Personaggi

Un Cherokee alla riscoperta delle sue radici

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19 Agosto 2011

Pow wow Cherokee

La storia di un musicista che scopre la sua identità nativa


Mi chiamo Ruben Pandy, ma il mio nome tradizionale è A-yo-li Yona (tradotto significa "Giovane Orso") e mi è stato dato da un anziano Lakota che conosco essendo un amico di famiglia.

Mia madre e mia nonna hanno sempre mantenuto uno stile di vita legato alla tradizione. Io non ho mai prestato attenzione al mio retaggio o alla mia cultura di origine: da piccolo volevo soltanto essere me stesso, soltanto un ragazzino.

Da quando sono nato ho sempre creduto di avere un legame spirituale con le persone a quattro zampe (gli animali), in particolare con gli orsi. Il mio spirito animale è un orso, frutto del miscuglio di tutte le razze di orsi, dai grizzly ai panda; ma è principalmente un orso bruno. Il mio spirito è forte perché è il guerriero di Madre Terra: il guardiano che protegge la foresta.

Farei qualsiasi cosa per gli animali, darei la vita per un fratello o sorella a quattro zampe. Gli umani si interessano dei loro simili, o degli animali domestici, ma la maggioranza se ne frega della natura selvaggia. Ci dovrebbero essere uguali diritti per TUTTE le specie, indipendentemente dal fatto che camminino su due o su quattro zampe.


Ruben Pandy

Sono nato il 17 Febbraio 1991 a Jacksonville, Florida. Sono cresciuto nelle malfamate strade del Moncrief, un quartiere di Jacksonville, e sapevo poco o nulla del mio retaggio culturale o del miscuglio di razze da cui provenivo. Non sapevo di essere un Nativo di sangue misto fino ai 10 anni. Avevo sempre saputo di essere diverso dagli altri bambini, ma senza sapere il perché; questo finché mia zia e mia nonna, rovistando in soffitta, trovarono svariati oggetti Cherokee, dai girocolli a tamburi e altro… da allora mi hanno raccontato molte storie sulle mie origini mostrandomi foto dei miei cugini, zii e zie che ad oggi sopravvivono come Cherokee purosangue, meticci o incrociati con altre tribù. Ovviamente al tempo ero solo un bambino, quindi non avevo idea di quanto fosse importante e ricca la mia cultura di origine.

Non ho mai avuto peli sulla lingua e sono sempre stato brutalmente schietto di natura, ma quello che mi ha reso uno che dice "me ne sbatto" è un evento che risale al 1999. Il mio fratello maggiore, Corey "Outlaw aka Joker" Pandy, ex amministratore delegato e fondatore dell'etichetta di musica gangster rap del sud, la Top Gun Records, viveva insieme a mio zio in una piccola zona nel quartiere Paxon, in una strada piena di bianchi razzisti… Perché mai, nel nome del grande spirito, mio zio avesse deciso di vivere lì, proprio non lo so.

Il razzismo era così forte che fece notizia sui media locali quando le iniziali "KKK" vennero scritte a spray sul muro della casa di mio zio. Ne parlò il telegiornale serale delle 11 di WJXT channel 4, che ai tempi, prima di diventare una stazione indipendente, era un'emittente affiliata alla CBS.

Da quel giorno in poi, io e mio fratello dovevamo riscattarci, perciò iniziammo a registrare canzoni sugli idioti razzisti chiamando l'album "The Redneck-Killer Show", letteralmente: "lo spettacolo degli ammazza-redneck"; i Redneck sono i contadini razzisti bianchi degli stati meridionali degli Stati Uniti. Era come se stessimo ammazzando i bifolchi razzisti e il loro mondo. Fu molto divertente, ma ci causò molti problemi perché io avevo solo otto anni e mio fratello quindici; gli attacchi razzisti di questi ragazzini contro la gente bianca fecero notizia. Soprattutto divenne un problema perché vendevamo l'album per strada e a scuola, quasi tutti ne avevano una copia: avevamo sputtanato i Rednecks con i nostri pezzi. Crescendo continuammo a registrare musica, lavorando con i nostri cugini rapper come mio cugino Big Cheef, Cherokee purosangue, che nel 1999 pubblicò il suo album di successo, e i miei cugini afro-Cherokee nel gruppo rap Strike 9ine, che pubblicarono il loro singolo nel 2001.


Leaders Cherokee alla cerimonia del Pow wow

A 17 anni, nel 2008, entrai maggiormente in contatto con la mia cultura di origine e con gli anziani tribali; volevo partecipare attivamente alla comunità nativa. I membri di sangue misto della mia famiglia, per qualche ragione, non rivendicano le loro origini native, ma io sono troppo orgoglioso di portare in me il sangue dei miei antenati massacrati per nasconderlo.

Ancora mi ricordo di aver visitato qualche volta la riserva dei miei cugini, visto che mia nonna, mia madre, mia zia e tutti gli altri parenti vivevano in città. Ci incontravamo e cenavamo con cibi saporiti come frybread (piatto tipico dei Nativi Americani, un impasto di pane fritto) e altre leccornie. Veniva poi il momento di svolgere le cerimonie e mio nonno raccontava storie popolari e miti tradizionali del patrimonio culturale Cherokee, insieme a lezioni di storia ad esempio sui trattati stipulati dal popolo nel passato con il governo statunitense.

La mia storia preferita, tra quelle raccontate dai miei nonni fin da quando ero bambino, parla del Guerriero Orso.

La storia racconta di un Cherokee: era il più bello dei guerrieri e la sua famiglia aveva avuto la fortuna di essere ricca; egli voleva trovare una donna che lo amasse per chi era, non per il suo aspetto o le ricchezze di cui disponeva.


L’Orso Bruno, spirito guida di A-yo-li Yona, aka Ruben Pandy

Il Creatore lo sentì e mandò degli spiriti affinché lo tramutassero in un orso. Il ragazzo si domandava perché fosse diventato un orso e pensava addirittura ad una punizione da parte del Creatore; lo spirito di un cervo venne allora a parlargli e gli disse " volevi trovare una donna che si innamorasse di te per ciò che sei, e con queste sembianze, la troverai". Il giovane guerriero aveva paura di essere ucciso se fosse tornato dalla sua gente sotto forma di orso ma il cervo gli disse di no, che non sarebbe successo e gli indicò di restare al sicuro in una caverna: la donna giusta avrebbe visto soltanto lui e non l'orso.

Qualche ora dopo, un anziano della sua tribù andò da lui con una giovane donna, che gridò spaventata appena lo vide, l'orso scosse la testa in disappunto per far capire all'anziano che non si trattava della persona giusta e di portarla via.

Il giorno seguente, l'anziano tornò dall'orso con un'altra fanciulla; lei sorrise e disse "ciao" non vedendolo come un orso, ma riconoscendolo per chi era veramente nel profondo. L'orso fu riportato alle sue sembianze umane, le spiegò la storia e infine la sposò.


Ritratto dell’antenata Cherokee di Ruben Pandy

La mia Nonna Orso (lo spirito guida) mi ha cresciuto insegnandomi il rispetto per Madre Terra, le piante, gli alberi e coloro che camminano a quattro zampe (gli animali). Lotto contro chi fa del male alla natura e agli animali, in particolare contro chi danneggia gli orsi, creature verso cui nutro un affetto personale poiché porto il totem e lo spirito dell'orso dentro di me e nel mio cuore.

Nella maggior parte delle tribù, la medicina dell'orso è la più sacra. Questo perché attraverso il corso della storia gli spiriti dell'orso sono conosciuti per il loro sacro potere terapeutico e le loro capacità spirituali.

La Medicina dell'Orso è un potere specificatamente associato allo spirito dell'orso, in particolare alla capacità di guarire. L'orso è conosciuto anche in molte altre culture come un grande guaritore, dal momento in cui ricerca piante per curarsi.

E' risaputo che gli orsi bruni del Nord America e gli orsi dell'Alaska dissotterrano il “Ligusticum porteri” (anche conosciuto, non a caso, come "radice dell'orso"), quindi lo masticano e se lo strofinano sulla pelliccia; la pianta è conosciuta per le sue qualità antibiotiche, è inoltre efficace contro il mal di stomaco e come repellente contro gli insetti.

Sono cresciuto sentendo i miei familiari cantare canzoni, li ho visti ballare danze pow wow e svolgere cerimonie come la nostra celebre "Morning Song": alcuni di noi la cantano come una preghiera al Creatore durante o prima dell'alba.

Ho prodotto musica dall'età di 4 anni e ho sperimentato diversi generi musicali, fare musica nella lingua del mio popolo sarebbe un bel cambiamento rispetto a tutte le altre scelte che ho fatto nella mia carriera, perché avrebbe un significato molto più grande. Attualmente vado al college, frequentando l'FSC-J (Florida State College at Jacksonville), sto ancora conseguendo il diploma e progetto di studiare discipline tecniche o musicali.

Mi sono esercitato a cantare e a parlare nel nostro linguaggio per la mia musica, perché voglio aprire le porte affinché tutte le nazioni e tribù ottengano il diritto e la libertà di praticare le loro cerimonie e parlare la loro lingua in tutto il mondo.

 

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