store. Il successo di questi prodotti e servizi porterà la Apple a diventare, nel 2011, l’azienda più quotata del mondo, nel campo dell’informatica. Il rilancio della società è considerato da molti commentatori come uno dei più grandi capovolgimenti della storia aziendale. Ci vanno grandi capacità per operare una trasformazione di questo genere e viene da pensare che sia necessaria una grande creatività per poterla mettere in atto. I Pesci danno il meglio di loro stessi quando possono esprimersi creativamente e nel caso di Steve Jobs sembra ci sia stata un’interessante fusione tra la virtualità del computer e il mondo virtuale della fantasia e del sogno, caratteristico della forma mentis dei Pesci. Forse proprio questo connubio ha fatto di lui il pioniere visionario della rivoluzione digitale, come è stato definito. C’è una grande energia e una grande passione che lo spingono nel suo lavoro: L'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l'avrai davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle.

Nel 2003, a Steve viene diagnosticato un tumore al pancreas. Steve continua il suo lavoro, basti ricordare che nel 2007 arriva sul mercato l’iPhone e nel 2010 l’iPad, due oggetti assolutamente innovativi che conquistano il pubblico. Il suo stato di salute però man mano peggiora. Dopo aver tentato cure alternative, nel 2009 viene sottoposto a un trapianto del fegato ma è sempre più magro e stanco. Nell’agosto del 2011 lascia il suo incarico: Ho sempre detto che se mai fosse venuto un giorno in cui non sarei più riuscito ad assolvere i miei doveri, come CEO della Apple, sarei stato il primo a dimettermi. Purtroppo, quel giorno è arrivato. I Pesci hanno chiaro di non esser loro a determinare il corso degli eventi e hanno un rapporto disincantato con la morte: Nessuno vuole morire. Anche le persone che vogliono andare in paradiso non vogliono morire per andarci. Eppure la morte è la meta che abbiamo tutti in comune. Nessuno può sfuggirle. La morte è, con grande probabilità, la più grande invenzione della vita. È l’agente di cambiamento della vita, porta via il vecchio per fare posto al nuovo.

Steve muore il 5 ottobre 2011. È sepolto in una tomba anonima in Alta Mesa Memorial Park, cimitero non confessionale di Palo Alto. Secondo quanto dichiarano i familiari: guardò sua sorella Patty, poi per lungo tempo i suoi figli, poi, la moglie Laurene, e poi al di sopra delle loro spalle. Le sue ultime parole sono state:"Oh, wow. Oh wow. Oh wow".
Oltre ai tanti oggetti che hanno fatto la storia dell’informatica e che sono stati così importanti per gli appassionati del settore, resta nella mente la sua immagine, il volto scarno, la figura alta, la sua “divisa” fatta di jeans, maglia nera a collo alto e scarpe da ginnastica, la sua energia e certe sue parole, quasi un testamento: A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente. Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d'accordo con loro o non essere d'accordo. Li potete glorificare o diffamare. L'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero.





FEBBRAIO 2013

Carnevale, risate e stelle


Si avvicina il tempo del Carnevale, il momento più pazzo dell’anno, l’antica festa del Capovolgimento, dove tutto veniva messo in discussione, i ruoli venivano ribaltati, le distanze superate. Ora il Carnevale è essenzialmente il tempo dell’allegria, delle maschere, degli scherzi, delle sfilate dei carri, dei coriandoli… Noi qui lo utilizziamo come pretesto per parlare della capacità di ridere e far ridere propria dei nati sotto i dodici Segni dello Zodiaco.


Ci sono Segni potenzialmente più allegri di altri? Nascere in un dato periodo dell’anno comporta anche avere una particolare sfumatura nel sense of humour? Proviamo a vedere che dice in merito l’Astrologia, rileggendo anche le battute dei comici famosi, che possono svelarci un aspetto particolare del tipo di comicità di ognuno dei dodici Segni Zodiacali.


ACQUARIO


Eccentrico, irriverente e spiritoso l’Acquario ha un sense of humour molto spiccato e molto originale. Le sue battute sono spesso pungenti e al contempo un po’ surreali, ricalcando l’animo bizzarro e contradditorio di questo Segno. Avete presente il principe della risata? Un po’ macchietta, un po’ clown, un po’ personaggio fiabesco, Totò riesce a ridicolizzare le piccolezze degli uomini con movenze, espressioni e battute improvvisate che dimostrano un’osservazione acuta della realtà e una interpretazione fantasiosa. Totò sembra quasi un pupazzetto disegnato a china su un palcoscenico completamente bianco. Tra gli altri personaggi del Segno che si sono distinti nella comicità ricordiamo John Travolta, Jack Lemmon e John Belushi, di cui riportiamo anche una battuta: Quando pensi che a nessuno importi se sei vivo, prova a non pagare per due mesi la rata della macchina.


PESCI


Questo Segno così enigmatico e sfuggente evoca più stati d’animo romantici e malinconici che battute umoristiche eppure, inaspettatamente, ha dato vita a personaggi del calibro di Jacovitti e Forattini con i loro disegni fantasiosi e pieni d’ironia o allo strampalato Jerry Lewis, alla spontanea comicità di Walter Chiari, o all’espressività di Liza Minnelli di cui citiamo la frase: Il fumo è una delle cause principali di tutte le statistiche. L’umorismo dei Pesci viene dalla loro grande immaginazione e da una mistura tra comicità e malinconia: quello che ne esce è spesso inaspettato e bizzarro, un gesto, una battuta, un’espressione che sembra quasi arrivare da un altro pianeta.


ARIETE


Ecco un Segno che produce facilmente personaggi dello spettacolo e comici in particolare. Sono nati sotto il Segno dell’Ariete Charlie Chaplin, Eddy Murphy, Nino Manfredi, Ezio Greggio, Ugo Tognazzi… Il loro umorismo è spontaneo, un po’ ribelle e polemico. Gli Arieti amano gli scherzi e le battute veloci, hanno uno spirito giovane e conviviale, con una spiccata capacità di catturare l’attenzione e intrattenere gli altri. Ridono volentieri e apprezzano chi sa farli ridere. Il riso è sacro. Affermava Dario Fo Quando un bambino fa la prima risata è una festa.


TORO


Il Toro è generalmente considerato poco incline all’umorismo. Molto concreto e realista non apprezza particolarmente le battute e i giochi di parole e manifesta la sua ironia solo in determinate situazioni. Il suo umorismo si basa di solito sull’osservazione disincantata della realtà. Tra i personaggi di questo Segno che hanno scelto il campo della comicità ricordiamo Fernandel, Diego Abatantuono, Ambra Angiolini e Gianni Boncompagni. Ecco una battuta significativa di quest’ultimo: Gli italiani sono un popolo di credenti: a tutto.


GEMELLI


Ironici, socievoli, vivaci, i Gemelli hanno il carattere giusto per essere al centro della scena per proporre giochi e facezie brillanti o taglienti a seconda dei casi. A volte questa loro vivacità nasconde una natura molto emotiva e vulnerabile ma proprio questa sensibilità li rende capaci di cogliere gli aspetti che rendono azzeccate le loro caricature e le loro freddure. Tra i numerosi personaggi del segno citiamo Gene Wilder, Piero Chiambretti, Giobbe Covatta e il grandissimo Stan Laurel famoso per le sue frasi semplicissime e straordinarie al tempo stesso. Un esempio: Come fai a sapere d’esser vivo? L’ho letto sul giornale.



Il segno dell'Acquario raffigurato nella cappella dello zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

CANCRO


Sognatore, timido, sensibile, malinconico, permaloso, vittimista ma anche teatrale e in certi casi acutamente autoironico il Segno del Cancro ha espresso personaggi come Robin Williams, Renato Pozzetto e Beppe Grillo. Molto umorale in tutte le sue espressioni alterna ai momenti di piagnisteo altri in cui sa manifestare grande espressività e sa “tenere la scena” da attore consumato, proponendo racconti di situazioni assolutamente esilaranti. Se però è in un momento no… è difficilissimo riuscire a farlo ridere, prenderà come un’offesa personale anche le migliori barzellette che saprete raccontargli. Terminiamo con una battuta di Mel Brooks: Sono uno degli uomini più belli del mondo. Essere basso non mi ha mai disturbato un momento. Tutti gli altri momenti volevo suicidarmi.


LEONE


Questo è il segno più teatrale dello Zodiaco: esuberante, passionale, brillante il Leone ama essere al centro della scena, raccontare o essere mecenate, anche se alla fine risulta un po’ carente per quanto riguarda l’ironia e l’arguzia sottile. Citiamo comunque Louis de Funès, Blake Edwards, regista de La pantera rosa, Gianfranco D’Angelo e la simpaticissima Geppi Cucciari che ci lascia interdetti col suo: Quelli che chiamate uomini a volte sono soltanto dei bambini alti.


VERGINE


Nonostante la timidezza e l’insicurezza di base, questo Segno è dotato di un umorismo particolare, basato sulla lucidità, la sensibilità e la perspicacia che lo contraddistinguono. Peter Sellers, Peter Falk, Bill Murray, Vittorio Gassman, Sandra Mondaini, Mariangela Melato, Cameron Diaz sono alcuni rappresentanti della vena comica e ironica della Vergine. La frase che citiamo è di un altro grande comico del Segno, Peppino De Filippo: Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.


BILANCIA


La Bilancia è il Segno dell’umorismo raffinato, l’ironia è sempre lucida, talvolta dissacrante ma sempre attenta all’estetica e al buon gusto. I nati sotto questo Segno sanno essere socievoli e divertenti e la loro compagnia è di solito piacevole grazie alla loro conversazione brillante ed estrosa. Tra i personaggi famosi ricordiamo Buster Keaton, Groucho Marx, Walter Matthau, Pedro Almodovar, Giorgio Panariello, Antonio Albanese e Oscar Wilde che in perfetto stile bilancia affermava: Amo molto parlare di niente. È l’unico argomento di cui so tutto.



SCORPIONE


L’acutezza dell’osservazione, il gusto della polemica fanno dello Scorpione un interlocutore arguto, dotato di un senso dell’umorismo molto sviluppato. Le sue frasi pungenti e veloci sembrano i dolorosi colpi di coda del suo animale simbolo. Tra gli Scorpioni ricordiamo Danny DeVito, Carlo Verdone, Roberto Benigni, Monica Vitti e Luciana Littizzetto che sentenzia implacabile: L'amore è come le nespole: dopo il primo morso cominci a sputare solo noccioli.


SAGITTARIO


Il Sagittario si trova sempre a suo agio in compagnia, gioviale, allegro, simpatico, comunicativo, ride volentieri e sa provocare risate con trovate un po’ bizzarre e anticonvenzionali. Pensate ai film di Woody Allen, alle situazioni paradossali che propongono per avere un’idea del modo di ridere e far ridere dei nati sotto questo Segno. Rileggiamo una trovata di Woody: Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire non si deve amare. Però allora si soffre di non amare, pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire e soffrire è soffrire. Essere felici è amare, allora essere felici è soffrire, ma soffrire ci rende infelici, pertanto per essere infelici si deve amare o amare e soffrire o soffrire per troppa felicità: io spero che tu stia prendendo appunti. Tra gli altri personaggi del segno citiamo Charles Shultz, Giorgio Faletti e Teresa Mannino.


CAPRICORNO


Il sense of humour del Capricorno è pungente e dissacrante anche se non viene mostrato spesso, com’è nella natura riservata di questo Segno, che non ama mettere in mostra i suoi sentimenti, né mettersi al centro dell’attenzione. Il Capricorno sa cogliere con lucidità le situazioni e anche i loro particolari meno evidenti e da questa capacità nasce il suo modo di mettere in ridicolo circostanze, personaggi e modi di fare e di essere. Tra i comici nati sotto questo Segno ricordiamo Paolo Villaggio, Massimo Lopez, Rowan Atkinson, divenuto celebre con il suo Mr Bean e Cary Grant, più che comico attore brillante. È sua questa battuta: L’alcool è un liquido prezioso, conserva tutto tranne i segreti.


Previsioni per il mese


Acquario. Leggerezza: Ora la tua prospettiva sta cambiando e gli impegni che ti appesantivano un po’ lasciano spazio a una nuova voglia di goderti la vita.

Pesci. Intuizione: Il futuro ti sembra a portata di mano…

Ariete. Aspettative: Nell’aria senti profumi che ti creano desideri ma il consiglio è di restare calmo e valutare bene.

Toro. Prudenza: Evita gli atteggiamenti troppo rigidi o le posizioni troppo manichee anche se la tua lucidità di giudizio potrebbe indirizzarti in questo senso.

Gemelli. Tolleranza: Non tutto va secondo i tuoi piani. Non prendertela non dipende necessariamente da errori tuoi.

Cancro. Serenità: Si prevedono cambiamenti ma tu li sai guardare con animo tranquillo.

Leone. Riflessione: Non fermarti alla prima impressione e alla prima reazione se vuoi scoprire nuove opportunità e nuove strade.

Vergine. Confusione: E sì, il tuo desiderio di ordine sarà messo a dura prova in questo periodo…

Bilancia. Orizzonte: Non soffermarti sulle piccole cose ed evita di rinvangare il passato, guarda verso l’orizzonte dove cominciano a vedersi nuove cose.

Scorpione. Sensibilità: Sei molto attento a ciò che accade intorno a te, tutti i tuoi sensi sono all’erta.

Sagittario. Imprevisti: Anche se alcuni punti fermi rimarranno tali dovrai fare i conti con tanti piccoli cambiamenti improvvisi.

Capricorno. Progetti: Vedi i semi di ciò che si svilupperà prossimamente. Osservali con attenzione.


Un personaggio dell'Acquario: Freya Stark


Freya Stark, viaggiatrice e scrittrice quasi leggendaria, nasce a Parigi il 31 gennaio 1893, dove i suoi genitori, entrambi pittori, si trovano per studi in campo artistico. Trascorre parte della sua infanzia in Italia, dove tornerà a vivere gli ultimi anni della sua lunga vita, ma come educazione e mentalità sarà sempre profondamente inglese. In lei, come in ogni Acquario, è forte la contraddizione tra desiderio di libertà e attaccamento a principi molto forti.


Fisico minuto, salute fragile, la piccola Freya si appassiona all’Oriente leggendo Le mille e una notte. Spesso confinata in casa per motivi di salute legge molto, impara il latino, il francese e successivamente l’arabo e il persiano. A tredici anni un grave incidente le lascia parte del viso sfigurata, costringendola per il resto della vita a portare cappellini che le nascondano metà del volto. Ma la forza di questa piccola donna è davvero incredibile. Durante la prima guerra mondiale lavora come infermiera in Italia e solo sui trent’anni inizia a viaggiare in Oriente. Da quel momento è come se avesse trovato se stessa e non si ferma più.

Nel 1931 ha già compiuto tre escursioni pericolose nel deserto occidentale dell'Iran, spingendosi anche in luoghi non ancora esplorati da nessun occidentale e localizzando le favolose Valli degli Assassini. Descrive i suoi viaggi in libri che iniziano un nuovo genere letterario: i racconti di viaggio. Freya ha la capacità di far rivivere al lettore paesaggi inconsueti e genti, profumi e colori, ricchezze e miserie, luci e ombre inaspettate dei suoi viaggi. Ecco l’Acquario curioso, che non teme gli imprevisti, che anzi li guarda come la bellezza instabile e luccicante della vita: Viaggiare significa ignorare i fastidi esterni e lasciarsi andare completamente all’esperienza, fondersi con tutto quello che ci circonda, accettare tutto quello che ci succede e così, in questo modo, fare finalmente parte del paese che si attraversa. Il piacere dell’improvvisazione si fonde con un contatto lucido con la realtà e un grande desiderio di conoscenza. Perché Freya da buon Acquario è curiosa e anticonformista, disposta a uscire dagli schemi rigidi in cui una donna del suo tempo finisce con l’essere condizionata. Lei sceglie di viaggiare e di esplorare luoghi che l’affascinano.


Non è forte fisicamente ma, a differenza di altre viaggiatrici di quei tempi, organizza spedizioni quasi solitarie, accompagnata da una guida, su sentieri per lo più impervi e poco conosciuti. Talvolta si dovrà fermare a causa di malattie o contrattempi o impedimenti vari e non raggiungerà la meta prefissata. Ma i viaggi sono per lei la vita stessa e la sua prosa cerca di raccontare proprio questo, con tutta la freschezza di cui è capace: Non è ancora stato trovato nessun modo per tradurre la vita nel linguaggio, nessuna parola può richiamare l'abbagliante fluidità dei giorni. Singole parole fissate in una sequenza, cadono nel tempo, e attraverso ad esso, come delle cateratte. Le lettere sono le descrizioni più fedeli, perché sono frammentarie e interessate ai momenti nell'attimo in cui passano e sono vivi attraverso l'intimità.

Non è bella ma ha una personalità straordinaria e affascinante, molto “acquariananamente” capace di grande calore umano, piena di vita, dotata di sense of humour e sempre determinata a raggiungere i suoi obiettivi.

 La grande e quasi unica consolazione di esser nata donna sta nel fatto che possiamo fingerci più stupide di quello che siamo e nessuno se ne meraviglia, afferma, ma non sembrano dette con amarezza queste parole, piuttosto con gli occhi che ridono.

Contemporaneamente altruista e individualista come tutti gli Acquari, portata a vedere il mondo spesso migliore di come è in realtà, Freya nei suoi viaggi esprime tutta la sua natura, libera ma con una precisa linea d’azione: Ero padrona di me, mi stavano intorno le vuote pianure persiane e le catene frastagliate dei monti: il mondo, bellissimo e pieno di incognite, per un momento mi apparteneva e ne potevo disporre”.Potremmo dire che Freya usa l’eplorazione dei luoghi per esplorare la vita e i suoi libri, che raccontano di un mondo che ormai è completamente cambiato, rimangono interessanti lo stesso.


Ne Le valli degli Assassini descrive i suoi viaggi in Persia, alla ricerca del luogo in cui si nascondeva la misteriosa setta degli Hashshashins, in Le Porte dell’Arabia, racconta di un’esplorazione nel cuore dell’Arabia, lungo le antiche vie dell’incenso nel tentativo di raggiungere Shabwa, la città dei sessanta templi… E poi troviamo Il sentiero di Alessandro, Cavalcando verso il Tigri e tanti altri titoli pieni del fascino dei sogni che vogliono prendere forma reale.

Freya Stark muore a cent’anni il 9 marzo 1993 nella sua casa di Asolo.
Ci piace concludere questo breve ritratto con queste sue parole, che suonano anche come un augurio per tutti i viaggiatori e i sognatori di questo mondo: È un momento importante quando vedi, sia pure da lontano, la meta del tuo vagabondare. A un tratto, la cosa che viveva nella tua fantasia diventa una parte del mondo tangibile. Non importa quante catene, o fiumi, o sentieri riarsi e polverosi ti dividano da quella tua meta: ormai essa è tua per sempre.





GENNAIO 2013

Il futuro che ci aspetta


Secondo una tradizione popolare, i 12 giorni tra il Natale e l’Epifania hanno il potere di “specchiare” gli avvenimenti dei 12 mesi del nuovo anno: si può annotare il tempo per trarne indicazione sui prossimi mesi di sole o di pioggia, si possono tenere a mente i sogni fatti durante queste notti come presagi per ciò che avverrà, si possono prendere in considerazione anche gli stati d’animo e gli avvenimenti di questi giorni per predire le esperienze che il nuovo anno ci porterà. C’è anche un detto che recita come il primo dell’anno tutto l’anno e suggerisce che il primo giorno dell’anno sia una specie di uovo che già contiene tutto quello che si svilupperà nei dodici mesi a venire. Questa ipotesi affascinante sta alla base anche delle previsioni astrologiche. Infatti eccoci qui a guardare nelle stelle per vedere se i fili luminosi che immaginiamo congiungerle siano in grado di disegnare il futuro che ci aspetta. E nella carta del cielo, il grafico su cui trasferiamo le posizioni dei vari pianeti visti dalla Terra, osserviamo i semi del domani e la loro possibile evoluzione.


Cosa vediamo per questo 2013 che ora comincia? Molti segnali parlano di un grande desiderio di rinnovamento e di libertà. C’è il bisogno di affrancarsi da vecchie ideologie sia sul piano politico che religioso, ci sono grandi ideali umanitari ed anche un forte desiderio di spiritualità. Potrebbe essere anche un anno significativo per la donna. Potranno esserci anche tensioni e intemperanze perché la spinta al cambiamento è molto forte e decisa e non sempre l’equilibro e la calma sapranno guidare gli avvenimenti.

Vediamo ora i pronostici Segno per Segno.


CAPRICORNO


Dopo un lungo periodo in cui hai dovuto affrontare le esperienze utilizzando sempre la razionalità e l’autocontrollo ora si apre un periodo nuovo, in cui tutto ciò che hai dovuto o voluto tenere protetto dentro di te reclama di uscire allo scoperto ed essere messo in campo. La tua proverbiale prudenza sta subendo uno scossone. Le fatiche degli anni passati hanno però dato i loro frutti perché ora le tue valutazioni derivano da una più profonda consapevolezza. Il 2013 sarà un anno molto ricco e stimolante ma che potrà richiedere dei cambiamenti drastici e talvolta inaspettati che ti destabilizzeranno un po’, ma hai dalla tua parte forza, grinta e carisma. Se hai un sogno nel cassetto tiralo fuori subito, da giugno in poi il vento potrebbe essere contrario e realizzarlo potrebbe richiedere molto impegno. Usa la forza del tuo grande cuore: una potente energia ti sosterrà nel corso di tutto l’anno. L’autunno ti regalerà un paio di occhiali rosa che potrai tenere fino a marzo del 2014…


ACQUARIO


Un anno particolare per l’Acquario questo 2013. Forze contrapposte faranno fiorire in modo semplice e perfino inaspettato alcune situazioni e per contro ne chiuderanno drasticamente altre in modo altrettanto imprevedibile. Un anno che paradossalmente ha lo stesso carattere dell’Acquario che un giorno si impunta sui dettami codificati dai manuali più tradizionali ed il giorno dopo rinnega ogni tipo di regola in nome della sua libertà di movimento e di pensiero. Fino a giugno una corrente favorevole sosterrà la voglia di conoscere, la creatività e le iniziative, facilitando il superamento di eventuali intoppi. Più difficile la seconda parte dell’anno in cui sarà d’obbligo essere pratici, impegnarsi a fondo, assumersi responsabilità e portarle avanti con tenacia. Per tutto l’anno saranno in primo piano le amicizie e in generale i rapporti interpersonali con incontri nuovi e interessanti.


PESCI


Un anno pieno di potenzialità, di possibilità e di voglia di metterle in campo. Per te che ami tanto sognare e perderti nel mondo nelle tue fantasie o tendi a confonderle con la realtà stessa, sarà davvero strano. La prima parte dell’anno quel fiume in piena che senti dentro di te ti porterà ad essere dispersivo e qualche volta anche a finire in qualche guaio. A volte proverai un po’ d’ansia a volte poca fiducia nel domani. Verso la fine di giugno inizierà però un periodo veramente positivo per te, un vero momento della riscossa. Scoprirai che non essere sempre distratti e da un’altra parte può offrire delle opportunità interessanti e con risultati apprezzabili anche per un sognatore convinto come te. Anche l’umore sarà ottimo. Sarà un anno davvero speciale.


ARIETE


Per te, così impetuoso e coraggioso, che affronti tutte le esperienze come nuove avventure senza porti limiti, nella prima parte dell’anno le stelle preparano situazioni nuove che ti aiuteranno ad esprimerti, a vivere e a concretizzare molti progetti. In fondo al tuo animo resterà però sempre la sensazione che non siano quelli gli obiettivi davvero importanti per te. È quasi strano questo atteggiamento per un Ariete che di solito preferisce l’azione alla riflessione, ma sarà proprio la seconda parte dell’anno a portarti a una sosta nella tua corsa e a un momento di contatto con il tuo mondo interiore. Un momento in cui i tuoi dubbi diventeranno una verifica sincera di cosa vuoi davvero. Due stagioni apparentemente contrapposte ma entrambe all’insegna del cambiamento. Sarà un anno molto creativo che ti regalerà alla fine un nuovo equilibrio.

 

TORO


Ti piace vedere le cose crescere ed evolversi come le erbe e gli alberi che fioriscono e fruttificano, ma quest’anno ci sono forze avverse che tendono a bloccare, a ingabbiare le proposte della tua esuberante creatività. Hai voglia di rinnovamento, di aria nuova e senti dentro di te tante idee e prospettive che vogliono concretizzarsi ma il tutto è tenuto a freno, forse da tue considerazioni freddamente razionali, forse da eventi o persone che si contrappongono. Vivi tutto questo come una gabbia che ti costringe a una routine noiosa.


Ci sono anche segnali di cambiamento e momenti in cui questa pressione si allenta, permettendoti di chiudere situazioni ormai esaurite e iniziare percorsi nuovi. Un anno un po’ battagliero ma alla fine la noia non sarà più il tuo problema.


GEMELLI


Una bella partenza: sei ottimista, pieno di energie, hai voglia di cambiamento e le novità sono in arrivo. Progetti nuovi, anche di un certo peso, possono essere realizzati grazie alla tua voglia di fare, al tuo slancio e al tuo desiderio di creare. Anche sul piano dei rapporti interpersonali tutto andrà molto bene: sarai frizzante, audace e fortunato. Ogni tanto si affaccerà qualche malinconia e qualche rimpianto, che non sono tipici del tuo modo di affrontare la vita, solitamente spensierato. Ma per la prima parte dell’anno niente potrà toglierti il sorriso. Dall’estate in avanti ci sarà probabilmente qualche spreco di energia nella tua corsa verso il nuovo o qualche riflessione in più sul senso delle cose e delle scelte. Nel complesso un anno ricco e molto piacevole.


CANCRO


Si sta avvicinando un periodo fortunato e probabilmente il tuo animo sensibile comincia a coglierne i segnali. Lo stato d’animo è positivo e senti una grande voglia di concretezza, di risultati tangibili, di capire bene i meccanismi che producono le situazioni che ti coinvolgono. Per contro non hai voglia di novità, anzi ti spaventano un po’, perché mettono disordine nel tuo lavoro di ricostruzione. E neppure hai voglia di impegnare le tue energie più profonde: vuoi tenerle al caldo perché prendano nuova forza. Da giugno in avanti avrai la fortuna dalla tua parte, non aver paura di tentare. È la scarsa fiducia in te il tuo problema maggiore. Eppure proprio la tua sensibilità e la tua tenerezza daranno origine alla tua rinascita.


LEONE


Hai voglia di novità, di mettere in campo le tue energie. Tranquillo, quest’anno non ti deluderà: nuove idee nasceranno, nuovi progetti prenderanno forma. Sotto sotto però aleggerà spesso un po’ di paura: saranno davvero le iniziative giuste? Per te Leone, re dello Zodiaco, questi dubbi non produrranno solo qualche sbalzo d’umore repentino, porteranno anche momenti di saggezza e di valutazione, di scelta attenta tra ciò che vale la pena e ciò che non vale. Comunque se vuoi iniziare cose nuove è meglio farlo nella prima parte dell’anno e lasciare alla seconda parte la raccolta dei frutti. Alla fine ti ritroverai con un senso di appagamento e di sicurezza.




Il segno del Capricorno raffigurato nella cappella dello zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

VERGINE


Gli ultimi mesi sono stati un po’ faticosi e hai dovuto impegnare al massimo la tua vitalità. L’inizio dell’anno è all’insegna della leggerezza ma già dalla fine del mese la strada sarà di nuovo un po’ in salita: contrattempi esterni e una certa confusione nella testa ti faranno sentire inconcludente e stanco. Ma niente paura. Nonostante qualche accenno di spossatezza hai a disposizione una riserva intatta di energie profonde. E da giugno potrai rialzare la testa e guardarti intorno con ottimismo. Forse è in arrivo una nuova opportunità per quanto riguarda il lavoro ma sarà soprattutto il campo delle relazioni a beneficiare di questo periodo, in particolare il rapporto con gli amici, vecchi e nuovi. Proprio il campo dei sentimenti offrirà l’occasione per conoscere in modo più profondo e consapevole sia il tuo animo sia quello degli altri. Si aprirà un periodo fondamentalmente fortunato e felice.


BILANCIA


Questo sarà un anno pieno di novità e di piccole e grandi rivoluzioni nella tua vita. Sono possibilità che hai atteso e inseguito a lungo e che ora si presenteranno contemporaneamente come un traguardo e un punto di partenza per un nuovo ciclo. Il passaggio sarà molto netto e potrebbe disorientarti se l’abitudine o una certa avversione al cambiamento ti legano a ciò che sei stato e hai vissuto finora. Sarà invece una scoperta positiva che darà inizio a un periodo felice e di maggiore consapevolezza del tuo sentire, delle tue esigenze, delle tue azioni. A volte la tua ricerca un po’ troppo “estetica” del modo di essere e di agire ti fa giudicare una persona piacevole ma superficiale. Questa è l’occasione per uscire da questo ruolo ed esprimere la tua natura più vera. Più difficile la seconda parte dell’anno ma forte dell’esperienza che hai capitalizzato potrai affrontarla portando avanti il tuo progetto di approfondimento del rapporto con te stesso e con chi hai intorno.


SCORPIONE


Quest’anno, amico Scorpione, puoi essere definito il favorito delle stelle. Sostenuto da un’intelligenza lucida e acuta, da un’emotività positiva e da una grande forza creativa, ti troverai nella seconda parte dell’anno a beneficiare anche della fortuna. Che dire di più? In ogni campo avrai l’opportunità di mettere in campo nuovi progetti, tentare di realizzare i tuoi sogni. Potrai chiudere con tranquillità delle porte e aprirne con successo di nuove. Sicuro di te stesso, fiducioso nel futuro, pieno di energia ti troverai un passo avanti rispetto agli altri. È il momento migliore per non accontentarti di mete superficiali ma valutare bene le scelte e i cambiamenti che vuoi attuare, guidato dalla forza del tuo istinto, dall’acutezza delle tue intuizioni, dalla tua umanità e dal coraggio della consapevolezza.


SAGITTARIO


Sei un po’ irrequieto e un po’ insicuro in questo inizio d’anno, forse perché risenti ancora di alcune disavventure vissute nel 2012 che ti hanno tolto un po’ di smalto. Ma la natura ottimista e positiva del tuo Segno riprenderà presto il sopravvento. È vero che un certo nervosismo e alcuni contrattempi ti stuzzicheranno ancora fino a giugno ma si prospettano molte novità da cogliere con tempismo senza lasciarsi disorientare da malumori immotivati. Evita di appesantirti assumendoti impegni superiori alle tue forze reali e dai fiducia al tuo spirito libero. Stai vivendo un processo di cambiamento e maturazione più importante di quanto in questo momento ti renda conto.

Sarà la seconda parte dell’anno a mostrarti i frutti di questa trasformazione, quando il tuo temperamento vitale e ottimista riemergerà con tutta la sua forza ma meno ingenuo, meno facilone e molto più lucido. Saprai guardare anche oltre il velo dell’apparenza e le tue conquiste saranno tutte meritate.


Che cosa ci suggerisce il cielo di gennaio?


Capricorno. Bollicine: Gennaio sarà per te come un bicchiere di champagne: festoso e frizzante.

Acquario. Grinta: Sei così pieno di energie che nulla potrà resistere a tanta baldanza!

Pesci. Sorriso: Lasciati alle spalle i problemi, i dubbi e le incertezze puoi sorridere con fiducia al nuovo anno.

Ariete. Altalena: Questo gennaio sarà così: giorni di nuvole e giorni di sereno si alterneranno ma dentro di te c’è una grande carica positiva.

Toro. Ottimismo: Qualche intoppo c’è ma il tuo atteggiamento positivo ti fa trovare la strada giusta per superarlo.

Gemelli. Energia: Ne hai in abbondanza in questo inizio d’anno pieno di progetti da realizzare.

Cancro. Fiducia: Guarda dentro di te e non quello che fanno gli altri, devi recuperare la fiducia in te stesso.

Leone. Nervosismo: Vuoi goderti la vita ma ci sono dei particolari che ti disturbano e ti rendono irritabile.

Vergine. Festa: Tanta voglia di giocare, ridere, scherzare…

Bilancia. Umorismo: Questa tua dote naturale saprà stemperare le tensioni e ti regalerà momenti davvero divertenti.

Scorpione. Impeto: Hai bisogno di affrontare subito le situazioni che non ti convincono.

Sagittario. Calore: Saprai darlo e anche riceverlo, come una primavera che fiorisce nell’inverno.


Un personaggio del Capricorno: Edgar Allan Poe


Un personaggio molto particolare, Edgar Allan Poe, un Capricorno per certi versi atipico ma anche molto interessante perché rivela i lati meno scontati di questo segno così complesso e ambivalente. Scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore e saggista, Poe è una delle figure più significative della letteratura americana. È considerato l’inventore del racconto poliziesco, della letteratura horror e del giallo psicologico, uno dei principali rappresentanti del racconto gotico nonché precursore del decadentismo e, per certi argomenti, anche della fantascienza. Le tematiche e i personaggi di Poe ispirano anche la musica, la pittura, il cinema, i cartoon e perfino lo sport. Basti ricordare il doppio album di Lou Reed del 2003, The Raven, che riprende in chiave rock l'omonima opera di Poe, la citazione dei Green Day nella canzone St. Jimmy in American Idiot, la copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, dei Beatles in cui compare l’inconfondibile volto di Poe.


René Magritte nel 1937 inserisce nella sua tela La reproduction interdite il libro Les aventures d'Arthur Gordon Pym riflesso in uno specchio, negli anni ’60 escono una serie di film diretti da Roger Corman che riprendono in chiave cinematografica i racconti di Poe ed il famosissimo Tre passi nel delirio. Citiamo ancora il film cult Il Corvo, con Brandon Lee ed il recentissimo The Raven del 2012. E ancora un miniepisodio de I Simpson e due episodi del fumetto Dylan Dog si ispirano a Poe e perfino la squadra di football americano Baltimora Ravens si chiama così in onore di Poe che proprio a Baltimora morì e fu sepolto.

Torniamo al nostro protagonista, la cui vita sembra ricalcare quelle dei suoi personaggi, tragici, appassionati, tormentati ed eccessivi. Edgar Poe nasce a Boston il 19 gennaio 1809, figlio di due attori, rimane orfano a soli due anni e vive la sua infanzia presso John Allan, un ricco mercante di Richmond, di cui assume il cognome. Sembra quasi di vederlo questo bambino timido e desideroso di calore e tenerezza come spesso sono i Capricorni sotto la scorza che mostrano.

Nel 1815 si trasferisce con gli Allan in Inghilterra. L’educazione che riceve è molto inglese e sono proprio i poeti inglesi ad avere una grande influenza sulla sua anima.

Di lui bambino si racconta avesse una memoria davvero eccezionale, una particolare inclinazione nel creare rime e un amore appassionato per la musica e la poesia. Per contro il suo fisico è esile e il suo sistema nervoso fragile ma, come vuole il suo segno zodiacale, Edgar è in grado ugualmente di impegnare tutte le energie verso i suoi obiettivi, senza cedimenti. Anche la grande capacità di concentrazione e riflessione e un certo compiacimento nella solitudine sono tratti tipicamente capricorniani.

A dodici anni, torna in America e qui compone le sue prime poesie. Qualche anno più tardi saranno i suoi amori infelici ad ispirarlo: Elena Stannard, madre di un suo compagno di studi, che muore precocemente lasciandolo a piangere per notti intere sulla sua tomba e Sarah Elmira Royster che non potrà sposare per l’opposizione del padre di lei. Nessuno è colpevole degli avvenimenti che la vita propone ma la particolare indole di ognuno porta a dare diverse valutazioni delle esperienze che lo coinvolgono. Ed è un tratto del Capricorno avere un intenso senso della vita che nasce dalla consapevolezza della sua breve durata, così come quella perpetua contraddizione tra una sorta di profondo egoismo e un infinito senso di uguaglianza e compassione per gli altri esseri. I personaggi di Poe esprimono in pieno queste tematiche.


Il Capricorno è un osservatore attento, perfino spietato, e per questo arriva a una profonda conoscenza degli anfratti segreti dell’animo umano. Guarda con intransigenza e realismo tanto gli altri quanto se stesso e scrivendo sa mettere a nudo, senza vergogna, ciò che si agita nel suo cuore e in quello dei protagonisti delle sue poesie e dei suoi racconti. Forse per indole, forse per identificazione negli eroi romantici della letteratura la sua vita è spesso disordinata e non priva di eccessi. Nel 1826 lascia il padre adottivo, che non vuole pagargli i debiti e che finisce col diseredarlo. Edgar comincia a pubblicare a sue spese le sue poesie ottenendo un certo successo.

Poi si perdono le sue tracce per alcuni anni, dal 1827 al ‘32. Qualcuno ipotizza un lungo viaggio in Europa ma non ci sono notizie certe. Del resto la sua vita è naturalmente intrecciata con il mistero. Forse era davvero in viaggio o forse il viaggio che faceva era dentro di sé. Viaggiare è come sognare, afferma Poe, la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.

Lo ritroviamo arruolato nell’esercito statunitense e poi iscritto all’accademia militare di West Point da cui si farà presto espellere per problemi con la disciplina. Inizia a guadagnarsi da vivere scrivendo. Nel 1836 sposa la cugina tredicenne Virginia Clemm, che morirà 10 anni dopo di tubercolosi lasciandolo in uno stato di ulteriore prostrazione che tenterà di affogare nell’alcool.

Per quanto riguarda le sue opere più note citiamo il poemetto Il corvo, il romanzo Le avventure di Gordon Pym, una storia di mare, con inizio avventuroso e finale misterioso tra i ghiacci del polo Sud, e 69 racconti, la maggior parte dei quali sono storie di mistero, di introspezione, di morte. Ricordiamo i polizieschi (I delitti della rue Morgue, La lettera rubata…), con protagonista Dupin, antesignano di tutti gli investigatori, concepiti in modo da essere letti tutti d’un fiato per mantenere viva la suspence, e con una struttura precisa che ispirerà i grandi giallisti successivi; ripensiamo ai classici del terrore come Il pozzo e il pendolo, Ligeia, Il ritratto ovale, non dimentichiamo però che Poe fu anche autore di racconti satirici e spesso comici tesi a criticare o ironizzare i miti del suo tempo. Citiamo Gli occhiali in cui un giovane che rifiuta di indossarli per non compromettere il suo aspetto finisce con l’innamorarsi di un’anziana signora che la miopia gli mostra giovane e avvenente o L'angelo del bizzarro, in cui il protagonista scettico verso le stranezze della vita si trova davanti un curioso personaggio con le braccia fatte di bottiglie, e una borraccia al posto della testa che lo ammonisce per la sua incredulità e si congeda augurandogli di avere in futuro: “Molta felicità e un po’ più di buon senso”. Vale la pena a questo punto spendere due parole sulla particolarità dell’umorismo del Capricorno, segno poco ridanciano ma con uno spiccato senso degli aspetti buffi della realtà. Per averne un saggio basta leggere queste due affermazioni di Poe: “Dopotutto potrebbe essere vero che i miei racconti siano scritti per scherzare anche se è possibile che questo scopo sia rimasto ignoto in parte anche a me” e “Come regola generale, nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere. Quando i lettori hanno gettato un'occhiata alla fisionomia dell'autore, di rado riescono a mantenersi seri”.


Scrittore di grande inventiva, Poe è anche appassionato di scienza. Nel suo poema in prosa Eureka parla della cosmogonia dell’universo, riprendendo l’ipotesi di Kant-Laplace e descrivendo l’evoluzione dal collasso dell’universo, alla formazione delle galassie e dei pianeti alla nascita della vita e delle nuove specie. È anche affascinato dal mesmerismo, teoria del dottor Mesmer, medico tedesco del Settecento, secondo il quale l’organismo funziona correttamente se è attraversato dal flusso armonioso di un fluido in armonia con l’universo stesso e che le malattie sono dovute a blocchi che ne impediscano il naturale scorrimento. Trattò questo argomento in un paio di racconti, nel primo dei quali un soggetto, mesmerizzato in punto di morte, riesce a raccontare che cosa c’è nell'aldilà. Colpiscono la pragmaticità e la scientificità delle “visioni” di Poe. Anche quando i suoi stati mentali sembrano essere dettati da una sorta di delirio sono sempre molto lucidi e disincantati. Fantasticare infaticabilmente per lunghe ore con l'attenzione fissa su qualche frivolo fregio marginale, o su qualche anomalia tipografica di un libro; incantarmi durante quasi un'intera giornata estiva nello studio di un'ombra insolita cadente di sghimbescio sulla tappezzeria o sull'uscio; perdermi per notti intere a contemplare la ferma fiamma di una lampada, o le braci del camino; sognare per giorni e giorni intorno al profumo di un fiore; ripetere monotonamente parole comuni sinché il loro suono, a forza di essere ripetuto, cessava di rappresentare alla mente un'idea purchessia; perdere ogni sensazione di movimento o di esistenza fisica, grazie a una totale rilassatezza del corpo mantenuta a lungo e ostinatamente; queste tra le tante erano le più comuni e meno perniciose divagazioni prodotte da uno stato delle mie facoltà mentali non ancora in verità del tutto ineguagliato, ma che certo sfidava una qualunque possibile analisi o spiegazione.

Forse proprio in questo c’è la sua grande forza: Poe è un sognatore ricercatore, non uno che fantastica a casaccio. Come afferma lui stesso: quelli che sognano di giorno sono consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano solo di notte.

Poe muore il 7 ottobre 1849, dopo alcuni giorni trascorsi in stato di incoscienza nell’ospedale in cui viene ricoverato dopo essere stato trovato delirante in una strada di Baltimora. La sua morte resta misteriosa quasi come se avesse voluto interpretare, con la sua vita, uno dei suoi racconti. Del resto è lui stesso ad affermare Non è tutto ciò che vediamo, o ciò che ci sembra di vedere, soltanto un sogno dentro il sogno?









DICEMBRE 2012

Per ogni Segno un regalo speciale


Questo periodo dell’anno conserva una sua magia particolare, che va al di là delle mode, degli imperativi consumistici, delle difficoltà economiche del momento. L’arrivo del freddo, l’abete con le sue luci, i pacchi da confezionare, i doni da scambiare… forse sono cose che fanno tornare un po’ bambini o scoprire che in fondo lo si resta sempre. Sembra possibile che i desideri si realizzino, che scartare un pacchetto faccia brillare gli occhi e accendere un sorriso.


E allora proviamo il gioco dei regali. Cosa potrà far felice un Sagittario o un Capricorno o un Acquario…? Ricordiamo che ognuno è un essere speciale e bisogna osservarlo un po’ per cercare di capire quali sono i suoi desideri. E il regalo più bello è proprio l’affetto che si mostra dando attenzione. Alle volte però le persone a cui vorremmo fare un dono sono lontane o fisicamente o psicologicamente e allora vediamo se l’Astrologia può aiutarci con qualche buon suggerimento.



SAGITTARIO

Avventura, viaggio, scoperta, movimento sono parole che sollecitano la fantasia del Sagittario. Allora perché non regalargli proprio un viaggio o un libro di avventure che lo faccia viaggiare almeno con l’immaginazione? Oppure qualcosa che arrivi da lontano, come un oggetto o un cibo esotico. Una buona idea può essere anche tutto ciò che ha a che fare con il camminare e il muoversi: abbigliamento sportivo, scarpe, borse, valigie, carte geografiche… Sappiate comunque che un Sagittario è già felice di vedere un pacco regalo e di poterlo scartare trovando dentro qualcosa che avete pensato proprio per lui.


CAPRICORNO

Ha il cuore tenero ma la scorza dura. Ama le cose essenziali, con pochi fronzoli, meglio nessuno che tanto sono inutili. Da prendere in considerazione i capi d’abbigliamento sobri di buona fattura e bel tessuto o oggetti utili e belli, sia antichi che tecnologici. Una bella penna, un orologio, un plaid caldo, un libro, un palmare. Meglio evitare pupazzetti vari. Se non saltella di gioia quando vede cosa c’è nel pacco non stupitevi. Lui è fatto così. Magari domani lo vedrete usare l’oggetto ricevuto con un sorriso da gatto soddisfatto.


ACQUARIO

Ricordate l’amore per il progresso e per la tecnologia tipici dell’Acquario e lasciatevi ispirare. Qualche oggetto high-tech potrebbe essere un’idea oppure qualche gadget o invenzione strana e mai vista. Evitate gli oggetti che hanno l’aria vecchia e polverosa. Graditi anche i capi d’abbigliamento con fogge e tagli particolari o realizzati in tessuti di ultima generazione. Quanto ai libri orientatevi sulla fantascienza o sulle nuove frontiere della fisica e dell’astronomia. L’Acquario ama inventare, costruire, esplorare e imparare ma ha anche un grande senso dell’amicizia e quindi ciò che pensate per lui consegnateglielo con amicizia.


PESCI

Tutto ciò che suscita o crea un’atmosfera di sogno: CD di musica, libri romantici o di avventura, gioielli con pietre dure, sfere di cristallo, profumi, pizzi, oggetti strani trovati nei mercatini.

Se optate per capi d’abbigliamento scegliete quelli realizzati con stoffe morbide al tatto e fogge fluide che scivolino sul corpo. I Pesci sono molto sensibili e apprezzeranno in modo particolare se saprete cogliere ciò che desiderano da quanto esprimono con gesti e parole. Da evitare invece sono tutte le cose che possano ricordare scadenze e impegni vari e in generale gli oggetti troppo tecnologici che a loro sembrano sempre un po’ “freddi” e da guardare con una certa diffidenza.


ARIETE

Per l’Ariete è meglio scegliere oggetti personali, qualcosa da indossare. Bene tutti gli accessori e i capi d’abbigliamento scegliendoli però molto sportivi o molto sexy. Se preferite regalare oggetti più “neutri” optate per cose che riguardino l’auto o la moto. In genere sono poco apprezzati i casalinghi o tutto ciò che abbia a che fare con la pazienza. Se optate per i vini o i cibi scegliete qualcosa di particolare, che ricordi un luogo caro o un’esperienza piacevole vissuta. L’Ariete apprezza molto l’immediatezza, la spontaneità, la sincerità. Più che l’oggetto in se stesso è importante fargli sentire quanto lui conta per voi, quanto è sincero il vostro sentimento. I regali devono essere spontanei, fatti con il cuore, magari riferiti a qualcosa di cui avete parlato o che avete vissuto insieme.



TORO

Al Toro piacciono le cose naturali, semplici ma di buon gusto. Cosmetici a base di erbe, non testati sugli animali, capi d’abbigliamento e accessori in fibre naturali, magari anche firmati. Ricordiamo che le donne amano le collane e gli uomini non amano per niente la cravatta. Anche gli oggetti per la casa, per l’auto, per il giardino sono all’insegna del buon gusto, della semplicità e dell’utilità.

Il Toro ama la buona cucina e tutto ciò che ne deriva: libri di ricette, bottiglie di buon vino d’annata, un panettone artigianale, specialità regionali. Da non dimenticare gli oggetti artistici perché il Toro ama l’arte in tutte le sue forme. Meglio evitare invece gli oggetti elettronici e tecnologici che sembrano così lontani dalla natura.


GEMELLI

Ai Gemelli piacciono moltissimo i libri, praticamente di ogni genere e soprattutto degli argomenti che in questo momento li appassionano. I Gemelli sono degli irrequieti e le loro passioni possono cambiare, per questo è necessaria una piccola indagine preventiva. Se optate per l’abbigliamento scegliete capi sportivi o meglio ancora simpatici, un po’ particolari, divertenti. Sono molto apprezzati anche i cellulari e i computer in quanto strumenti di comunicazione con altri. Un’altra buona idea potrebbe essere offrirgli un viaggetto. Da evitare i regali troppo banali e poco comunicativi.


CANCRO

Eccolo qui invece l’appassionato di peluche! Il Cancro adora tutto ciò che è tenero, sentimentale e romantico. Quindi non dimenticate mai, qualsiasi regalo abbiate scelto, di metterci un bigliettino specialissimo. Per il dono potete orientarvi su oggetti che creano atmosfera come le candele profumate, oggetti d’arredo un po’ particolari scovati in qualche negozietto o mercatino, o per la cucina, dato che è goloso, soprattutto di dolci. Se optate per capi di vestiario meglio scegliere cose morbide e avvolgenti come una sciarpa, un maglione soffice, delle pantofole comode. Da evitare cose che abbiano a che fare con lo sport o troppo esplicitamente sexy (il Cancro è un timidone).Se pensate a dei gioielli cercateli in argento. Una buona idea potrebbe essere anche un invito a cena o un film da guardare insieme. Perché in fondo al Cancro più che l’oggetto in sé interessa l’atmosfera di calore che il regalo crea.



Il segno del Sagittario raffigurato nella cappella dello zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

LEONE

Il Leone invece ama l’oro, le cose che luccicano, gli oggetti sontuosi e importanti. Il regalo deve essere qualcosa di speciale. Andranno bene i gioielli d’oro (o dorati), gli accessori, gli oggetti d’arredamento di un certo prestigio, un quadro, un bel poster e in generale gli oggetti d’arte o artigianato artistico. Vanno bene anche i profumi e gli abiti firmati o comunque molto particolari e unici. Da evitare le cose dozzinali o quelle false spacciate per autentiche. Spesso il Leone coltiva un hobby e quindi potreste trovare qualcosa di inerente a questo suo interesse. E non dimenticate di confezionare il vostro regalo utilizzando una bella carta, nastro lucente e biglietto. La presentazione del dono per il Leone è fondamentale.


VERGINE

Alla Vergine piacciono molto le botteghe di erboristeria, le cartolerie, le ferramenta, insomma tutti quei negozi che espongono sui loro scaffali tante cose che sembrano tante meraviglie. La Vergine ha la passione di raccogliere e catalogare, a volte si appassiona nel collezionare oggetti di un certo tipo ma, essendo anche piuttosto nervosa, può essere che si stanchi presto e trovi improvvisamente fastidiose le stesse cose che prima tanto cercava. Da evitare gli oggetti inutili e anche quelli troppo preziosi che la mettono in imbarazzo. Tra i libri predilige i gialli di indagine, i misteri enigmistici. Gradisce i prodotti biologici, i cosmetici naturali, gli abiti e gli accessori funzionali e partici, con linee pulite e confezionati con materiali naturali. Però ricordate che la biancheria sexy è una sua passione segreta. Di solito apprezza anche la tecnologia e quindi i pc, i cellulari, le macchine fotografiche ecc.


BILANCIA

Tutto ciò che riguarda l’arte, tutto ciò che è raffinato, di classe, delicato. Ama le cenette romantiche al lume di candela, lo champagne, la musica soft. Può essere anticonformista ma mai grossolano. Anche ciò che è bizzarro deve avere stile. I cosmetici devono essere di buona marca, i profumi delicati, i colori tenui e armoniosi. Gli accessori devono essere raffinati, gli oggetti devono avere un bel design. Evitate oggetti o capi d’abbigliamento “rustici”. O strumenti da lavoro per il bricolage o la cucina. Accompagnate sempre il dono con un biglietto speciale.


SCORPIONE

Mistero, sensualità, trasformazione… lasciatevi ispirare da queste parole. Il regalo giusto potrebbe essere un libro con atmosfere alla Edgad Allan Poe, un capo d’abbigliamento di colore scuro, della biancheria sexy che stuzzichi pensieri erotici. Allo Scorpione piacciono molto anche le macchine fotografiche e le cineprese attraverso le quali cogliere gli aspetti meno ovvi, i particolari meno evidenti di situazioni, luoghi e persone. Evitate comunque le cose classiche, un po’ ovvie e quelle troppo tenere e dolci. Puntate piuttosto su qualcosa di originale. Sappiate comunque che qualsiasi cosa riceverà probabilmente non darà a vedere quanto gli piace e si nasconderà dietro una battuta un po’ pungente. Abbiate pazienza… lui è un ribelle e deve dire e fare il contrario di ciò che ci si aspetta da lui, prima di tutto. Tranquilli, apprezzerà il regalo, già solo per il gesto in se stesso.


Immersi nell’atmosfera magica delle feste

Sagittario. Solidarietà: Sarà un periodo con molte contraddizioni che ti faranno scoprire però il valore della solidarietà con chi ti sta vicino.

Capricorno. Ispirazione: Hai un eccesso di energie. Perché non si trasformino in nervosismo impegnale in progetti nuovi seguendo la tua ispirazione più profonda.

Acquario. Schiettezza: Impegni e responsabilità nuove ti coinvolgono, per non perdere il tuo buonumore sii sempre molto sincero con te stesso e con gli altri.

Pesci. Trasformazione: I momenti di cambiamento comportano spesso qualche dubbio. Valuta con onestà e procedi.

Ariete. Attenzione: Osserva le situazioni con occhi nuovi senza accontentarti dell’apparenza, troverai cose che non ti saresti mai aspettato.

Toro. Decisione: Avrai voglia di prendere in mano le situazioni, di incidere. Non accontentarti di tenere la posizione come ti verrebbe più facile.

Gemelli. Empatia: C’è in te una grande voglia di giocare. Comunica tutto il buonumore e la simpatia di cui sei capace.

Cancro. Comprensione: Metti da parte la tua pigrizia: gli astri ti aiuteranno a capire e a superare le situazioni che non funzionano.

Leone. Distacco: Valuta con attenzione ciò che è davvero importante per te senza essere preponderante su chi ti è intorno.

Vergine. Scelta: Una nuova forza ti farà sentire di nuovo padrone della tua vita e delle tue scelte.

Bilancia. Condivisione: Vai oltre il malumore che certi atteggiamenti ti creano per scoprire che cosa gli altri condividono davvero con te.

Scorpione. Passione: Momento positivo. Le realizzazioni e le azioni hanno bisogno di tutto lo slancio del tuo cuore.


Un personaggio del Sagittario: Walt Disney


Walt Disney, padre del film d’animazione, creatore di personaggi straordinari che popolano ancora oggi l’immaginario infantile, nasce a Chicago il 5 dicembre 1901.

Sarà animatore, fumettista, imprenditore, produttore, regista, sceneggiatore e doppiatore di cinema d'animazione, creatore dell’incredibile parco di Disneyland dove i bambini possono incontrare i personaggi delle sue storie.


Geniale nel narrare storie, inventare personaggi, miscelare nei suoi film immagine e musica, personaggi disegnati e attori in carne e ossa, dare nuova vita agli eroi di antiche fiabe circondandoli di nuove straordinarie figure, Walt Disney detiene ancora oggi con i suoi film il record di nomination all'Oscar.

Ben rappresenta la gioiosa indole del Sagittario, l’eterno ragazzo, istintuale e razionale nello stesso tempo, capace di comunicare energia e di coinvolgere gli altri nei suoi progetti fantasiosi. “Tanta voglia di crescere per poi accorgersi che rimanere bambini è la cosa più bella che ci sia” farà dire al suo Peter Pan, forse riassumendo un suo pensiero profondo.

E, da vero Sagittario, giovanissimo, lavorando come venditore di giornali e bibite a bordo dei treni, scopre di avere una vera passione per i treni e per il viaggiare. A sedici anni, è autista volontario di ambulanze durante la prima guerra mondiale, in Francia, dopo aver modificato, con l'aiuto di un amico, la data di nascita indicata sul passaporto in modo da poter essere arruolato.


Quando torna a casa, frequenta il Kansas City Art Institute grazie a una borsa di studio. Lì conosce Ub Iwerks con cui inizia una lunga collaborazione per la produzione di cartoni animati. Dopo i primi tempi difficili si trasferiscono a Hollywood dove raggiungono un certo successo prima con la serie di "Alice Comedies", una protagonista bambina che viaggia in un mondo di personaggi animati, poi con un nuovo personaggio animato, Oswald the Lucky Rabbit. La serie ottiene un buon successo ma Walt scopre ben presto che gli sono stati portati via i diritti sul personaggio e che dei suoi collaboratori rimane solo Ub Iwerks. Forse un’ingenuità dovuta all’eccesso di fiducia tipica del Sagittario? Ma la fortuna bizzarra del Sagittario riappare inaspettatamente. Mentre torna a casa in treno, Walt scarabocchia su un foglio di carta e da questi scarabocchi salta fuori un topo. Sì proprio lui, Mickey... Mickey Mouse. Solo in quattro, Walt, Ub, Lilly (moglie di Walt) e Edna (la cognata), riescono a produrre rapidamente tre cartoons di Topolino. I primi due non hanno molto successo, ma al terzo Walt aggiunge il suono sincronizzato ed è fatta! La voce di Mickey Mouse è quella dello stesso Disney e tra l’autore e la sua creatura si crea una specie di “fusione”. Molti affermeranno che Topolino non sarebbe che l’alter ego di Walt. Lui stesso dirà “Io amo Topolino più di qualsiasi donna che abbia mai conosciuto”.


Il grande successo di Topolino non ferma la voglia di nuove imprese. Nasce così la serie "Silly Symphonies" di cui fanno parte Flowers and Trees, il primo cartone animato ad essere prodotto a colori, nonché il primo a vincere un Oscar, e il famosissimo Three Little Pigs.Andiamo sempre avanti, aprendo nuove porte e facendo cose nuove, perché siamo curiosi... E la curiosità ci porta verso nuovi orizzonti” dice Walt e sembra di sentire il battere ritmico degli zoccoli del Sagittario che tende l’arco verso un obiettivo lontano. Il desiderio di conquistare nuovi territori, di avventurarsi nell’esplorazione porta Walt alla "Disney Folly", come viene definita la sua idea di produrre un lungometraggio d’animazione. E nasce Biancaneve e i sette nani, l’opera premiata con ben sette Oscar. “È molto divertente fare l’impossibile” afferma l’anima da Sagittario di Walt.

Seguiranno tanti capolavori: Pinocchio, Dumbo, Bambi e poi Cenerentola, Alice nel paese delle meraviglie, Peter Pan, Lilli e il vagabondo, La bella addormentata, La carica dei 101, Mary Poppins…

Nasce anche Disneyland, il luogo in cui la fantasia prende forma materiale. Un parco incredibile in cui si possono incontrare tutti i personaggi dell’immaginario di Walt, il Sagittario che non può far a meno di coinvolgere tutti nelle sue esuberanti ideazioni. È un altro grande successo per quest’uomo che ha deciso di non abbandonare mai i suoi sogni e che sostiene che “tutti i nostri sogni possono diventare realtà se abbiamo il coraggio di perseguirli

Walt Disney muore il 15 dicembre 1966.

Da oggi il mondo è più povero” è il commento di Ronald Regan, allora governatore della California. Ci ha lasciato tanti personaggi, immagini, colori, musiche e una convinzione: Se puoi sognarlo, puoi farlo.







NOVEMBRE 2012

Astri e… look


Continuiamo a giocare con lo Zodiaco e affrontiamo questa volta un altro campo della quotidianità influenzato dalle stelle: il modo di vestire. Qualcuno è convinto di fare in questo ambito scelte assolutamente personali, qualcun altro si sente un fashion victim informatissimo sulle varie tendenze del momento ma… è buffo constatare come, pur nella varietà dei comportamenti, ci siano sotto delle linee guida che ci fanno guardare anche l’orizzonte della moda da angolature diverse, ma comuni ai nati sotto lo stesso segno zodiacale.


È una considerazione sempre divertente, che da un lato toglie rilevanza alla nostra importantissima personalità e dall’altro porta a chiederci chi noi siamo veramente al di là del “vestito” mentale che indossiamo.

L’ Ariete è vitale, spontaneo e anticonvenzionale e preferisce un look semplice ma con dettagli speciali. Ama il nero, il look sportivo, le giacche militari e, le donne, lo stile un po’ androgino.

Molto del loro fascino è racchiuso nei loro occhi, nel loro sguardo chiaro, vivace e intenso.

Il Toro ha un innato buon gusto nel vestire e solitamente trova uno stile molto preciso, particolare e calibrato sulla sua persona. Ama gli abiti che lasciano scoperto il collo, gli uomini portano malvolentieri la cravatta. Le donne del segno scelgono con particolare cura i gioielli, ognuno dei quali ha per loro un significato speciale o addirittura simbolico.


Il segno dello Scorpione raffigurato nella cappella dello zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

I Gemelli sono degli eterni adolescenti e mantengono un look molto giovane e disinvolto a tutte le età. Apparentemente noncuranti usano i vestiti per giocare e interpretare personaggi diversi a seconda del momento e dell’umore.

Il Cancro ama i personaggi romantici e il suo abbigliamento sarà ispirato ad essi. Ama i tessuti morbidi, il velluto, i capelli lunghi, la pelle diafana… Lui s’ispira all’immagine del poeta dai sentimenti tempestosi, lei all’eroina con un lungo abito fluttuante.

Il Leone ama il palcoscenico e il suo modo di vestire è sempre d’impatto, ricercato e vistoso o per l’accostamento dei colori o per la stravaganza di alcuni particolari. Le loro movenze regali e la solarità dei loro modi rendono comunque elegante il loro look.

La Vergine al contrario preferisce un look essenziale, comodo e poco appariscente. Ama i colori sobri e le fantasie a disegni piccoli. Ma adora la biancheria superraffinata e seducente.

La Bilancia è attentissima al suo look. Ha un senso innato dell’eleganza e sceglie con sicurezza tessuti, colori e accessori armonicamente accordati. Predilige gli abiti di classe, di ottima fattura, disegnati dai migliori stilisti ma sa sempre inserire un tocco personale e originale.

Lo Scorpione ama essere “un personaggio” e il suo modo di vestire è fortemente influenzato da questo dato di fatto. Il look è aggressivo, tendenzialmente scuro, spesso esplicitamente sexy. Capelli selvaggi o cortissimi, camicie, maglie, giacche nere e per lei anche pizzi e corsetti dello stesso colore.

Il Sagittario ama lo stile sportivo, semplice, senza troppi fronzoli, che faccia sentire liberi. Per i nati sotto questo segno è importante sentirsi sempre come se si fosse in vacanza e all’aperto, pronti per fare una bella corsa. Il che non impedisce loro di essere eleganti. Le donne in particolare amano le sciarpe.

Il Capricorno è molto rigoroso anche nell’abbigliamento. È importante che il taglio degli abiti sia ottimo. Gli accessori sono ridotti al minimo, con forme molto pulite, in modo che il look nell’insieme sia molto essenziale. Predilige i colori sobri.

L’ Acquario invece è stravagante e spesso sceglie un look decisamente insolito. Lei è più attenta nella ricerca dei vari capi di abbigliamento anche se spesso mette insieme gli elementi in modo piuttosto bizzarro. Lui sembra badare davvero poco allo stile, sceglie pezzi comodi che lo riparino dal freddo o non gli facciano patire il caldo…

I Pesci non sono degli elegantoni e non hanno un gusto sicuro, seguono un po’ quello che vedono in giro senza farsi troppi problemi. Prediligono i tessuti morbidi e gli abiti poco strutturati. Amano i tessuti colorati e disegnati. Scelgono spesso abiti e accessori di ispirazione etnica, in sintonia con la loro natura fantasiosa.


È giunto il tempo di Samain


Scorpione: Bilancio. Sei alla fine di un ciclo, si apre un nuovo periodo per te e stai rivalutando l’esperienza del passato per darle un significato e un posto nella tua storia di vita. Buon compleanno!

Sagittario: Sogno. È tornata la voglia di progettare ed è proprio partendo dai tuoi sogni che potrai concretizzare nuove opportunità.

Capricorno: Attesa. Un momento di pausa per scaricare il nervosismo accumulato e recuperare la lucidità.

Acquario: Attimo. Gli astri ti consigliano di cogliere “l’attimo fuggente” e di non essere troppo preoccupato del futuro.

Pesci: Tesoro. La tua esperienza di vita è una ricchezza su cui puoi contare.

Ariete: Avventura. La tua mente è “leggera”, pensieri ed emozioni non ristagnano a lungo e tutto intorno vedi terreni da esplorare.

Toro: Chiarezza. È questo che cerchi in questo periodo, ma rilassati se vuoi vedere davvero come stanno le cose.

Gemelli: Cambiamento. Lascia stare le polemiche, sono legate a cose che non hanno più importanza, ormai la situazione sta cambiando.

Cancro Autenticità. Di tutto ciò che hai vissuto conta davvero solo ciò che senti autentico, legato alla tua parte più vera. Lascia che il resto sfumi via.

Leone: Tempesta. Hai voglia di lanciarti in nuove imprese e di fare piazza pulita di alcune vecchie faccende ancora un po’ in sospeso.

Vergine: Leggerezza. Sarà questa la tua arma vincente quando il nervosismo o l’eccesso di razionalità ti disturberanno.

Bilancia: Viaggio. Sì c’è un allargarsi degli orizzonti, un desiderio di scoperta, una voglia di nuovo che ti fanno sentire in viaggio anche se sei a casa tua.


Un personaggio dello Scorpione: Maria Curie


Uno scienziato nel suo laboratorio non è soltanto un tecnico, è anche un fanciullo posto di fronte a fenomeni naturali che lo impressionano come un racconto di fate. Dobbiamo avere un mezzo per comunicare questo sentimento all'esterno, non dobbiamo lasciar credere che ogni progresso scientifico si riduca a macchine e ingranaggi. L'umanità ha bisogno di uomini d'azione, ma ha anche bisogno di sognatori per i quali perseguire disinteressatamente un fine è altrettanto imperioso quanto è per loro impossibile pensare al proprio profitto. (Maria Curie - Convegno della Cultura del 1933)

Questo pensava Maria Skłodowska Curie, grande scienziata, pioniera nella ricerca della radioattività.

Nata il 7 novembre 1867 a Varsavia, Maria è la prima donna a vincere un premio Nobel (nel 1903 per la Fisica, con il marito Pierre Curie e il fisico Henri Becquerel), l'unica a ottenere questo importante riconoscimento in due diversi campi scientifici (nel 1911 riceverà anche il Nobel per la Chimica), la prima donna a tenere una cattedra alla Sorbona di Parigi, la prima donna a essere sepolta per i suoi meriti al Panthéon di Parigi.


Da vero Scorpione la sua intelligenza è profonda e avida, naturalmente portata per la ricerca e soprattutto per seguire strade nuove, anticonvenzionali, fuori dallo scontato. A lei si devono una teoria sulla radioattività, le tecniche per isolare gli isotopi radioattivi, la scoperta di due elementi, il polonio e il radio, i primi studi sul trattamento delle neoplasie con isotopi radioattivi, la fondazione di ben due istituti di ricerca, uno a Parigi e uno a Varsavia, tutt’ora all’avanguardia nella ricerca medica, l’ideazione di unità radiografiche mobili per la cura dei feriti nelle zone di guerra…

Nonostante l’importanza dei suoi studi, delle sue scoperte e ideazioni e nonostante gli importanti riconoscimenti che alla fine riceve, la vita di Maria non è semplice e sembra quasi un romanzo.

Del resto per uno Scorpione gli ostacoli non sono un impedimento ma uno stimolo e in questo sicuramente Maria sembra interpretare fino in fondo l’energia fisica e l’orgoglio di questo segno spesso quasi insensibile alla stanchezza e ai cedimenti.

La sua battaglia inizia fin dalla più tenera età. Quinta e ultima figlia di due insegnanti in difficoltà economiche, dopo aver perso tutte le loro proprietà a causa della complessa situazione politica (a quel tempo la Polonia tentava di riconquistare la sua indipendenza ma restava sotto il dominio russo), non può iscriversi a un istituto di istruzione superiore perché…è una femmina. Con la sorella Bronislawa riesce però a frequentare un istituto clandestino che ammette anche studenti di sesso femminile. Sempre combattendo con la mancanza di fondi, riesce in seguito a trasferirsi a Parigi, prima con la sorella e poi pagandosi una gelida soffitta vicino all’Università. Studia fisica, chimica e matematica alla Sorbona durante il giorno e lavora la sera, guadagnando appena per pagarsi l’affitto. Soffre il freddo dell’inverno e la fame, ma nel 1893 consegue la laurea in fisica e inizia a lavorare in un laboratorio industriale. L’avidità intellettuale e la grande capacità di mettere in campo le energie mentali e fisiche dello Scorpione la portano a continuare gli studi alla Sorbona e a ottenere una seconda laurea nel 1894.
A questo punto inizia la sua attività di ricercatrice indagando le proprietà magnetiche degli acciai diversi, su commissione della Société d'Encouragement pour l'Industrie Nationale.

Proprio in questo periodo conosce Pierre Curie che lavora come istruttore presso la Scuola di Fisica e Chimica. La loro comune passione per la scienza porta Maria e Pierre ad avvicinarsi sempre di più. Si sposano. Restano a Parigi anche se Maria vorrebbe tornare nella sua terra natale. Ma lì non c’è posto all’università per una donna. Nemmeno per una donna come lei.

Il legame tra Maria e Pierre sarà molto intenso e profondo. Gli Scorpioni sanno amare con passione e sanno farsi amare. Dall’unione con Pierre nel 1897 nasce la prima figlia, Irène, e nel dicembre del 1904 la seconda, Eve.

Nella storia sentimentale di Maria ci sono altri due protagonisti. Con il primo, Kazimierz Żorawski, al tempo in cui lavorava a Varsavia per racimolare i soldi per trasferirsi a Parigi, fu un amore contrastato dalla famiglia di lui, proprio perché lei era senza un soldo. Si racconta che Kazimierz, divenuto in seguito un eminente matematico, ormai vecchio si sedesse ancora contemplativo davanti alla statua di Maria, eretta nel 1935 presso l'Istituto Radium di Varsavia.
Con l’altro, il fisico Paul Langevin, un ex studente di Pierre, Maria avrà una relazione nel 1910, alcuni anni dopo la morte del marito. Paul è un uomo sposato, di cinque anni più giovane di lei e la notizia di questo amore provocherà uno scandalo di cui approfitteranno i suoi avversari accademici.

Del resto uno Scorpione è uno spirito libero, passionale e provocatorio nei confronti di ciò che è scontato e la vita di Maria ne è un esempio in tutti i campi.


Ma torniamo indietro nel tempo al 1895 e ‘96, anni in cui Wilhelm Roentgen scopre l'esistenza dei raggi X e Henri Becquerel capisce che i sali di uranio emettono radiazioni che, per il loro potere penetrante, sembrano essere raggi X.

Maria fa dei raggi di uranio il suo campo di ricerca. In modo del tutto innovativo, utilizza nella sua indagine un dispositivo in grado di misurare le correnti elettriche, un tipo di elettrometro messo a punto anni prima da Pierre e suo fratello, e scopre che la maggiore o minore attività dei composti di uranio dipende unicamente da quanto ne contengono. Basandosi su questa scoperta, ipotizza che la radiazione non sia il risultato di un’interazione tra molecole, ma provenga dall’atomo stesso. Questa geniale intuizione è un passo fondamentale perché mette in discussione la vecchia teoria dell’indivisibilità degli atomi.

Da vero Scorpione sempre alla ricerca di nuove strade e nuove vie, senza mai accontentarsi degli obiettivi raggiunti, immediatamente dopo inizia una ricerca su altre sostanze, per accertare se esistano altri elementi chimici che mostrino un comportamento simile a quello dell’uranio. Decide anche di dare un nome a questo fenomeno e conia il termine radioattività.

E la ricerca continua, in modo sempre appassionato e appassionante, perché la sua anima di Scorpione non esaurisce i suoi interessi, li approfondisce senza sosta. Nei suoi studi sistematici ipotizza l’esistenza di sostanze ancora più radioattive dell’uranio e riesce a isolarle.

Intanto Pierre, sempre più affascinato dal lavoro della moglie, decide di abbandonare il lavoro in cui era impegnato e di unirsi a lei nella ricerca. Difficile non farsi coinvolgere da tanta passione, da tanto impegno e da progressi così stimolanti. Nel luglio 1898 viene comunicata ufficialmente la scoperta di un nuovo metallo che viene chiamato polonio (un omaggio di Maria alla sua terra natale). Il 26 dicembre 1898 viene annunciata la scoperta di un’altra sostanza radioattiva che chiamano radio.
È incredibile come i coniugi Curie riescano a pervenire a risultati così eclatanti pur conducendo le loro ricerche con mezzi rudimentali, da soli, senza un vero e proprio laboratorio. La maggior parte del loro lavoro è realizzato all'interno di un vecchio capannone accanto alla Scuola di Fisica e Chimica, senza alcuna misura di protezione. Solo dopo aver ricevuto il premio Nobel e dopo che Pierre ottiene una cattedra alla Sorbona, avranno a disposizione un laboratorio degno di questo nome.

Pierre muore nel 1906 in un tragico incidente stradale. Maria ne soffre moltissimo. Ma non ferma il suo impegno di ricercatrice. La Sorbona offre a Maria la cattedra che era stata di Pierre e lei accetta anche nella speranza di creare un laboratorio di livello mondiale come omaggio al marito. Maria è così la prima donna a diventare professore alla Sorbona. Intanto continua a lavorare nel suo laboratorio, riesce a isolare il polonio puro e il radio puro e per questo successo, nel 1911, viene insignita con il premio Nobel per la Chimica.
Maria Skłodowska Curie muore il 4 luglio 1934, nel Sanatorio Sancellemoz a Passy, ​​in Alta Savoia, a causa dell’anemia aplastica dovuta alla lunga esposizione alle radiazioni. Gli effetti dannosi delle radiazioni ionizzanti non erano allora conosciuti. Maria lavorava senza misure di sicurezza, teneva in tasca le provette contenenti isotopi radioattivi o li conservava nel cassetto della scrivania, osservando la luce fioca che le sostanze emettevano nel buio. Ancora oggi molti dei suoi documenti sono considerati pericolosi da maneggiare a causa dei loro livelli di radioattività, sono conservati in scatole foderate di piombo e chi vuole consultarli deve indossare indumenti protettivi.

Eppure, come quelle provette con la luce fioca che Maria osservava nel cassetto della sua scrivania, sembrano apparire le parole che lei aveva scritto e che potrebbero rappresentare un motto per ogni Scorpione: Nella vita non c'è nulla da temere, solo da capire.







OTTOBRE 2012

Astri e… cibo


I dodici Segni dello Zodiaco rappresentano altrettante modalità di affrontare le esperienze e ogni Segno è un modo di vivere, di pensare, di amare, di vestirsi, di dormire, di sognare, di mangiare. Questo mese parleremo del rapporto tra i Segni e il cibo e vedremo che, davanti a una tavola imbandita, ognuno di essi reagirà maniera diversa, saranno piatti diversi a fargli venire l’acquolina in bocca, magari si tufferà sul cibo o si fermerà a guardare il colore della tovaglia o a storcere il naso accorgendosi che le posate non sono d’argento... È divertente vedere come certe tendenze che pensiamo molto personali e particolari risultino dettate dall’influenza degli astri. Può essere un modo per relativizzare certi atteggiamenti che in fondo sono solo un vestito colorato che indossiamo nascendo.


Iniziamo la nostra carrellata con i Segni di Terra che avendo un legame intenso con la natura, prediligeranno proprio i prodotti della terra: cereali, legumi, frutta e verdura in genere. Solitamente questi segni amano le ricette semplici, senza troppi intingoli, capaci di esaltare il gusto proprio di ogni alimento.

Sotto il primo di questi segni, il Capricorno, paradossalmente troviamo sia dei veri e propri mangioni, sia persone completamente disinteressate al cibo. Quelli che amano mangiare prestano molta cura alla propria alimentazione: amano i cibi e i vini ricercati che devono essere presentati e serviti con arte. Si alzano da tavola solo quando sono sazi. Prediligono la pasta, i cibi a base di mais, gli amidacei in generale, le verdure a foglia verde e la frutta cotta nel vino. Hanno la passione del cioccolato, soprattutto fondente. Assumono volentieri bevande fredde anche d’inverno. Scelgono ristoranti alla moda e spesso trattano i loro affari proprio a tavola.

I nati in Toro sono i veri buongustai dello Zodiaco. Goloso per antonomasia, questo segno associato alla gola considera l’alimentazione un'esperienza molto significativa. Ha il senso dell’olfatto molto spiccato e ama gli aromi e in generale il profumo del cibo. Mastica lentamente assaporando con cura. È sensibile anche alla bellezza estetica dei piatti, della tavola e dell’ambiente circostante, perché vuole che tutto contribuisca a un’esperienza piacevole. È interessato più alla qualità che alla quantità dei cibi, però… ama i dolci, meglio se fatti in casa, e la cioccolata e quindi deve spesso fare attenzione per non perdere la linea a cui tiene molto.

La Vergine infine ama la cucina pratica e tradizionale, con piatti essenziali, quasi frugali ma cucinati alla perfezione e presentati con grazia. Gli ingredienti devono essere sempre di prima qualità. Salutista, preferisce solitamente la dieta vegetariana e integrale dove però i cibi siano molto colorati e molto caldi. Può soffrire di intolleranze alimentari e soprattutto, poiché tende a interiorizzare gli stati d’animo e a sopportare male lo stress, deve essere attenta a non sedersi a tavola quando è ansiosa o nervosa perché, oltre a non gustare il pasto, avvertirà sicuramente malesseri vari, quali bruciori di stomaco o gonfiori addominali.

I Segni d’Aria amano i cibi leggeri e freschi come il loro elemento, le verdure crude e la frutta. Una loro caratteristica è la curiosità per le ricette isolite e le sperimentazioni.

L’eclettico Acquario, come la Vergine è spesso vegetariano, sostenitore della cucina macrobiotica e della coltura biologica ma ama la sperimentazione, e quindi, per lui, le verdure cotte a vapore, il riso e i cereali saranno combinati tra loro in modo inconsueto e fantasioso. Gradisce piatti abbondanti e sostanziosi, attento a evitare alcuni cibi a cui è intollerante. La tavola sarà apparecchiata con un tocco di originalità e mangiando troverà piacevole scambiare chiacchiere e battute con i commensali.


Il segno della Bilancia raffigurato nella cappella dello Zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

I Gemelli, veloci e curiosi, sono poco amanti del “sedersi a tavola tutti insieme a un orario prestabilito”. Preferiscono piluccare e mangiucchiare magari restando in piedi o facendo contemporaneamente qualche altra cosa. Quando cucinano, di solito più per gli altri che per loro stessi, a forza di assaggini finiscono col non aver più appetito quando il pranzo è pronto. Del resto come resistere alla tentazione di sbocconcellare o provare nuovi accostamenti? I Gemelli amano anche sperimentare piatti esotici e in generale comunque prediligono piccole porzioni raffinate e creative alle grandi abbuffate. Per loro il sedersi a tavola ha più una valenza conviviale che nutritiva.
Anche la Bilancia considera i pasti più un’occasione per godere della compagnia dei commensali che il momento in cui si consuma il cibo. Non ama mangiare da sola. Il suo amore per il bello e per la raffinatezza la porta a scegliere i ristoranti alla moda, i piatti costosi, ricercati e con un aspetto estetico curato. Alterna piacevolmente i piatti tipici delle ricette tradizionali e quelli delle cucine etniche ed esotiche. Ama i dolci.

Sensibili e umorali, i Segni d’Acqua cercano di compensare con il cibo le loro tensioni psicologiche e sono i più portati agli accessi.

I Pesci, ad esempio, mangiano solo quando si sentono e preferiscono ignorare gli orari dei pasti regolari. Però sono dei golosi, soprattutto di dolci e carboidrati. Come cuochi amano essere lodati dai loro ospiti a cui propongono piatti succulenti. Sono facilmente soggetti ad allergie e intolleranze alimentari ma nonostante questo tendono agli eccessi soprattutto di alcool e caffè.

Per il Cancro, così sensibile all’ambiente circostante, i problemi quotidiani acquistano spesso un’importanza esagerata che a volte può provocare disturbi digestivi. Nonostante ciò i Cancro amano la buona tavola, soprattutto i piatti tradizionali che condividono volentieri con i familiari. Ottimi cuochi hanno una particolare passione per le ricette di famiglia, tramandate dalle nonne e preparano volentieri piatti semplici e genuini.

Lo Scorpione ha un rapporto passionale con il cibo. Ama i piatti gustosi, i sapori intensi e gli accostamenti anche azzardati. Non ama rispettare gli orari dei pasti perché la sua fame è spesso compulsiva o compensatoria e quando ha bisogno di cibo vuole mangiare subito. Dato che allo Scorpione piacciono i luoghi inconsueti, un po’ oscuri e un po’ nascosti, questi saranno i criteri con cui individuerà i suoi ristoranti preferiti che vuole intimi, un po’ bizzarri, magari fuori mano. Sceglie con cura i singoli piatti e i vini che li accompagneranno. Gli piacciono molto gli stuzzichini e gli aperitivi.

I Segni di Fuoco che hanno bisogno di alimentare la loro grande carica energetica, amano le diete ricche, gli intingoli e i condimenti, i gusti con un tocco nuovo ed esotico.

L’Ariete ha di solito un appetito robusto. Dato che è impaziente e detesta perdere tempo, tende a ingoiare velocemente il cibo quasi senza masticare, preferendo spesso la quantità alla qualità. Pur di non perdere tempo, sceglie più volentieri i fast food che i ristoranti perché l’attesa tra un piatto e l’altro lo innervosisce e inoltre mal sopporta gli orari fissi. Predilige i piatti sostanziosi molto caldi e molto speziati. Sotto questo segno nascono anche ottimi cuochi ma, di solito, l’Ariete non ama cucinare perché, a causa della sua impazienza, o toglie troppo presto il cibo dal fuoco o lo lascia bruciare perché preso da qualche altra faccenda.

Il Leone, al contrario, frequenta volentieri ristoranti raffinati, dove i piatti sono preparati in modo scenografico e serviti cerimoniosamente. Se poi i locali offrono anche intrattenimenti o spettacoli durante il pranzo meglio ancora. Si trova a suo agio seduto a capotavola e circondato da amici. Anche per lui il cibo deve essere servito ben caldo ma deve essere raffinato, magari costoso, sempre abbondante e accompagnato dal vino adeguato. Sicuramente preferisce andare al ristorante ma come cuoco sa distinguersi preparando sempre pranzi ricercati, con più portate accompagnate dai migliori vini.

Il Sagittario ama la buona tavola e apprezza sia la cucina tradizionale che quella straniera. I cibi devono essere comunque abbondanti e vari. Detesta le diete, le restrizioni, gli orari fissi dei pasti. È un goloso, soprattutto di dolci e di cibi gustosi arricchiti con aromi e spezie. La sua tavola è sempre ricca e condivide volentieri le pietanze con amici e ospiti. È anche un buon cuoco che ama sperimentare nuove ricette esotiche e particolari. Per il Sagittario è importante che ci sia sempre una bella varietà di piatti.


Dopo il Solstizio d’Autunno


Bilancia: È un momento di passaggio che richiede ancora, da parte tua, l’uso delle tue doti di equilibrio e razionalità ma l’aria intorno è sempre più leggera. Il periodo che ti lasci alle spalle ti ha reso più consapevole delle tue potenzialità.

Scorpione: È un momento importante per te, da un lato stai mettendo le basi per una profonda trasformazione, dall’altro forza e determinazione si concretizzeranno in ottime scelte!

Sagittario: L’ultimo periodo ti ha costretto a segnare un po’ il passo, contrariamente alle tue abitudini e questo ti ha lasciato un po’ di scoraggiamento. Rimetti in campo il tuo ottimismo, la situazione sta cambiando.

Capricorno: Ciò che conta è il “qui ed ora”, questo è lo spazio per mettere in gioco tutte le tue forze.

Acquario: Un po’ più “tosta” la prima parte del mese ma troverai nuovo slancio nella seconda parte e magari anche la voglia di uscire dai limiti che ti sei convinto di avere.

Pesci: Sta iniziando un periodo nuovo che ti invita ad avere fiducia nelle tue capacità e nelle tue aspirazioni più profonde indipendentemente dall’opinione degli altri.

Ariete: Si è aperto un nuovo orizzonte e nuove conquiste diventano a portata di mano!

Toro: Finiscono le tensioni e inizia un periodo sereno, rilassato e proficuo.

Gemelli: Situazione un po’ altalenante, buona la razionalità ma c’è anche un po’ di stanchezza.

Cancro: È il momento di credere nei tuoi sogni e di mettere in campo energie nuove.

Leone: Puoi riaccendere il tuo entusiasmo, la battuta d’arresto del mese scorso è ormai acqua passata.

Vergine: Intuizione, lucidità e una certa dose di humour ti sosterranno in qualche momento di tensione.


Un personaggio della Bilancia: John Lennon


John Lennon, nato a Liverpool il 9 ottobre 1940, incontra il successo come voce solista e compositore dei Beatles, per i quali, in coppia con Paul McCartney, scrive alcuni dei pezzi più belli e famosi della storia del rock. Ma John non è solo un autore di canzoni. Flessibile, aperto e pieno di interessi come nella miglior tradizione del Segno della Bilancia, è musicista sperimentale, scrittore, attore, pacifista convinto e attivista. Personalità a un tempo geniale e fragile attira grandi riconoscimenti e ostilità feroci. Qualcuno afferma che non ebbe modo di esprimere pienamente il meglio di sé, qualcun altro rivela i suoi lati più oscuri e meno nobili.


Del resto per le Bilancia l’equilibrio è sovente più una ricerca che una realtà tranquilla e consolidata, soprattutto quando molti stimoli esterni e molte spinte che vengono dall’interno sollecitano all’azione, mentre l’indole bilancina è più portata alla mediazione e alla pigrizia. Forse è per questo che, nel suo percorso artistico e nella quotidianità, alterna momenti di grande ispirazione, ad altri di inattività e scarsa produzione artistica o forse di profonda riflessione filosofica. Porsi domande e riflettere sull’esistenza è un elemento importante della sua visione del mondo. Afferma che il tempo che ci piace buttare, non è buttato e anche che la vita è qualcosa che succede mentre uno è occupato a fare altre cose. Della sua infanzia ricorda che la madre gli ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita però, quando a scuola gli proposero il solito tema “Come vorresti essere da grande?” e lui scrisse "felice" gli contestarono che non aveva capito il compito… Fin da piccolo ha un ideale che lo porta a scontrarsi con le regole imposte da altri. Idealismo e profondo senso della giustizia sono due elementi molto sentiti dalla Bilancia e trovano espressione nelle scelte di Lennon che ebbe il coraggio di vivere in prima persona gli ideali espressi nelle sue canzoni.

Lennon per tutti rimane prima di tutto “uno dei Beatles”. John non ha un carattere molto espansivo eppure c’è lui, appena sedicenne, all’inizio della storia di questo grande gruppo musicale che seppe interpretare e anche ispirare le speranze di un’epoca. Attorno a lui si raccolsero via via gli altri componenti storici, prima l’allora quindicenne Paul McCartney, poi George Harrison appena quattordicenne e più tardi Ringo Starr.

Le Bilancia spesso sono indecise ma, quando trovano la loro strada o un ideale per cui vale la pena impegnarsi, sono capaci di grande intraprendenza e determinazione. È nel 1963 che la popolarità dei Beatles esplode e diventa un fenomeno non solo musicale ma anche di costume. I concerti, le apparizioni televisive, i giornali che ne riconoscono la bravura, l’esibizione davanti alla regina sono successi che si susseguono veloci. Gli adolescenti sono conquistati dalla loro musica e dalla loro immagine, così nuova e particolare. I capelli a caschetto, gli stivaletti neri, le giacche abbottonate diventano must generazionali e le ragazze che li adorano e li inseguono urlano ai loro concerti tanto da coprire il suono della musica.


Nel 1965 i Beatles diventano Membri dell'Ordine dell'Impero Britannico. Lennon commenta che in fondo, a differenza di molti che avevano ricevuto il titolo per atti di eroismo in guerra, cioè per aver ucciso della gente, almeno i Beatles se l’erano meritato per avere fatto divertire la gente. Idealismo e senso di giustizia sono caratteristiche molto radicate nell’animo bilancino di John. E ancora più forte è la sua presa di posizione quando nel 1969 restituisce alla Regina quella medaglia per protestare contro la posizione presa dal Regno Unito nel Biafra e l’appoggio agli USA nella guerra del Vietnam.

Intanto la vita di John Lennon e dei Beatles si intreccia sempre più con quella della loro generazione: dal modo di vestire a quello di pensare, dai capelli lunghi alla sensibilità verso i temi politici e sociali, dalla musica d’avanguardia all’opposizione alla guerra, dalla liberazione sessuale ai diritti per i neri e le donne. Nel ’66 la sua canzone All you need is love diventa l’inno dei figli dei fiori.

Nel 1968 Lennon fa un incontro molto importante. In una galleria d’arte conosce Yoko Ono, artista d’avanguardia che avrà una grande influenza sulla sua vita. Forse John aveva bisogno della forza di Yoko, forse l’epoca dei Beatles stava comunque finendo, di fatto l’incontro con questa donna coincide con una svolta nella sua vita.

La sua lotta contro le guerre, la sua avversione per il capitalismo diventano ancora più intensi. Con un linguaggio che mescola provocazione e arte John e Yoko si fanno fotografare nudi per la copertina di un disco, organizzarono dei bed-in, cioè incontri con i giornalisti che avvengono nelle camere da letto degli hotel in cui la coppia riceve restando in pigiama, per parlare della pace. Certo l’influenza di Yoko e del suo modo di concepire l’arte è evidente ma anche John, proprio in quanto Bilancia ha un senso molto spiccato dell’immagine e della performance. Forse si potrebbe ancora sottolineare che per le Bilancia il rapporto di coppia è molto sentito, anche come sostegno a una certa fragilità del carattere. Ma Lennon non fu mai fragile nelle sue convinzioni e pagò di persona per la sua coerenza: più volte tentarono di espellerlo dagli USA, era spiato dall’FBI…

Lennon muore assassinato l’8 dicembre 1980 da un sedicente fan.

A noi piace ricordarlo per il suo pacifismo convinto, per i suoi sogni e per le sue canzoni come la bellissima Imagine.


“Immagina che non ci sia il Paradiso
prova, è facile
Nessun inferno sotto i piedi
Sopra di noi solo il Cielo
Immagina che la gente
viva al presente... 

Immagina che non ci siano paesi
non è difficile
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace...

Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno
"






SETTEMBRE 2012

Come con poche note si scrivono infinite musiche…


Alle volte mi capita di pensare a come i compositori di musica siano ancora in grado di scrivere nuovi pezzi nonostante brani, arie, opere e canzoni siano state codificate in grande quantità nel tempo. Eppure con quei piccoli sette simboli neri, chiamati note, disposti in vario modo sul pentagramma continuano a nascere nuovi affascinanti insiemi di suoni che deliziano le nostre orecchie e coinvolgono i nostri cuori. Così anche i Pianeti, nel loro apparente cammino nel cielo, a causa della diversa velocità con cui percorrono il cerchio dello Zodiaco, disegnano sempre configurazioni diverse nel cielo. Ognuno di essi viene a trovarsi ora vicino e ora lontano da un altro che a sua volta si posizionerà a diversa distanza da un altro ancora… E i loro piccoli simboli tracciati sulla Carta del Cielo producono sempre nuovi caratteri, nuovi talenti, nuove impronte per individui nuovi, che sono nati poco fa, che nascono adesso, che nasceranno tra poco.


Il segno della Vergine raffigurato nella cappella dello Zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

Sulla Carta del Cielo le distanze tra i pianeti sono misurabili in gradi e determinano influenze reciproche più o meno interessanti. In particolare alcune distanze in gradi vengono considerate significative e costituiscono i cosiddetti Aspetti. Gli Aspetti che vengono interpretati sono essenzialmente cinque: la Congiunzione (quando due o più pianeti sono vicini tra loro), l’Opposizione (quando due pianeti si trovano alla distanza di circa 180 gradi), la Quadratura (90 gradi), il Trigono (120 gradi) e il Sestile (60 gradi). Questi Aspetti sono tanto più significativi quanto più le distanze elencate risultano esatte mentre la loro influenza di affievolisce man mano che il numero dei gradi si differenzia da quelli definiti. Normalmente viene considerato uno scarto massimo di cinque o sei gradi dopo di che l’aspetto perde di valore.

Che significato hanno questi Aspetti? Alcuni vengono considerati armonici, perché determinano un influenzamento reciproco positivo dei pianeti coinvolti, altri sono invece interpretati come disarmonici, in questo caso la natura dei due pianeti tenderà a entrare in conflitto ostacolando gli influssi positivi fino ad annullarli. Sono considerati Aspetti armonici il trigono ed il sestile e disarmonici la Quadratura e, anche se in misura minore, l’Opposizione. C’è però da dire che anche in questi casi non è sempre necessariamente tutto negativo. Possono esserci Aspetti che creando delle tensioni e delle contraddizioni regalano anche lo stimolo a superarle. Di solito il soggetto che ha in sé queste contraddizioni avrà un carattere meno tranquillo di chi è invece caratterizzato da soli aspetti armonici. Un caso un po’ a parte è rappresentato dalla Congiunzione, in questo caso infatti l’armonia o la disarmonia vengono date soprattutto dalla natura stessa dei due pianeti in questione e anche da altri elementi presenti nel tema. Esempio: Marte e Plutone congiunti daranno forza e ostinazione, se Venere e Saturno sono vicini lo slancio affettivo sarà meno impulsivo o addirittura inibito…

Esistono anche pianeti che vengono a trovarsi completamente isolati dagli altri, senza nessun Aspetto, in questo caso leggeremo il loro campo d’azione, ma anche il Segno Zodiacale in cui vengono a trovarsi e così pure la Casa che abitano, come settori della vita un po’ separati da tutto il resto. Ci possono essere anche casi in cui più pianeti si trovano vicini, costituendo quello che viene chiamato un Ammasso. In questo caso le influenze dei vari pianeti interferiscono l’una con l’altra in modo spesso disordinato e impediscono il fluire dell’energia in modo armonico. Posso anche caricare di grande importanza un singolo settore della vita, scompensando gli altri.

Oltre ai rapporti tra i pianeti vengono considerati interessanti anche gli Aspetti che essi creano con gli altri punti sensibili del tema di nascita: l’Ascendente, il Discendente, il Medium Coeli e l’Imum Coeli.

La trattazione di tutte queste reciproche influenze può sembrare un po’ complessa e di difficile interpretazione, in realtà una volta capita la logica generale, il disegno che i pianeti tracciano diventa espressivo di per sé, una specie di ragnatela sottile i cui fili diventano percorsi precisi e significativi. E la lettura diventa appassionante come suonare una musica sconosciuta leggendo le note sul pentagramma.


Verso la fine dell’Estate


Vergine: Anche se spesso hai lasciato prevalere l’insicurezza e il timore che non tutto fosse veramente a posto come vorresti, settembre ti regalerà lo stupore di accorgerti della tua forza e della tua ricchezza interiore e di quanto queste possano essere messe in gioco.

Bilancia: È la ricerca dell’essenza delle cose ciò che ti aspetta in questo mese, sia per quanto riguarda le cose del passato sia per le molte novità che si affacciano all’orizzonte.

Scorpione: Ti sentirai forte, pieno di energie e di grinta ma sarà anche molto sollecitata la sfera emotiva. Scegli con attenzione dove impiegare le tue forze.

Sagittario: Gli astri ti costringono a rallentare i tuoi ritmi e i tuoi mille impegni per guardare nel cuore degli altri e nel tuo.

Capricorno: Sei alla conclusione di un ciclo, è un momento di bilancio ma è sconsigliato indugiare troppo a pensare al passato.

Acquario: Un atteggiamento un po’ cauto e riservato lascia spazio a un nuovo ottimismo. Sei quasi tra due fuochi, da un lato il bisogno di fare il punto della situazione, dall’altro una gran voglia di buttarti, senza tanto pensare, in nuovi progetti.

Pesci: Attenzione alla dipendenza dagli altri in un momento in cui la fantasia tende a essere molto preponderante. Sogni e sentimenti tendono a prendere il sopravvento.

Ariete: Nervosismo, bisogno di raggiungere risultati concreti in breve tempo ma gli astri ti consigliano cautela.

Toro: Viene sollecitata la sfera della creatività e delle cose più profonde. Potrebbe delinearsi un cambiamento importante nella tua vita.

Gemelli: Occasioni fortunate, ottimismo e, contrariamente al solito, anche un po’ di saggezza…

Cancro: Il periodo faticoso sta decisamente finendo e si aprono nuovi orizzonti.

Leone: Hai voglia di fare tante cose, forse anche per sfuggire alla routine a cui non vuoi tornare dopo le vacanze. Guarda con lucidità quello che stai facendo.


Un personaggio della Vergine:
Agatha Christie


Difficile resistere alla tentazione di mettere in parallelo i due segni governati da Mercurio (i Gemelli e la Vergine) approfittando di due grandissimi scrittori di gialli e inventori di personaggi che sono rimasti nell’immaginario collettivo. Parliamo di Conan Doyle e Agatha Christie e soprattutto degli investigatori Sherlock Holmes ed Hercule Poirot. Il ritratto di Sir Conan Doyle è stato presentato nella puntata di giugno e vedremo ora quello della signora del giallo, Agatha Christie. Agatha Mary Clarissa Miller nasce il 15 settembre 1890 a Torquay nel Regno Unito. Appassionata di musica e di viaggi sposerà il colonnello Arcibald Christie da cui avrà anche una figlia, Rosalind, e con il cui cognome diventerà famosa.


Durante la prima guerra mondiale, Agatha lavora presso l'ospedale di Torquay e proprio qui, impara molte cose sugli effetti dei medicinali e dei veleni e, leggendo i libri che i degenti lasciano in ospedale, si appassiona alle storie di avventure e di investigazione. Decide di creare un suo personaggio, abile nelle indagini quanto Sherlock Holmes ma con un’altra forma mentis e un altro aspetto. Così nasce Hercule Poirot, il buffo omino belga dalla testa d’uovo, dai sofisticati e curatissimi baffi all’insù e dalle straordinarie “celluline grigie”. Questo omino, vedremo più avanti, sembra quasi una trasposizione, velata di sottile umorismo, di un tipico carattere virginiano. Anche Poirot sarà spesso accompagnato nel suo lavoro da un amico, il capitano Hastings, che lo stimola a raccontare al lettore lo svolgersi delle indagini, gli interrogativi, le acute deduzioni, ma Hastings non è un vero alter ego di Poirot come il dottor Watson è di Holmes, sottolineando una prima differenza tra mondo della Vergine e quello dei Gemelli.  Inoltre, nei romanzi di Agatha, i personaggi hanno sempre una forte caratterizzazione e un loro “spessore”, una loro realtà, così come le descrizioni dei luoghi e degli ambienti sono attente e partecipi e questo è una nota molto virginiana. Le trame e la suspence dei racconti sono legate all’ambiente, alla psicologia e alle relazioni tra i personaggi, mentre Conan Doyle punta più sull’avventura e sull’azione.

Poirot non è l’unico personaggio di Agatha Christie, c’è anche Miss Marple, l’anziana simpatica signora che a dispetto della sua immagine fragile e apparentemente “svaporata” conduce le sue indagini con acume e audacia. C’è Mr Parker Pyne con la sua incredibile agenzia che risolve i casi di infelicità. C’è il misterioso signor Harley Quin, strana presenza, a cavallo tra questa dimensione e un’altra, che si materializza improvvisamente in aiuto del vecchio signor Satterthwaite, pigro ma acuto osservatore, aiutandolo a dipanare casi apparentemente irrisolvibili, mostrandogli di volta in volta come cogliere la vera essenza delle situazioni… Sono personaggi insoliti e particolari molto affini all’immaginario del Segno della Vergine, che mescolano a una dose di humour, la logica deduttiva apparentemente ferrea ma non priva di aperture fantastiche e profonde, sia per l’indagine nell’intimità del cuore umano sia per lo sguardo su altre dimensioni.


Nella vita di Agatha Christie c’è anche un momento difficile, quando sembra quasi che la vita e la trama dei suoi gialli si fondano l’una con gli altri. Le muore la madre e il marito l’abbandona. Agatha scompare. La cercano dappertutto e la trovano in un paese dell’Inghilterra settentrionale in preda a un’amnesia. È in un albergo sotto falso nome… quello dell’amante del marito. Qualcuno pensa addirittura che si tratti di una messa in scena per fare accusare il colonnello Christie di uxoricidio e occultamento di cadavere... Seguono due o tre anni di depressione, in cui anche i suoi libri hanno poco successo. Poi un viaggio in treno verso Bagdad le regala l’ispirazione per un nuovo libro, Assassinio sull’Orient Express e un nuovo amore, per Max Mallowan, l’archeologo, che sposerà nel 1930. È dedicato a lui il suo famoso aforisma: "un archeologo è il miglior marito che una donna possa avere: più lei invecchia, più lui ne è attratto".

Agatha muore nel 1976, pochi mesi dopo aver pubblicato l’ultimo romanzo, Sipario, in cui fa morire il personaggio che più l’ha resa famosa: Hercule Poirot.

Ma torniamo ancora a Hercule Poirot, personaggio simbolo e anche ottimo umoristico interprete di molti tratti tipici del carattere dei nati sotto il segno della Vergine. Veste in modo perfetto e nitido, porta in tasca uno specchietto per ritoccarsi all’occorrenza l’arricciatura dei baffi e con i suoi occhi da gatto osserva ogni cosa con grande perspicacia. Ma l’aspetto buffo nasconde una mente di prim’ordine, agile, dinamica e logica, che nell’inspiegabile coglie una sfida che non può non accettare e vincere. Le sue capacità di analisi ed elaborazione sono ottime, l’osservazione e la cura dei dettagli sono quasi maniacali, ma lo spirito del ricercatore della verità è genuino. I suoi sentimenti sono riservati e delicati. Prende a cuore fino in fondo la situazione delle persone a cui vuole bene e porta a termine i suoi impegni arrivando a finali impeccabili in cui tutte le tessere del mosaico hanno la loro spiegazione e tornano al loro posto.

Naturalmente non tutti i Vergine hanno la capacità di rimettere ogni cosa in ordine, ma diciamo che piacerebbe loro davvero tanto…






AGOSTO 2012

Io sono qui



Nel disegno di un tema di nascita, sul cerchio in cui compaiono nell’ordine i 12 Segni dello Zodiaco, vengono segnati quattro punti fondamentali: l’Ascendente (ASC), il Discendente (DSC), il Medium Coeli (MC) e l’Imum Coeli (IC). Questi punti sono uniti a due a due da una linea, in modo da tracciare un incrocio al centro del tema stesso. L’intersecarsi delle due linee può avere angolature diverse a seconda del tempo di nascita. Si incontreranno perpendicolarmente tracciando una croce agli equinozi e disegneranno invece una “X” man mano ci si allontana da essi. Vediamo ora il significato di questi quattro punti.

L’Ascendente è il segno che ascende, che appare a Est, all’orizzonte al momento della nascita. Il Discendente è il suo opposto, il Segno che discende, cioè che in quel momento si trova ad Ovest, sull’orizzonte. Il Medium Coeli corrisponde allo Zenit, il punto più alto del cielo in cui si trova il Sole al mezzogiorno del giorno di nascita. L’Imum Coeli è l’opposto, è il Nadir, il punto in cui si trova il Sole a mezzanotte.

Così chi nasce all’alba avrà il Sole in corrispondenza con l’Ascendente e chi nasce al tramonto con il Discendente, chi nasce a mezzogiorno avrà il sole al Medium Coeli e chi a mezzanotte all’Imum Coeli. Nelle altre ore del giorno il Sole verrà a trovarsi negli spazi intermedi tra questi quattro punti fondamentali.

Questi quattro punti rappresentano il giorno terrestre ma anche il luogo in cui avviene la nascita del soggetto in questione. Essi delineano i quattro punti cardinali, le quattro direzioni e disegnano un simbolo di grande rilevanza nella cultura dei Popoli naturali. L’incrocio dei due assi stabilisce il punto, nello spazio immenso, in cui il soggetto viene a trovarsi e da cui inizia il suo cammino nella vita, la sua avventura in questa dimensione, influenzato, protetto, stimolato dalle stelle e soprattutto dai corpi celesti più vicini.


La linea ASC/DISC divide in due parti il cerchio dello zodiaco e rappresenta l’orizzonte del luogo di nascita. La parte superiore è il cielo di giorno, in cui si specchia la parte evidente, manifesta del soggetto, è il lato chiaro e solare. La zona inferiore è il cielo di notte in cui si intravvede la parte nascosta, non espressa, è il lato oscuro e misterioso.

A causa della rotazione terrestre ogni corpo celeste si trova a compiere giornalmente un apparente movimento rotatorio intorno alla Terra e a seconda dell’ora verrà a trovarsi nella zona diurna o in quella notturna e la sua posizione renderà visibile quali caratteristiche del soggetto tenderanno ad esprimersi e a realizzarsi e quali invece resteranno in ombra. Ogni due ore circa un nuovo segno viene a trovarsi all’ascendente creando sfaccettature sempre nuove e diversificando tra loro i nati nello stesso giorno.

Ognuno di questi quattro punti ha un suo specifico significato simbolico. L’Ascendente influenza l’aspetto fisico, il modo in cui l’individuo si apre alla vita, il comportamento, il modo di affrontare le varie situazioni che si presentano, la sua voglia di esistere. Il Discendente è l’importanza che viene data al rapporto con l’altro e con gli altri. Il Medium Coeli è la manifestazione di sé, la realizzazione delle proprie potenzialità, dei propri progetti, del proprio lavoro. L’Imum Coeli è ciò che è nascosto, le radici profonde dell’essere, ciò che non è manifesto o non riesce ad esprimersi.

Ed il soggetto che si trova al centro di questo disegno, come l’uomo vitruviano di Leonardo, si guarda intorno per conoscere il cielo che lo circonda e così conosce se stesso.




Consigli un po’ pazzi per le vacanze


Leone: Non sei obbligato ad essere sempre al top. Lascia la corona e lo scettro sul comodino e vai in giro a scoprire il mondo.

Vergine: Non è il momento di fare i timidi né di rimuginare sulle vecchie cose: senti il sole sulla pelle e gioca!

Bilancia: Lo sai benissimo che quel conta non è l’apparenza, manifestati per quel che sei davvero.

Scorpione: Se non riesci a mettere a fuoco ciò che c’è all’orizzonte prova a guardare che cosa hai nel cuore.

Sagittario: Immagina questo tempo come un grande prato in cui puoi correre libero.

Capricorno: Il “qui ed ora” si rivela più interessante delle aspettative. Vivilo.

Acquario: Lascia spazio ad un po’ di follia e… condividila con gli amici.

Pesci: Le cose a cui dai tanta importanza potrebbero, in realtà, non essere così fondamentali… Take it easy!

Ariete: Dai spazio all’ozio e alla tenerezza. Il mondo è bellissimo anche guardato stando sull’amaca ad ascoltare il vento.

Toro: Dai corpo alla tua capacità di trovare sempre soluzioni pratiche ed efficaci in ogni campo della vita. Anche in questo c’è una grande poesia.

Gemelli: In fondo il passato potrebbe essere solo un sogno, lascia entrare l’aria nuova.

Cancro: Le tue speranze sono tanto più grandi del piccolo mondo in cui a volte ti chiudi. Apri la porta all’inaspettato.


Un personaggio del Leone: Amelia Earhart



Volontà ferma, consapevolezza delle proprie capacità, ambizione, fierezza, coraggio, bisogno di apparire e di compiere grandi imprese, queste sono alcune delle caratteristiche del Segno del Leone e chi può rappresentarle tanto bene se non Amelia Earhart, Lady Lindy, come venne soprannominata la bionda, bellissima aviatrice vissuta negli anni trenta? Amelia era nata il 24 luglio 1897 ad Atchinson, nel Kansas, studiò da infermiera e durante la prima guerra mondiale prestò servizio in un ospedale militare in Canada. Fu nel 1920 che per la prima volta salì su un aereo. Doveva essere solo un giro turistico, in compagnia del padre, un volo di circa dieci minuti ma da quel momento cominciò la sua passione per il volo. Decise di imparare a pilotare, prese lezioni di volo e già l’anno seguente aveva un biplano suo, acquistato con l’aiuto della madre. Così cominciò l’avventura di questa donna che fece del volo la sua vita, della conquista dei record una passione.

Fu la prima, dopo Lindbergh, a compiere la trasvolata dell’Atlantico e così si guadagnò il soprannome di Lady Lindy, fu la prima donna ad attraversare in volo gli USA, il primo aviatore ad attraversare il Pacifico. Morirà nel 1937 mentre tenta di compiere il giro del mondo in aereo.

Di lei restano le fotografie a documentare l’avventura di una donna che cercava di fare ciò che han detto che non poteva essere fatto, che amava le sfide e che da vera leonessa affermava che la cosa più difficile è la decisione iniziale di agire, il resto è solo tenacia. Le paure sono tigri di carta.


Una buona dose di idealismo, la capacità di affermazione e di indirizzare le proprie energie in progetti che siano riconosciuti importanti sono altri tratti tipicamente leonini che prendono forma nelle imprese di Amelia. Ma sicuramente ciò che più colpisce e che ha fatto di lei anche un’eroina raccontata da libri e film, è la passione e la libertà che si esprimono nel volo. E il suo coraggio. Il coraggio è il prezzo che la vita esige per l’assegnazione della pace, affermava Amelia. Ed anche:

Si può realizzare qualsiasi cosa si decida di fare. Si può agire per cambiare e controllare la vita. E il percorso che si compie è la vera ricompensa.

È bello concludere con parole forse non dette direttamente da lei ma dal personaggio del film "Amelia" di Mira Nair, in cui l’aviatrice è interpretata da Hilary Swank: “Tutti noi abbiamo degli oceani da attraversare, finché abbiamo il coraggio di farlo... è incoscienza? Forse... ma qual è quel sogno che si fa dei limiti?”





LUGLIO 2012

Mercurio e Plutone: vicino e lontano


Con questa puntata concludiamo i ritratti dei pianeti, dei loro significati mitologici e dei loro influssi, parlando di due corpi celesti lontanissimi tra loro, Mercurio e Plutone. Mercurio, il più vicino al Sole, compie il suo viaggio nello Zodiaco in soli dodici mesi, Plutone al contrario impiega ben duecentocinquant’anni per visitare tutti e dodici i Segni. Questi due pianeti sono lontani nello spazio e anche nel significato. Mentre Mercurio, il veloce messaggero degli dei, ci parlerà di leggerezza, comunicazione e scambio, quindi di tutto ciò che avvicina, Plutone, dio degli Inferi, presiederà a tutto ciò che è invece profondo, nascosto e lontano.


Eppure questi dei così diversi sono, nella mitologia, strettamente legati. È proprio Mercurio ad accompagnare le anime nel regno dell’aldilà, al cospetto di Plutone ed è proprio a Mercurio, e solo a lui, che il dio degli Inferi mostra il suo volto, normalmente sempre coperto da una maschera, probabilmente a significare che alla luce dell’intelligenza anche le cose più profonde e oscure si possono guardare senza timore.

Mercurio rappresenta dunque l’intelligenza e tutte le sue qualità. Come il metallo liquido di cui porta il nome, è la fluidità, il movimento e l’adattabilità, ma è anche la velocità, la tranquillità nei momenti difficili, le idee luminose che risolvono le situazioni, il “take it easy”, la capacità di dialogare con chiunque sapendo trovare le parole adatte. Mercurio è il linguaggio come mezzo di scambio e conoscenza. Simbolicamente correlato a Ermete Trismegisto, che insegnò agli uomini l’alfabeto, la matematica, la misurazione e l’arte divinatoria, Mercurio rappresenta tutto questo. Qualcuno lo ha definito il dio più simpatico di tutto l’Olimpo. Protettore dei mercanti, dei ladri ma soprattutto dei viandanti porta con sé la freschezza dell’adolescenza, la spontaneità di chi trova naturale aiutare gli altri, la simpatia di chi sa agire con partecipazione senza farsi travolgere mai dagli eventi.


Il segno del Cancro raffigurato nella cappella dello Zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

Tanto Mercurio è luminoso e semplice, quanto Plutone è tenebroso, oscuro e complesso. Sovrano del Regno delle Ombre, notturno, profondo, nascosto, ancestrale, distruttivo, potente rappresenta il lato oscuro dell’anima, il pozzo dove finiscono le cose rifiutate o inconfessabili ma, contemporaneamente, anche la ricchezza nascosta, i propri talenti, la capacità di rinascere. Etimologicamente il nome significa il ricco e sottolinea proprio questo aspetto di Plutone: la forza interiore, le potenzialità non ancora espresse, la spinta al cambiamento e anche un profondo senso di giustizia. Alcuni autori lo paragonano allo stadio della nigredo alchemica e fanno corrispondere questo pianeta all’idea di un viaggio interiore.

La posizione di questi due pianeti nella carta del cielo risulta particolare. Se Mercurio si troverà sempre o nello stesso segno del Sole o in quello vicino, Plutone, lentissimo, si fermerà in ogni segno più di vent’anni.

Ora vediamo come i vari Segni accolgono i due Pianeti e quali delle loro caratteristiche vengono esaltate.

Mercurio in Ariete esalterà il senso dell’umorismo, l’intuito, la combattività e l’irrequietezza, in Toro darà cocciutaggine, amore per l’arte, capacità di costruire, in Gemelli regalerà intelligenza pronta, inventiva, fluidità di eloquio, astuzia, in Cancro darà intuito, immaginazione, memoria e un po’ di infantilismo, in Leone porterà allegria, ottimismo, amore per i grandi discorsi, immaturità. In Vergine donerà praticità, curiosità, umorismo e a volte timidezza, in Bilancia astrazione, tolleranza, lucidità nelle valutazioni, pignoleria, in Scorpione acuirà le capacità dialettiche, l’intuizione, la creatività e lo spirito vendicativo. In Sagittario accentuerà l’ingenuità e la mancanza di ironia alimentando però vedute di ampio respiro, in Capricorno al contrario accentuerà il gusto per il particolare, il metodo, l'analisi e un po’ di pedanteria, in Acquario solleticherà il gusto per l’eccentrico, le novità, l’inventiva talvolta a scapito del calore umano, infine in Pesci, Mercurio porterà grande intuizione, partecipazione alla condizione degli altri condita con un po’ di sventatezza.

Vediamo ora come muta il volto di Plutone quando viene a trovarsi nei diversi segni. In Ariete sarà fonte di rapidi impulsi, aggressività, scarsità di inibizioni e desiderio di potere, in Toro di grande passionalità, di amore per i piaceri e il successo, in Gemelli di profonde capacità di indagine, di critica ma spesso legate a una certa inquietudine e al desiderio di autoaffermazione. In Cancro, Plutone accentuerà le doti intuitive, l’amore per le tradizioni, la ricerca del piacere, mentre in Leone porterà un profondo senso della giustizia, una grande vitalità e il desiderio di rinnovamento, talvolta venato da un eccesso di fiducia nelle proprie possibilità. In Vergine Plutone porterà ai ripensamenti, alla moderazione, all’amore per la ricerca scientifica. In Bilancia tornerà a proiettare la creatività verso il futuro, tendenza che si accentuerà ancora di più in Scorpione dove le idee tenderanno a prendere forma e concretizzarsi, per poi sfociare, con la posizione in Sagittario, in nuove ricerche e scoperte, capaci di modificare sostanzialmente la situazione generale. In Capricorno con fermezza, rigore e grande ingegnosità saranno rivisitate le conquiste della generazione precedente, in Acquario porterà un nuovo periodo di intensa creatività e in Pesci, Plutone esprimerà il suo animo rivoluzionario, creando probabili nuovi scenari.



Previsioni per il mese di luglio


Ariete: È il momento di verificare alcune cose che dai per scontate. Si sta aprendo un nuovo orizzonte.

Toro: Sei alla ricerca di qualcosa di nuovo, un nuovo progetto, una nuova idea, un nuovo aspetto della questione.

Gemelli: Ottimismo, fascino… Solo qualche nuvola nel cielo azzurro. L’ironia è un’alleata preziosa per disinnescare i contrattempi.

Cancro: Finalmente l’orizzonte si tinge di rosa, è l’alba di un nuovo periodo, più sereno e leggero.

Leone: Hai tutta la lucidità per analizzare quali sono i tuoi punti di forza ma… concediti qualche debolezza.

Vergine: Voglia di sognare e voglia di cambiare. Hai tutte le carte per poterlo fare, non lasciarti frenare dal perfezionismo.

Bilancia: Sei attento e riflessivo in questo periodo. Lascia ogni tanto da parte le riflessioni e gioca.

Scorpione: Stranamente prudente. Ci sono cose a cui tieni molto e temi che il tuo solito modo di fare possa rovinarle...

Sagittario: Forse non ci credi ancora ma è il momento di recuperare l’ottimismo e la voglia di tentare.

Capricorno: Senti dentro di te una grande energia che ha bisogno di concretizzarsi in azione. Concediti qualche spazio di dolcezza.

Acquario: Tanti interrogativi si affacciano. Un po’ di dubbi ma… non ossessionarti e lascia che le novità ridisegnino il tuo mondo.

Pesci: Si affaccia un periodo molto favorevole, intuizioni, sogni da realizzare, creatività.


Un personaggio del cancro: Nikola Tesla


Ecco un altro scienziato straordinario nella galleria dei nostri ritratti zodiacali: Nikola Tesla. Fisico, inventore, ingegnere di incredibile talento, Tesla ha dato un enorme contributo con i suoi studi e le sue scoperte in diversi settori delle scienze applicate. Dalle onde radio all’elettromagnetismo, dalla corrente alternata alle basi dell’ingegneria elettrica, dalla radioattività ai raggi cosmici, dalle correnti telluriche alla robotica, alla registrazione di segnali extraterrestri, sono molti i campi in cui le sue scoperte e invenzioni hanno avuto grande rilevanza.


Pochi invece sono stati i riconoscimenti ufficiali, e anzi il suo lavoro è stato spesso misconosciuto per l’originalità delle sue teorie e le sue affermazioni spesso fuori dagli schemi. Soprattutto nell’ultima parte della sua vita, i suoi detrattori riuscirono a etichettarlo come scienziato pazzo. Ma forse proprio per questo egli divenne un eroe nell’immaginario popolare e la sua fama quasi leggendaria. Tesla è il simbolo della scienza misconosciuta, quella non accettata dalla cultura ufficiale. Libri, fumetti, film e videogiochi citano le sue opere nella loro accezione fantascientifica. Contatti con alieni, astronavi, viaggi nel tempo sono temi legati alla sua figura.

Nikola Tesla nasce il 10 luglio 1856 a Smiljan in Croazia, sotto il segno del Cancro. Il padre è un prete serbo ortodosso, la madre, praticamente analfabeta, è dotata di una prodigiosa memoria e di una stupefacente abilità nell’inventare oggetti di uso quotidiano. Forse Nikola eredita da lei queste doti, alle quali aggiunge una forma di ispirazione che gli permette di visualizzare i progetti e le idee che si formano nella sua mente, senza doverli necessariamente trasferire sulla carta come disegni e progetti. Il rapporto intenso con la madre e questa forte componente immaginativa già parlano chiaramente della sua natura cancerina. Piuttosto delicato di salute, soprattutto nei primi anni della sua vita, Nikola legge moltissimo e grazie alla sua eccezionale memoria riesce ad acquisire moltissimi studi, informazioni e teorie. Nonostante per varie vicissitudini non consegua la laurea, del resto è tipico del suo segno non badare molto alla forma e ai riconoscimenti ufficiali, approfondisce a livello universitario i suoi studi in ingegneria, fisica e matematica. Si sposta prima a Budapest, poi a Parigi e infine nel 1884, negli USA, dove si fermerà per il resto della sua vita.

Inventore della comunicazione senza fili, attribuita ufficialmente a Guglielmo Marconi, impegnato a lungo nella cosiddetta guerra delle correnti contro Thomas Edison, Tesla dimostra tutta la tenacia e la concentrazione tipiche del suo segno. Rifiuta il premio Nobel quando gli viene proposto di condividerlo con Edison. E continua sempre nei suoi studi ed esperimenti, incurante sia della fama che delle critiche che gli procurano. Contesta coraggiosamente la teoria della relatività di Einstein affermando che essa ha un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte a errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re. In particolare sostiene che lo spazio non può essere curvo per il semplice fatto che esso non può avere proprietà.


Tra i suoi studi più straordinari, che possiamo attribuire alle intuizioni di un geniale nativo del Cancro, si può citare l'idea di creare un “muro di luce”, ottenuto manipolando le onde elettromagnetiche, in grado di alterare a piacimento il tempo, la gravità e la materia e che renderebbe possibili gli aerei antigravità, il teletrasporto e i viaggi nel tempo. E ancora la macchina per fotografare il pensiero, ipotizzando che ogni pensiero formandosi crei un’immagine sulla retina, e che sia possibile registrare con un apposito dispositivo l'impulso elettrico di questa trasmissione neurale. La registrazione verrebbe poi rielaborata da una sorta di nervo ottico artificiale che ne consentirebbe la visualizzazione su uno schermo. Citiamo ancora il Teslascopio, una radio progettata per comunicare con forme di vita aliena.

Sostanzialmente contro le guerre si adoperò sempre per ridurre le distanze tra gli uomini, con le sue invenzioni nel campo della comunicazione, della trasmissione, dei trasporti di energia e di dati e si spinse fino a predire che un giorno l'uomo connetterà il suo apparato con i moti originari dell'universo... e le vere forze che spingono i pianeti sulle loro orbite e li fanno ruotare spingeranno i suoi macchinari.

Spesso i nati sotto il segno del Cancro hanno una personalità stravagante e in questo Tesla non faceva eccezione. Celibe, sosteneva che il suo scarso interesse per il sesso rafforzasse le sue doti scientifiche, anche se aveva amici, tra cui il famoso scrittore Mark Twain, era un solitario e si dice che al ristorante si facesse sempre riservare un tavolo in disparte. Si dice inoltre di lui che non sopportasse di posare per i ritratti e che fosse un igienista, in un momento in cui questa caratteristica era considerata una vera stramberia. Ed è ancora una caratteristica cancerina lo scarso interesse per il denaro e in questo Tesla si distinse, donando quasi tutti i suoi diritti d’autore o stracciando un contratto che lo avrebbe reso miliardario sostanzialmente per ragioni idealistiche. Alla sua morte lasciò solo debiti. Gli eredi dovettero lottare per avere le sue carte e i suoi oggetti personali che in parte però risultarono comunque mancanti.

Ci piace sottolineare anche la delicatezza del suo animo nei confronti degli animali. Si racconta del suo sorriso davanti a una cucciolata di gattini e di come ordinasse i semi per nutrire gli uccelli del Central Park. C’è un aneddoto a proposito dell’amicizia che Tesla strinse, nell’ultimo periodo della sua vita, con un piccione bianco che lo visitava quotidianamente nella sua stanza al New Yorker Hotel. Il giorno che il piccione si ammalò lui tentò in ogni modo di curarlo, purtroppo senza successo. Il piccione bianco morì tra le braccia di Tesla e lui, sostanzialmente ateo, affermò di avere visto una luce chiara uscire dai suoi occhi così intensa che nemmeno lui sarebbe riuscito, con le sue apparecchiature, a produrne una altrettanto luminosa.





GIUGNO 2012

Urano e Nettuno: fantascienza e fantasy


Con il binomio Urano e Nettuno entriamo nel mondo dei pianeti lenti, che completano il loro viaggio intorno allo Zodiaco in un tempo che comprende l’intera vita di un uomo, nel caso di Urano, con i suoi 84 anni circa, o addirittura la supera come nel caso di Nettuno, con i suoi ben 164 anni. Urano, Nettuno e, vedremo in seguito, anche Plutone vengono chiamati “pianeti generazionali” perché la loro posizione all’interno di un segno caratterizza non più il singolo ma un’intera generazione. Inoltre, parlando di questi pianeti, andiamo oltre i sette riconosciuti dall’Astrologia classica, in quanto sono stati scoperti (o riscoperti) in un tempo relativamente recente.


Il segno dei Gemelli raffigurato nella cappella dello Zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

Il loro significato simbolico è comunque molto pregnante e in stretta analogia con i fermenti del tempo in cui sono stati scoperti, con le idee e l’atmosfera di quei momenti. Nel mondo magico dei simboli questo fatto è molto significativo.

Urano viene scoperto nel 1781, in un momento in cui, con l’avvento della rivoluzione industriale, la tecnologia assumeva una grandissima importanza, e simbolicamente è correlato con tutto ciò che è moderno, nuovo e originale. Il nome del pianeta viene preso dal dio greco che si identifica con il Cielo che ricopre la Terra e continuamente la feconda. Un altro mito parla di Urano come il primo re degli Atlanti: re profondo conoscitore dell’Astrologia e dell’Astronomia, insegna agli uomini e li porta a vivere nella pace e nella conoscenza. Urano simboleggia l’oggi e il futuro, il mondo attuale e quello che verrà e soprattutto gli ideali di libertà, fratellanza e progresso. Urano è l’energia del Cosmo che dà la forza di rompere gli schemi precostituiti, di superare le situazioni stagnanti e di cambiare rotta. Urano simboleggia tutto ciò che è originale, rivoluzionario e nuovo. Urano è anche insofferenza alle regole e anticonformismo. È correlato con il segno dell’Acquario.

Nettuno viene scoperto nel 1846, in un momento di grandi fermenti idealistici e romantici. Verrà identificato con il mare profondo, l’acqua, le emozioni, l’indeterminato, il fluttuante, la magia.

Secondo la mitologia greca Poseidone, il dio analogo al latino Nettuno, è il re dei mari, volubile in amore, facile alle metamorfosi; senza molto senso della misura, inonda la terra se viene ostacolato nei suoi desideri. Tanto grandi possono essere i suoi slanci generosi quanto alle volte può essere rinunciatario. Come nell’ideale romantico, Nettuno è il pianeta dei santi e dei pazzi. Sensibile, creativo, esagerato, vulnerabile. A volte genera poca chiarezza a volte regala le intuizioni più lucide e profonde. Tanto può perdersi nell’autocommiserazione quanto può spingere potentemente verso la spiritualità. Nettuno è correlato con il segno dei Pesci.

Vediamo ora come gli influssi di questi due pianeti possono modificarsi a seconda della loro posizione nei diversi Segni dello Zodiaco.


Poseidone

Urano in Ariete regalerà tempismo, ottimi riflessi, capacità di decisione e amore per la libertà, in Toro darà obiettivi concreti, capacità di sintesi, cocciutaggine, in Gemelli comporterà rapide capacità di adattamento e di decisione, disciplina mentale, competitività e irritabilità, in Cancro renderà suscettibili, particolarmente sensibili e nostalgici ma anche capaci di mettere in discussione tutto quanto sembra troppo codificato e stabilito, in Leone spingerà a decisioni impulsive, al rifiuto delle imposizioni, a una certa insolenza. In Vergine regalerà curiosità scientifiche, precisione e grande abilità nel portare a termine i progetti, in Bilancia intelligenza lucida e pronta, slancio verso il futuro e libertà di idee che in Scorpione diventeranno combattività lucida e coerente, attrazione per tutto ciò che è nuovo e inconsueto, e forte senso della propria individualità. In Sagittario l’amore per il nuovo si esprimerà in senso di libertà, determinazione e grandi ideali e progetti, in Capricorno saranno esaltati gli interessi per la tecnologia, le scoperte, la costruzione di macchinari, in Acquario esploderà lo spirito di indipendenza, l’inventiva, l’originalità e anche i grandi ideali umanitari, in Pesci infine Urano si trova poco a suo agio e porta idealismo, religiosità ma progetti spesso vaghi e infruttuosi.

Quanto a Nettuno in Ariete darà esibizionismo, inquietudine e utopismo, in Toro aumenterà la sensualità, il senso artistico e la mancanza di tatto e in Gemelli l’intuito, l’irritabilità e un certo disordine. In Cancro accentuerà la natura sognatrice, la sensibilità fino al rifiuto della realtà, mentre in Leone la sensibilità sarà limitata e prenderanno importanza la vanità e l’autocompiacimento. In Vergine Nettuno accentua il suo carattere contraddittorio e porta contemporaneamente a rifiutare le convenzioni e a temere i cambiamenti. In Bilancia torna a regalare idealismo e chiarezza di vedute ma anche un’emotività eccessiva, in Scorpione la sensibilità si acutizza fino a diventare genialità e grande desiderio di conoscenza, in Sagittario darà amore per la musica, per i luoghi lontani per le grandi utopie. In Capricorno le intuizioni saranno un po’ inibite da moralismi, in Acquario avremo una tendenza a grandi ideali, a un profondo senso umanitario e artistico e in Pesci Nettuno manifesterà appieno tutte le sue caratteristiche di fantasia, sensibilità, creatività e instabilità.



Previsioni per il mese di giugno


Ariete: Periodo di nuovi progetti, di nuove aperture e tanta voglia di concretezza e condivisione.

Toro: C’è il rischio di sentirsi un po’ svuotati dopo il periodo molto intenso appena vissuto. Non perdetevi in nostalgie è il momento di stabilizzare quanto avete ottenuto.

Gemelli: Un periodo pieno di promesse ma toccherà a voi fare chiarezza e trovare ciò che per voi conta davvero.

Cancro: L’entusiasmo e le energie stanno tornando ma c’è bisogno, prima, di fare chiarezza dentro di sé per poi ripartire.

Leone: È un momento di distensione, le preoccupazioni si allentano e vi sentirete rilassati.

Vergine: Un po’ di stanchezza, è il momento di prendersi delle pause e rinunciare a qualche impegno per concedersi momenti divertenti.

Bilancia: Forse qualcosa su cui avevate fatto affidamento si dimostrerà poco solido ma avete già in testa nuovi progetti in cui impegnare le vostre energie.

Scorpione: Tante cose vi tenevano impegnati ma ora è il momento di osservarle con leggerezza.

Sagittario: Nonostante qualche momento di stanchezza state ritrovando la capacità di dare corpo ai vostri sogni.

Capricorno: Un momento di introversione e riflessione in cui tenderete a eliminare gli aspetti inutili per arrivare all’essenza delle situazioni.

Acquario: Stati d’animo sereni e positivi sono una buona premessa per passare a concretizzare i progetti che avete in testa.

Pesci: Se vi sentite a volte un po’ frenati non scoraggiatevi e non rinunciate a ciò che desiderate perché quando meno ve lo aspettate le cose prenderanno il verso giusto.


Un personaggio dei gemelli: Arthur Conan Doyle


“Elementare, Watson” chi non ricorda la famosissima frase di Sherlock Holmes, ormai entrata nella cultura popolare, nei modi di dire? Sir Arthur Conan Doyle è il padre di Sherlock Holmes, nonché del giallo deduttivo e, diciamolo, neanche un padre tanto orgoglioso, visto che dichiarò di detestare Sherlock perché era diventato più famoso di lui che lo aveva creato. Da buon Gemelli, Sir Arthur viveva le sue contraddizioni… Nato il 22 maggio 1859 a Edimburgo, laureato in medicina, appassionato di scienza, storia, avventura e sport, affascinato dallo spiritismo e dal mondo fantastico, rappresenta molto bene la poliedricità del Segno, l’intelletto vivace in cui l’aspetto razionale e quello bizzarro coesistono talvolta contrastandosi e spesso stimolandosi a vicenda.


Scrisse romanzi e racconti storici, medici, di avventura, di fantascienza, del terrore, del fantastico e del soprannaturale. Si cimentò in saggi, in particolare ricordiamo La storia dello spiritismo che gli procurò anche numerosi attacchi da parte della Chiesa cattolica, da cui peraltro si era allontanato fin dalla giovinezza, in qualità di appassionato sostenitore delle teorie di Darwin. Viene descritto come un uomo dall’aspetto tranquillo ma dalle molte battaglie. Intervenne in campo medico contro le terapie antitubercolosi praticate in quegli anni, sostenne la riforma per il divorzio, si schierò contro le atrocità commesse in Congo…


Ogni volta, da buon Gemelli, portò avanti i suoi ideali con molta abilità e intraprendenza, incurante di contraddire l’opinione pubblica quando era il caso. Anche se a sir Arthur forse non sarebbe piaciuto, possiamo però vedere nel binomio Holmes-Whatson proprio la rappresentazione romanzata della sua natura zodiacale, della dualità che i nati sotto questo segno vivono nel loro intimo.

Da un lato l’aspetto razionale, lucido, indipendente, capace di vedere oltre lo scontato, dall’altra l’aspetto morbido, tenero, accogliente che è parte del fascino dei Gemelli. Nella descrizione di Holmes (tratta dal romanzo Uno studio in rosso) leggiamo: "Le mani… possedevano un tocco straordinariamente delicato, come ebbi spesso occasione di notare quando lo osservavo maneggiare i fragili strumenti della sua filosofia."

È un particolare che colpisce, perché anche se il personaggio è ispirato al medico Joseph Bell, uno degli insegnanti di Conan Doyle ai tempi dell’università, la descrizione delle sue mani rappresenta molto bene una delle caratteristiche del Segno dei Gemelli (ricordiamo tra l’altro che il segno è anatomicamente correlato alle mani). E se è vero che il famoso “Elementare, Whatson” è una frase che nei romanzi di sir Arthur non compare mai espressa esattamente così, e se Holmes con i suoi traguardi e il suo enorme successo è risultato antipatico al suo inventore, questi fatti sembrano quasi la rappresentazione perfetta di quella sensazione che i Gemelli vivono nel loro intimo, di essere diversi da come gli altri li vedono e, al di là dei successi che raggiungono, non compresi per quel che sono veramente.









MAGGIO 2012

Giove e Saturno… come un respiro


Saturno e Giove rappresentano due principi opposti eppure complementari, possiamo infatti associarli rispettivamente alla capacità di concentrazione e a quella di espansione. Pensiamo ai due atti del respiro, l’inspirazione e l’espirazione. Saturno introietta e trattiene le esperienze per poterle analizzare, comprendere e valutare. Giove al contrario espande nel circostante la sua azione, la sua influenza. La posizione di Saturno ci parlerà della nostra modalità di raccogliere le nostre forze e la posizione di Giove di come le manifestiamo nell’azione. Ecco che Saturno diventa sinonimo di riflessione, isolamento, fermata mentre Giove simboleggia l’espressione, la compagnia e l’azione. Spesso i due pianeti vengono visti come negativo e positivo, sfortuna e fortuna ma possiamo dire che la loro azione non abbia un significato morale e nemmeno indichino necessariamente un caso più o meno favorevole.


Il pianeta Giove raffigurato nella cappella dello Zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

Elencando le caratteristiche correlate con Giove parleremo così di ottimismo, generosità, bonarietà, onori, ricchezze, potere, pacifismo, simpatia, maturità ma anche di orgoglio, megalomania, ingenuità. Mentre per Saturno elencheremo concentrazione, costruttività, tenacia, prudenza, giustizia, riservatezza, sobrietà ma anche pessimismo, diffidenza, freddezza, lentezza, pesantezza e misantropia.


Il pianeta Saturno nel tempio malatestiano di Rimini

È interessante notare come Giove, compiendo il suo percorso dello Zodiaco in circa dodici anni, determini dei cicli della vita che hanno questa durata, dai primi dodici anni che corrispondono all’infanzia, ai secondi dodici in cui è compresa l’adolescenza e l’affacciarsi alla vita adulta e così via. Può essere interessante riconsiderare il proprio percorso di vita secondo queste tappe e vedere se si nota una corrispondenza. Saturno compie invece il tragitto celeste in trent’anni circa. Come se l’astrologia suggerisse che ogni trent’anni ci fosse un momento di valutazione su quanto si è vissuto, un momento di fermata e di consapevolizzazione dell’esperienza fatta. I lettori che hanno compiuto almeno uno di questi cicli possono dire se hanno vissuto questo momento particolare.

Non ci resta che elencare che cosa sollecitano i due Pianeti quando si trovano posizionati nei vari Segni zodiacali.

Giove in Ariete renderà ottimisti, cordiali e privi di tatto, in Toro regalerà un’indole calma, affettuosa e attratta dai piaceri della tavola e del sesso, in Gemelli comporterà larghe vedute, capricci e un animo sempre giovane, in Cancro suggerirà la ricerca di una vita comoda, arrendevolezza e fascino, in Leone ingenuità, paternalismo e teatralità nell’esprimersi. In Vergine l’ottimismo e la voglia di esprimersi vengono un po’ frenati dalla ragione mentre in Bilancia si trasformeranno in serenità e senso di giustizia, in Scorpione diventeranno autorevolezza, ambizione e sensualità. In Sagittario l’ottimismo si esprime al massimo e regala sicurezza, lealtà e fiducia, a volte anche eccessiva, in sé e negli altri, in Capricorno invece si chiude diventando pragmatismo, senso di responsabilità, bonarietà, in Acquario diventerà creatività e diplomazia, in Pesci si trasformerà in capacità di evitare le situazioni difficili ma anche in sensibilità verso la condizione dei più deboli.

Saturno in Ariete darà egoismo, durezza e tenacia, in Toro regalerà lentezza, calma e ostinazione, in Gemelli porterà ambizione, cocciutaggine e scetticismo, in Cancro conferirà timidezza, fantasia e intuito. In Leone, Saturno ci parlerà di desiderio di potere, arrivismo e tenacia ma scarso senso pratico che invece verrà esaltato se si trova in Vergine, affiancato da precisione, metodo e capacità organizzative. In Bilancia la riflessione si trasformerà in pazienza, profondo senso di giustizia e umanità. In Scorpione la concentrazione saturnina può diventare intuizione ma anche nevrosi, in Sagittario darà coerenza, semplicità e costanza nell’agire e nel pensare e in Capricorno le stesse doti si coloreranno di maggiore austerità e freddezza. In Acquario si accentueranno il desiderio di indipendenza, fino al desiderio di isolarsi e l’attrazione per le cose insolite e l’ignoto. Infine in Pesci, Saturno renderà profonda la capacità di analisi e valutazione, ma anche un certo pessimismo e masochismo di fondo.


Previsioni per il mese di maggio


Ariete: Vi sentite un po’ appesantiti dalle circostanze che state vivendo e che sembrano poco in sintonia con la vostra voglia di azione. Lucidità nel cogliere i vari aspetti delle situazioni.

Toro: Continua il periodo positivo. Gli astri vi sostengono e portano sicurezza sia nella sfera emotiva che nel campo del lavoro e delle varie attività.

Gemelli: Energie positive vi consentono di fare fronte ad un po’ di stanchezza e ad affrontare le molte situazioni stimolanti che vi coinvolgono.

Cancro: La situazione va migliorando ma permane una certa inquietudine di fondo. Non ascoltatela troppo.

Leone: Calma. E’ il momento di valutare bene i progetti che volete mettere in atto per poi poter partire alla grande.

Vergine: Un periodo favorevole per questo segno. Anche qualche dissonanza, se vissuta positivamente, regala un allargamento di orizzonti rispetto alle abitudini acquisite.

Bilancia: La ragione non è tanto lucida ma il cuore è pieno di speranze a cui dare corpo.

Scorpione: Il pessimismo torna a farsi sentire, a tratti, anche se è più un vostro atteggiamento di fondo che non la risposta a reali eventi negativi.

Sagittario: Un po’ annoiati e, contrariamente al solito, poco ottimisti, probabilmente a causa di alcune circostanze che tendono a ripetersi. Ma le risorse non vi mancano!

Capricorno: Il vostro proverbiale pragmatismo si colora di fantasia e creatività. Non preoccupatevi per qualche piccolo contrattempo.

Acquario: Non esagerate a tormentare il vostro cervello con troppe valutazioni pseudorazionali e seguite di più il vostro istinto.

Pesci: Molti contrattempi vi fanno desiderare situazioni diverse da quelle che vivete. Saranno proprio le cose più inconsuete per voi a darvi le maggiori soddisfazioni.


Un personaggio del toro: Salvador Dalì


Questo mese parliamo di un personaggio molto particolare e bizzarro: il grande pittore catalano Salvador Dalì. Nato l’11 maggio 1904, Dalì è noto oltre che per la bellezza e l’originalità dei suoi dipinti, proprio per i suoi modi stravaganti, per i suoi atteggiamenti eccessivi che spesso lo misero al centro di innumerevoli polemiche e lo resero talvolta “insopportabile” a chi aveva modo di conoscerlo.


Ricordiamo a tal proposito una frase di George Orwell che in un suo saggio scrisse: “Bisognerebbe essere capaci di tenere presente che Dalí è contemporaneamente un grande artista ed un disgustoso essere umano. Una cosa non esclude l'altra né, in alcun modo, la influenza”.


Eccessivo anche nell’aspetto, Dalì è rimasto quasi un’icona, con i suoi baffi ispirati a Velasquez, il suo abbigliamento particolarissimo, quasi personaggio egli stesso delle sue opere surreali.

Cosa possiamo vedere di tipico del segno del Toro in questo artista?

Ad esempio era un ottimo disegnatore tecnico e questa abilità così legata al concreto è sicuramente un tratto collegabile al segno del Toro. Inoltre di sé Dalì affermava di avere una grande “passione per tutto ciò che è dorato ed eccessivo” e questo sicuramente corrisponde con il gusto dei nati sotto questo segno. Le donne in modo particolare amano gioielli singolari a volte anche vistosi.

Il nostro pittore è affascinato da tutti i linguaggi artistici: pittura, scultura, fotografia, cinema, arredamento, gioielleria. Ed esplora questi campi sempre nel modo molto concreto, molto terrestre, di chi ha voglia e bisogno di fare le cose con le mani, di manipolare la materia. Analogamente a quanto fa con i vari stili pittorici, che assorbe, fa suoi e utilizza quasi fossero ingredienti materiali.


Influenzato dagli autori rinascimentali quanto dall’avanguardia più estrema, utilizzerà nelle sue opere anche le illusioni ottiche e perfino le oleografie.

Dalì ama la matematica e le scienze,in particolare la psicoanalisi di Freud e le teorie relativistiche di Einstein e le fa entrare nelle sue opere, fondendole insieme e creando il suo particolare surrealismo. Ricordiamo che sono sue le coreografie per le scene oniriche di “Io ti salverò” di Hitchcock e che proprio la relatività del tempo gli ispirò la sua opera più famosa “La persistenza della memoria” in cui alcuni orologi sono ritratti mentre diventano liquidi. Significativo quanto ebbe ad affermare in proposito lo stesso autore: fu un pezzo di formaggio Camembert che si scioglieva in una calda giornata d'agosto ad ispirarlo. E questo con la golosità del Toro proprio ci sta a pennello! Sua è anche l’affermazione altrettanto significativa, di una stretta analogia tra cibo e sesso.

Ma c’è anche un altro aspetto che colpisce. La discrepanza tra il suo atteggiamento così graniticamente egocentrico e i suoi quadri che rivelano una grande delicatezza e spesso anche una trasparente luce primaverile. E in questo c’è un altro evidente tratto della natura taurina: atteggiamenti bruschi e concreti, senza fronzoli, diretti e una grande delicatezza e umanità interiori.







APRILE 2012

Venere, Marte e l’amore


Ecco una nuova coppia di pianeti, presentati insieme perché parlano dei due aspetti speculari di un unico tema: l’amore. Venere e Marte simboleggiano infatti la donna e l’uomo nel loro aspetto sessuale, sensuale ed emozionale. Più dettagliatamente, Venere ci parlerà di tutte quelle componenti dell’animo umano che sono mitologicamente correlate al principio femminile: la bellezza, l’armonia, l’amore, la capacità di dare e ricevere, l’affettività, la dolcezza, l’attrazione, il piacere fisico e sentimentale, il fascino, la sensualità, l’affabilità, la pigrizia, la gola, la dipendenza, la superficialità, la vanità.


Il pianeta Venere raffigurato nella cappella dello Zodiaco del tempio malatestiano di Rimini

Per contro Marte ci darà indicazioni su quanto viene attribuito al principio maschile: la passione, lo slancio, l’energia, il coraggio, l’audacia, la forza, il movimento, l’azione, la competizione, la guerra, l’aggressività, la mancanza di tatto, la rudezza, la brutalità, le armi, la distruzione. Poiché entrambi i pianeti compaiono sia in un tema femminile che in uno maschile, risulta evidente come queste caratteristiche siano presenti in ogni individuo, al di là del sesso a cui appartiene biologicamente, e possono essere più o meno marcate indipendentemente da esso. I due pianeti rappresentano però anche rispettivamente il sesso femminile e quello maschile e quindi, nel tema natale di un uomo, Venere sarà interpretata anche come una donna o come le donne presenti nella vita del soggetto; così come nel tema natale di una donna, Marte sarà interpretato anche come un uomo o come gli uomini importanti nella sua storia personale.

Vediamo ora come i due pianeti modificano i loro influssi a seconda del Segno in cui vengono a trovarsi.


Il pianeta Marte nel tempio malatestiano di Rimini

Venere in Ariete porterà ad improvvisi e passionali colpi di fulmine, in Toro sarà sinonimo di una natura appassionata, in Gemelli regalerà fascino ma meno calore umano, in Cancro significherà bisogno di esprimere e ricevere tenerezza, in Leone entusiasmo e una certa preponderanza nel rapportarsi con il partner. In Vergine la sensualità sarà un po’ tormentata e cerebrale mentre in Bilancia tenderà ad un certo estetismo e in Scorpione diventerà magnetismo, struggimento e al tempo stesso violenza. In Sagittario una certa ingenuità e poca profondità consentiranno la presenza di più storie contemporanee, in Capricorno la sensualità sarà un po’ fredda e prudente ma profonda e sincera, in Acquario sarà curiosa, più bizzarra che passionale, in Pesci si trasformerà in sentimento intenso, romantico, fantasioso e a volte sopravvalutato.

Quanto a Marte, in Ariete darà intraprendenza, impulsività e rudezza, in Toro renderà caparbi e possessivi, in Gemelli porterà ironia, fluidità nell’espressione, suscettibilità e tendenza alle polemiche, in Cancro conferirà un temperamento bizzoso e rancoroso, grande fantasia, sensibilità e sensualità. Se si trova nel regale segno del Leone ci parlerà di fierezza, generosità, affettuosità, tendenza al melodramma, in Vergine darà capacità di agire in modo ponderato ed efficace, tenacia ma sottovalutazione delle proprie capacità e irascibilità nascosta, in Bilancia l’aggressività verrà giustificata dalla ragione e si trasformerà in capacità di concentrazione e prontezza nel percepire. In Scorpione la vitalità e l’emotività sapranno trovare un’espressione creativa ma le passioni potranno essere molto violente e la personalità molto forte, in Sagittario lo slancio diventerà voglia di gareggiare, come in una continua competizione sportiva e porterà con sé entusiasmo, spacconate, ribellione, anche se poi tutto sommato gli ideali resteranno conformisti, mentre in Capricorno l’energia troverà modo di incanalarsi in opere costruttive, i nati nel Segno agiranno con serietà ed efficacia, purtroppo ignorando totalmente di senso dell’umorismo. In Acquario l’amore per la libertà e la novità convoglierà le energie verso grandi imprese di carattere tecnico o spirituale, per contro può esserci una certa tendenza al fanatismo. Infine in Pesci Marte regala una grande sensibilità, spirito di sacrificio, ma anche molta indecisione e incostanza, per cui a volte l’astuzia sopperisce all’indolenza.

Da questi primi ritratti dei pianeti emerge come ognuno di essi sia particolarmente affine ad alcuni Segni e piuttosto in contrasto con altri. Il carattere dei singoli viene segnato da queste concordanze e contraddizioni. Anche queste contribuiscono a creare il chiaroscuro del nostro modo di essere e rapportarci con gli altri e con il mondo.


Previsioni per il mese di Aprile


Ariete: Entusiasmo e voglia di rinnovamento con qualche dubbio momentaneo. Favoriti i rapporti con gli amici. 


Toro: Periodo fortunato: amore, benessere, voglia di aprirsi e di iniziare nuove imprese che nascono sotto i migliori auspici.


Gemelli: Fascino e tempismo da utilizzare proficuamente anche in campo lavorativo.


Cancro: Momento un po’ difficile: vi sembra di camminare in salita, gli impegni sembrano troppi e troppo pesanti. Concedetevi delle pause.


Leone: Aria nuova un po’ su tutti i fronti: nella mente, nel cuore e forse anche intorno a voi.


Vergine: E’ il momento di guardarsi intorno e valutare il presente senza rimuginare su passato e futuro. Da metà aprile nuove opportunità soprattutto sul lavoro.


Bilancia: Periodo di riflessione e bilanci sulla propria vita. Forse c’è bisogno di qualche cambiamento ma ben ponderato.


Scorpione: E’ un momento importante e creativo: avete voglia di azione, di concretezza e di incidere davvero.


Sagittario: Tante idee, tanti stimoli, tante novità creano un po’ di confusione. Accettate l’aiuto di chi guarda queste cose dall’esterno.


Capricorno: Molte occasioni da cogliere con attenzione e tempismo ma non dimenticare di concederti momenti di relax dolci e divertenti.


Acquario: Bisogno di novità: quello che hai costruito è solido ma un po’ troppo immobile.


Pesci: Ottime intuizioni vi faranno dare contributi positivi, ma parlate a voce alta o correte il rischio di non essere sentiti...


Un personaggio dell’ariete: Leonardo da Vinci


Iniziamo con questa puntata un nuovo viaggio nell’universo dell’Astrologia, provando a visitare i vari Segni da un’ottica diversa: curioseremo nella vita e nella personalità di un personaggio famoso, nato sotto il Segno che ci interessa, per vedere come le peculiarità del Segno abbiano inciso nelle sue opere. Ad aprire questo nuovo capitolo sarà niente meno che Leonardo da Vinci, uomo geniale vissuto nel Rinascimento, a cui dobbiamo grandi realizzazioni sia nel campo dell’arte che della scienza. Se è vero che scienziati ed artisti possono nascere in qualsiasi periodo dell’anno, come dimostrano gli elenchi che abbiamo pubblicato nelle puntate precedenti, è anche vero però che si può esserlo in tanti modi diversi, affrontando i vari campi del sapere e dall’agire con un approccio, una sensibilità, del tutto particolari.

Basta confrontare le pitture di Michelangelo, Raffaello e Leonardo per osservare come, pur essendo contemporanei e vissuti nello stesso humus culturale, abbiano prodotto immagini diversissime e che comunicano sensazioni e visioni del mondo molto lontane fra loro. Ma torniamo a Leonardo e addentriamoci nella sua vita, leggendo quanto riporta il Vasari.


Lo storico racconta che Leonardo bambino, studiando, approcciasse molti argomenti abbandonandoli poco dopo e ancora che manifestasse “di continuo dubbi e difficultà al maestro che gl'insegnava, bene [che] spesso lo confondeva". In questo possiamo riconoscere una caratteristica molto arietina: il Segno porta infatti ad un grande entusiasmo iniziale, alla voglia di buttarsi nelle imprese, per perdere poi velocemente interesse per le stesse cose che avevano generato tanto entusiasmo.

E’ tipico anche ritornare d’impulso sulle cose per rivederle, metterle in discussione, abbandonarle ancora. Questo tratto, questa modalità, resterà in Leonardo anche in età adulta: la perfezione era raggiunta con tanti piccoli ritocchi che effettuava velocemente e poi lasciava, per poi ritornare ancora in altro momento ad aggiungere ulteriori tratti e modifiche. Altra caratteristica di Leonardo fu l’amore per la descrizione attenta e particolareggiata della natura. Leonardo si guardava intorno con gli occhi dello scienziato e ciò che descriveva con i suoi colori non era un paesaggio fantastico, ma l’immagine della natura nelle sue forme e nelle sue atmosfere, in cui i personaggi erano immersi e partecipi. Anche questo è tipico del Segno, questa attenzione al quotidiano come ambito stimolante perché gestibile e trasformabile. Ed è anche interessante osservare come questo tratto del temperamento, che per alcuni può essere limitante, in Leonardo diventi parte della sua genialità. Leonardo studiava, osservava, dipingeva, inventava, costruiva, partendo dal concreto ma con lo sguardo rivolto all’immensità.


Le sue macchine straordinarie, i sistemi di leve, gli incastri mostrano il suo amore per il costruire con le mani, il modificare, muovere gli elementi. Diceva Freud, che aveva preso in esame il carattere di Leonardo dal punto di vista psicanalitico, che in Leonardo rimase sempre un tratto di giocosità di bambino. Questo è tipico di molti grandi uomini ma è anche specifico dell’Ariete avere questa freschezza giovane, primaverile e conservarla per tutta la vita, più o meno nascosta nelle pieghe del proprio animo.

Nelle sue pitture, in particolare i ritratti, non si limita a riversare tutto ciò che aveva imparato dai suoi studi anatomici. La sua attenzione e perfezione vanno oltre la forma esteriore. Egli descriveva accuratamente il legame imprescindibile tra la fisionomia e le emozioni, la psicologia, le qualità dell’interiore, facendole trasparire dai tratti del volto, dalla postura del corpo, dall’atteggiamento. E così le sue figure non sono solo da osservare per la loro bellezza, sono in grado di dialogare con chi le guarda. Il modo di scrivere di Leonardo, la sua prosa ha questa stessa impronta. Niente di ampolloso e retorico, la sua scrittura è concisa e aderente alle cose, scorrevole. Sappiamo inoltre che, come ogni Ariete, Leonardo era orgoglioso, indipendente e in solitudine amava studiare e lavorare, senza seguire schemi rigidi, seguendo l’impulso e l’estro del momento. Si legge nei suoi scritti “…se tu sarai solo, tu sarai tutto tuo, e se sarai accompagnato da un solo compagno, sarai mezzo tuo…” Di lui è noto infine il grande amore per gli animali e per la libertà. Il Vasari racconta che: «spesso passando dai luoghi dove si vendevano uccelli, di sua mano cavandogli di gabbia, e pagatogli a chi li vendeva il prezzo che n'era chiesto, li lasciava in aria a volo, restituendogli la perduta libertà».







MARZO 2012

Sole e Luna


Entriamo nel vivo del discorso sul significato dei vari pianeti e del loro rapporto con i Segni dello Zodiaco, parlando, questa volta, dei due luminari: il Sole e la Luna. Anche se astronomicamente non possiamo definirli pianeti, in astrologia ne assumono la funzione, in quanto corpi celesti che vanno ad attivare settori specifici della Carta del Cielo.


La posizione del Sole e della Luna sulla Carta del Cielo di nascita di una persona darà indicazioni su due aspetti fondamentali: la sua forza vitale e la sua capacità ricettiva. Sole e Luna sono infatti due opposti complementari e rappresentano rispettivamente l’aspetto attivo e l’aspetto passivo presenti in ogni essere. Ognuno è dotato sia della vitalità che lo porta a rapportarsi con l’esistenza sia della ricettività che gli consente di accogliere gli stimoli che vengono dall’esterno. Sole e Luna rappresentano in astrologia la dualità e la complementarietà di questi due poli, simboleggiati anche come giorno e notte, luce e buio, pieno e vuoto. I due luminari sono il bianco e il nero della scacchiera, l’aspetto maschile e quello femminile che convivono all’interno di ogni essere.

In particolare il Sole rappresenta l’energia vitale, la voglia di vivere, la volontà, l’autoaffermazione, l’evoluzione, la creatività ed è il principio attivo. La sua posizione nei vari Segni darà un particolare accento, una particolare sfumatura alle modalità di espressione di questa forza vitale. Ecco che l’approccio all’esistenza e alle varie esperienze sarà ad esempio impetuoso per un Ariete, anticonvenzionale per un Acquario, attento per un Capricorno. Esiste però anche l’aspetto lunare, cioè la modalità con cui le esperienze vengono introiettate, fatte proprie. La Luna con la sua faccia mutevole, con la sua luce pallida, con la sua influenza sulle acque e sulla crescita dei frutti della terra è simbolicamente correlata al mistero, alla magia, alla sensibilità, alla ricettività, ai ricordi. La sua posizione ci parlerà quindi dell’aspetto meno evidente della personalità di ognuno, della sua fragilità o al contrario della sua forza nascosta.

Così può sorprenderci un torbido Scorpione che nasconde una vena di allegro infantilismo dovuto alla sua Luna in Gemelli o un estetico Bilancia che si perde nei confusi sogni della sua Luna in Pesci.

Come il principio vitale sia espresso nei vari Segni lo possiamo leggere nei 12 ritratti zodiacali pubblicati finora. Proviamo ora con poche pennellate a rappresentare le caratteristiche dell’aspetto lunare.

Se la Luna è in Ariete conferirà vitalità, coraggio, indipendenza, impulsività, irascibilità, mentre in Toro darà tenerezza, gelosia, sicurezza, fedeltà e una certa avidità. Se invece si trova in Gemelli ci sarà una vena di intellettualismo, versatilità, allegria, curiosità e infantilismo e in Cancro porterà sensibilità, intuizione, apprensività, dolcezza e pigrizia. La luna in Leone regala una sensibilità estroversa e generosa con un pizzico di esibizionismo ed egocentrismo, mentre in Vergine la colora di delicatezza, insicurezza, perfezionismo ma anche senso pratico. In Bilancia la sensibilità diventa amore per il bello, estetismo, formalismo, in Scorpione si tinge di erotismo, magnetismo, inquietudine e morbosità. La Luna sagittariana è ottimista, estroversa, sociale e un po’ perbenista; quella capricorniana è ambiziosa, efficiente, un po’ fredda e organizzatrice. La Luna in Acquario donerà idealismo, originalità, anticonformismo, opportunismo e, infine, quella in Pesci filtrerà le percezioni con fantasia, poesia, ipersensibilità, disordine e un po’ di pigrizia.

In un paesaggio è evidente che non potrebbero esserci montagne se non ci fossero anche le valli e nello stesso modo ogni essere ha dei “pieni” e dei “vuoti” che lo rendono particolare ed unico e che fanno del suo mondo interiore una sorta di scultura virtuale.


Il Segno del Mese: i Pesci

Segno difficile da definire e pieno di contraddizioni quello dei Pesci: geniale ma spesso inconcludente, desideroso di cambiare ma spaventato dalle cose nuove, duttile, contemporaneamente passivo e creativo. Mutevole come il ghiaccio che si scioglie al tempo del disgelo e come il tempo pazzo di marzo, chi nasce in questo periodo dell’anno è attratto dall’immensità, dal sublime ma teme il confronto con la concretezza e spesso la sfugge perdendo a volte anche un po’ il contatto con se stesso. I Pesci sono sensibili fino all’ipersensibilità, assorbono come spugne ciò che percepiscono intorno, anche le sensazioni, le emozioni e le idee dagli altri fino a confondersi e restare senza capacità di comprensione e decisione. Vivono tra realtà e sogno, tra il magico e il concreto, in un mondo tutto loro e nello stesso tempo fuso con il circostante. Emotivi, incostanti, irrazionali, disorganizzati e spesso un po’ ansiosi, tendono alla passività. Per contro hanno momenti di grande intuizione in cui percepiscono la globalità delle situazioni, fino ad arrivare, talvolta, alla chiaroveggenza. I Pesci sono portati al misticismo e sono il Segno dell’infinito, dell’illimitato in cui tutti gli elementi convivono come le tante creature che nuotano nel mare profondo. Tra i nati sotto questo Segno ci sono individui che rimangono infantili, piagnucolosi, suscettibili, incoerenti e incapaci di assumersi qualsiasi responsabilità. Viceversa troviamo anche tipi allegri, portati a godersi la vita, che amano le comodità. Tipiche però restano una certa ambivalenza, la sensibilità e la fuga dalla realtà. Quando la sensibilità riesce a trovare una modalità concreta di esprimersi abbiamo individui creativi e geniali. Grande importanza riveste anche, per i Pesci, la vita affettiva e sono tipici i loro grandi amori sublimi, romantici, platonici e sensuali, mescolati al bisogno di assoluto e al senso del sacrificio.


Previsioni per i Pesci


Quest’anno sarà caratterizzato dal ritorno di Nettuno nel vostro segno e questo accentuerà la vostra tendenza a sognare e fantasticare. Dopo un periodo in cui sono avvenuti dei cambiamenti significativi nella vostra vita ora si tratta di trovare un nuovo equilibrio, abbandonando definitivamente alcune vecchie cose e trovando nuovo entusiasmo e dinamismo negli stimoli nuovi.


I Pesci e gli altri segni


I Pesci, Segno d’Acqua, hanno naturale affinità con Cancro e Scorpione che appartengono al loro stesso elemento e un buon feeling con i Segni di Terra: Toro, Vergine e Capricorno. Per quest’anno in particolare si prevedono ottime intese con i nati in Toro, Scorpione e Capricorno.


Albert Einstein

I personaggi dei Pesci

Sandro Botticelli, Amerigo Vespucci, Pico della Mirandola, Niccolò Copernico, Michelangelo Buonarroti, Torquato Tasso, Carlo Goldoni, George Washington, Alessandro Manzoni, Arthur Schopenhauer, Gioacchino Rossini, Frédéric Chopin, Henrik Ibsen, Auguste Renoir, Gabriele d'Annunzio, Pio XII, Albert Einstein, Andrés Segovia, John Steinbeck, Anna Magnani, Renato Dulbecco, Pier Paolo Pasolini, Vincente Minnelli, Robert Altman, Jerry Lewis, Sidney Poitier, Mikhail Gorbaciov, Giorgio Forattini, Elizabeth Taylor, Michael Caine, Shirley MacLaine, Ursula Andress, Rudolf Nureyev, Peter Fonda, Lucio Dalla, Lucio Battisti, Liza Minnelli, Niki Lauda, Kurt Russell, Massimo Troisi, Ron Howard, Roberto Maroni, Bruce Willis, Pino Daniele, Claudio Bisio, Sharon Stone, Alberto di Monaco, Luc Besson, Luciano Ligabue, Jon Bon Jovi, Juliette Binoche, Alessandro Gassman, Cindy Crawford, Benicio Del Toro, Kurt Cobain, Patsy Kensit, Eva Herzigova, Drew Barrymore, Isolde Kostner







FEBBRAIO 2012

La danza dei pianeti


Immaginiamo i pianeti del sistema solare che danzano brillanti nell’immenso spazio, seguendo il percorso che le loro orbite disegnano nel buio profondo. Immaginiamo ora delle pietre magiche lanciate su un panno scuro da una mago intento a divinare. Il panno ha la forma di un cerchio e sul bordo sono ricamati i Segni dello Zodiaco. Ogni pietra cadrà in un punto particolare e nell’insieme creeranno una figura che il mago potrà leggere e interpretare.
Una Carta zodiacale è la sovrapposizione di queste due immagini. Lo spazio buio diventa il panno con il suo bordo ricamato, i pianeti diventano le pietre incantate.


Un po’ magia e un po’ scienza, l’Astrologia studia i Pianeti che ruotano intorno al Sole osservati dalla Terra, riferendo il loro moto e la loro posizione alla cintura dello Zodiaco. La fotografia del cielo in un preciso momento è un disegno che può essere interpretato.
Dobbiamo considerare che questa “fotografia del cielo” è scattata dal luogo, sulla Terra, in cui noi ci troviamo. Un osservatore terrestre vede il Sole percorrere l’intero Zodiaco e tornare ogni anno, nello stesso periodo, nello stesso settore del cielo. Non importa che questo moto sia apparente, è ciò che vediamo dal nostro punto di osservazione. La posizione del Sole al momento della nascita di un individuo determina il suo Segno zodiacale di nascita. Il Sole non è però l’unico elemento importante. La Luna ed i Pianeti, venendo a trovarsi in un particolare punto del cielo ed in un particolare settore zodiacale, daranno ulteriori elementi sul carattere dell’individuo in questione e sul suo percorso di esperienza in questa dimensione.
Dato che la velocità del moto dei pianeti è diversa, saranno distribuiti nel cielo creando figure che variano continuamente. Se il Sole percorre l’intero Zodiaco in un anno, la Luna lo completa in meno di un mese e per i pianeti il tempo impiegato aumenta con l’aumentare della distanza dal Sole. E’ di circa un anno per Mercurio e Venere, due anni e mezzo per Marte, dodici anni per Giove, trent’anni per Saturno, ottantaquattro per Urano, centosessantaquattro per Nettuno, duecentocinquanta per Plutone. Così, mentre il Sole si trova ad esempio nel Segno dell’Acquario, che corrisponde alla stagione che stiamo vivendo, Mercurio e Venere (i Pianeti più vicini al Sole) saranno anch’essi in Acquario o nei Segni vicini, ma gli altri pianeti si trovano in altri settori dello Zodiaco, anche lontani e caratterizzanti stagioni diverse.
E dato che, secondo l’Astrologia i pianeti influiscono sugli avvenimenti della nostra vita e di ogni altra cosa si sviluppi sul nostro pianeta, ogni Pianeta esercita un’azione particolare soprattutto su alcuni fenomeni cambiando però a seconda della sua posizione in un determinato Segno e dei rapporti di vicinanza e lontananza che ha con gli altri Pianeti. Vedremo in seguito quali sono i campi di competenza di ogni pianeta e come ognuno di essi viene influenzato ed influenza il Segno in cui viene a trovarsi e gli altri Pianeti con cui si trova in relazione.
Stiamo imparando un po’ di grammatica astrologica ma nello stesso tempo facciamo anche un viaggio in una dimensione particolare, un po’ sulla Terra e un po’ nel cielo e in cui si sente forte un profumo indefinibile… forse il profumo del mistero in cui viviamo immersi.


Il Segno del Mese: l'Acquario

L’Acquario è idealista e ha fiducia nell’esistenza, nel futuro e negli altri. Per lui la vita è un’esperienza ricca di fascino e di significati profondi e nascosti. Ritiene che il futuro gli riservi qualcosa di speciale preparato proprio per lui. Si identifica spesso negli altri e questo fatto è per lui fonte di insicurezza. Spesso cerca modelli di riferimento a cui attenersi. E’ originale, onesto, creativo e intuitivo, idealista con un grande senso della socialità e della giustizia, ma è spesso instabile e dotato di scarso senso pratico. Ha un grande senso della libertà e si muove guidato da questo bisogno. Curioso, duttile, antitradizionale, tende ad identificarsi nell’umanità intera, persegue ideali di fratellanza, sogna un mondo in cui questi ideali possano diventare realtà. E’ disposto a sacrificarsi per il bene comune. E’ molto intuitivo, ma traduce le sue intuizioni in modo razionale e spesso le trasforma in posizioni ideologiche. Irrequieto, originale, innovatore, è proiettato verso il futuro. Ama le idee nuove, le nuove tecnologie, le nuove scoperte. E’ un libero pensatore, poco disposto a modificare le sue linee d’azione. Talvolta può avere un atteggiamento velleitario, teso ad una ribellione fine a se stessa. O all’opposto, può diventare opportunista e portato al compromesso. Vive spesso contraddizioni evidenti: è contemporaneamente altruista e individualista, è tollerante ma drastico nei giudizi. In amore è anticonformista e indipendente e cerca relazioni basate su complicità e libertà reciproca più che grandi passioni sentimentali.


Previsioni per l'Acquario


Dopo un periodo un po’ confuso, in cui l’attenzione sfumava spesso nei sogni ad occhi aperti, ora, con l’uscita di Nettuno dal Segno, è più facile vedere le cose con chiarezza, valutare e prendere decisioni. Si prospettano molte possibilità nuove e incontri. C’è voglia di cambiare e allargare il proprio orizzonte. Sarà un anno di crescita un po’ su tutti i piani e a fine anno si raccoglieranno i frutti di questi cambiamenti.


L'Acquario e gli altri segni


L’Acquario è uno dei tre Segni d’Aria. Proprio con gli altri due, Gemelli e Bilancia, ha facilità di rapporti e una facile condivisione di obiettivi e modalità di affrontare le varie situazioni. Sente particolare attrazione per i Segni di Fuoco (Ariete, Leone e Sagittario). Sono favoriti gli incontri con Ariete e Sagittario.


Galileo Galilei

I personaggi del Acquario

Galileo Galilei, Giordano Bruno, Robert Boyle, Alessandro Volta, Amadeus Mozart, Ugo Foscolo, George Byron, Franz Schubert, Charles Darwin, Abraham Lincoln, Charles Dickens, Jules Verne, Édouard Manet, Dmitrij Mendeleev, Thomas A. Edison, Virginia Woolf, Franklin D. Roosevelt, James Joyce, Giuseppe Ungaretti, Boris Pasternak, Antonio Gramsci, Antonio Segni, John Ford, Bertolt Brecht, Totò, Enzo Ferrari, Jacques Prévert, Georges Simenon, Ronald Reagan, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Paul Newman, Jack Lemmon, Gene Hackman, Boris Eltsin, James Dean, François Truffaut, Kim Novak, Burt Reynolds, Fabrizio De André, Placido Domingo, Nick Nolte, Florinda Bolkan, Tom Selleck, Charlotte Rampling, Bob Marley, Mia Farrow, Angelo Branduardi, Peter Gabriel, Phil Collins, Vasco Rossi, John Travolta, Nicolas Sarkozy, Carolina di Monaco, Frank Miller, Ferzan Özpetek, Michael Jordan, Matt Dillon, Roberto Baggio, Robbie Williams, Michelle Hunziker, Carolina Kostner.







GENNAIO 2012

L’anno che verrà


Un anno preannunciato difficile da tutti i pronostici: prima una profezia mal interpretata presagiva la fine del mondo, poi la grave crisi economica e politica ha creato un clima generale di incertezza e paura… In ogni caso eccoci qua a guardare il cielo e interrogarci sul divenire.

Ogni volta che viene l’inverno ed un ciclo finisce, timori e speranze vengono proiettati nel futuro, verso quel tempo che verrà e porterà nuove esperienze. Sarà un mondo diverso quello che ci aspetta? Con nuovi equilibri, nuove idee, nuove prospettive?

Se guardiamo la posizione dei pianeti lenti (quelli che caratterizzano un periodo lungo) nella carta del cielo di questo 2012, notiamo Plutone in Capricorno, Nettuno in Acquario, Urano in Ariete e Saturno in Bilancia. Questa configurazione disegna uno scenario di profondo cambiamento. C’è un bisogno di limpidezza, di ripulire lo schermo davanti ai nostri occhi, di andare al cuore delle problematiche, di trovare ciò che conta davvero sfrondandolo dal superfluo. C’è anche un profondo senso di giustizia e la necessità di chiamare le cose con il loro nome. Non sembrerebbe tanto negativo, anzi verrebbe da definirlo molto molto interessante.

Queste linee di tendenza generali si riflettono anche nella vita dei singoli e possono essere letti dalla particolare prospettiva di ogni Segno zodiacale. Tentiamo un flash per ogni Segno:


Capricorno: una grande forza ti porta a realizzare le tue aspirazioni più profonde e vere.

Acquario: la fantasia è fervida e le intuizioni sono lucide.

Pesci: abbandona con un sorriso tutto ciò che ormai ti ha stancato.

Ariete: hai attenzione, tempismo e… una certa vena romantica.

Toro: i tuoi progetti sembrano tendere naturalmente verso il successo anche perché con realismo sai dove impegnare le tue forze.

Gemelli: avvertirai qualche malinconia a inizio d’anno ma l’estate porterà energia ed ottimismo.

Cancro: è il momento di fare pulizia delle vecchie cose e far entrare aria fresca dalle finestre.

Leone: sai muoverti con destrezza in campo lavorativo e nei rapporti umani ma non fare mosse avventate sperando nella fortuna.

Vergine: un anno alla grande, abbandona le incertezze.

Bilancia: concediti una pausa di riflessione per trovare ciò che per te conta davvero.

Scorpione: qualche nostalgia e malinconia ti legano ancora a qualcosa che per te ormai non è più importante.

Sagittario: molte novità e occasioni da prendere al volo.


Il Segno del Mese: il Capricorno

Il Capricorno è il Segno dell’inverno per eccellenza, del tempo del freddo, del gelo, del riposo della natura per ritrovare nuova energia da immettere poi nella nuova stagione, nelle gemme e nei fiori che verranno. Il paesaggio della campagna è essenziale: tronchi e rami scuri emergono dai campi innevati per stagliarsi con le loro linee pulite nel cielo. E così essenziale è anche il carattere dei nati in questo periodo dell’anno. Fieri, determinati, attenti, perfezionisti, razionali, introversi, appaiono perfino un po’ ostici a chi li incontra. Ma come la terra sotto la neve sanno essere teneri, accoglienti e protettivi come pochi altri. Sempre in quel loro modo schivo e un po’ burbero che li fa sembrare adulti già da bambini, sanno essere tanto indipendenti quanto fedeli nell’amicizia e nell’amore. A volte questa loro incapacità di lasciarsi andare alla tenerezza li mette in difficoltà nei rapporti con gli altri, del resto sono tendenzialmente dei solitari, con un gran senso dell’autonomia. I Capricorni cercano sempre di cogliere il nocciolo delle situazioni e nella vita cercano un senso unitario in cui tutto possa rientrare. Sono molto esigenti e preferiscono la qualità alla quantità. Per contro sono spesso dei collezionisti, ma sempre di oggetti di pregio. Sono rigorosi anche nell’abbigliamento e prediligono le linee pulite, la mancanza di fronzoli, i colori sobri. Sono ambiziosi, capaci di perseguire i loro obiettivi con molta costanza. Sono indifferenti ai successi del momento e sanno raggiungere risultati duraturi e solidi. Capaci di grande concentrazione e di esaminare le situazioni con distacco e realismo, amano le sfide, i compiti difficili e non hanno paura degli ostacoli.


Previsioni per il  Capricorno


Un anno importante questo per il Capricorno. Con Plutone alleato è il momento di concretizzare progetti importanti. Sono favorevoli soprattutto i primi mesi dell’anno, in cui vale la pena di porre le basi e iniziare le imprese da mettere in atto, e gli ultimi, in cui si raccoglieranno i frutti del lavoro. La pausa dei mesi estivi lascia il tempo per godersi una bella vacanza.


Il Capricorno e gli altri segni


Il Capricorno, Segno di Terra, ha un feeling naturale con gli altri segni terrestri (Toro e Vergine) e con quelli dell’elemento Acqua (Pesci, Cancro e Scorpione). Per quest’anno in particolare troverà particolare sintonia con Pesci, Toro e Vergine.


Giovanni Keplero

I personaggi del Capricorno

Cicerone, Giovanna d'Arco, Lorenzo il Magnifico, Giovanni Keplero, Molière, Isaac Newton, Benjamin Franklin, Vittorio Alfieri, Edgar Allan Poe, Paul Cézanne, Giacomo Puccini, Barone de Coubertin, Rudyard Kipling, Henri Matisse, Jack London, Giovanni Pascoli, Reuel Tolkien, Mao Tse-Tung, Humphrey Bogart, Martin Luther King, Marlene Dietrich, Cary Grant, Richard Nixon, Giulio Andreotti, Claudio Villa, Piero Angela, Sergio Leone, Umberto Eco, Paolo Villaggio, Elvis Presley, Paolo Conte, Anthony Hopkins, Re Juan Carlos I, Adriano Celentano, Faye Dunaway, Rod Stewart, Janis Joplin, David Bowie, John Carpenter, Gérard Depardieu, Christian De Sica, Gianfranco Fini, Giuliano Ferrara, Annie Lennox, Denzel Washington, Enrico Mentana, Kevin Costner, Mel Gibson, Jim Carrey, Alessandra Mussolini, Nicolas Cage, Carla Bruni, Michael Schumacher.









DICEMBRE 2011

Un po’ di matematica…


Quattro sono le stagioni ed ognuna comprende tre Segni dello Zodiaco.

Dodici sono i Segni e quattro gli Elementi: Terra, Aria, Acqua e Fuoco.

Ogni elemento governa tre segni.

In ogni elemento ci son tre tipologie di Segni: Cardinale, Fisso e Mobile.

Ogni tipologia ha quattro Segni.

Tre per quattro uguale dodici.

Alla base dell’Astrologia sembra esserci questa semplice operazione.

Si può costruire una specie di griglia sovrapponendo Elementi e tipologia di Segni e ottenendo uno schema di base che consente di capire meglio e memorizzare più facilmente le caratteristiche dei dodici Segni.

Ogni Elemento porta con sé una serie di qualità speciali, di opportunità che vengono poi declinate secondo le peculiarità delle tre tipologie dei Segni.

Così la Terra conferisce determinazione, senso pratico, tenerezza, laboriosità, metodo, valutazione; l’Aria porta intelligenza, diplomazia, incostanza, socialità; l’Acqua dona emotività, fantasia, ispirazione, sensualità ed il Fuoco accende vitalità, entusiasmo, ambizione, irascibilità. Ma queste caratteristiche assumeranno particolari sfumature in dipendenza del fatto che il Segno si trovi all’inizio della stagione (Cardinale), nella stagione piena (Fisso) o alla fine, quando già si sentono gli influssi della stagione successiva (Mobile).

I Segni Cardinali hanno tutti grande energia e iniziativa, i Segni Fissi hanno stabilità, volontà e passionalità, i Segni Mobili hanno adattamento, riflessione, insicurezza.

Può essere divertente rileggere i ritratti dei vari Segni confrontandoli con questo schema.


Il Segno del Mese: il Sagittario

Il Sagittario è rappresentato come un centauro pronto a scoccare una freccia. Questa creatura mitica, metà animale e metà uomo, ben rappresenta la duplicità di questo Segno di passaggio dall’autunno all’inverno. Come tutti i Segni di fine stagione, il Sagittario conserva in sé una doppia natura che lo rende instabile e inquieto. Come quella freccia pronta a partire, i nati in questo periodo dell’anno guardano lontano, oltre i limiti, oltre le costrizioni, oltre il conosciuto. Portano in cuore una grande fiducia nel futuro, fino al limite dell’incoscienza e danno poca o nulla importanza al passato. Indipendenti e curiosi, per loro qualsiasi esperienza è possibile ed accettabile ma spesso hanno difficoltà ad accettare un metodo di ricerca e un filo conduttore che leghi e dia un senso alle varie esperienze. Ingenui ed entusiasti, cercano di evadere dalla famiglia d’origine, dalla nazione d’appartenenza, da tutto ciò che è già stabilito. Amano i grandi spazi liberi, cercano di trascendere i loro istinti e la soggettività. Sono solitamente persone serene e gioviali, sportive e amanti dei viaggi ma sotto sotto hanno un grande bisogno di stabilità e nel profondo paradossalmente restano sempre rispettose delle convenzioni sociali e tengono in grande considerazione la rispettabilità. Anche se il loro sguardo spazia lontano, i traguardi che si pongono sono sempre concreti e raggiungibili.


Previsioni per il Sagittario


Quest’ultimo periodo dell’anno sarà piuttosto favorevole ai Sagittari, che si mostreranno capaci di dare il massimo, se riusciranno a non badare troppo alle critiche degli altri e ad esprimersi in modo personale ed autentico. Il nuovo anno sarà poi molto interessante perché porterà aria nuova e molti cambiamenti, anche repentini. L’apatia che ha caratterizzato gli ultimi due anni sarà spazzata via da nuove esperienze, nuove cose e anche viaggi in paesi lontani. La prima parte dell’anno richiederà molta energia perché le novità implicheranno anche il superamento di ostacoli e difficoltà varie. Saranno messe in crisi vecchie situazioni e abitudini, non per distruggere ma per cercare ciò che veramente corrisponde alla propria natura più autentica. Dall’estate in avanti i Sagittari potranno godere i frutti di questo cambiamento.



Il Sagittario e gli altri segni


Il Sagittario, Segno di Fuoco, trova facile intesa con Arieti e Leoni (che appartengono al suo stesso elemento) e con Acquari, Gemelli e Bilance, Segni d’Aria, elemento affine.


Ludwig van Beethoven

I personaggi del Sagittario

Orazio, Nerone, Nostradamus, Gian Lorenzo Bernini, Baruch Spinoza, Ludwig van Beethoven, Gaetano Donizetti, Hector Berlioz, Friedrich Engels, Mark Twain, Italo Svevo, Pietro Mascagni, Vasilij Kandinskij, Winston Churchill, Giovanni XXIII, Guido Gozzano, Walt Disney, Carlo Levi, Alberto Moravia, Frank Sinatra, Carlo Azeglio Ciampi, Maria Callas, Umberto Veronesi, Woody Allen, Ridley Scott, Tina Turner, Franco Nero, Gianni Morandi, Steven Spielberg, Kim Basinger, John Malkovich, Jamie Lee Curtis, Brad Pitt, Ben Stiller, Sinéad O'Connor, Carla Bruni, Christina Aguilera, Britney Spears.







NOVEMBRE 2011

La Carta del Cielo e le Case Zodiacali


La Carta del Cielo è una specie di “fotografia” del cielo per come appare in un determinato momento. Può essere compilata sulla base della data di nascita di un individuo o di un’impresa, o di qualsiasi cosa abbia un inizio e di cui si voglia conoscere quali sono le peculiarità e le potenzialità proiettate nel futuro.

Nella compilazione di una Carta del Cielo oltre ai 12 Segni dello Zodiaco un altro elemento ha grande importanza: le Case Zodiacali. Le Case sono settori in cui viene idealmente suddiviso il cielo (e quindi la sua rappresentazione sulla carta) e delineano i diversi ambiti di esperienza che ognuno incontra nel suo rapporto con la vita. Così si può parlare delle modalità che il singolo mette in atto per rapportarsi con la sua sfera privata o con il mondo esterno e la socialità, o quale interesse può avere per il suo quotidiano, qual è il suo rapporto con l’ignoto e così via. Nel caso in cui la nostra indagine sia riferita ad un progetto, le Case ci parleranno delle conseguenze che questo avrà su chi lo attua, quali prospettive avrà di affermarsi, quali cose palesi o nascoste influiranno sulla sua riuscita, ecc.

Il disegno della Carta del Cielo risulta composto da due cerchi concentrici che ruotano uno sull’altro: il primo vede disposti i 12 Segni secondo la sequenza stagionale e il secondo le Case in una successione che rappresenta il percorso della vita dalla nascita alla morte. L’inizio del settore della prima Casa è determinato dall’Ascendente, cioè dal Segno che si trova all’orizzonte al momento della nascita della persona o dell’inizio dell’impresa di cui stiamo tracciando la Carta.

Il numero delle case varia secondo il momento storico e le diverse culture. L’Astrologia classica ci parla di 12 Case idealmente legate ognuna ad un Segno zodiacale (la prima all’Ariete, la seconda al Toro e così via) ed ognuna con significato affine al segno corrispondente. Nell’ordine, il “titolo “di ogni casa può essere: l’Io, il Denaro, i Fratelli, la Casa, il Sesso, il Quotidiano, le Associazioni, le Eredità, i Viaggi, il Successo, gli Amici, l’Ignoto.

Più completa, sia dal punto di vista filosofico che nelle implicazioni e nei suggerimenti a livello di esperienza, è l’antica Astrologia druidica, da cui l’Astrologia classica deriverebbe. Qui Case e Segni costituiscono un insieme organico di 22 archetipi (da cui storicamente deriveranno in seguito le Rune): 10 sono le Case e 12 i Segni. Gli ambiti di esperienza di cui parlano le Case sono: l’Io, l’Esistere, l’Habitat, gli Istinti, il Quotidiano, il Dimensionamento, la Ricerca metafisica, l’Occulto e la Realizzazione. Appare chiaro così il cammino che ogni essere compie dall’affacciarsi alla vita fino alla morte fisica, un percorso a tappe successive che porta ad ampliare e ad approfondire sempre più la sua esperienza.


Il Segno del Mese: lo Scorpione

Lo Scorpione è il segno dell’autunno pieno, quando la vegetazione muore, le foglie cadono e si decompongono, diventando concime per le erbe e le piante che nasceranno in primavera. Così questo segno zodiacale è simbolicamente legato al processo di morte – trasformazione – rinascita che avviene nella natura ma anche nella vita delle persone. E’ un segno complesso, “difficile”, come complesso e difficile è spesso il carattere dei nati in questo periodo dell’anno. Lo Scorpione vuole distruggere per poter ricostruire, rompere ciò che esiste per ricomporlo in altri modi, con altre forme. E’ istintivo, dotato di impulsi violenti, si esprime spesso in modo incontrollato. E’ aggressivo anche dentro se stesso, spesso in lotta con l’esistenza in cui cerca risposte a grandi domande. A volte vive angosce esistenziali. Gli scorpioni sono intelligenti, curiosi e anticonformisti fino ad essere dissacranti. Amano la lotta, il rischio e il pericolo. Sono spesso dotati di senso dell’umorismo pungente e a volte riescono ad essere davvero “urticanti”. Sono dotati di grande intuizione che usano a loro vantaggio. Sanno mentire e lo fanno con piacere. Soffrono spesso di sensi di colpa. Anche se sono brillanti nel rapporto con gli altri, il loro mondo interiore è molto difeso e chiuso. Lo Scorpione è simbolicamente legato alla sfera sessuale e all’erotismo. Spesso gli scorpioni, soprattutto le donne, sanno essere molto seducenti.



Previsioni per lo Scorpione


Per gli Scorpioni si prevede una positiva conclusione di questo 2011. Il 2012 sarà caratterizzato da una seria valutazione di cosa sia davvero significativo negli aspetti della propria vita e delle iniziative messe in atto finora. Non ci saranno tanto “cose nuove” quanto la determinazione in ciò che si considera davvero valido.


Lo Scorpione e gli altri segni


Lo Scorpione appartiene all’elemento Acqua e trova una naturale sintonia con gli altri segni “acquatici” (Pesci e Cancro) e facilità d’intesa con i Segni di Terra (Capricorno, Toro e Vergine). In particolare quest’anno l’accordo sarà favorito con i Pesci ed anche con i focosi Arieti.


I personaggi dello Scorpione

Martin Lutero

Sant'Agostino, Martin Lutero, Voltaire, Antonio Canova, Niccolò Paganini, Massimo d'Azeglio, Vincenzo Bellini, Fëdor Mikhailovic Dostoevskij, Johann Strauss, Claude Monet, Theodore Roosevelt, Trilussa, Pablo Picasso, Konrad Lorenz, Alberto Lattuada, François Mitterrand, Indira Gandhi, Bud Spencer, Grace Kelly, Alain Delon, Martin Scorsese, Calvin Klein, Hillary Clinton, Roberto Benigni, Bill Gates, Diego Armando Maradona, Meg Ryan, Demi Moore, Jodie Foster, Leonardo Di Caprio, Riccardo Scamarcio.






OTTOBRE 2011

L’alfabeto delle stelle


I simboli astrologici costituiscono nel loro insieme una specie di alfabeto che definirei magico, perché consente di rendere esplicito ciò che ad un primo sguardo sembra invisibile e incomprensibile.

Possono rivelare l’animo di una persona, la direzione delle sue scelte, o più in grande il percorso della sua vita o ancora le caratteristiche e il futuro di una impresa, di un evento…

Ha una naturale affinità con gli antichi alfabeti, quali le rune, sistemi di simboli utili da un lato per scrivere e fissare graficamente dei concetti e dall’altro per trasmettere nella loro essenza archetipi di esperienza. Ogni simbolo è un piccolo contenitore, una scatola che contiene informazioni preziose.

L’origine degli antichi alfabeti viene tramandata da leggende: sono stati gli dei a farne dono agli uomini, ed hanno quindi un valore speciale sia come simboli singoli (ogni lettera è un archetipo specifico) sia nel loro insieme perché disegnano un cammino, un sentiero di conoscenza da percorrere.

Anche i simboli astrologici possono essere esaminati tanto uno per uno quanto nel loro insieme. Nel primo caso se ne possono ricavare indicazioni sul rapporto che un individuo specifico sviluppa con l’esistenza, così noi, questo mese, parleremo delle caratteristiche dei nati in Bilancia. Se invece guardiamo lo Zodiaco nel suo insieme vediamo che è il disegno del cammino del sole nel cielo durante l’anno. Questo è il simbolo dell’evoluzione presente in natura e che si riproduce nella vita di ogni singolo essere, nel cammino che egli compie dalla nascita alla morte.

Ancora una volta l’Astrologia ci porta a considerare l’unità tra l’individuo e l’immensità del cielo.


Il Segno del Mese: la Bilancia

La Bilancia è il primo segno dell’autunno, momento di pausa della Natura, momento in cui il giorno e la notte sono uguali (equinozio) e tutto sembra in equilibrio. La Bilancia fa suo questo equilibrio e lo trasforma in senso di armonia, di giustizia e di dialogo. La Bilancia ama la bellezza, l’armonia, il tatto e la diplomazia. Spesso preferisce il compromesso alla lotta, non vuole ferire gli altri, per senso di giustizia. I nati sotto questo segno sono perfezionisti ed amano approfondire ogni aspetto delle situazioni. A volte sono così preoccupati di trovare la scelta migliore da perdersi nell’indecisione. Sono molto sensibili e spesso più vulnerabili di quanto non appaia, soprattutto nel campo degli affetti. Temono la solitudine, hanno facilità di approccio con gli altri e riescono ad avere molti amici. Sono molto intelligenti ma un po’ influenzabili. Non sopportano l’ingiustizia. In loro c’è l’esigenza, non sempre consapevole, di un rapporto profondo e metafisico con la vita.



Il 2011 della Bilancia


L’anno è caratterizzato dalla presenza di Saturno nel segno. Saturno è un pianeta importante spesso erroneamente valutato come sfavorevole, porta a riflettere sugli eventi e sull’indirizzo dato alla propria vita e consente a volte anche di cambiare rotta o comunque di apportare importanti modifiche. Non saranno colpi di testa ma valutazioni profonde e lucide a determinare questi cambiamenti.


La Bilancia e gli altri segni


La Bilancia, segno d’Aria, è naturalmente affine agli altri segni che appartengono al suo stesso elemento, cioè Acquario e Gemelli. Sono normalmente facilitati anche i rapporti con i segni di Fuoco (Ariete, Leone e Sagittario). In particolare quest’anno l’accordo è favorito con gli Acquari e buona l’intesa con i Pesci.


I personaggi della Bilancia

John Lennon

Virgilio, Franz Liszt, Giuseppe Verdi, Friedrich Nietzsche, Oscar Wilde, Eleonora Duse, Mahatma Gandhi, Le Corbusier, Dwight David Eisenhower, Buster Keaton, Sandro Pertini, Eugenio Montale, Paolo VI, Enrico Fermi, Dino Buzzati, Michelangelo Antonioni, Walter Matthau, Italo Calvino, Marcello Mastroianni, Jimmy Carter, Margaret Thatcher, Michel Foucault, Klaus Kinski, Ray Charles, Anita Ekberg, Gino Paoli, Brigitte Bardot, Jerry Lewis, Luciano Pavarotti, Silvio Berlusconi, John Lennon, Catherine Deneuve, Michael Douglas, Bruce Springsteen, Pedro Almodòvar, Sigourney Weaver, Renato Zero, Jean-Claude Van Damme, Monica Bellucci, Antonio Albanese, Jovanotti, Will Smith, Catherine Zeta-Jones, Samuele Bersani, Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet, Francesco Totti, Avril Lavigne.






SETTEMBRE 2011

L’astrologia perduta degli antichi Celti


L’astrologia è presente in tutte le culture del pianeta. Anche nella tradizione celtica se ne possono trovare tracce, pur se di questa cultura è difficile reperire fonti attendibili. E’ difficile distinguere ciò che si possa collegare realmente all’antica cultura dei Nativi europei da quanto invece sia dovuto a interpretazioni, valutazioni e arrangiamenti successivi o anche molto recenti, sull’onda delle mode culturali degli ultimi anni.

Un elemento ricorrente è comunque quello degli alberi, ognuno dei quali diventa simbolo di una tipologia caratteriale. Dato che anche l’antico alfabeto nordico costituito dalle rune poteva esser definito un alfabeto arboreo, le cui singole lettere avevano una grafica direttamente derivata dalla posizione dei rami degli alberi, viene da riflettere su questa cultura, così profondamente legata alla natura, tanto da leggere nelle sue forme un linguaggio che permetteva agli uomini di comunicare tra loro, di esprimere la loro esperienza mantenendo un legame profondo con la terra e con il cielo.

Non a caso l’Yggdrasil, l’albero della vita e dell’evoluzione, era un simbolo così importante per gli antichi abitatori delle nostre terre.



Il Segno del Mese: la Vergine


La Vergine è il segno dell’estate che volge al termine, dell’aria che torna fresca e limpida, dopo la calura estiva. E’ un momento di fermata e di riflessione.

La natura ha dato i suoi frutti e dopo il raccolto si seleziona, si ordina, si elimina il superfluo. E questo rappresenta il carattere della Vergine, la sua tendenza ad analizzare, la sua attenzione al dettaglio, il suo bisogno di ordinare e classificare.

Come tutti i segni di passaggio da una stagione all’altra, anche la Vergine è un segno duplice. Chi è nato in questo periodo dell’anno alterna momenti di malinconia e distruttività ad altri di creatività e perfezionismo.

Sensibili, inquieti, razionali, mutevoli vorrebbero regolare il flusso della vita e tendono a negare il loro lato istintuale. Il loro amore per i dettagli e la perfezione delle cose li porta talvolta a fissarsi su un interesse, un hobby, una posizione. Possono diventare aridi, pignoli, moralisti e conservatori. Amano la tecnologia, la scienza e la fantascienza. Lavorano molto seriamente, hanno un forte senso del dovere, sono spesso dotati di ottima manualità e sono molto bravi a riparare gli oggetti.

Nella vita non sono attratti dai grandi successi anche se cercano sempre di migliorare e migliorarsi. Sono profondamente idealisti al punto di contraddire il loro senso logico. Credono profondamente nell’amicizia. Individualisti e teneri, in amore sono molto esigenti, fino al punto di rinunciare a qualsiasi legame.


Il 2011 della Vergine


Il 2011 non presenta aspetti molto particolari per le Vergini. Un anno sostanzialmente sereno un cui i rappresentanti del Segno troveranno un clima positivo e arriveranno a maturare nuove sicurezze, a vedere nuovi orizzonti e a valutare nuove scelte. E’ in atto un percorso di maturazione che porterà a positivi cambiamenti soprattutto dal febbraio 2012.


La Vergine e gli altri segni


Alla consueta affinità con gli altri segni di Terra (Toro e Capricorno) e con i segni d’acqua (Pesci, Cancro e Scorpione) possiamo aggiungere che ci sono stati e ancora ci saranno ottimi rapporti in particolare con i Pesci. Difficoltà e incomprensioni invece con gli Arieti.


Leone Tolstoj

I personaggi della Vergine


Caligola, Savonarola, Ludovico Ariosto, Tommaso Campanella, il cardinale Richelieu, Luigi XIV (il re Sole), Wolfgang Goethe, G. W. Friedrich Hegel, Michael Faraday, Leone Tolstoj, Giovanni Verga, Agatha Christie, Peppino De Filippo, Greta Garbo, Cesare Pavese, Madre Teresa di Calcutta, Fausto Coppi, Vittorio Gassman, Peter Sellers, Peter Falk, Sean Connery, Sophia Loren, Leonard Cohen, Ornella Vanoni, Carmelo Bene, Virna Lisi, Maurizio Costanzo, Dario Argento, Umberto Bossi, Reinhold Messner, Freddie Mercury, Oliver Stone, Paulo Coelho, Stephen King, Richard Gere, David Copperfield, Mickey Rourke, Michael Jackson, Andrea Bocelli, Hugh Grant, Keanu Reeves, Claudia Schiffer, Cameron Diaz, Liam Gallagher, Asia Argento, Elisabetta Canalis, Beyoncé, Amy Winehouse, Bill Kaulitz (Tokio Hotel).





AGOSTO 2011

La musica delle stelle


Un aspetto dell’astrologia che mi ha sempre molto colpita è la sua affermazione del profondo legame di ogni piccolo essere con la grandiosità del cosmo. Si potrebbe dire che tutto il cosmo vibra insieme creando una particolare armonia, una musica che coinvolge tutti gli esseri che lo abitano e che possono partecipare a questa grande opera musicale.

Questa immagine, presente nelle cosmologie più arcaiche, è stata ripresa da filosofi del mondo classico come Platone, Pitagora e Plinio che parlavano di “armonia delle sfere”. Le “sfere planetarie”, disegnate dal moto dei pianeti, costituivano secondo queste teorie, una specie di grande scala musicale. La misura dell’orbita di ogni pianeta, o la velocità del suo moto, corrispondeva ad una nota particolare. La musica composta dagli uomini pertanto non era che un riflesso, un tentativo di riprodurre l’armonia dell’immensa opera musicale prodotta dal cosmo.

Fu il grande matematico, astronomo e astrologo Keplero, grazie alle sue misurazioni, a dare una base scientifica a quella che appariva più una simbolizzazione legata all’approccio magico- religioso del mondo antico.

Keplero formulò tre leggi astronomiche: con la prima affermò che l’orbita dei pianeti è ellittica ed il Sole occupa uno dei due fuochi, con la seconda che i pianeti si muovono più velocemente quando si trovano nel punto più vicino al Sole e più lentamente quando si allontanano da esso e con la terza che esiste un rapporto tra la lontananza dell’orbita di un pianeta dal Sole e la sua velocità di rivoluzione. In base alla seconda legge, calcolando le velocità angolari dei pianeti, scoprì che queste corrispondono ad intervalli musicali. Egli notò anche che, a causa della variazione nella velocità dei pianeti, le note musicali prodotte dal loro moto variano e creano delle armonie polifoniche che si modificano continuamente.

Infine egli osservò che gli angoli creati dalle reciproche posizioni dei pianeti (quelli che in astrologia vengono chiamati “aspetti”) producono una particolare proporzione armonica ed una risonanza, cioè una specie di impronta celeste che possiamo dire, imprime in ogni essere, al momento della nascita, una sua particolare musica. E forse, vivendo, ognuno di noi danza al suono di questa musica celeste…



Il Segno del Mese: il Leone

 

Il Leone è il segno dell’estate piena, del sole splendente, della calura. Il segno si collega all’affermazione personale dell’individuo e della sua storia. Chi nasce in questo periodo dell’anno ha un forte legame con il proprio vissuto, con il proprio passato inteso come bagaglio di esperienze e ricchezza interiore, ma è legato al presente e tende a consapevolizzare le esperienze fatte per usarle nel “qui ed ora”.

Il Leone esprime con naturalezza la sua energia, la sua vitalità. Coraggioso, impulsivo ma anche pigro come un gatto steso al sole, ritiene naturale il suo desiderio di emergere e di affermarsi. Gli piace comandare o comunque avere successo in campo sociale. E’ attratto dai grandi ideali ed ha un forte senso dell’onore e della giustizia. Talvolta un eccesso di orgoglio e autostima portano però il Leone ad attaccarsi eccessivamente al mondo materiale. Esuberante e spendaccione, il suo punto debole è il bisogno di ammirazione.

Passionale, orgoglioso ed esigente in amore. Non sa fingere, a volte però si fa trascinare dalla forza impetuosa dei suoi sentimenti, fino ad ignorare l’altro, diventando insensibile.


Il 2011 del Leone


Se nella prima metà dell'anno ci sono state opportunità interessanti da cogliere al volo, un po’ in tutti i campi della vita, più complesso invece è il secondo semestre, che necessita di maggiore attenzione e pazienza perché le occasioni non si presenteranno da sole ma sarà necessario lavorare per costruirle.


Il Leone e gli altri segni


Per il Leone è un anno particolarmente esuberante. I nativi del segno sapranno proporre al meglio la loro immagine il che sarà una carta vincente con quasi tutti gli altri segni. Poco riscontro avranno soltanto da Acquario e Bilancia, due segni tradizionalmente abbastanza in sintonia con il Leone.


Barack Obama

I personaggi del Leone

Marco Tullio Cicerone, Napoleone Bonaparte, Simón Bolívar, Alexandre Dumas (padre e figlio), Camillo Cavour, Claude Debussy, Henry Ford, Mata Hari, Alexander Fleming, Coco Chanel, Alfred Hitchcock, Louis Armstrong, Salvatore Quasimodo, Karl Popper, Primo Levi, Dino De Laurentis, Enzo Biagi, Giorgio Strehler, Giorgio Albertazzi, Fidel Castro, Francesco Cossiga, Stanley Kubrick, Andy Warhol, Neil Armstrong, Luigi Berlinguer, Peter O'Toole, Roman Polanski, Yves Saint-Laurent, Mogol, Carla Fracci, Alice ed Ellen Kessler, Dustin Hoffman, Robert Redford, Romano Prodi, Riccardo Muti, Ambrogio Fogar, Giancarlo Giannini, Isabel Allende, Mick Jagger, Robert De Niro, Gianfranco Ferrè, Wim Wenders, Bill Clinton, Arnold Schwarzenegger, Edoardo Bennato, Nanni Moretti, James Cameron, Madonna, Kevin Spacey, Antonio Banderas, Barack Obama, Whitney Houston, Jennifer Lopez, Maria Grazia Cucinotta, Raoul Bova, Charlize Theron, Megan Gale, Federica Pellegrini.




LUGLIO 2011

L’Astrologia medica


La cintura dello Zodiaco può essere vista anche come una gigantesca ruota forata, una immensa “ruota della medicina”, secondo il simbolismo dei Popoli naturali, che descrive la geometria del nostro mondo, le possibilità di esperienza che noi abbiamo al suo interno, e l’evoluzione che procede comprendendo la vita di ogni singolo piccolo essere. Nell’apparente disordine della posizione degli astri si possono leggere storie di vita, percorsi di ricerca, armonie da preservare e disarmonie da curare. Proprio su questa base si sviluppa l’astrologia medica, che attribuisce ad ogni segno la corrispondenza ad una parte del corpo e ad ogni astro il compito di sollecitare un punto specifico del nostro fisico con una particolare valenza.

Così vediamo l’Ariete sovrintendere alla testa, il Toro al collo, i Gemelli ai polmoni e alle braccia, il Cancro al petto, Il Leone al cuore, la Vergine all’intestino, la Bilancia ai reni, lo Scorpione all’apparato genitale, il Sagittario alle cosce, Il Capricorno alle ginocchia e in generale alle ossa, l’Acquario alla circolazione del sangue, i Pesci ai piedi.

La rappresentazione classica di questi abbinamenti vede l’uomo posto in posizione eretta, con i simboli astrologici disegnati sul suo corpo come un tatuaggio. Ma considerando il disegno circolare dello Zodiaco viene da immaginare un feto posto dentro l’utero, nella tipica posizione rannicchiata che avvicina i piedi (Pesci) alla testa (Ariete). Questa immagine suggerisce l’idea della vita all’interno di questo mondo come preparazione a qualcos’altro, ad una nuova nascita. E il passaggio dei pianeti può essere ipotizzato come una specie di “agopuntura” che tende a riportare all’armonia, al legame con l’esistenza nel suo insieme.


Il Segno del Mese: il Cancro

Il Cancro è il primo segno dell’estate, della natura nel suo momento di pieno splendore, della terra generosa che dona i frutti maturi. Il segno si collega alla simbologia della madre, del grembo materno, della casa come luogo protetto, del focolare. Ma è anche il segno della nascita e della fiducia nel futuro.

Chi nasce in questo periodo dell’anno è di solito ricettivo, creativo e sensibile. Conserva un legame molto forte con l’infanzia e il suo mondo emotivo, magico e mutevole come l’acqua. Il Cancro è il sognatore per eccellenza: malinconico, introverso, poco incline all’azione, preferisce rifugiarsi nella fantasia e nella sua ricca vita interiore. Quando però un sogno si trasforma in progetto, ecco che rivela tutta la sua forza e la sua determinazione nel portare avanti l’impresa.

L’umore è instabile e irrequieto con momenti alterni di chiusura e di entusiasmo. Il Cancro è vulnerabile e suscettibile. Se viene ferito o se la realtà non corrisponde alle sue aspettative si dissocia e si chiude. La sensibilità e l’intuizione sono le sue armi migliori e sa usarle per arrivare alla sua meta.

In amore il Cancro è tenero e affettuoso ma anche molto vendicativo. E’ poco disponibile al dialogo perché è convinto di conoscere già l’altro grazie alle sue intuizioni.


Il 2011 del Cancro


Un anno particolare, che presenterà improvvisi e frequenti eventi inaspettati e che costringerà voi, nativi del segno, ad improvvisi e bruschi cambiamenti di rotta. Attenti dunque perché il vostro mare sarà piuttosto burrascoso, sia per quanto riguarda il lavoro, sia per le cose a cui tenete, sia per le relazioni interpersonali. Solo il mondo degli affetti sarà un terreno piuttosto stabile. Attenti quindi a mantenere saldo il timone!


Il Cancro e gli altri segni


Il Cancro, segno d’Acqua, ha buone affinità con Pesci e Scorpione, che appartengono al suo stesso elemento, e con i tre segni di Terra: Capricorno, Toro e Vergine. Quest’anno oltre alla collaudata simpatia per il Toro, sperimenterete una particolare attrazione (ricambiata) per la Vergine.


I personaggi del Cancro

Nikola Tesla

Giulio Cesare, Francesco Petrarca, Enrico VIII, Rembrandt, Jean de La Fontaine, Jean-Jacques Rousseau, Giacomo Leopardi, George Sand, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Edgar Degas, John D. Rockefeller, Nikola Tesla, Luigi Pirandello, Marcel Proust, Hermann Hesse, Franz Kafka, Amedeo Modigliani, Giorgio de Chirico, Ernest Hemingway, Vittorio De Sica, George Orwell, Pablo Neruda, Nelson Mandela, Pierre Cardin, Giorgio Napolitano, Dalai Lama, Renzo Arbore, Ringo Starr, George W. Bush, Carlos Santana, Beppe Grillo, Michele Santoro, Robin Williams, Pietro Mennea, Lady Diana, Tom Cruise, Courtney Love, Vladimir Luxuria, Mike Tyson, Pamela Anderson, Max Biaggi, Zinedine Zidane, Ralph Schumacher




GIUGNO 2011

Ma il futuro è già scritto?


Ma il futuro è già scritto? È una domanda che viene abbastanza spontanea parlando di Astrologia. Se la posizione degli astri alla mia nascita determina un mio modo di essere e perfino certe mie caratteristiche fisiche, se il passaggio di un pianeta nel mio segno produrrà situazioni favorevoli o sfavorevoli per me, se io posso calcolare gli aspetti tra i pianeti in anticipo, posso leggere il futuro? E se lo posso leggere vuol dire che da qualche parte già esiste? Ed esiste un destino già scritto per ognuno di noi?

E allora io che posto ho in questa specie di gigantesca ragnatela tessuta con i fili di tutte le nostre vite che disegnano questo mondo? E oltre questo disegno cosa c’è?

Strana scienza l’astrologia. A volte sembra un semplice gioco di società, altre volte apre a scenari immensi, più grandi del grande cielo pieno di stelle.


Il Segno del Mese: i Gemelli

L'estate si avvicina ed ecco affacciarsi un nuovo segno: i Gemelli.

Nella sua simbologia ritroviamo la duplicità del passaggio da una stagione all’altra, sia nei cicli stagionali che nella vita. I Gemelli sono il segno dell’adolescenza, quando non si è più bambini e non si è ancora adulti, e dell’adolescente ha molte caratteristiche: la curiosità intellettuale, il bisogno di rapporti sociali, l’esigenza di spazio e di movimento fisico, la rapidità dei movimenti e della comunicazione, la molteplicità degli interessi, la vivacità mentale, lo spirito critico.

I nati sotto questo segno si mantengono giovani a lungo sia nell’aspetto fisico, con il loro modo di camminare leggero ed elastico, sia per la loro vivacità intellettuale.

Sono disponibili e interessati al rapporto con gli altri, amano scambiare idee, hanno ottima dialettica. Spregiudicati, un po’ incoscienti, a volte superficiali sono anche arguti e dotati di notevole sense of humour. Sanno esprimere un’opinione su qualsiasi cosa. Sanno vedere molte facce della realtà. Tra loro sono numerosi i politici, i diplomatici e gli attori.

I Gemelli non amano i programmi a lunga scadenza: si annoiano a mantenere troppo a lungo lo stesso obiettivo. Sono poliedrici: a loro piace confrontarsi con tante situazioni diverse, con stimoli sempre nuovi in una continua prova di abilità intellettiva. Si dedicano contemporaneamente a più interessi e a più lavori. Spesso però tendono a perdersi in questo gioco e si trovano in difficoltà quando devono trarre una sintesi da tutte queste esperienze. Per un gemelli non è difficile avere successo, ma a volte non gli riesce facile mantenerlo.

In amore la sua sessualità è un po’ cerebrale, curiosa, stimolata dalla novità.


Il 2011 dei Gemelli


Per i Gemelli il 2011 sarà caratterizzato da un’alterna fortuna. Piccole noie e difficoltà varie si alterneranno un po’ per tutto l’anno e richiederanno pazienza (in cui non siete grandi campioni) e razionalità (un vostro punto di forza). Questo fatto però avrà anche un risvolto positivo, perché vi porterà a considerare quali siano per voi le cose realmente importanti per le quali vale la pena di impegnarsi fino in fondo e, se necessario, lottare per ottenerle.

Anche se per necessità, sarete meno “aerei” del solito e questa maggiore concretezza darà dei buoni frutti. Non mancheranno le occasioni per mettere in mostra le vostre capacità né gli incontri che porteranno a rapporti di amicizia, collaborazione o affetto molto profondi.


I Gemelli e gli altri segni


Per voi Gemelli risulta spontaneamente più facile l’intesa con Acquario e Bilancia (gli altri segni d’Aria) e con i segni di Fuoco (Ariete, Leone e Sagittario). In particolare è proprio il Sagittario, il vostro segno opposto, quello che le stelle indicano come vostro partner preferenziale.

I Gemelli però sono di solito molto fieri del loro modo di essere, si piacciono molto, e sovente trovano “l’anima gemella” in un'altra persona dello stesso segno.

Per l’anno in corso sono favoriti i rapporti con gli Acquari e con i Tori.


I personaggi dei Gemelli


Arthur Conan Doyle

Blaise Pascal, Richard Wagner, Marchese de Sade, Jean-Paul Marat, Cagliostro, Aleksandr Pushkin, Regina Vittoria, Walt Whitman, Paul Gauguin, Arthur Conan Doyle, William Butler Yeats, Thomas Mann, Isadora Duncan, Igor Stravinskij, Federico García Lorca, Eduardo De Filippo, Jean-Paul Sartre, John F. Kennedy, Alberto Sordi, Margherita Hack, Henry Kissinger, Mike Bongiorno, George H. W. Bush, Marilyn Monroe, Che Guevara, Clint Eastwood, Enzo Jannacci, Tom Jones, Francesco Guccini, Bob Dylan, Giacomo Agostini, Paul McCartney, Stefania Sandrelli, Ken Follett, Liam Neeson, Isabella Rossellini, Björn Borg, Prince, Nicole Kidman, Steffi Graf, Naomi Campbell, Angelina Jolie, Johnny Depp, Noel Gallagher.





MAGGIO 2011

Il cielo stellato dentro di noi


L’abitudine ci porta a considerare normale che le persone abbiano ognuna un certo carattere, un certo modo di porsi, certi atteggiamenti. Se si osserva con più attenzione si nota però che alcuni atteggiamenti e modi di essere si ripetono abbastanza uguali, nella sostanza, tanto da poterli raggruppare in categorie. Ci sono gli impulsivi e i riflessivi,  gli amanti della natura, i sognatori, quelli portati alla lotta, i mediatori…

In un gruppo di persone che lavorano insieme queste differenze portano ad una dinamica fatta di alleanze, scontri, collaborazioni. Costruiscono esperienza.

Ma che cosa determina questi approcci diversi alla vita? Non solo l’ambiente sociale da cui ognuno proviene, non solo l’educazione o la cultura. E se dipendesse dal momento della nascita, come afferma l’astrologia? Sarebbe un’ipotesi tanto azzardata?

Mi è capitato spesso, senza pensarci, di intuire il segno zodiacale di nascita di persone quasi sconosciute e di avere poi la conferma di aver intuito giusto. Sicuramente sarà capitato a molti un’esperienza analoga. Lo definirei un fatto particolare, degno di nota.

Questi dodici ritratti astrologici sono davvero particolari ed ognuno può riconoscersi in uno di essi.

E l’idea che dalla nascita, su questo pianeta, ognuno porti stampato dentro di sé la fotografia del cielo in quel momento, mi riempie di meraviglia. Mi chiedo che cosa sia il luogo in cui tutto questo avviene e che cosa stia in realtà avvenendo.

E guardando un cielo stellato si percepisce il legame profondo che abbiamo con le stelle.


Il Segno del Mese: il Toro

Il segno del Toro rappresenta la primavera in tutta la sua pienezza e bellezza.  E’ Madre Terra che dispensa armonia,  dolcezza e sicurezza per tutti i suoi figli.

Chi nasce in questo periodo dell’anno ama la sicurezza, la bellezza, i piaceri della vita.  E’ positivo,  concreto e tenace ed è dotato di una grande resistenza sia dal punto di vista fisico che psicologico. Ha grande senso pratico, sa dosare molto bene le sue forze e affronta gli eventuali ostacoli con equilibrio ponendosi tappe precise e raggiungibili.  Fedele e affidabile agisce in modo lineare raggiungendo quasi sempre i suoi obiettivi.

Sente un legame molto forte con la natura, il cui contatto lo rigenera. Ha la capacità di entrare con immediatezza e semplicità  in rapporto con gli altri, aiutato dalla sua sincerità e da una sensualità molto spiccata.

Goloso e geloso, spesso conservatore e moralista può rivelarsi un profondo rinnovatore.  Paradossalmente tra i nati in questo segno troviamo tanto persone pessimiste,  di carattere chiuso e malinconico quanto soggetti estroversi, ottimisti e perfino sfrenati nell’affrontare la vita.

Nell’amore sono appassionati,  sensuali e possessivi.


Il 2011 del Toro


Il Toro è uno dei segni favoriti del 2011, soprattutto a partire da giugno quando Giove entrerà nel segno regalando ottimismo, buonumore e anche fortuna.

E’ il momento di intraprendere nuovi progetti, che nasceranno sotto i migliori auspici, ed è anche il momento di saper scegliere tra le cose che vengono ritenute davvero importanti e le altre che possono restare in secondo piano, in modo da non disperdere l’entusiasmo e le energie in troppe attività. Si affacceranno infatti molte novità e sorprese stimolanti, in tutti i campi, nella professione, nell’attività sportiva, nell’amore.


Il Toro e gli altri segni


Tradizionalmente sono ritenuti positivi i rapporti che il Toro instaura con gli altri segni di Terra (Capricorno e Vergine) e con i segni d’Acqua (Cancro, Scorpione e Pesci). Forte l’attrazione con l’opposto Scorpione con cui intesse facilmente storie improntate all’erotismo e alla passione.


Per l’anno in corso saranno superfavoriti i rapporti con gli altri due segni di Terra (Capricorno e Vergine) con cui si creerà grande intesa e collaborazione. Non si notano  discordanze con nessun segno in particolare.


I personaggi del Toro

William Shakespeare

Audrey Hepburn, Adolf Hitler, Al Pacino, Ella Fitzgerald, Evita Peròn, Florence  Nightingale, Gary Cooper, George Clooney, George Lucas, Glenn Ford, Guglielmo Marconi, Joe Cocker, Henry Fonda, Immanuel Kant, Karl Marx, Karol Wojtyla, Katharine Hepburn, Indro Montanelli, Niccolò Machiavelli, Marco Pannella, Massimo D’Alema, Maximilien de Robespierre, Michele Placido, Oliver Cromwell, Orson Welles, Penelope Cruz, Pierce Brosnan, Raimondo Vianello, Regina Elisabetta, Rita Levi Montalcini, Roberto Rossellini, Rodolfo Valentino, Saddam Hussein, Salvador Dalì, Sigmund Freud, Tony Blair, Uma Thurman, Vladimir Lenin, Vittorio Sgarbi, William Shakespeare.





APRILE 2011

Quattro chiacchiere sulle stelle




L’astrologia a cui facciamo riferimento si fa risalire agli antichi Caldei, popolo che nel II millennio a.C. si stabilì nella zona meridionale della Mesopotamia. Furono i sacerdoti Caldei, secondo la storia ufficiale, che con i loro studi sul movimento degli astri definirono la divisione del cielo in 12 parti uguali e diedero ad ogni settore il nome di una costellazione.

Ogni popolo della Terra però sembra avere sviluppato una sua astrologia, così possiamo parlare di astrologia araba e cinese, indù e azteca, celtica ed egizia… Questa può essere la testimonianza di un comune sentire dell’umanità o la traccia rimasta di un’antica cultura comune.


Del resto è difficile sottrarsi al fascino di un cielo stellato. E’ difficile non provare una sensazione di meraviglia e di unione con quelle piccole luci che popolano la volta celeste. E’ difficile anche pensare che non ci sia nessun rapporto tra chi vive su questo pianeta e quelle geometrie misteriose, quelle linee immaginarie che uniscono punti lontani tra loro distanze inimmaginabili.


L’astrologia non è solo cosa del passato. Parla anche agli uomini di questo tempo e stimola tante domande: può la posizione degli astri influenzare gli eventi, come la luna influenza le maree? E’ possibile che il cielo della nascita porti un essere ad avere determinate caratteristiche fisiche, psicologiche e comportamentali? Ma se possiamo leggere gli avvenimenti futuri, esiste un desino già scritto per ognuno di noi? Possiamo davvero dividere gli uomini in 12 categorie, ognuna delle quali svolge una specie di ruolo in un gioco collettivo?


Mi piace pensare all’astrologia come ad un grande campo di ricerca: un viaggio fantascientifico intorno al cielo e all’uomo.


Il Segno del Mese: l’Ariete

Il segno dell’Ariete è legato alla primavera e al risveglio della natura dopo il freddo invernale. Di questa stagione ha l’irruenza, l’ingenuità, la baldanza. Rappresenta il venire alla luce e il primo impatto con il mondo circostante, ancora sconosciuto, la forza e la voglia di esistere.

I nati in questo segno sono coraggiosi ed entusiasti, amano lanciarsi nelle imprese. Sono aggressivi e anche un po’ prevaricatori, egocentrici e facili alla depressione se le cose non vanno secondo le loro aspettative. Impulsivi, bruciano le tappe e non sono bravi strateghi, non valutano bene le difficoltà possibili né sanno calibrare le loro forze.

Insofferenti e indipendenti, amano il rischio, hanno grande fiducia in loro stessi, ma cadono facilmente in depressione. Il loro stato d’animo è soggetto ad alti e bassi e tanto sanno essere creativi quanto distruttivi.

Forse per questa impulsività che li porta ad essere instabili quasi contraddicendosi amano l’ordine e la legge e anche le gerarchie.

Nell’amore l’Ariete è sentimentale e appassionato ma spesso brucia il rapporto in poco tempo.

Il 2011 dell’Ariete


Per l’Ariete il 2011 sarà molto positivo, per la presenza del pianeta Giove nel segno in tutta la prima metà dell’anno e per gli influssi benevoli che il pianeta continuerà a trasmettere anche successivamente, quando si sposterà nel vicino segno del Toro. Giove, si sa, è dispensatore di buonumore e ottimismo e amplificherà negli Arieti anche il desiderio di avventura e di superamento di vecchie situazioni, abitudini, schemi comportamentali. Si presenteranno opportunità di cambiamento e novità ma alcuni aspetti dissonanti consigliano di non agire in modo troppo impulsivo e di valutare bene le proprie mosse.



L’Ariete e gli altri segni


In base alla legge delle affinità zodiacali, l’Ariete stabilisce una buona intesa con gli altri segni di Fuoco (Leone e Sagittario) e con i segni d’Aria (Acquario, Gemelli e Bilancia). Con la Bilancia in particolare (suo segno opposto) vive facilmente storie d’amore.

Per l’anno in corso troverà buone intese e collaborazioni con Toro, Leone e Acquario. Non si notano discordanze con nessun segno in particolare.

Leonardo da Vinci
I personaggi dell’Ariete

Carlo Magno, Cartesio, Charles Baudelaire, Charlie Chaplin, Claudia Cardinale, Christopher Lambert, Dario Argento, Dario Fo, Doris Day, Fiorella Mannoia, Elton John, Giacomo Casanova, Gregory Peck, Harry Houdini, Irene Pivetti, Jean Paul Belmondo, Joseph Ratzinger, Lady Gaga, Leonardo da Vinci, Marlon Brando, Mina, Nino Manfredi, Patty Pravo, Quentin Tarantino, Raffaello Sanzio, Russell Crowe, Simona Ventura, Ugo Tognazzi, Vincent van Gogh, Sarah Jessica Parker.









 

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