Recensioni

Tornano i dominatori della Terra: i Dinosauri

Stampa E-mail
14 Dicembre 2011

A Torino la mostra dei rettili scomparsi 65 milioni di anni fa. Dal 2 dicembre al 5 febbraio alla Promotrice delle Belle Arti in via Crivelli 11


Il rumore dei passi dei Dinosauri riecheggia nell’aria del Valentino torinese. Niente paura: i Dinosauri son tornati sotto la Mole, ma in una mostra iniziata venerdì 2 dicembre (durerà sino al 5 febbraio 2012) alla Promotrice delle Belle Arti, in viale Diego Balsamo Crivelli 11. Un evento promosso e ideato dalla Fondazione DNArt, curata dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Provincia.

Il mondo dei dinosauri si aprirà ai torinesi, grandi e piccini, in forma didattico-scientifica raccontando un pezzo di storia dell’evoluzione. Una storia, quella dei dinosauri, che, è bene evidenziare, non trova correlazione con l’uomo preistorico. Infatti sono 60 i milioni di anni che separano la scomparsa dei mastodontici, ma anche piccoli, rettili dalla comparsa dell’uomo sulla terra. Tyrannosaurus Rex, Europasaurus, Oviraptor, Dracorex, sono solo alcuni esempi dei 17 esemplari a grandezza naturale, protagonisti di un entusiasmante viaggio in un tempo lontano decine di milioni di anni. Tutti realizzati in resina, i dinosauri si presenteranno in tutta la loro imponenza.

Il percorso si apre con l’esemplare che incarna più di tutti le emozioni che questi grandi rettili suscitano: il Tirranosauro, e subito i visitatori si troveranno catapultati sulla Terra ma indietro nel tempo di oltre 70 milioni di anni fa. Una spirale temporale che aiuterà a capire l’evoluzione del mondo illustrando le diverse età della Terra: in particolare dal Triassico (220 milioni di anni fa) passando per il Giurassico sino ad arrivare al Cretaceo iniziato 127 milioni di anni fa e conclusosi dopo 65,5 milioni di anni con l’estinzione dei dinosauri.


“Son passati 170 anni da quando i dinosauri fecero il loro ingresso nella scienza, nel vocabolario e nelle fantasie tanto dei più dotti quanto della gente comune” ha dichiarato Daniele Ormezzano, paleontologo del Museo Regionale delle Scienze Naturali di Torino. “La cena tenutasi nel Crystal Palace di Londra nel 1854, all’interno del modello di un Iguanodonte può segnare l’inizio delle ricostruzioni di questi animali. Da allora in un dialogo, che non sempre è stato paritetico e corretto, scienza e fantasia cooperano a dare un aspetto “vivente” a questi antichi dominatori della Terra. Scomparsi da 65 milioni di anni sono in tempi recenti protagonisti delle storie più incredibili e fantastiche. Sorta di novelli draghi che popolano i sogni di molte età”.

Passando di stanza in stanza grandi e piccini verranno affascinati dall’imponenza dei grandi rettili fino ad arrivare allo scheletro del Giganotosaurus lungo 14 metri. Al fianco di ogni rettile i visitatori potranno acquisire, leggendo una scheda, le caratteristiche fisiche, le loro abitudini alimentari e le curiosità grazie alla sezione “lo sapevi che...”. Ad esempio, chi avrebbe detto che oltre la metà dei dinosauri esistiti si nutriva di vegetali e che gli erbivori dovevano mangiare più dei carnivori? In mostra si potrà scoprire che i più grandi dinosauri del mondo sono vissuti in Argentina e che negli anni venti del Novecento un uovo di Oviraptor è stato venduto alla Colgate University di Hamilton, Stato di New York, per 5 mila dollari. Chi ha nel cuore il film di Steven Spielberg, Jurassic Park, non potrà non emozionarsi davanti ad un esemplare di Gallimimus.


“Questa mostra sui dinosauri – ha detto Elena Fontanella, presidente della Fondazione DNArt – offrirà a tutti un viaggio coinvolgente e i bambini potranno realizzare l‘esperienza di uno scavo paleontologico simulata nel laboratorio didattico, facendoli avvicinare con passione allo studio delle scienze naturali”. In quest’ “Area Scavo” i bambini si trasformeranno in piccoli paleontologi alla scoperta di fossili mai visti.

“Un mondo lontano e affascinante quello dei dinosauri” ha dichiarato Enzo Frammartino, in rappresentanza dell’assessore alla Cultura del Comune di Torino. “La mostra è un vero progetto di divulgazione scientifica importante che è stata possibile realizzare grazie al “fare sistema”, ovvero alla capacità di costruire insieme un progetto in una illuminata collaborazione tra istituzioni e fondazione in un’ottica didattico-culturale accessibile a tutti”. “Le ricostruzioni tridimensionali della mostra – ha ricordato Ormezzano – unite agli scheletri, unica base reale ritrovata che la paleontologia studia, vogliono far compiere al visitatore un percorso tra immagine e conoscenza. Questi grandi bestioni in resina sono anche, infatti, dei modelli, delle ipotesi che lo studio va man mano affinando e verificando nel tentativo di capire i tanti interrogativi che l’evoluzione di questi rettili ha posto e continuerà a porre per molto tempo”.


Box Info e Prenotazioni:

Fondazione DNArt

Tel. 011 65.02.833 / 02 290 10404

e-mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

Seguici su:

Seguici su Facebook Seguici su YouTube